Consigli per avere un bel davanzale fiorito

Per avere davanzali rigogliosi il primo fattore da valutare è il clima in cui si vive. Dove le temperature si mantengono fra i 16 e i 24 gradi le piante da fiore mostreranno accrescimenti vigorosi, capacità di reazione ai tagli con ricacci immediati, elevata rifiorenza e lungo ciclo vegetativo.

L’obiettivo, per avere una lunga stagione di fioritura, è mantenere le piante giovani rimuovendo ogni causa di stress:

  • carenza di acqua (quindi bisogna annaffiare regolarmente)
  • mancanza di nutrimenti (quindi bisogna concimare il terriccio)
  • traumi da esposizione al vento (che provoca rotture e costringe a riorientare lo sviluppo della chioma

Quali piante per un balcone fiorito: i gerani non sono gli unici fiori con cui abbellire terrazzi e davanzali di finestre . Ci sono specie e varietà altrettanto generose.

La petunia: questa pianta – di cui la surfinia è la specie più nota – ama il sole diretto ma cresce molto bene anche in posizione luminosa colpita dal sole poche ore al giorno. Ama un terriccio fertile e costanti dosi di fertilizzante che ne sostenga la fioritura. Ha il difetto di allungare molto i rami spogliandosi alla base. Tagliare i rami più lunghi e la pianta metterà nuovi rami pieni di fiori alla base formando presto un grosso cuscino. Piantare 2 o 3 esemplari, secondo le dimensioni del contenitore. Sarebbe bene coprire la superficie del terriccio con una pacciamatura, per limitare l’evaporazione e irrigare di meno. Nei vasi piccoli si può utilizzare la ghiaia fine. Nei vasi grandi anche la corteccia sminuzzata o dei sassolini colorati.

Altre piante per davanzali sono azalee e rododendri. Attenzione: queste piante non amano ricevere acqua calcarea. Andrebbero bagnate con acqua piovana. Se non disponibile mettere l’acqua nell’annaffiatoio e lasciarla tutta la notte prima di usare per innaffiare.

Non bisogna dimenticare di bagnare le piante grasse. Se sono al sole, togliere l’acqua rimasta nel sottovaso dopo mezz’ora dall’avvenuta innaffiatura.

Consigli per surfinie (petunie) belle tutta l’estate. Problemi e rimedi

La surfinia, con il pelargone (geranio), è la pià classica pianta per balconi e terrazzi, che fiorisce in primavera/estate. E’ facilmente riconoscibile per l’abbondante e continua fioritura. Le surfinie hanno bisogno di poche cure e garantiscono fioriture generose in una vasta gamma di colori: bianco, rosa, rosso, porpora, blu, viola. Tuttavia se collocate in ambiente non idone, le surfinie possono subire danni per carenza nutrizionale oppure essere colpite da alcune malattie.

Problemi e soluzioni:
Assenza di ferro: se manca il ferro la pianta soffre di clorosi ferrica. E’ un danno assai frequente in substrati poco fertili, con persistenti ristagni idrici o se la pianta cresce in un contenitore con terriccio vecchio. Si manifesta con l’ingiallimento del tessuto fogliare compreso tra le nervature, che rimangono verdi. Rimedi: distribuire nel terreno prodotti ricchi in ferro in polvere o liquidi (solfato di ferro, ferro chelato). Non eccedere con l’irrigazione.

Se le foglie sono pallide significa che manca l’azoto al terreno. Le foglie crescono lentamente sono meno spesse e non raggiungono la regolare dimensione. Il danno si manifesta soprattutt: in piante mantenute in contenitori troppo piccoli e in quelle messe a dimora in substrato povero di nutrimenti. Rimedi: distribuire concimi liquidi o in granuli, ricchi di azoto.

Malattie causate da funghi: le condizioni che le favoriscono sono la molta acqua nel terriccio e il ristagno nei sottovasi, la carenza di luce, l’elevato tasso di umidità sulle parti verdi e fiorite. Errori: troppa concimazione con prodotti in azoto, scarsa concimazione con fosforo e potassio.

In conclusione, per una fioritura che duri più a lungo, dimezzare i rami della dipladenia per prolungarne la fioritura. Se in questo periodo le surfinie sono un po’ sofferenti, per farle rifiorire generosamente provare a dimezzare la lunghezza dei rami, bagnarle e concimarle. Quando si annaffiano – poichè queste piante sono grandi bevitrici – bisogna stare attenti a non bagnare foglie e fiori, ma solamente il terriccio. Inoltre bisogna ricordarsi che le surfinie amano un’esposizione in pieno sole, e appena si vede un fiore appassito bisogna eliminarlo, così la fioritura durerà più a lungo. La regola di eliminare la pianta dai fiori appassiti vale non solo per la surfinia bensì per tutte le piante.

Chionodoxa, piccole stelle invernali

Sono circa 6 specie di piccole piante bulbose perenni, resistenti, che fioriscono d’inverno, ideali per giardini rocciosi.

Sono circa 6 specie di piccole piante bulbose, resistenti, che fioriscono in inverno. Si coltivano in piena terra per bordure ma anche nel giardino roccioso, in fioriere e in vasi. Condizioni e cure colturali:

Le chionodoxa richiedono un’esposizione in pieno sole. Sono resistenti alle alte e basse temperature.

Terreno ideale: sono da preferire i terreni sciolti e concimati. Si piantano in autunno, in gruppetti di bulbi distanziati di 3/6cm alla profondità di 5cm. In vaso si usa un substrato preparato con terra 50% e torba di terreno di foglie di faggio, mischiato a sabbia in parti uguali. Per le piante in vaso inoltre è possibile anticipare la fioritura di un paio di settimane, portando i vasi in un ambiente luminoso a una temperatura minima di 10/12 gradi. Se non si tagliano gli steli fiorati appassiti si formano numerosi semi nelle capsule, da raccogliere quando sono ancora chiuse, da fine maggio/inizio giugno in poi.

Le annaffiature devono essere abbondanti fino al termine della fioritura. Quando i fiori appassiscono si riducono le annaffiature, da interrompere quando le foglie cominciano ad ingiallire, da giugno in poi. La rinvasatura si effettua in autunno, quando il vaso non è più sufficientemente grande per contenere il bulbo.

La tolleratura: se non si raccolgono i semi, asportare lo stelo fiorale dopo la fioritura. Ciò favorirà l’ingrossamento del bulbo. Eliminare inoltre le foglie ingiallite. Propagazione: seminare in piena terra o in contenitore. La messa a dimora definitiva si fa l’anno successivo in autunno, con i bulbi ottenuti.

 

  • La cretica chionodoxa è alta 15cm, con fiori blu o bianchi che sbocciano in febbraio/marzo.
  • La chionodoxa forbesii è una specie alta 10/30 cm, di colore blu scuro intenso e bianco al centro. Fiorisce in febbraio/marzo.
  • La chionodoxa grandiflora è alta 20cm, di colore azzurro violetto chiaro, con gola bianca, fiori riuniti in racemi che fioriscono da febbraio ad aprile. E’ molto simile alla chionodoxa luciliae, che ha fiori dello stesso colore ma è più bassa (15cm).
  • Quest’ultima è la specie più coltivata e fiorisce in febbraio marzo. Le sue varietà producono anche fiori bianchi e rosa.
  • La chionodoxa sardensis è una specie di piccole dimensioni (10/15 cm di altezza) con fiori penduli blu, gola bianca. Fiorisce in marzo/aprile.

La coltivazione è in piena terra per bordure ma anche nel giardino roccioso e in fioriere e vasi sul balcone e terrazze. Sono da preferire terreni sciolti, concimati di sostanza organica. Si piantano in autunno in gruppetti di bulbi distanziati di 3/6 cm alla profondità di 5 cm. Fiorisce già a partire da febbraio e non ha bisogno di nessuna cura. Quando le piante sono troppo fitte si attende che le foglie siano completamente seccate. Si estraggono i bulbi e si dividono per ripiantarli subito.

Saper annaffiare il terrazzo, un arte da conoscere

Per ottenere un buon risultato, le piante in terrazzi e balconi non devono mai soffrire la sete. In piena terra le capacità di ripresa sono maggiori, mentre in vaso può bastare la siccità di una giornata per rovinare un esemplare. Fare quindi molta attenzione alle piante che hanno molto bisogno di acqua (come le annuali da fiore in vasi piccoli rispetto ad altre meno esigenti in vasi grandi come melograno e altri).

Innaffiare preferibilmente la mattina presto piuttosto che la sera perchè la terra si è raffreddata nelle ore notturne e assorbe l’acqua senza provocare shock alle radici.

In estate il nostro balcone continua ad essere pieno di fiori ma affinchè sia possibile goderne fino all’autunno e non soffra durante l’assenza per le vacanze occorre un sistema di irrigazione. In estate le piante in terrazza non possono stre più di 4 giorni senza essere annaffiate. Raggruppare gli esemplari con le stesse necessità, si avranno due vantaggi: aumenterà l’umidità e quindi ci sarà bisogno di un minore quantità d’acqua e, allo stesso tempo sarà più facile mantenerle. Due semplici e importanti regole per mantenere sane e belle le piante in terrazzo:

  1. le piante annuali da fiore hanno bisogno di essere annaffiate ogni giorno, specialmente quelle in vasi piccoli. Quelle nei vasi più grandi resistono un po’ di più.
  2. Non bisogna neanche dimenticarsi di concimarli una volta alla settimana poichè sono specie che hanno bisogno di molto nutimento.

Le piante hanno bisogno di un’annaffiatura specifica a seconda della varietà. Proteggere i fiori quando si annaffia: i petali sono molto delicati e l’acqua lascia delle macchie. Scostarli con l’altra mano mentre si annaffia, senza danneggiarli. I vasi che contengono varie piante devono essere annaffiati al centro del vaso per fare in modo che l’acqua non entri in contatto con le foglie, nè tanto meno si bagni il bordo del recipiente sopra il quale in genere si appoggiano gli steli ricadenti. Un buon metodo per annaffiare gli esemplari che non hanno bisogno di molta acqua (come il geranio) è riempire il pitto di acqua. Lasciare che l’acqua venga assorbita dal drenaggio finchè la terra è umida, e gettare quella in eccesso. E per annaffiare le fioriere più folte utilizzare un annaffiatoio dal collo stretto per evitare di bagnare gli steli. Versare l’acqua sulla terra. Quando gli steli sono molto folti l’aria non circola ed è più facile che imputridisca la pianta.

Infine un vaso gadget curioso: visualizza sul display se e quando le piante hanno bisogno di essere annaffiate. Quando manca l’acqua, compare un’immagine come la seguente

vaso_digitale Saper annaffiare il terrazzo, un arte da conoscere

Piante rampicanti adatte a terrazzi ventosi (centro sud Italia)

Chi abita in zone dal clima mite (riviera ligure, centro/sud Italia) e ha un balcone battuto dal vento può optare per questi rampicanti:

  • gelsomino: fioritura abbondante, non ha paura del freddo
  • rynchospermun jasminoides: sempreverde che fiorisce a maggio/giugno, con fiori bianchi
  • bignonia capreolata (doxantha capreolata), sempreverde con fiori imbutiformi di colore rosso arancio, all’esterno, gialli ai lobi. Fiorisce da maggio a luglio
  • bougainvillea glabra “sanderiana”: vigorosa, con fogliame di colore verde scuro, si ricopre di brattee porpora da giugno ad ottobre
  • tecomaria capensis, detta anche bignonia: specie sempre verde, possiede fusti legnosi. Le foglie sono di colore verde lucido. Fiorisce fra settembre e ottobre
  • luppolo: gradisce posizioni in pieno sole, sviluppa con estrema facilità.