Guida di giardinaggio per il mese di settembre

Cosa piantare

E’ il momento giusto per comprare delle piante da interni: ora non risentiranno dello spostamento, avranno bisogno di poche cure e si adatteranno senza problemi alla nuova collocazione.
Piantare le viole del pensiero e i crisantemi in vasi grandi e in un luogo fresco. Piantare anche le calle, preparare delle casette per conservare i bulbi che non sopportano il freddo all’esterno. Verso la fine del mese cominciare a piantare nei vasi le bulbose a fioritura primaverile, come la fritillaria, il tulipano, l’anemone, il crocus, il giacinto.
Seminare per tutto il mese: calendula, violaciocca, pisello odoroso.
Verso la fine di settembre si riportano in casa le orchidee e le piante d’appartamento tropicali che hanno passato l’estate all’aperto. In fase crescente, si preparano talee di rose e dalle altre piante ornamentali sul terrazzo si raccolgono le erbe aromatiche da essiccare.

Operazioni di manutenzione

Potare i fiori rovinati, come ad esempio le azalee, la stella di Natale. Potare le siepi e tutto ciò che si desidera in modo che abbia una forma compatta.
Concimare, rigenerare lo strato superficiale eliminando e aggiungendo substrato nuovo. Apportando un leggero strato di concime ricco di microelementi la pianta rafforzerà il colore verde.
Diminuire un po’ le annaffiature, e fare più attenzione in terrazza che non in giardino dal momento che le piante in contenitore hanno meno risorse nel substrato.
E’ il momento giusto per pulire le zone del giardino occupate dalle piante primaverili ed estive che cominciano a rimanere libere. Quelle che ancora si mantengono hanno perso la forma, ora sono fitte e aggrovigliate. Le bordure del prato, non uniformi, il terreno coperto di erbacce o residui secchi: queste sono le attività per mantenere in ordine il giardino.

Fine di febbraio: rinvasare le piante in vaso, concimare, piantare

Rinvasare e piantare

Verso la fine del mese rinvasiamo le piante dando loro un contenitore un poco più grande, utilizzando una buona terra, setacciata e ricca, e poi annaffiamo abbondantemente la pianta dopo il rinvaso. Prima provvediamo ad un’adeguata pulizia dei vasi prima di utilizzarli, lavandoli, spazzandoli e disinfettandoli.

In questo periodo bisogna cambiare il vaso all’anthurium: ogni 2 anni (massimo 3) bisogna cambiare il vaso alla pianta (di origine tropicale) e questo è il periodo ideale. Per farlo anzitutto estraete la pianta dal vaso: capovolgete il suo contenitore e tirate fuori la pianta delicatamente dalla base delle foglie, con tutta la zolla. A questo punto eliminate quanto più terriccio vecchio possibile, per poi disporre la pianta in un nuovo vaso, che deve essere di una misura più grande rispetto a quella precedente, e deve contenere terriccio nuovo e di buona qualità. Bagnare bene, e collocare la pianta in una stanza luminosa, ma al riparo dai raggi diretti del sole.

Appena notiamo il risveglio vegetativo dell’ibisco si può rinvasarlo dandogli un contenitore un poco più grande e nuova terra.
La stella di Natale ha oramai perso le sue brattee colorate a causa del clima caldo e secco della casa. Tagliamola di 1/3 e mettiamola a riposo in un ambiente fresco, annaffiandola poco alla volta fino a primavera. Con la bella stagione andrà messa all’aperto, all’ombra di una pianta perché si sviluppi e giunga in piena forma al prossimo Natale.
Anche le cacatacee richiedono di essere rinvasate mediamente ogni 2/3 anni. Usiamo dei guanti per questa operazione, scegliamo un vaso appena più grande riempito con terriccio adatto per cacatacee.

L’anthurium ama gli ambienti costantemente caldi e umidi. Mal sopporta gli spifferi d’aria e gli sbalzi di temperatura. Le foglie vanno pulite con uno straccio morbido bagnato d’acqua. A questa pianta può essere utile anche sorreggere i suoi fiori con tutori, evitando così che il loro peso non pieghi e non indebolisca lo stelo.

Cosa piantare in febbraio

Verso la fine del mese, quando il freddo intenso è oramai alle spalle, possiamo mettere a dimora alcuni rampicanti come il pisello odoroso, il convolvolo, la clematide, ma anche arbusti quali la forsizia. Piantiamo nuovi arbusti e piante, e prepariamo le nuove aiuole. In un punto riparato del balcone seminiamo i piselli odorosi in più vasi in cui manterremo il terreno umido. A marzo, quando le piantine saranno ben sviluppate, si trapianteranno nella posizione desiderata, al sole

Verso la fine di febbraio potete seminare i gerani: basta riempire un contenitore alto 6/7cm con un miscuglio di torba e sabbia. Spargetevi sopra i semi, coprite il terreno e tenetelo umido, ma non all’aperto bensì in un luogo riparato e caldo. Le piantine dovranno essere trapiantate quando avranno 3 o 4 foglie. Le piantine di geranio devono essere trapiantate una seconda volta, nel vaso definitivo, ad aprile.

Nelle regioni del centro/sud Italia, a clima più mite, o nelle zone costiere, verso la fine del mese si può già provvedere alla potatura dei cespugli a fioritura autunnale, ma è importante – prima di intervenire – aspettare che sia terminato il periodo delle gelate notturne, perché una potatura anticipata potrebbe creare seri danni all’arbusto. Gli arbusti da potare in questo periodo sono quelli che fioriscono sul legno dell’anno corrente. Questi arbusti , se non potati, crescono irregolarmente e producono fioriture scadenti. Se potati in febbraio/marzo, invece produrranno in primavera abbondanti fioriture. Ricordarsi che gli arbusti che fioriscono in primavera (siringa, forsytia, kenzia japonica, berberis e wigelia) devono essere potati dopo la fioritura primaverile. Tutte queste piante portano le gemme a fiore sui rami dell’anno precedente e quindi una potatura in questo periodo ridurrebbe la quantità dei fiori.

Potiamo la clematide: tutti i germogli di questa pianta devono essere potati prima della primavera, a circa 30 cm dal suolo, per ridurre il ringiovanimento e consentire una migliore ramificazione. Potiamo le vecchie piante, zappettiamo il terreno. Potiamo le rose: la potatura a fine inverno è fondamentale per lo sviluppo corretto delle piante e per ottenere un’abbondante fioritura. Tagliamo tutti i rami secchi o danneggiati dai parassiti, e limitiamo la lunghezza dei rami più lunghi in modo da consentire alla pianta di svilupparsi in larghezza.
Rastrelliamo il prato con cura, prepariamo il nuovo prato, e combattiamo il muschio e le infestanti.

La guida completa di ottobre per le nostre piante

Arriva l’autunno, ricordiamoci di fare queste operazioni per le piante di casa e del nostro giardino

In casa, rallentiamo le annaffiature alle piante ornamentali e togliere eventuali reti di ombreggiamento. A metà mese, se sono fuori, riportare in casa. Non annaffiare più gli amarillis che devono andare in riposo. Metterli in una cantina fredda ed asciutta con tutto il vaso. Lasciare ancora in un luogo freddo e buio caraffe e ciotole con bulbi. In terrazzo sospendere le annaffiature alle begonie tuberose e toglierle di terra entro il fine mese. Seminare piselli odorosi in terriccio arricchito con letame ben macerato. Riparare dalla pioggia i gerani in attesa di ricoverarli in casa o in cantina. In giardino fare le ultime piantagioni dei bulbi a fioritura primaverile, a profondità doppia della loro grandezza. Togliere di terra i bulbi di cladioli, farli asciugare e ripulirli della terra, dei bulbetti e degli steli. Lavorare il terreno destinato alla semina del prato in primavera. Stendere sui crisantemi dei teli di plastica per ripararli dalla pioggia, ed assicurarli ai sostegni.

Ripristinare fossati e scoli per agevolare lo smaltimento dell’acqua nella stagione piovosa. Si predispongono i tunnel protettivi per l’orto, per la produzione anche in inverno di alcuni ortaggi da foglie, e per le piante ornamentali più delicate.

Si fanno margotte di sempreverdi e di arbusti da fiore come le rose, per le quali è meglio attendere che il colore dei rami passi dal verde al bruno. Togliere i germogli più deboli dai crisantemi in vaso e portarli al riparo per l’ingrossamento dei boccioli. Ridurre la frequenza dei tagli del prato e della annaffiature. Nel frutteto, termina la raccolta della frutta (in particolare mele e pere), anche se non del tutto matura: si farà maturare in fruttaia. Verso la metà di ottobre, nei climi più freddi, cominciare a ricoverare gli agrumi coltivati in conche e mastelli. Anche nel frutteto dopo aver raccolto l’ultima una e le nespole, si procedere alla lavorazione del terreno effettuando la concimazione e distribuendo la pacciamatura. Impiantare tunnel protettivi per l’orto, in particolare per la produzione di ortaggi da foglia. Verso la fine di ottobre si comincia la raccolta delle castagne. Anche per le olive è il momento della raccolta, prima che siano del tutto mature.

Si mettono a dimora all’aperto le biennali da fiore, i rosai, le ortensie, gli arbusti, i bulbi a fioritura precoce e primaverile. Si estirpano i bulbi a fioritura estiva e una volta asciutti e puliti dalla terra si ripongono in cassette al fresco e al buio. Si moltiplicano per talea i sempreverdi e gli arbusti di rosa. Verso la metà del mese preparare le buche per i nuovi impianti di rosai, avendo cura di correggere il terreno se necessario con l’aggiunta di letame. Trasferire gli agrumi in vasi negli ambienti riparati dove trascorreranno la stagione fredda.

Termina ora il periodo di taglio del prato che prima del freddo andrà ripulito dalle foglie secche. Verso la fine del mese quando le piante da frutto hanno perso le foglie per almeno i 2/3 si può procedere con un primo trattamento a base di rame.

Consigli in giardino di febbraio: piantare i rampicanti

Verso la fine del mese, quando il freddo intenso è oramai alle spalle, si possono mettere a dimora alcuni rampicanti, come il convolvolo (vedi foto), il pisello odoroso, la clematide, e anche arbusti come la forsizia. Bisogna scegliere con cura la posizione in base alle esigenze della pianta che abbiamo acquistato, valutando l’esposizione, la presenza di correnti d’aria, la vicinanza di piante che possono proiettarne l’ombra. Leggi tutto

Lavori di primavera in giardino: cosa piantare

Nel mese dell’arrivo della primavera è il momento di riprendere in mano gli attrezzi e impostare i lavori in giardino:

  • Cominciare a pulire e lavorare la terra, e preparare per la messa a dimora delle piantine senza dimenticare le zone sottochioma d’albero, arbusti e roseti, da pulire e zappare. Se l’erba del prato raggiunge gli 8/10 centimetri di altezza si può effettuare il primo taglio, ma solo dopo la metà del mese.
  • Entro un mese ultimare la potatura di alberi e arbusti a foglia caduca, di rosai e delle ortensie
  • In serra si semina il ciclamino, all’aperto si mettono a dimora: ornamentali rustiche da fiore come la bella di notte, il pisello odoroso, la calendula, il crisantemo, le graminacee ornamentali
  • Il clima più mite favorisce un rapido attecchimento delle radici. E’ il tempo in cui si può piantare di tutto: alberi, arbusti, conifere, rampicanti perenni, nuove piante di rose, ed interrare i bulbi a fioritura estiva
  • Si possono moltiplicare le aromatiche per divisioni di cespo: dragoncello, erba cipollina, maggiorana, melissa, menta, santoreggia.
  • Si rimuovono i rami secchi e malati dell’ulivo
  • Pulire e rinvasare i gerani, ma attendere ancora un po’ prima di portarli all’aperto
  • Estirpare i nuovi germogli di bambù non appena escono dal terreno per evitare che la pianta diventi infestante
  • Il rinvaso delle piante da interno che continuerà in aprile. Effettuare l’operazione quando il terreno è costipato in superficie e le radici fuoriescono dai fori di drenaggio
  • All’aperto si mettono a dimora in piena terra: piante ornamentali rustiche da fiore (bella di notte, pisello odoroso, calendula, crisantemo, graminacee ornamentali).
  • In cassoni riscaldati si mettono amaranthus, bocca di leone, campanella rampicante, dalia, petunia, portulaca, salvia ornamentale, zinnia.
  • Arieggiare i locali dove sono stati ritirati gli agrumi
  • Pulire cortili e vialetti da muschio e malerbe, eliminare i rami rovinati su siepi
  • Marzo / aprile è anche il momento migliore per rinvasare i bulbi delle piante a fioritura primaverile quali le dalie, gli anemoni, l’iris, i gigli o i ranuncoli.

Fiori da trapiantare in marzo e aprile: per tutto l’inizio della primavera possiamo piantare i bulbi delle begonie per ottenere splendide composizioni cromatiche.

Le begonie vanno piantate in terreno leggero, misto di sabbia e tenute in ambiente luminoso ad una temperatura di circa 18 gradi.

Marzo rappresenta per tutti i vegetali il mese della ripresa vegetativa, e pertanto bisogna considerare il nutrimento (concime), qualche taglio, il rinnovo del terriccio e il controllo della pianta.

Nel nostro giardino possiamo piantare di tutto: calendule, crisantemi, nasturzi, papaveri della california e tagete, amaranthus (vedi foto), bocche di leone, portulache, petunie. Inoltre si possono piantare arbusti, rampicanti, rosai.

amaranthus Lavori di primavera in giardino: cosa piantare

Amaranthus – @grootklooster.nl

E’ inoltre il momento di rinvasare le piante d’appartamento. Si procede alla semina del prato nelle zone rade o danneggiate mischiando i semi a terriccio misto e sabbia.

Seminare il ricinus (una maestosa annuale), in grado di crescere fino a 2 metri di altezza. Interrarne qualche seme a partire da fine aprile sul fondo di un’aiuola (in secondo piano) e in pieno sole.