Lavori di novembre in giardino

colori autunnali

Alcuni consigli per le nostre piante in autunno, per averle più forti e sane dalla prossima primavera

Pulizie autunnali: inizia l’autunno e il giardino ha bisogno di una sessione speciale di pulizia intensiva. Eliminare tutte le erbacee, le piante secche, le foglie morte e pianificare bene le prossime piantagioni invernali e primaverili.  Applicare l’ultima concimazione alle piante da giardino, compreso il prato, in modo che sopportino meglio le temperature rigide dell’inverno e le gelate.  Eliminare tutto il materiale lignificato, vecchio e le foglie danneggiate che possono propagare parassiti per il giardino.

Cosa piantare e seminare in novembre? Piantare cipolla, lattuga, spinaci, broccoli, zucche. Seminare il prato e piante vivaci dalla fioritura primaverile e annuali che fioriscano in inverno e in primavera. Seminare anche i bulbi a fioritura primaverile. Si possono seminare i piselli odorosi (rampicanti che fioriscono da aprile ad agosto). Piantare siepi, erbacee, tutti i tipi di arbusti come le rose, anche a radice nuda. E’ anche possibile piantare alberi.

Cosa si raccoglie? E’ il momento di raccogliere frutti secchi come castagne, mandorle, noccioli, noci, datteri e ghiande.

Cosa potare? Effettuare l’ultima potatura del’anno alle siepi di ligustri, cipresso o altre conifere. Spuntare le rose quando non hanno più fiori. Potare gli alberi da frutta, le piante aromatiche da conservare per l’inverno (mentuccia, origano, salvia)

Cosa riparare? Proteggere i cavoli e la lattuga dalla brina e dal freddo. E’ il momento di mettere al riparo l’ulivo in vaso. Se è possibile collocarlo vicino ad un muro della casa esposto al sud. L’ulivo è una pianta che non sopporta il freddo, e se la temperatura di molti gradi (sotto i dieci) potrebbe morire. Essendo inverno non bisogna pensare che non abbia bisogno di acqua: va annaffiato ogni volta che la terra diventa asciutta come tutte le piante coltivate in vaso. Bisogna però stare attenti al ristagno nel sottovaso. Nell’orto è preferibile proteggere in modo adeguato il raccolto nelle zone dal clima più rigido.

Annaffiature: diminuirle, ma ricordiamoci appunto di dissetare comunque le piante in vaso e quelle in balcone: la pioggia non basta, e il vento disidrata le piante. Diminuire i tempi di annaffiatura degli irrigatori automatici dal momento che le giornate si accorciano e le temperature scendono.

Consigli di novembre per piante, alberi, e terreni a rischio frana

Consigli generale per il mese
Moderiamo le annaffiature. Le piante in casa devono essere regolarmente controllate perchè il terreno rimanga umido, ma bisogna assolutamente evitare un eccesso di acqua. Ad esempio i ficus benjamin teme molto gli eccessi di acqua e deperisce velocemente perdendo le foglie. Bisogna verificare il corretto drenaggio dei vasi e provvedere a regolari annaffiature ben distanziate tra loro.

Ricoverare le piante più delicate già da questo mese, sopratutto quelle più sensibili al freddo. E’ il caso dell’arancio, del limone, del mandarino, ma anche dei pelargoni, delle fucsie. Sospendere il taglio dell’erba è utile. In questo periodo è utile spargere del terriccio mescolato a sabbia sulla superficie del tappeto erboso. Se il tempo lo permette e si può godere di qualche giorno di sole, si può approfittare per dividere i cespi delle piante erbacee con il risultato di moltiplicarle e di rinforzarle. In queste settimane possiamo dividere anche i cespi rizomatosi dei gigli.

Si potano gli alberi e gli arbusti spoglianti, tutte le erbacee perenni ed i rosai, preparando anche le buche per le piantagioni primaverili. Si piantano con tutto il pane di terra le biennali, come la violaciocca, come pure le bulbose a fioritura primaverile/estiva come tulipani, giacinti, ciclamini, iris.

Si piantano rosai, alberi ornamentali come betulla, tigli e rampicanti a foglia caduca (glicini e clematidi).

Verso la fine del mese si estirpano gli ultimi bulbi estivi e i tuberi sfioriti, da conservare poi in un luogo riparato e asciutto. Verso la fine del mese si predispongono le protezioni contro il gelo per le piante più sensibili, si termina la raccolta delle olive e delle carote che andranno conservate in cantina oppure in cassette di torba e sabbia (ripulirle prima dalla terra).

Consigli per terreni a rischio smottamento
In presenza di terreni scoscesi e poco compatti, alcune specie vegetali possono consolidare il suolo ed evitare smottamenti. In autunno le piogge possono causare parecchi danni: erosione degli strati superficiali del terreno più fertile, frane e di conseguenza eliminazione delle specie vegetali presenti. Quelle che possono subire maggior alterazione geologica sono quelle in declivio e più spoglie di veetazione, sopratutto nelle aree collinari e di montagna. E’ possibile prevenire o ridurre la possibilità di frane utilizzando la vegetazione giusta. Scegliendo di mettere a dimora alcune tipologie di piante molto precise è possibile rendere compatto il terreno anche nei piccoli giardini domestici, in presenza di pendenze o addirittura di scarpate.
Le piante indicate per terreni franosi devono avere radici molto ramificate, robuste, a rapida crescita (nella parte aerea), con buona resistenza alle malattie e scarsa richiesta di cure colturali in quanto un terreno in pendenza renderebbe più difficile la manutenzione (irrigazione, concimazione, potature, scerbatura delle infestanti).
Le tappezzanti sempreverdi sono specie a struttura erbacea di limitata altezza (20/40 centimetri) a portamento strisciante. Tra le specie più usate vi sono: edera helix, che si adatta sia a terreni acidi, sia a quelli calcarei; vinca minor, adatta in zone di mezza ombra; liriope (vedi foto), con foglie verde scuro e fiori blu, adatta anche a terreni ombrosi; iperico, pianta adatta a terreni in pieno sole o semi ombreggiati; convallairia e pachysandra, entrambe adatta a posizioni molto ombreggiate. Le piante vogliono terreni fertili e freschi.

 

Consigli di novembre e dicembre per piante in giardino ed orto

In novembre, nelle zone a clima mite si mettono a dimora i legumi, i ceci, fave, lenticchie e piselli per il raccolto primaverile- estivo si piantano alberi ornamentali , arbusti e rampicanti a foglia caduca, verso la metà del mese si semina in coltura protetta, lattuga, radicchio da taglio, rucola e valerianella. raccogliere le ultime olive, mele cotogne, kiwi. Si controllano i locali in cui sono immagazzinati e si rimuovono i frutti eventualmente in marcescenza.
Fino a quando il clima lo consente si piantano i bulbi d’aglio. Nel frutteto si distribuisce concime e pacciamatura sotto alberi e arbusti. Se il tempo non è troppo umido, si lavora il terreno per le piantagioni primaverili (verso la fine del mese di novembre) e si iniziano anche i nuovi impianti di pero, melo cotogno e si prosegue con gli impianti di lamponi, mora, ribes e uva spina e si comincia a travasare il vino frizzante.

Novembre nell’orto, con luna ascendente: terminiamo la raccolta del cavolo in una cantina fresca, laddove il clima non permette di conservarlo all’aperto. Facciamo imbianchire l’indivia belga. Leggi tutto

Autunno, consigli per ciclamini, peonie e rose

Novembre, è il momento giusto per acquistare i ciclamini da mettere in vaso sul vostro balcone. Per capire se gli esemplari che state comprando sono sani spostate le foglie centrali e controllate che vicino al bulbo ci siano nuovi fiori, perchè la loro presenza è garanzia di una fioritura molto lungo. Suggerimenti: è preferibile che i ciclamini stiano all’aperto, meglio se esposti al nord, ma al riparo dalla pioggia e dalla neve, che rovinano i fiori. Fate in modo che la terra sia sempre umida (innaffiate una volta alla settimana) e concimate ogni 15/20 giorni. Via via che i fiori appassiscono, eliminate i fiori in modo da evitare che diventino seme e indeboliscano la pianta. Se li volete tenere in casa, scegliete una stanza fresca (temperatura intorno ai 10 gradi), lontano dai termosifoni. Ricordatevi che il ciclamino non sopporta nè l’esposizione in pieno sole, nè il ristagno d’acqua nel sottovaso.

E’ anche il momento di mettere a dimora le peonie: da adesso fino a gennaio le peonie sono in riposo vegetativo e perciò è il momento più adatto per metterle a dimora in terra o in vaso. Che le piantiate in giardino o in vaso, fate in modo che il terriccio sia neutro/alcalino e ben drenato. Bagnateli bene subito dopo la messa a dimora. L’esposizione adatta è al sole o a mezzombra. E’ una pianta resistente, in commercio se ne trovano decine di varietà. Per la coltivazione in vaso le più adatte sono le arbustive, che crescono  più lentamente. Amano i climi continentali, cioè con estati calde e inverni rigidi, come quelli dell’Italia centro-settentrionale. Acquistiamo ora una peonia a radice nuda per avere bei fiori primaverili. Le peonie non sono piante difficili da coltivare e non fioriscono dopo anni dall’impianto. Dipende molto dalla scelta della pianta: questa deve essere sana, vigorosa, e l’origine/nome della varietà devono essere note, specialmente se si tratta di una peonia erbacea. Nella scelta delle peonie arbustive bisogna tenere conto del buon sviluppo sia dell’apparato radicale, sia dei rami, sia della presenza di gemme turgide e sane e della solidità dell’innesto. Il periodo migliore per piantare le peonie va da settembre agli ultimi giorni di novembre, sia a radice nuda che in vaso. E’ possibile piantare in inverno purchè il suolo non sia gelato durante il giorno. Dopo il mese di marzo si possono mettere a dimora le piante di peonia purchè queste siano coltivate in vaso. Il terreno deve essere argilloso, ricco di humus, profondo, permeabile e ben drenato. Si deve cercare di evitare il più possibile il ristagno idrico. Le peonie si piantano in luoghi ben soleggiati oppure in mezza ombra, a seconda delle regioni. Hanno bisogno di spazio e non devono essere troppo vicine alle radici delle altre piante. Sia le arbustive che le erbacee si coltivano spesso come piante isolate.

Le rose sono le piante da fiore più diffuse, per la bellezza, il profumo e sopratutto la loro resistenza. Non richiedono molte cure, però è importante piantarle nel momento giusto. La messa a dimora è preferibilmente in ottobre/novembre, oppure nella prima quindicina di dicembre. Una volta che si decide di piantare la rosa, è necessario preparare la buca almeno 10/15 giorni prima della piantagione, effettuando uno scavo delle dimensioni di 40x40x40cm. In questo periodo dell’anno è possibile mettere a dimora tutti i tipi di rosai, anche quelli “a radice nuda”. Distanze ottimali per collocare le rose:

  • rose a cespuglio: circa 40 cm l’una dall’altra
  • rosai rampicanti: 100/150cm circa l’una dall’altra
  • rosai ad alberello: 100/150 cm circa l’uno dall’altro
  • rosai a radice nuda: anche a 100/150 cm

Non richiedono terreni particolari, l’importante è che non ristagni l’acqua e godano di molto sole.

Consigli autunnali per piante aromatiche e tulipani

Surgeliamo il basilico per l’inverno. Il piacere del basilico può essere conservato a lungo se lo sottoponiamo a surgelazione. Per questo raccogliamo le foglie, le laviamo ben bene senza spezzarle, le poniamo in un contenitore di polistirolo (di quelli utilizzati per il gelato) senza comprimerlo, e mettiamo il basilico nel surgelatore. In questo modo le foglie del basilico rimangono intatte e potranno essere utilizzate quando servono. Leggi tutto