Le piante ideali da mettere in bagno

Le specie più indicate da mettere nella stanza da bagno sono le palme da interni, e sono catalogabili a seconda della dimensione

Piante di grandi dimensioni

  • dracena deremensis, a portamento colonnale, è una pianta dotata di foglie lunghe fino a 50/60 cm
  • kentia howea forsteriana. E’ la più famosa palma da interni, dalle fronde eleganti e ricurve, verde scuro, raggiunge i 3 metri di altezza. L’umidità del bagno riduce la formazione delle punte secche
  • papiro da interni (cyperus alternifolius). Pianta semirustica di grandi dimensioni, va posta con il suo vaso all’interno di un contenitore sempre pieno d’acqua
  • rhapis (rhapis excelsa). Ricorda il bambù, ha una crescita lenta, diventa alta non più di 2 metri
  • areca (arecastrum romanzoffianum). E’ simile alla kentia come forma e portamento, ma con foglie più strette e più chiare. Soffre più di altre palme la secchezza dell’ambiente interno, vuole irrigazioni più frequenti rispette alle altre

Piante di taglia medio-piccola, ovvero piante dal portamento ricadente, adatte ad essere collocate in alto, su mensole:

  • cissus (cissus antarctica). Pianta con foglie simili a quelle della vite., produce viticci che permettono alla pianta di attaccarsi ad ogni supporto, e anche per essere coltivata come specie ricadente, oppure legata a un tutore e mantenuta a sviluppo verticale.
  • potus: dotato di foglie cuoriformi verdi, con screziature gialle, e’ una delle più piante più adatte per il bagno
  • edera (edera helix), presente sotto forma di diverse varietà, verde e varigata, l’edera da interni risolve qualsiasi problema di arredo, anche nei più piccoli spazi
  • erba miseria (tradescantia zebrina), dal fogliame carnoso, con screziature di vario colore (viola, giallo, bianco). Cresce velocemente

Per chi preferisce le specie a sviluppo più compatto:

  • pilea, con aspetto frondoso e leggero
  • capelvenere falangio (felce).

Tra le piante fiorite le orchidee sono le più indicate:

  • phalaenopsis
  • dendrobium cymbidium, anche se non perfettamente ideali bisogna avere cura di scegliere varietà a fiore scuro, in quanto meno deturpabili da un eventuale prolungato eccesso di umidità ambientale, rispetto a quelle più chiare.

Foto delle piante trattate:

Il papiro: come moltiplicarlo e curarlo

Il papiro è una pianta ornamentale che sviluppa ombrelle con foglie lineari e infiorescenze a grappolo.

Se avete un esemplare di questa pianta e volete moltiplicarla per talea: si può fare a marzo e per tutta la durata della bella stagione.

  • Bisogna recidere il ciuffo di foglie apicali con 3 centimetri di stelo;
  • si tagliano da una buona metà tutte le foglie dell’apice ponendole capovolte in un bicchiere pieno d’acqua; nel giro di 12-15 giorni saranno spuntate le radici.
  • Si pianta l’apice radicato in un vaso, con terriccio e sabbia di fiume in parti uguali, lasciando spuntare dal substrato il pezzo di telo;
  • il terriccio deve essere sempre un po’ umido, e nel sottovaso deve esserci sempre 2/3 dita di acqua.

Il  papiro va tenuto in casa fino a primavera inoltrata.

Consigli estivi per la pianta di papiro
Se il papiro ha una certa età e un aspetto sofferente è comprensibile. In questo caso il consiglio è di estrarlo dal vaso e tagliare con un coltello le radici per ridurle il più possibile. Dopo aver cambiato il terriccio, sistemare il papiro in un contenitore nuovo. Per la sua sana crescita va ricordato che gli va somministrato del concime una volta al mese. E’ anche importante assicurargli il giusto grado di umidità: questa pianta vive lungo i fiumi e le paludi, per cui il suo vaso va tenuto sempre bagnato con abbondante acqua, e ora che fa caldo bisogna aumentare l’umidità ambientale spruzzando acqua nebulizzata.

Come allungare la vita alla pianta di papiro in casa
Il comportamento colonnare e le foglie simili alle bacchette di un ombrello aperto rendono il papiro adatto a fare bella mostra di sè. Oltretutto è una pianta molto robusta, si ammala raramente ed è facile da coltivare. Regola fondamentale: controllare che il papiro abbia sempre acqua nel sottovaso: in natura questa pianta vive vicino alle paludi, perciò le sue radici devono poter bere in continuazione. Quando ci si accorge che le radici fuoriescono dal contenitore significa che è il momento di rinvasare.

Altri consigli: concimare a primavera e in estate. Se possibile, portarlo all’aria aperta, soprattutto in giornate di piogga. Una bella doccia gli allungherà la vita.