Lunghi tralci profumati con una fioritura a giugno/settembre. Arrivano ad un’altezza di circa 3 metri. Sono circa 15 specie rampicanti sempreverdi, ma ne viene coltivata solamente una specie.
La Stephanotis floribunda proviene dal Madagascar. Non si tratta di una pianta molto facile da coltivare in casa: il suo ambiente ideale sarebbe quello di una serra. Di solito viene coltivata in vaso su sostegni, quali ad esempio un filo di ferro, graticci ripiegati ad arco (dal momento che non ha viticcio o radici aeree).
In estate può stare anche all’aperto, in una posizione luminosa ma riparata dal vento e riportata in casa appena la temperatura esterna scende sotto ai 10gradi. In casa va tenuta alla luce, ma lontana dal sole diretto.
Per farla fiorire la posizione ideale è vicino alla finestra, ma bisogna stare attenti alle correnti d’aria perchè questa pianta è piuttosto sensibile. La temperatura estiva ottimale è di circa 18/20 gradi, mentre in inverno intorno ai 13 gradi. Comunque non deve scendere al di sotto dei 10 gradi. In estate le annaffiature devono essere abbastanza frequenti, anche 2/3 volte alla settimana. Ovviamente evitando gli eccessi! Se è possibile, evitare l’acqua del rubinetto (troppo dura). Ottima è l’acqua piovana.
Periodicamente aggiungere all’acqua di irrigazione un concime liquido alla dose di 5 grammi per decalitro di acqua. La pianta giovane va rinvasata anche tutti gli anni, in primavera, utilizzando un vaso appena più grande del precedente. Quando si è raggiunta una dimensione di 25/30 centimetri è consigliabile sostituire il terriccio superficiale. Per mantenere la lucentezza delle foglie è sufficiente la spruzzatura. Non è consigliabile usare lucidanti fogliari.
Lo sthephanotis è sensibile alle cocciniglie: si eliminano con un batuffolo di cotone imbevuto d’alcool. La pianta va poi trattata con prodotti appositi (anticoccicidi).