L’Eufhorbia

Sono circa 200 le specie di piante erbacee e suffruticose, annuali e biennali, perenni ed arbustive, sempreverdi e a foglia decidua, molte delle quali sono succulente. Le specie erbacee e suffruticose sono generalmente rustiche. Quelle cespugliose e succulente si coltivano all’aperto nelle regioni più calde dell’italia meridionale, mentre nelle altre zone devono essere coltivate in ambiente riparato.

Euphorbia fulgens, del Messico, ha un’altezza di 2/3 metri, diametro di 30/40 centimetri. E’ un arbusto con rami sottili e foglie elittiche e laceolate decidue. Da novembre a febbraio compaiono gruppi di brattee appariscenti scarlatte, riunite in mazzi di ricurvi terminali lunghi fino a 30 centimetri.

La tecnica culturale, per tutte, è la seguente: si coltivano in contenitori di circa 15 centimetri, riempiti con la composta da vasi John Innes numero 2, e durante l’inverno si mantengono alla temperatura di 12/15 gradi. Si annaffia abbondantemente durante il periodo della crescita. In inverno e fin dopo la fioritura si tengono appena umidi. Da giugno a settembre ogni 7/10 giorni si nutrono con un concime liquido diluito. Deve esserci ventilazione quando la temperatura supera i 18 gradi.

La moltiplicazione degli arbusti avviene in aprile/maggio: si prelevano dai germogli giovani di euphorbia fulgens, euphorbia pulcherrima, talee lunghe 8/10 centimetri. Si immergono in carbobella carbonizzata per impedire la secrezione del lattice. Successivamente si piantano a una a una in vasi di 6/8 centimetri, riempiti con un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali, in cassone da moltiplicazione, e alla temperatura di 18/20 gradi. Quando hanno radicato si rinvasa.

La potatura: solo gli arbusti da serra hanno bisogno di potatura. Si tagliano i germogli dell’anno della fulgens e della pulcherrima a 15 centimetri dalla base dopo la fioritura. Le piante potate possono essere usate per la moltiplicazione o essere invasate e coltivate ancora per 2/3 anni. L‘euforbia splendens non ha bisogno di potature. Quando si recide, fare attenzione al latte urticante, che è pericoloso per gli occhi.

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