Fra le piante più utilizate negli anni ’60, i tagete hanno poi conosciuto un periodo di oblio e di avversità. Oggi invece sono tornati a guadagnare spazio. In giardino formano aiuole di sapore antico, con colori moderni. In Messico sono anche utilizzati per riti funerari, in India e Thailandia i tagetes vengono usati per ghirlande colorate in occasione di matrimoni ed eventi religiosi.
Preferire piante piccole ma vigorose, non allungate e deboli, ma che promettono di poter crescere e vivere fino all’autunno. Nel periodo esitvo si coltivano in tutto il territorio nazionale, in piena terra o in vaso, utilizzando un terriccio da fiore. Le foglie sono lucide, di un colore verde scuro. I fiori sono simili alle margherite, ma diversi da varietà a varietà nella forma e nel colore.
Posizione: sempre in pieno sole, e nella posizione più calda del giardino. Bagnare con abbondanza solo se il terreno è ben drenato, non argilloso, e se la temperatura è alta.
Quando piantare i tagete: si piantano quando le temperature notturne si sono stabilizzate (muoiono all’arrivo del freddo). Concimare ogni 10/12 giorni con un fertilizzante liquido per piante da fiore. Si riproduce per semina a partire da marzo, protetto, con temperatura stabile di 18 gradi.
Il tagete merita di essere riscoperto, non importa quale varietà. Per esempio potrebbe essere abbinato a zinnie, rudbeckie. Impiegato in varietà di taglia media o alta, con fiori grandi. Invece di monotone lunghe bordure si potrebbero creare macchie di colore intenso, da alternare ad altre piante di colore giallo e rosso, che riprendano il colore di base del tagete. L’accostamento di varietà di colore diverso fa un buon effetto d’insieme.
I tagete sono piante adatte al pieno sole e vanno bagnate con regolarità senza infradiciare però il terriccio. Fioriranno fino all’arrivo dei primi freddi.
Si consiglia di togliere i fiori appassiti, spezzando il fondo sotto il calice con le dita. Questa tecnica non induce una maggiore salita afiore ma prolunga la durata dei capolini.