Schefflera, un arbusto da appartamento

Consigli di giardinaggio sulla schefflera, un arbusto che può essere coltivato in casa e anche collocato all’aperto: come acquistarla, come mantenerla e come curarla.

Questa pianta si coltiva in appartamento, anche se nella buona stagione può essere collocata all’aperto. Sul mercato sono disponibili deverse varietà con foglie più o meno variegate.

Il terriccio di coltivazione deve essere composto da terra sterilizzata 50% di sabbia e 50% di torba. In primavera e in estate si aggiunge all’acqua di irrigazione un fertilizzante alla dose di 10 grammi per decalitro di acqua. La schefflera va tenuta al massimo della luce ma non deve essere collocata alla luce solare diretta. La temperatura d’inverno: mantenere i 12/15 gradi; in estate non dovrebbe superare i 26 gradi. Questa pianta ha notevoli esigenze per l’umidità dell’aria: in ambiente molto caldo soffre. Il terriccio deve essere tenuto sempre umido.

La rinvasatura si effettua in primavera in vasi di dimensioni via via più grandi fino a 20 centimetri, con subastro concimato. Quando si acquistano le piante dovrebbero essere compatte, con le foglie interne ravvicinate. Si possono verificare attacchi di funghi che causano macchie fogliari: si trattano con gli appositi fungicidi.

Consiglio: rianimare una pianta rimasta a lungo senza acqua

Consigli su come rianimare una pianta disidratata e come mantenere le foglie vive

Le nostre piante anche se le teniamo in casa si impolverano esattamente come i nostri mobili, perciò di tanto in tanto è bene pulire le foglie di ficus, filodendro, schefflere, e tutte le altre piante cosiddette da interne. Spolverandole cresceranno più sane. Basta usare uno straccio bagnato col quale pulirete foglia per foglia. Una volta alla settimana nebulizzate le chiome con acqua distillata o comunque non calcarea (distillata, piovana).

Una pianta da appartamento rimasta troppo a lungo senza acqua come lo spatifillo o il potus ha il terriccio completamente secco, gli steli disidratati, le foglie floscie, opache. Se non ancora morta ma solo sofferente un sistema facile ed efficace per rianimarla consiste nell’eliminare i rami e le foglie secche, e nell’immergere il vaso fino a una metà della sua altezza in un secchio pieno d’acqua. Dopo circa 3/4 ore togliete il vaso dall’acqua e fatelo sgocciolare su uno straccio e rimettetelo nel sottovaso e lavato con cura. L’acqua che utilizzate per rianimare una pianta deve essere a temperatura ambiente. Quella fredda provoca uno shock termico.