Orchidea Odontoglossum

Queste genere comprende numerose specie di orchidee, che incrociandosi fra di loro hanno dato origine a molti ibridi. La fioritura si produce in qualsiasi momento ed è molto duratura. Le cure necessarie sono:

  • per l’acqua: mantenere leggermente umida durante il periodo di crescita. Annaffiare in inverno solo il necessario affinchè non si secchi mai il substrato. L’umidità deve essere alta
  • luce: la pianta va posizionata in un luogo luminoso, su una finestra ad est, ovest o nord. In inverno in una finestra a sud.
  • terreno: crearlo con 2 parti di osmunda (materiale che si trova lungo i corsi d’acqua), 1 di sfango e un po’ di sabbia
  • concimazione: da giugno ad agosto, ogni 2 settimane, sulle foglie, umidità alta.
  • temperatura: media. In estate preferisce stare al fresco tra i 20 e i 24 gradi. In inverno dai 14 ai 18 gradi
  • malattie e parassiti: cocciniglie, ragno rosso. Le foglie diventano ondulate per mancanza di umidità ambientale.
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Potinara haw yuan gold, una orchidea insolita

La potinaria è in realtà un gruppo di orchidee nate dall’incrocio di più specie appartenenti a generi diversi, con foglie sempreverdi lucide e di consistenza carnosa, portate verso l’alto e verso l’esterno. I fiori sono grandi e colorati di giallo oro luminoso. Ogni fusto fiorifero può portare più di un fiore.

Ha bisogno di luce abbondante, ma sempre evitando l’azione diretta dei raggi del sole se non al mattino presto e verso il tramonto. Questa orchidea va messa al riparo da correnti d’aria. Annaffiare durante la fioritura, concimare con prodotti specifici per orchidee nel periodo che va dalla ripresa vegetativa alla fioritura.

Terreno: usare un substrato specifico per orchidee. Il clima ideale è intorno ai 20 gradi. Sopra ai 25 gradi richiede ombreggiamento. Resiste al freddo.

La riproduzione: dopo la fioritura dividere il rizoma, se ricco e vigoroso. La divisione si pul effettuare solo ogni 3 anni.

Cura: detergere le foglie sopra e sotto con un panno umido per garantire maggiore umidità.

orchidea_potinaria Potinara haw yuan gold, una orchidea insolita

orchidea potinaria

Coltivare l’orchidea: consigli sulle orchidee

Le operazioni indispensabili per l’orchidea. Prima di cambiare la collocazione del vaso ha bisogno di alcune cure extra: molti esemplari necessitano di concimazioni durante il periodo di crescita. In tal caso dal mese di ottobre è necessario interrompere la somministrazione di fertilizzante sia liquido, sia granulare, e riprendere dal mese di marzo per continuare fino a settembre. Questa interruzione diventa indispensabile nei confronti delle specie che appartengono al genere paphiopedilum, che in questo periodo mettono getti.

La maggior parte delle orchidee sono piante epifite (posseggono radici aeree). Sono epifite quelle che appartengono al genere odontoglossum – cottley e il cymbidium . Altre specie sono terresti, cioè vivono con le radici affondate nel terreno come quelle diffuse nei climi temperati, ad esempio i generi paphiopedilum. Altre sono sotterranee e sono semi acquatiche.

Le più diffuse e di più facile conservazione sono:

  • vanda cattleya
  • dendrobium
  • cymbidium

Consigli mese per mese
Nel mese di aprile ricordarsi anche di concimare tutte le piante; nutrire ogni 15 giorni le orchidee; prelevare talee dalle succulente e trapiantarle Con l’arrivo della primavera anche queste piante si risvegliano e alla base della pianta cominciano a spuntare nuovi germogli. Aiutiamole con un concimo ricco di azoto. Fate passare ai cymbidium le notti al fresco per favorire la fioritura.

Nel mese di maggio/giugno le orchidee in vaso possono essere spostate all’esterno, prestando però attenzione all’esposizione. I primi ad essere spostati e portati all’aperto sono i vasi di cymbodium, poi con le temperature più miti si possono portare fuori anche la cattleya, oncidium, miltonia, cambria e anche la zygopetalum. Quando è più caldo si sposta la phalaenopsis. Queste meraviglie vanno poste in luoghi asciutti dove non ristagni acqua, e secondo le differenti esigenze di luce. Il cymbodium e la cattleya: vuole luce ma evitare il sole diretto, specialmente nelle ore centrali del giorno. Oncidium e cambria: metterle in ambienti luminosi evitando sempre il sole diretto. La phphiopedilum e la zygopetalum devono stare all’ombra. Irrigare correttamente una o due volte alla settimana, evitando gli eccessi idrici, con acqua a temperatura ambiente, non calcarea, senza cloro. Ottima è quella piovana. Se non disponibile usare quella demineralizzata. Per ottenere fioriture costanti è importante garantire alle piante un periodo di temperatura notturna sui 10 gradi. Le piante possono quindi rimanere all’esterno fino all’autunno.

Curare la phalaenopsis: sono le orchidee più amate per i bellissimi fiori a farfalla, eleganti e durevoli. Tenetele al caldo, davanti ad una finestra luminosa, con una buona umidità. Quando innaffiate, fate attenzione ai ristagni di acqua.

Luglio è il momento giusto per dividere un’orchidea. Approfittare del momento del rinvaso per dividere ed ottenere nuovi esemplari. Una volta ringiovanita, la pianta seguirà a produrre fiori. Rinvasarla quando le foglie si infittiscono senza che vi siano i fiori. In questo modo durerà di più e sarà possibile ottenere nuovi esemplari

Procedimento:

  1. estrarre la zolla (massa di radici) dal vaso e dividere la pianta in due o più sezioni, ciascuna con delle radici e con relativi steli
  2. eliminare la terra in eccesso
  3. collocare uno strato di argilla espansa sul fondo di un piccolo vaso per migliorare il drenaggio e aggiungere un po’ di substrato per piantare, separatamente, ciascuna sezione
  4. piantare ciascuna sezione e riempire con substrato speciale per orchidee, permeabile e ricco di corteccia
  5. compattare bene la terra e annaffiare dopo averla piantata.
  6. collocare in un luogo fresco e senza il sole diretto

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Consigli invernali per le orchidee
Durante il mese di ottobre, che rappresenta il passaggio tra l’autunno e l’inverno, è indispensabile dedicare un po’ di tempo alla cura delle proprie orchidee, per aiutarle a meglio adattarsi al cambio di stagione, di temperatura, di umidità ambientale. Molte orchidee floreali in questo periodo dell’anno non si rinvasano, e si interrompono le operazioni di moltiplicazione. Il periodo migliore è aprile/maggio.

Consiglio: difendere le orchidee dal caldo dei termosifoni. L’aria secca che c’è nelle nostre case, da quando abbiamo acceso ai termosifoni, non giova alla salute delle orchidee. La soluzione è semplice: basta disporre le orchidee in una bacinella riempita di argilla espansa, da tenere costantemente immersa nell’acqua, per evitare che attraverso il foro di scolo dei vasi il terriccio si inumidisca troppo, provocando marciumi.
Il consiglio: mettere un sottovaso capovolto sotto ogni contenitore. Tenerle quindi il più lontano possibile dai termo.

In estate chi possiede un giardino o uno spazio all’aperto dovrebbe – tra primavera ed estate – collocare le piante sotto i rami più bassi di un arbusto o di un albero. In questo modo le orchidee beneficeranno dell’umidità e dell’ombra della pianta.
Chi ha un balcone o un terrazzo deve sistemare le piante nell’angolo più ombreggiato. Le orchidee devono ricevere il sole solo nelle prime ore del mattino (dalle 8 alle 11) e al tramonto. Un’elevata irradiazione solare e scarsa umidità non favoriscono la ripresa della pianta. Se ci sono queste condizioni è meglio tenere le piante in casa, nebulizzandole quotidianamente.
L’ingiallimento delle foglie e la fuoriuscita delle radici dal vaso dipendono in genere da eccessiva innaffiatura, anche con acqua non a temperatura ambiente o ricca di cloro, o da eccessiva umidità ambientale. Perciò le orchidee sono sensibili a condizioni di luce, umidità e temperatura non favorevoli.

Vanda, il fiore dalla lunga vita

Al genere vanda appartengono una sessantina di specie di orchidee. La coltivazione è medio facile. La fioritura da fine primavera all’autunno. Le vande andrebbero coltivate in vaso, in locali molto luminosi come le verande.

orchideavanda Vanda, il fiore dalla lunga vitaSi utilizzano subastri appositi per orchidee a base di corteccia, osmunda, sfango e altri componenti. Un esempio di subastro può essere fatto con 7 parti di corteccia di abete bianco grossolana, 1 parte di corteccia di abete rosso e 1 di perlina e 1 di torba grossolana. Nel periodo vegetativo si aggiunge all’acqua di irrigazione – ogni 15 giorni – del fertilizzante liquido apposito per orchidea, con un alto contenuto di azoto nella dose di 10cc per decalitro.

Le varietà con foglie cilindriche hanno bisogno di almeno 6 ore di sole molto intenso al giorno; quelle a foglie nastriformi di almeno 4, ma non nelle ore più calde della giornata. La temperatura di giorno indicata è di 18/20 gradi, di notte 16-18. Mantenere il subastro costantemente umido, evitando i ristagni d’acqua. Annaffiare più frequentemente in primavera/estate, mentre nei mesi invernali va ridotta.

Queste orchidee vanno rinvasate il meno possibile, quando cioè il subastro perde le sue caratteristiche (diminuisce la sua capacità di drenaggio). Va solo sostituito lo strato superiore. Talvolta levandolo tendono a perdere le foglie in basso: in questo caso si possono tagliare gli steli al di sotto delle radici aeree e rinvasarli. Queste orchidee producono germogli laterali che si possono staccare in primavera, invasandoli direttamente con la composta per orchidee come quella descritta sopra.

Orchidea Dendrobium

Della famiglia delle orchidacee, ha origine asiatica. Si coltiva in vasi o panieri sospesi di 15/20 centimetri di diametro, con subastro costituito da 3 parti di radici di osmunda e 1 parte di sfango, oppure due parti di osmunda, una di torba e una parte di terriccio di foglia con aggiunta di materiale drenante (ghiaia o cocci tritati con carbone di legna).

dendrobium-225x300 Orchidea Dendrobium

La coltivazione è difficile. Nel periodo primavera/estate, l’orchidea dendobium richiede una esposizione a mezz’ombra. A partire dall’autunno ha bisogno di elevata luminosità. La temperatura minima invernale può arrivare a 5 gradi per le specie da serra fredda, a 13 per quella da serra temperata, e a 16 per quella da serra calda. Durante lo sviluppo in estate mantenere un’umidità alta e bagnare spesso il subastro. In inverno si riducono al minimo le innaffiature.

La rinvasatura si effettua in primavera utilizzando un vaso un po’ più grande del precedente. Si ricorda l’esposizione secondo la stagione. La temperatura secondo le specie, la fioritura da gennaio a maggio. Eliminare i fiori appassiti e le foglie secche, oppure danneggiate.

Le malattie: si può sviluppare marciume in seguito a lesioni; muffa grigia sui fiori. Per prevenirli e’ sufficiente mantenere l’ambiente areato. Affidi e cocciniglie sono tra gli insetti che più frequentemente infestano questa e altre orchidee, sulle parti e sui fiori. Si combattono con aficidi e anticoccicidi.