Consigli di marzo: lavori in giardino e quali fiori piantare

Preparare il terreno e piantare erbacee, annuali, perenni e bulbose estive. In marzo le attività in giardino riprendono dopo il riposo invernale: possiamo dedicarci alle aiuole e alle bordure piantando annuali e perenni da fiore, ma anche le bulbose.

Vediamo le operazioni da fare e un elenco di fiori da mettere a dimora in questo periodo, con consigli specifici per gladioli, rosmarino, petunie, forsizia, calle e camelie.

Preparare il terreno

E’ importante lavorare bene il terreno vangando in profondità (almeno 20 centimetri), e liberandolo da vecchie radici e sassi. Vanno ripetuti i lavori d frantumazione della crosta superficiale, mediante zappatura, per favorire l’ingresso di maggiori quantità di acqua ed ossigeno nel terreno. Per rendere più  permeabile la terra mescolare della sabbia e della torba, e se non lo abbiamo già fatto ad ottobre, arricchire il terreno con del fertilizzante minerale in grani o a lenta cessione. Delimitiamo poi le aiuole con sassi di fiume, legni o con i bordi in plastica facilmente reperibili nei garden center. Pacciamatura: è importante controllare la consistenza del materiale e lo spessore dello strato. Fare pulizia del secco: i veri e propri interventi di potatura dovrebbero essere già stati effettuati nel mese precedente. In marzo tuttavia può risultare necessario esportare rami che si sono rotti oppure deperiti. Fare le prime irrigazioni, specialmente se ci sono stati periodi di siccità prolungati: è opportuno bagnare regolarmente il terreno al fine di favorire il germogliare delle gemme. Concimazione: sopratutto per le rose a cespuglio e per quelle rampicanti molto vigorose distribuire concimi solidi in granuli specifici per rose. Cominciare a munirsi di prodotti a base di rame (solfato di rame, ossicloruro di rame, poltiglia bordolese) per la lotta ai parassiti fungini. Iniziate ad aprire le protezioni alle piante in vaso da portare all’aperto e cominciate i nuovi sfalci al prato.

Cosa piantare

Seminate all’aperto: campanelle, zinnie, salvia splendens, petunie, bocche di leone. Fate talee di rose, fucsie ed altri arbusti.  

Si possono anche creare delle aiuole o delle bordure con delle bulbose a fioritura estiva. I lilium vanno piantati in terra dalla seconda decade del mese fino a metà aprile.

Piantare i gladioli: i bulbi in vendita offrono una vasta gamma di fioritura,  dal bianco all’arancione, dal giallo al rosso. Alcuni ibridi di gladiolo – quelli che raggiungono i 120 centimetri di altezza – possono essere coltivati in giardino per poi raccoglierne il fiore reciso, oppure si possono piantare a ridosso di un muro creando una bella macchia di colore. Quelli invece che raggiungono i 60 centimetri circa di altezza possono essere coltivati sul terrazzo o in vaso. Vanno messi a dimora in pieno sole. Il terreno deve essere vangato una settimana prima della messa a dimora. Per i gladioli il consiglio è di piantarli ogni 15 giorni da marzo fino alla fine di giugno: questo permetterà di avere fioriture che si susseguiranno fino a settembre. Annaffiare quanto basta per bagnare il terreno e annaffiamo ancora quando vedremo spuntare i primi germogli dal terreno. Una volta che è emerso il germoglio dal terreno annaffiare con regolarità durante tutto il periodo vegetativo. Durante il periodo della fioritura concimare una volta ogni 15 giorni, utilizzando concime liquido per piante fiorite diluito nell’acqua dell’annaffiatura.

La forsizia, il fiore giallo, annuncia l’arrivo della primavera. Coltivata in vaso o in piena terra è la prima a  fiorire appena le temperature si rialzano. I suoi fiori gialli appaiono ancora prima delle foglie. E’ tra le prime specie a rallegrare sia il giardino, sia il terrazzo in abbinamento con altre piante. E’ una pianta che dà il meglio di sè in pieno sole o con un’elevata luminosità. E’ una pianta rustica, poco esigente, in grado di sopportare temperature molto rigide. Normalmente viene coltivata a cespuglio, ma si può coltivare anche ad alberello oppure come siepe. In questo caso bisogna disporre di molto spazio perchè la pianta di forsizia, crescendo, raggiunge i 3/4 metri di diametro. Se acquistata in questo periodo bisogna metterla subito in terra o in vaso, con tutta la zolla (pane di terra). Scavare una buca larga e profonda il doppio del pane di terra e, sia in piena terra sia in vaso, mescolare al terriccio di riporto del fertilizzante granulare a lenta cessione. Riguardo il terriccio, va bene anche quello universale, purchè leggero e fertile.

Le calle sono un simbolo di bellezza e fioriscono in estate: se vogliamo vederle fiorite, bisogna piantarle ora. Al momento dell’acquisto controllate che i rizomi da cui nascerà la pianta non presentino marciumi. Mettetele nella terra con la punta di vegetazione a circa 4/5 centimetri sotto il livello del terreno. Il vaso deve essere del diametro di 20 centimetri, c’è posto per un unico rizoma. Bagnate e tenete il vaso all’aperto, in posizione mezzombra. Nel giro di un paio di settimane spunterà una piantina. Una volta al mese annaffiare aggiungendo un concime liquido per piante fiorite. Tra giugno e luglio la pianta sarà in fiore. Oltre alle calle classiche, ci sono varietà che danno corolle verdi, gialle, arancio, rosse, rosa, viola, porpora e persino nere.

Verso la fine del mese (inizio primavera) è il momento giusto per potare il rosmarino. Si devono tagliare di 3 centimetri le punte dei rami principali. E’ importante eseguire tutti gli anni questa operazione perchè la pianta ringiovanisca, evitando di spogliarsi alla base (anche perchè la pianta non sopporta potature drastiche). E’ importante in questi giorni anche rinvasare la pianta in un contenitore più grande, preferibilmente di terracotta rispetto a quelli di plastica, perchè lasciano evaporare l’umidità in eccesso. Usare un terriccio sciolto, povero, sassoso e calcareo. In fondo al vaso mettere un po’ di ghiaia e sassi: i rosmarini non sopportano ristagni di acqua, e amano i climi caldi (ma sopportano bene anche il freddo, fino a temperature ben sotto lo zero). L’esposizione ideale è in pieno sole. 

Sistemare le camelie in fiore in modo che siano esposte a nord. La camelia è una pianta che cresce bene sopratutto in località dal clima fresco. La loro collocazione ideale è su un balcone oppure su un terrazzo esposto a nord, cioè poco soleggiato, e possibilmente al riparo dalla pioggia. Se ne avete di già fiorite non dimenticate di bagnarle con regolarità, facendo in modo che il terriccio sia sempre un po’ umido. Possibilmente però evitare l’acqua del rubinetto: se molto calcarea preferire quella piovana oppure quella demineralizzata, che si usa per il ferro da stiro. Via via che i fiori appassiscono tagliateli, e se abitate in città pulire di tanto in tanto le foglie con un panno umido, così da liberarle dalla patina di inquinamento e di polveri sottili che vi si deposita sopra, impedendo alle piante di respirare bene. Terminata la fioritura – attorno a fine aprile, rinvasare la pianta in un contenitore poco più grande di diametro. Il terriccio da usare per questa operazione dovrà essere specifico per acidofile. L’autunno prossimo concimate con un prodotto  specifico per piante acidofile. Tra i pregi della camelia, oltre a quello di non perdere le foglie, ci sono anche la sua longevità, la resistenza alle malattie e la capacità di sopportare bene le potature.

Se volete cascate di fiori in maggio, ora è il momento di seminare le petunie, comunissime piantine che formano cascate di fiori colorati, da maggio alla fine dell’estate.

Primavera: cure per le piante e lotta ai parassiti

In aprile le gemme si schiudono e la vegetazione cresce, ma è anche il periodo in cui dobbiamo stare attenti a parassiti, funghi e infestanti. Controlliamo i fiori e la crescita dei germogli, se la pianta da frutto fiorisce bene o se è stata attaccata da parassiti animali o funghi. Se a marzo non abbiamo fatto un trattamento con olio bianco contro le uova svernanti degli afidi, adesso troveremo gli insetti sugli apici vegetativi che succhiano la linfa. Dobbiamo allora fare un trattamento miscelando piretro o polvere d’aglio all’acqua e irrorando tutta la pianta, possibilmente al tramonto. Anche il terrazzo deve essere tenuto sotto controllo per evitare l’invasione degli afidi e di conseguenza delle formiche. Procuriamoci per tempo degli  anti parassitari giusti e, se temiamo l’arrivo delle formiche, predisponiamo per tempo delle barriere naturali, come per esempio dei fondi di caffè, della cenere o del sale (questo da non mettere ovviamente sulla terra).

In aprile è buona norma portare all’aperto le piante da interni, ma bisogna fare attenzione ai ritorni del gelo notturno. Non in tutte le regioni italiane infatti si possono ancora portare all’esterno. La temperatura fuori casa non deve mai essere inferiore agli 8° , sopratutto di notte e nelle prime ore del mattino. E’ un ottimo periodo anche per fare i rinvasi (operazioni consigliata ogni 2 anni), e si torna a bagnare con maggior frequenza le piante grasse che in inverno sono state tenute a regime idrico ridotto. Nebulizzare anche tute le piante a foglia larga (come il ficus e la dieffenbachia)

Controlliamo il sistema di irrigazione, ripristiniamo i legacci: passato l’inverno le rose rampicanti necessitano di un  controllo particolare per verificare la tenuta di tutti i legacci. Una volta eseguita la potatura, i legacci vanno sostituiti badando bene a non strozzare i fusti.

Le potature. Cimiamo la camelia al termine della fioritura, generalmente verso la fine del mese, tagliando i rami secchi e limitando quelli cresciuti in modo irregolare. Si può cimare anche la chioma per darle una forma compatta e indurre a nuove ramificazioni la pianta. Verso la fine del mese in casa, le piante di dieffenbachia e dracea che hanno perso le foglie possono essere tagliate a 10cm dalla base del fusto, al di sopra di un nodo fogliare. E’ anche il momento di una potatura drastica delle parti aeree e delle radici ai gerani, prima di effettuare il necessario rinvaso. Rinvasare con terriccio fresco i gerani dopo aver potato sia le radici, sia la chioma, per poi portarli all’aperto. Verso la fine del mese si potano le siepi sempreverdi, eliminando solo i rami che emergono dalla sagoma se si vuole infoltire la base. Terminare anche la potatura delle rose, sfoltire e regolare le piante in vaso in modo che conservino uno sviluppo armonioso e si colmano di terra i vasi.

Piantiamo le bulbose: in questo periodo possiamo mettere nei vasi i bulbi delle specie che fioriranno in estate e in autunno, come i gladioli, i gigli, i ciclamini, le dalie.

Controllare lo stato di salute dei frutteti, terminando la lavorazione del terreno e la concimazione ed effettuare trattamenti rinforzanti con decotto di . Dall’inizio della primavera, subito dopo la fase di apertura delle gemme,  gli alberi da frutto possono iniziare a subire l’attacco da parte di funghi e insetti dannosi in grado di danneggiare germogli, foglie e fiori. Si innestano anche le ultime drupacee, melo cotogno, vite e si termina la potatura dell’ulivo.

Si procede alla produzione di talee delle piante grasse e dei crisantemi prelevando i germogli basali delle vecchie piante. Si dividono i tuberi delle dalie. E’ il momento di moltiplicare le piante grasse: le succulente si propagano attraverso talea di foglia, di fusto, porzioni di fusto o per divisione dei palloni in primavera.

Fine di settembre: consigli per riparare le piante, per la camelia e per il cuscino della suocera

giardini settembre (Kensington)

La fine di settembre è il periodo giusto per riportare dentro casa le piante da appartamento. Ma è bene seguire una procedura precisa e completa. Se abitate nel nord Italia o in zone dal clima freddo questo è il momento di ripararle dal’arrivo del freddo. Di notte infatti la temperatura comincia ad abbassarsi molto. Pulitele dalle parti secche e dalla polvere, rinnovate i primi due o tre centimetri di terriccio, innaffiatele e concimalete con fertilizzante specifico per piante da appartamento. Per liberare dalla polvere le piante da appartamento potete farle bagnare dalla pioggia, pulirle con una spugna o lavarle nella vasca. E’ bene però procedere per gradi: prima bisogna raggruppare le piante vicino al muro esterno, poi dopo qualche giorno le si sposta all’interno, accanto ad una finestra che lascierete aperta di notte. Trascorsa una settimana le si colloca nel posto definitivo.

Settembre è il periodo per moltiplicare la camelia. Potete moltiplicarla per talea, cioè prendete una parte di una pianta (come un rametto) che interrata emette radici e genera un nuovo esemplare. Basta prelevare dall’estremità apicale dei rami dell’anno, che stanno passando dal verde al marrone, rametti lunghi circa 10 cm. Eliminate qundi tutte le foglie ad eccezione delle due apicali e tagliate obliquamente all’estremità basale. Riempite i vasi fino a pochi centimetri dal bordo con un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali, interrate le talee per circa 1/3 della lunghezza e bagnate bene. Per favorire la radicazione conviene incappucciare i vasi con un sacchetto di plastica trasparente, in modo da creare un ambiente umido e porre il tutto in un angolo riparato del balcone. Dopo un mese aprite il sacchetto e dopo una settimana, tagliatelo completamente. Le nuove piantine vanno messe ne vaso definito a primavera prossima. La terra dovrà essere specifica per piante acidofile.

Consigli per il cuscino della suocera (cactus a sfera). Verso la fine del mese, via via che la temperatura si abbassa, bisogna diminuire il ritmo delle annaffiature fino a sospenderle all’arrivo dell’inverno. Dovreste diluire nell’acqua delle annaffiature un fungicida sistemico che prevenga il marciume del colletto durante i mesi freddi. Ad inizio ottobre invece vaporizzare il corpo della pianta con una miscela di fungicida diluito in acqua. I cuscini di suocera hanno bisogno di luce ma patiscono il sole diretto. Metteteli in un posto dove, dopo mezzogiorno, ci sia una mezz’ombra luminosa. Questo è anche il periodo per preparare gradualmente al periodo di dormienza invernale, che le piante grasse dovranno trascorrere all’asciutto. Proteggerle dalle pioggie autunnali e ridurre pian piano le annaffiature. Quando le bagnerete per l’ultima volta, somministrate loro un prodotto antifungino e anticoccidico. Sospendere le annaffiature quando la temperatura scende ad 8 gradi.

Arriva la primavera, le piante si risvegliano. Ricordiamoci di..

Consigli del periodo per: orto, piante acidofile, orchidee, begonie, rododendri, azalee e una mini guida per fare talee dopo la potatura di riordino

In marzo la natura rinasce, annuncia la primavera, non facciamo trovare impreparati: prepariamo il terreno, scegliamo le piante giuste, proteggiamo le piante. Ad inizio primavera prepariamo il terreno per le aiuole, facciamo le buche d’impianto per le nuove piante, iniziamo anche a visitare i vivai per farci un’idea precisa delle nuove piante ornamentali, da fiore e per il giardino e per il terrazzo. Rinvasiamo le piante grasse e le orchidee, concimiamo i grossi vasi, piantiamo le begonie, concimiamo il prato (utilizzando un concime a lenta cessione, ricco di microelementi). Preveniamo malattie e parassiti spruzzando sulle piante un fungicida pronto all’uso. In questo periodo in serra si semina il ciclamino. All’aperto si mettono a dimora ornamentali e rustiche da fiore come la bella di notte, il pisello odoroso, la calendula, i crisantemi, graminacee ornamentali.

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Il clima mite favorisce un rapido attecchimento delle radici. E’ tempo in cui si può piantare di tutto: alberi, arbusti, conifere, rampicanti perenni, nuove piante di rosa e interrare bulbi a fioritura estiva. In cassoni o semenzai riscaldati si fanno germinare aster, bocche di leone, petunie, portulache, salvia ornamentale, zinia.

Nelle regioni settentrionali rastrellare il prato e seminarlo.

Prepariamo il terreno nell’orto: se non l’abbiamo già concimato arricchiamo il terreno. Se si desidera dare una marcia in più al terreno del nostro orto questo è il periodo giusto. A partire da questo mese possiamo seminare una grande varietà di ortaggi in piena terra, secondo il clima della zona.

Marzo è il mese migliore per piantare le piante acidofile quali il rododendro, l’azalea, la camelia. Queste piantante necessitano di un PH del terreno piuttosto acido.

Entro la fine del mese è necessario potare le ortensie alleggerendole di tutti i rami in eccesso.

In questo periodo si effettua la pulizia e la potatura di riordino di molte piante di casa. Queste operazioni consistono nell’eliminare tutte le parti secche, malate, e i rami che non rientrano nella forma voluta. Il materiale ricoverato può essere usato per la moltiplicazione (moltiplicazione per talea): da questo materiale se si è tagliato correttamente (il taglio deve essere pulito) è possibile ricavare talee per ottenere nuove piante. E’ un metodo di propagazione molto utilizzato che offre notevoli vantaggi: possibilità di ottenere innumerevoli talee da una singola parte di pianta, ottenere piante identiche alla pianta madre. Le talee erbacee radicano facilmente in acqua: al momento della preparazione prelevare una porzione apicale di ramo, oppure un piccolo rametto, cercando di conservare un piede, ovvero una parte del ramo a cui la talea era attaccata. E’ sufficiente mettere le porzioni delle piante in vasetti pieni di acqua (in vasetti di vetro). Fare in modo che le foglie rimangano sopra l’acqua.

Primavera, consigli per le petunie e per le camelie

Marzo è il momento migliore per seminare le petunie, per vederle fiorire da maggio fino alla fine dell’estate, formando cascate di corolle viola e fucsia. Come fare: prendere un contenitore basso e largo (ideale è un semenzaio). Bisogna riempirlo di un terriccio specifico per la semina, e inumidirlo in modo uniforme.Distribuire i semi delle petunie e con le mani premere bene. Versare sopra uno strato sottile di sabbia fine. Collocare il semenzaio in una veranda oppure in una stanza luminosa, con una temperatura di circa 16 gradi. Dopo un mese circa nasceranno piccole piantine che poi si devono trasferire ciascuna in un vasetto. A maggio si possono trapiantare nel loro vaso definitivo più grande.

In questo periodo bagnare spesso la camelia, proprio ora che sta per fiorire. Non bisogna dimenticare di bagnarla e di fare in modo che il terriccio sia sempre un po’ umido. Affinchè questa pianta fiorisca copiosamente bisogna metterla nelle condizioni ideali senza mai far soffrire la sete. Ricordarsi che la collocazione ideale è su un balcone o su un terrazzo esposto al nord, e al riparo da piogge, che danneggerebbero le corolle. Le camelie che sono già sbocciate: bisogna bagnarle spesso e fare in modo che il terriccio sia sempre un po’ umido. La camelia, oltre ad avere il pregio di non perdere mai le foglie, ha una buona longevità, resiste bene alle malattie e ha la capacità di sopportare molto bene le potature. Però l’arrivo dei fiori richiede sempre un grande sforzo, perciò in marzo/aprile non bisogna dimenticarsi di annaffiare. Ricordarsi inoltre che la sua collocazione ideale è su un balcone o su un terrazzo esposto a nord, perchè le camelie amano posizioni poco soleggiate e possibilmente al riparo dalla pioggia. Terminata la fioritura si può rinvasare la pianta in un contenitore di diametro più grande. Terminata la fioritura verso la fine di aprile rinvasare la pianta in un contenitore del diametro leggermente più ampio. Il terriccio da usare dovrà essere specifico per acidofile: è un terriccio fatto su misura per le piante che amano il terreno acido. Concimare poi nell’autunno prossimo con un prodotto specifico per piante acidofile.

Aprile è il momento per prendersi cura delle camelia, quando finisce la fioritura. Sono in fiore proprio nel mese di aprile: terminata la fioritura, verso la fine del mese, bisogna rinvasare la pianta in un contenitore un po’ più grande di quello precedente. Il terriccio da utilizzare per questa operazione dovrà essere specifico per acidofile. L’autunno successivo bisognerà concimare con un prodotto sempre specifico per acidofile. Fra i pregi della camelia, oltre a non perdere mai le foglie, c’è la sua longevità, la resistenza alle malattie e la capacità di sopportare molto bene le potature. Una raccomandazione sopratutto se si abita in città: pulire ogni tanto le sue belle foglie con un panno umido.