Il luppolo, rampicante ornamentale – Consigli per il luppolo

Nome scientifico: humulus. Specie di 2 piante erbacee rampicanti che raggiungono una lunghezza di 10 metri. La specie più nota e diffusa è la humulus lupulus. Il luppolo viene coltivato in piena terra come rampicante. Si mette a dimora in primavera in un terreno fertile, profondo, ricco di sostanza organica ben matura. In primavera/estate, ogni 20/30 giorni si concima ancora con fertilizzanti ternari nella dose di 30/50 g/m2.

luppolo-300x195 Il luppolo, rampicante ornamentale - Consigli per il luppolo

Luppolo rampicante

Per le piante ornamentali la potatura non è necessaria anche se intervenendo intensamente in primavera si favorisce una migliore ramificazione. Eliminare comunque le parti secche: il luppolo gradisce posizioni in pieno sole, è resistente sia alle alte sia alle basse temperature (sino anche a -15 gradi). Teme le gelate tardive, che possono danneggiare i germogli. Anche le temperatura eccessivamente alte non sono gradite.

Le annaffiature devono essere regolari in primavera/estate, anche perchè la mancanza di acqua può provocare la caduta delle infiorescenze. Le piantine si possono trovare presso i garden centre, in primavera, per metterle direttamente a dimora.

Come scegliere le rose rampicanti, per creare un roseto

Se volete decorare il giardino con delle rose fate attenzione alla scelta, che cambia a seconda della necessità:

  • Per coprire un muro molto alto o il tronco di un albero scegliere una varietà rampicante a sviluppo notevole (6-10 metri), con fiori a mazzetti, crema o gialli, semplici.
  • Per adornare una staccionata o un pilastro, scegliere una varietà poco vigorosa. Ce ne sono per tutti i gusti come forma e colori: un incrocio tra rosa noisettiana e gli ibridi di tea.
  • Per ombreggiare un pergolato le migliori sono le varietà sarmentose, che crescono velocemente, con rami flessibili che si piegano facilmente e danno grandi fiori.

La primavera è il periodo adatto per mettere a dimora un rosaio. I roseti si possono creare e coltivare anche in terrazzo o in balcone purchè si disponga di fioriere, vasi o contenitori di grandi dimensioni. E’ importante che la pianta abbia luce e spazio.

Il periodo migliore per realizzare un roseto in terrazza va da novembre a febbraio. Tra i rosai rampicanti più adatti alla coltivazione in vaso di solito si consiglia la rosa “pierre de ronsard”. E’ molto rifiorente, ha fiori grandi e doppi di colore rosa chiaro. Un altro rosaio rampicante, sempre rifiorente, fiore semplice, è claire matin, da guidare sui graticci

roseto_pierre_de_ronsard Come scegliere le rose rampicanti, per creare un roseto

Consigli per la bouganvillea: cura, manutenzione e protezione della bouganville nei mesi invernali

bouganville_rampicante-225x300 Consigli per la bouganvillea: cura, manutenzione e protezione della bouganville nei mesi invernali

Una bellissima bouganville rampicante, che decora balcone e terrazzo

A fine stagione, con i primi freddi, la pianta incomincerà a perdere le foglie, sintomo evidente che bisogna ricorrere alla copertura invernale. Per esempio il clima della pianura padana, che non è certo ideale per una pianta mediterranea come la buganville. La posizione ideale sarebbe contro un muro esposto a sud, molto illuminato, sotto una tettoia, alta sopra la pianta, che la ripari dal gelo.

Per proteggere la pianta alla base utilizzare oltre alla paglia anche delle foglie secche. Se l’inverno è particolarmente freddo si può aumentare la protezione delle radici isolando esternamente il vaso con del polistirolo espanso. In particolare per i primi  anni, quando la pianta è di ridotte dimensioni e più vulnerabile al gelo.

In primavera va accorciata di circa 1/3, eliminando i rami secchi e tutto quello che può diventare veicolo di infezione (fiori appassiti, foglie morte, ecc.). A primavera inoltrata si riprende a concimare, utilizzando un nutrimento per piante da fiore, tutte le settimane. Durante la bella stagione annaffiare moderatamente due/tre volte la settimana in modo da mantenere il terriccio costantemente umido, ma facendo attenzione ai ristagni d’acqua.

Consigli mese di novembre per piante e fiori

Elenco operazioni da fare per la cura e manutenzione delle piante in casa e in giardino:

  • Si potano i rampicanti dei pergolati per evitare che cedano in caso di neve.
  • Fino a che il clima è mite all’aperto si interrano: bulbi di aglio e piante officinali
  • Si potano anche alberi e arbusti spoglianti, tutte le erbacee perenni, i rosai, i glicini e le siepi.
  • Si estirpano gli ultimi tuberi che hanno esaurito il ciclo vegetativo.
  • Si preparano le buche per le piantagioni primaverili, da lasciare aperte fino a primavera per favorire l’ossigenazione e la disgregazione del terreno.
  • Si piantano le biennali, come viola del pensiero, violacee e le bulbose a fioritura primaverile/estiva.
  • Si dividono e si trapiantano le perenni da fiore dopo averle ben potate.
  • Si piantano arbusti e rampicanti a foglia caduca e rosai, alberi ornamentali come betulla, salici, tigli e rampicanti a foglia caduca come clematidi.
  • Si estirpano gli ultimi bulbi estivi e i tuberi sfioriti, da conservare in un luogo riparato e asciutto.
  • Si predispongono le protezioni contro il gelo per le piante più sensibili.
  • Si potano i rampicanti dei pergolati, per evitare che cedano in caso di neve.
  • Fino a che il clima è mite all’aperto  si interrano i bulbi di aglio e le piante officinali.
  • Si estirpano gli ultimi tuberi che hanno esaurito il ciclo vegetativo.
  • Si preparano le buche per le piantagioni primaverili, da lasciare aperte fino a primavera per favorire l’ossigenazione e la disgregazione del terreno.
  • Si piantano le biennali, come la viola del pensiero, la viola ciocca e le bulbose a fioritura primaverile/estiva.

E’ il momento di potare la lavanda per renderla più compatta. E’ anche il momento di riparare gli agrumi dal freddo e di lavare molto bene i vasi vuoti.

Lavanda: se adesso che è sfiorita non la potate a dovere perderà presto l’aspetto ordinato e compatto. La lavanda infatti cresce velocemente e diventa legnosa nella parte bassa, che tende ad allungarsi e spogliarsi. Consiglio quindi di tagliare gli steli sfioriti fino a circa 2cm dal ramo sottostante, poi di dare una ripassatina con forbici e cesoie, cercando di dare agli arbusti una forma arrotondata. Se invece la lavanda è diventata legnosa va potata più energicamente, tagliando all’altezza delle prime foglie: ciò servirà a ringiovanire la pianta, ma farà perdere la fioritura dell’anno seguente.

Agrumi in vaso: è il momento di ripararli dal freddo. Leggi tutto