Promemoria estate: cosa piantare e come moltiplicare le piante

Cosa si può piantare in luglio?

Si seminano le specie biennali come garofano dei poeti, malva rosa ed erbacee perenni a fioritura primaverile come arabis e phlox.

  • è il periodo in cui si riproducono arbusti e rampicanti tramite talee
  • agrifoglio, azalea, calicanto e magnolia si moltiplicano per margotta e propaggine. Sfoltire i ciuffi di iris troppo densi dividendo i rizomi e ripiantandoli (senza interrarli troppo).
  • si seminano all’aperto direttamente nel terreno bietola, finocchio, lattuga
  • si raccolgono le piante aromatiche da conservare
  • si seminano in giardino le biennali come garofano dei poeti, malvarosa, digitalis, pratolina, violaciocca, nontiscordardime
  • in giardino è utile pacciamare le aiuole con bulbi estivi come i gigli e i fiori stagionali, ma anche ortensie, azalee e fucsia per non innaffiare tutte le sere
  • riprodurre per margotta l’agrifoglio, il calicanto, l’azalea, la magnolia
  • Trapiantare e piantare in giardino oppure in vaso talee di crisantemo.

Moltiplicare fiori e arbusti con le talee estive: tutte le piante più comuni, come geranio, lantana, edera e anche la maggior parte delle succulente, si riproducono bene in questa stagione. I mesi estivi sono i più favorevoli per la propagazione per talea di molte piante da appartamento che trovano spazio sul terrazzo. Tra le più facili riproducibili con questa tecnica vi sono il geranio, la lantana, la verbena, la rosa e l’edera. Ma si possono realizzare anche per molte piante succulente e grasse.

La talea della rosa può essere realizzata nell’arco dei mesi estivi, da giugno a settembre. I rami migliori per creare la talea sono quelli semilegnosi. La temperatura per uno sviluppo perfetto è di 25 gradi. Il terriccio dove mettere a dimora le talee deve essere leggero e penetrabile.

La moltiplicazione della strelitzia in vaso
La strelitzia può essere facilmente riprodotta tra il mese di giugno e luglio. Questo periodo corrisponde al riposo vegetativo della pianta. Possono essere moltiplicate piante di almeno 5 anni di età, attraverso la divisione dei cespi.

Procedura: togliere la pianta dal vaso e utilizzando un coltello affilato e pulito dividere in due la massa delle radici molto grosse che hanno una consistenza spessa, quasi carnosa. Cospargere le superfici tagliate con fungicida in polvere a base di zolfo e piantare le singole porzioni in vasi separati (possibilmente di terracotta), riempire il contenitore con un terricco universale miscelato a sabbia grossolana di fiumi.
Ultimata l’operazione annaffiare copiosamente e posizionare i vasi in un luogo protetto e riparato dalle correnti per almeno un mese. Dopo questo periodo si può iniziare a trattare le neo piante come esemplari adulti.

Consigli: le piante tappezzanti. Scelta, preparazione terreno e piante adatte a consolidare terreni in discesa

Le piante tappezzanti sono in grado di sostituire la copertura erbosa in tutte quelle zone del giardino dove per esposizione e conformazione del terreno la normale erba stenta a crescere. In particolare sono adatte alle zone scoscese. Tra i pregi delle tappezzanti c’è quello di adattarsi alle zone scoscese, consolidando il terreno e scongiurando il rischio di smottamenti, e più marcate in alcune specie, in particolare le piante che sviluppano radici dirette verso il basso (fittoni), come la convallaria e la saponaria (erbacee perenni), che permettono di consolidare anche i terreni più instabili

Preparazione del terreno: la scelta e l’impiego delle tappezzanti variano secondo le caratteristiche del terreno che devono andare a ricoprire. Anche se molte delle specie impiegate per la copertura di scarpate e zone scoscese presentano forti caratteristiche di rusticità e resistenza alle avversità atmosferiche, è fondamentale anche per queste piante procedere ad un’accorata preparazione del terreno in modo da favorire lo sviluppo almeno nelle prime fasi di accrescimento. In particolare si dovrà curare il drenaggio dell’acqua che in zone scoscese può provocare danni anche notevoli ad un impianto recente, e quindi non ancora ben radicato. I danni possono essere limitati creando lungo i pendii dei piccoli solchi, riempiti di ghiaia, ciottoli e pietre, in grado di frenare l’azione dell’acqua piovana.

Stabilizzazione del terreno in discesa. Per stabilizzare il terreno in attesa che venga coperto dalle piante possono essere utilizzate lunette di cemento, fascine di legna trattenuta da paletti infissi nel terreno o piccoli muretti a secco realizzati con dei sassi. Queste strutture risulteranno utili anche per raggiungere diverse zone dell’area ed eliminando tempestivamente le infestanti che potrebbero manifestarsi. Durante la preparazione del terreno è comunque opportuna una pulizia accurata da germogli, radici e stoloni delle piante indesiderate.

Fanno parte della grande famiglia delle erbacee perenni, e come india il loro nome hanno la caratteristica di svilupparsi rapidamente, creando una rigogliosa copertura, e offrono inoltre il vantaggio di mantenere il fogliame per tutto l’anno e fioriture abbondanti stagionali. Le tappezzanti hanno il pregio di svilupparsi rapidamente. Alcune sono particolarmente invadenti, come ad esempio l’edera, la vite del canada, la bignonia (questa solo nelle zone a clima mite). C’è la phlox douglasii “hook”, campanula portenschlagiana, vinca minor, anthemis nobilis, anemone nemerosa, saponaria ocymoides.

convallaria Consigli: le piante tappezzanti. Scelta, preparazione terreno e piante adatte a consolidare terreni in discesa

Convallaria

 


Phlox, la pianta milleusi

E’ originaria dell’america settentrionale, comprende circa 70 specie di piante annuali e perenni, e anche qualche sempreverde. Quasi tutte le specie sono decorative, per la loro fioritura vistosa. Possono essere utilizzate per bordure, per giardini rocciosi e aiuole, oppure per la coltivazione in vaso e per fiori da recidere. Le specie più indicate per i giardini rocciosi e per le aiuole sono le perenni:

  • la phlox douglasii, che fiorisce a partire da maggio
  • la phlox nana (stolomifera), con fiori bianchi, rosa e rossi
  • la phlox subulata, con moltissime varietà. In genere è alta da 5 a 10 cm, e con un diametro di 50/60 cm che forma dei veri e propri tappeti fioriti (bianco, rosa, rosso lilla). Fioritura da aprile

La specie più comune da bordura è la pimocubata, che può raggiungere un’altezza di 60/80cm. Un’altra varietà è la pasiculata, una specie perenne che può raggiungere l’altezza di un metro, con svariati colori che fioriscono da giugno a settembre. Molte varietà di questa specie vengono utilizzate per fiori recisi. Sono piante da esterno, si piantano in settembre o a marzo in settembre in terreno ricco di torba.

phlox Phlox, la pianta milleusi

Phlox

Consigli nelle zone fredde è preferibile piantarle in marzo. Le specie coltivate come annuali si piantano in giardino ad ottobre, o da fine aprile a maggio. Il terreno deve essere ben lavorato, fertile e sciolto. Il terriccio per la coltivazione in vaso deve essere composto di 1/3 di terreno fertile, 1/3 di torba e 1/3 di sabbia o di perlite. Una volta al mese aggiungere all’acqua di irrigazione 10 grammi /decalitro di concime ternario.

Le piante devono essere collocate in pieno sole, devono essere annaffiate regolarmente durante la bella stagione ma in modo moderato. La rinvasatura per le piante si fa a marzo, prima di collocarle all’aperto (piantare se possibile in terreni non infestati). I danni più gravi vengono provocati dalle anguillole. Le lumache danneggiano in special modo lepiante giovani. Sono anche possibili attacchi di mal bianco, specialmente col caldo umido: trattare con gli appositi prodotti.

Quando comprate la phlox accertarsi della specie più adatta all’uso che ne volete fare: aiuola, bordura, fiore reciso, e che le piantine siano robuste e compatte.