Cactus a sfera (echinocactus grusonii)

Conosciuto anche come “cuscino della suocera” è una pianta grassa dalla crescita lenta, di forma sferica, costosa all’acquisto specie se si tratta di soggetti di taglia apprezzabile. Il genere echinocactus comprende 15 specie di cactus originari delle radure boschive degli Stati Uniti e del Messico: hanno forma globosa o colonnare. Il nome echinocactus deriva dal greco echinos, cioè porcospino. Il più noto e comune fra i cactus sferici e spinosi è il grusonii, citato in botanica anche come palla d’oro. Ha forma globosa e solo quando raggiunge il pieno sviluppo e invecchia tende ad allungarsi. In natura può raggiungere l’altezza di 100 centimetri. Gli esemplari coltivati devono essere considerati notevoli a partire dai 30 centimetri di diametro. E’ una pianta la cui forma sferica perfetta la rende irresistibile.

In casa deve essere posta alla luce: solo una luce intensa consente alla pianta matura di fiorire. Per verificare se la luce sia sufficiente bisogna osservare le spine: se il colore perde l’intensità la pianta inizia a soffrire. In casa è inoltre consigliabile posizionarla sopra un mobile: questo rende meno frequenti gli incidenti e la rottura delle spine. Il danno va assolutamente evitato perchè è irrimediabile e una volta troncata la pianta non ricresce: basta la perdita di un solo gruppo per alterare la trama.

Durante l’estatea i cactus possono essere portati all’esterno purchè riparati da un tetto per evitare una pioggia improvvisa. Il terriccio deve essere povero e sabbioso (meglio quello indicato per succulente e crassulacee), le annaffiature limitate: bagnature troppo abbondanti o frequenti rischiano di causare marciumi. Non utilizzare acqua fredda e preferire quella non calcarea.

La concimazione non è necessaria se si provvede al rinvaso annuale. Le piante giovani, fino a 15 centimetri di diametro, si rinvasano a marzo tutti gli anni. Quelle più grandi ogni 2 anni. Rinvasare con cautela: le spine dei cactus sferici, come il grussonii, se si spezzano causano un notevole deprezzamento estetico.

Nonostante l’aspetto invincibile i cactus a palla hanno diversi punti deboli: il freddo, il caldo eccessivo e i parassiti. La temperatura non deve mai scendere sotto i 5 gradi: danni da freddo sono le macchie che la pianta non riparerà più. Le piante in vaso temono il caldo eccessivo: in estate riparare dal sole le piante esposte ad una temperatura superiore ai 30 gradi. Le cocciniglie sono i peggiori nemici dei cactus spinosi

Commento (37)

  • Eleonora| 09/01/2010

    Ciao a tutti!!sono Eleonora e ho da poco scoperto la passione per le piante grasse..ho comprato un mese fa il famoso cuscino della suocera,è bellissimo e ha all’incirca 30anni!!la mia domanda è: come posso travasarlo in un altro vaso senza rompere radici nè spine?peserà almeno13 kg e solo a sfiorarlo ti tagli!!ci sn dei metodi senza far del male alla pianta nè alle mie mani?! ha sicuramente bisogno di esser travasato perchè ha le radici che escono fuori dal vaso di plastica e vorrei usare ora un bel vaso di ceramica. e poi è davvero necessario utilizzare il lapillo vulcanico sulla superficie del terriccio? grazie!! :D

    • verdeblog| 25/01/2010

      @Eleonora
      Questa pianta detta anche “il sedile della suocera” cresce lentamente. Per avere esemplari di 30 centimetri servono ben 15-20 anni, e costa molto proprio per questo motivo. Rinvasare senza pungersi le mani, è un cactus dotato di spine. Innanzitutto usa guanti robusti da giardinaggio, poi lasciando la base della pianta con un panno spesso, fermandolo con un giro di spago, preparare il vaso nuovo, di una o due misure più largo del precedente. Riempirlo per un terzo della sua altezza con terriccio specifico per cactus, ricco di sabbia e povero di torba, in fondo al quale avete messo uno strato di drenaggio (argilla espansa). Svasare la pianta, rompendo il vecchio vaso con l’aiuto di un martello e di un assicella di legno. Trasferire la pianta nel nuovo vaso, riempire gli spazi vuoti con altro terriccio, premere e innaffiare. Di solito si rinvassa ogni 3 anni a primavera. Se non riesci da sola fatti aiutare da un esperto :-)

  • Facocero72| 25/05/2010

    Ciao; ho un bellissimo”cuscino della suocera”, comprato già grande qualche anno fa. da sempre, è appena più piccolo del vaso (ciotola di plastica) che lo contiene. Non so come fare ad innaffiarlo correttamente, nè (soprattutto) come fare a capire che l’ho bagnato a sufficienza. Spesso l’acqua tracima dalla ciotola, ma non so quanta in realtà raggiunga le radici. Se devo rinvasarlo, puoi dirmi in che tipo di terreno, con quali cautele e che diametro deve avere il vaso in rapp. alla pianta?? Ciao, grazie dell’aiuto.

    • Facocero72| 25/05/2010

      ops… ho appena letto le info sul travaso…rimane valida la domanda sull’innaffiatura…

      • verdeblog| 08/06/2010

        Le piante grasse, provenendo da paesi aridi, sono molto tolleranti alle alte temperature e alla mancanza di acqua. Quindi innanzitutto va ricordato che un eccesso di acqua può farle marcire. Dare poca acqua. La pianta “cuscino della suocera” cresce lentamente. Se devi rinvasarla il nuovo vaso deve essere di una o due misure più largo del precedente. Riempirlo per 1/3 della sua altezza con terriccio specifico per cactus, ricco di sabbia e povero di torba, in fondo al quale si mette uno strato di drenaggio (argilla espansa). Si svasa la pianta rompendo il vecchio vaso (con l’aiuto di un martello e di un bastoncino di legno), così si ha modo di estrarre il pane di terra intatto. Trasferire la pianta nel nuovo vaso, riempire gli spazi vuoti con altro terriccio, premere e innaffiare. E per rinvasare senza pungersi le mani, usare dei guanti da giardinaggio, fasciando la base della pianta con un panno spesso, fermandolo con un giro di spago. Di solito si rinvasa ogni 3 anni a primavera. Quando farai il lavoro cerca di farti aiutare da qualcuno . E’ una pianta molto bella, e per avere esemplari di 30 cm servono 15-20 anni. In bocca al lupo

  • SERENA| 27/11/2010

    BUONGIORNO!
    HO COMPRATO UN CUSCINO DELLA SUOCERA CIRCA UN MESETTO FA… L’HO INNAFFIATO UNA SOLA VOLTA, NEMMENO UNA TAZZINA DA CAFFE’ DI ACQUA E ORA PRESENTA UN COLORE VERDE OLIVASTRO ALLA BASE E HO L’IMPRESSIONE CHE SI SIA AFFLOSCIATO DALLA PARTE DOVE HA CAMBIATO COLORE, MI DA L’IMPRESSIONE CHE CI SIA COME DELLE BOLLICINE DI ACQUA SOTTO LA PELLE, SIMILI ALLE BOLLE CHE VENGONO A NOI QUANDO CI SCOTTIAMO AL SOLE… NON SONO RIUSCITA AD AVVICINARMI PER VEDERE SE è MARCIO DATE LE MIGLIAIA DI SPINE… SECONDO LEI CHE COSA HA IL MIO CUSCINO DI SUOCERA???  COSA POSSO FARE PER SALVARLO???

  • PINO| 17/03/2011

    HO UN CUSCINO DELLA SUOCERA E CRESCE IL ALTEZZA PIUTTOSTO CHE IN LARGHEZZA,COSA DEVO FARE?

    • verdeblog| 09/04/2011

      @pino
      l’echinocactus grusonii, comunemente chiamato “sedile della suocera”, è una pianta che cresce lentamente e per avere un esemplare di 30cm servono almeno 15/20 anni. La tua pianta è cresciuta più in altezza che in larghezza: il motivo potrebbe essere la mancanza di luce, ed è stato annaffiato nel periodo del riposo invernale, e quindi ha vegetato. E’ inutile e dannoso annaffiare le piante grasse durante il periodo di riposo. Naturalmente i tempi possono variare a seconda del clima e del posto dove coltiviamo le nostre piante. Quasi tutte le piante grasse hanno due periodi di riposo all’anno: quello invernale, che di solito va da fine ottobre ai primi di marzo, e quello estivo, che generalmente è il mese di agosto. Non saprei di più, prova a chiedere ad un vivaista.

  • mimmo| 10/10/2011

    salve, vorrei sapere come si contano gli anni ad cuscino di suocera.spero che qualcuno lo sappia.grazie

    • verdeblog| 06/11/2011

      Questa pianta conosciuta con l’ironico nome di “sedile per la suocera” (Vero nome echinocactus grussonii) ha una crescita molto lenta. Impiega mediamente 6 anni per raggiungere un diametro di 15cm. Il fusto globoso è ricoperto dalle spine che rappresentano il motivo di maggiore bellezza della pianta. Il fusto adulto è diviso in 20/25 costolature. I fusti dopo molti anni possono raggiungere la larghezza di 90cm. I fiori poco più di 5cm sbocciano in maggio/giugno sulla sommità del fusto, ma soltanto nelle piante adulte. La fioritura infatti avviene oltre i 20 anni di vita della pianta.

  • Luigi| 11/01/2012

    Buongiorno,
    Sto rinvasando alcune piante grasse del genere ECHINOCACTUS , a suo tempo già invasate con terriccio specifico per piante grasse.
    Mi accorgo che le radici non si sono espanse nel nuovo terriccio, ma sono rimaste nel terriccio originario.
    Devo correggere il pH del terriccio ?
    Altro suggerimento ??

  • Roberta0564| 27/04/2014

    Buongiorno

    cercando sulla rete un modo per risolvere il mio problema relativo ad un Echinocactus grusonii che temo abbia una grave patologia, mi sono imbattutta in questo forum e ho letto di un vostro precedente intervento su questa pianta, dal quale ho percepito una profonda conoscenza della stessa.

    Vi chiedo pertanto un consiglio su come agire per cercare di risolvere il problema della mia pianta (sperando che effettivamente il problema sia risolvibile).

    Ho questa pianta da circa 9 anni e ho sempre seguito lo stesso metodo per annaffiarla: poche annaffiature durante la stagione invernale (durante la quale tengo la pianta in appartamento) e annaffiature più frequenti durante la stagione estiva (durante la quale tengo la pianta in un terrazzo ombreggiato).
    Vivo a Legnano (MI).
    Da un pò di tempo ho notato che sulla parte sommitale della pianta compariva una macchia di colore marrone chiaro (sulla parte morbida centrale) mentre alcune spine assumevano un colore più scuro.
    Ora, nello spostare la pianta all’esterno, ho scoperto che nella parte alta si sono formate delle macchie più ampie. In un punto la pianta si è aperta e all’interno si vede un materiale verdognolo, quasi marcio, che tra l’altro emana un cattivo odore.
    Ho sentito il mio fiorista, che in passato mi aveva sconsigliato di rinvasare la pianta (per cui in 9 anni non l’ho mai rinvasata) che mi ha detto che probabilmente non c’è nulla da fare e che l’unico tentativo da effettuare sarebbe quello di recidere l’intera parte di tessuto molle / marcio, sperando che la pianta sopravviva prima che il marciume si estenda a tutto il resto. Prima di provvedere ad una profonda amputazione vorrei essere sicura di ciò che faccio.
    Se lo ritenete opportuno potrei anche inviarvi alcune foto della pianta.
    Sono molto affezionata a questa pianta (l’ho regalata a mia figlia in occasione della sua prima comunione) e mi spiacerebbe molto perderla.
    Vi sono grata sin d’ora per qualsiasi aiuto o suggerimento potrete darmi.
    Grazie.
    Roberta G.

  • Roberta| 05/07/2014

    Buongiorno

    cercando sulla rete un modo per risolvere il mio problema relativo ad un Echinocactus grusonii che temo abbia una grave patologia, mi sono imbattutta in questo forum e ho letto di un vostro precedente intervento su questa pianta, dal quale ho percepito una profonda conoscenza della stessa.

    Vi chiedo pertanto un consiglio su come agire per cercare di risolvere il problema della mia pianta (sperando che effettivamente il problema sia risolvibile).

    Ho questa pianta da circa 9 anni e ho sempre seguito lo stesso metodo per annaffiarla: poche annaffiature durante la stagione invernale (durante la quale tengo la pianta in appartamento) e annaffiature più frequenti durante la stagione estiva (durante la quale tengo la pianta in un terrazzo ombreggiato).
    Vivo a Legnano (MI).
    Da un pò di tempo ho notato che sulla parte sommitale della pianta compariva una macchia di colore marrone chiaro (sulla parte morbida centrale) mentre alcune spine assumevano un colore più scuro.
    Ora, nello spostare la pianta all’esterno, ho scoperto che nella parte alta si sono formate delle macchie più ampie. In un punto la pianta si è aperta e all’interno si vede un materiale verdognolo, quasi marcio, che tra l’altro emana un cattivo odore.
    Ho sentito il mio fiorista, che in passato mi aveva sconsigliato di rinvasare la pianta (per cui in 9 anni non l’ho mai rinvasata) che mi ha detto che probabilmente non c’è nulla da fare e che l’unico tentativo da effettuare sarebbe quello di recidere l’intera parte di tessuto molle / marcio, sperando che la pianta sopravviva prima che il marciume si estenda a tutto il resto. Prima di provvedere ad una profonda amputazione vorrei essere sicura di ciò che faccio.
    Se lo ritenete opportuno potrei anche inviarvi alcune foto della pianta.
    Sono molto affezionata a questa pianta (l’ho regalata a mia figlia in occasione della sua prima comunione) e mi spiacerebbe molto perderla.
    Vi sono grata sin d’ora per qualsiasi aiuto o suggerimento potrete darmi.
    Grazie.
    Roberta G.

  • Daniele| 05/07/2014

    Come annaffiare correttamente? Mi hanno regalato una echinocactus grusonii, molto bella e grande 25 cm. di diametro. purtroppo rimarrà in ufficio e quindi non potrò esporla al sole diretto. ho letto tutti consigli presenti nel vs. sito ma una domanda che mi faccio a cui non ho trovato risposta è questa: le innaffiature le devo fare dall’alto con un sottovaso sotto oppure mettere l’acqua direttamente nel sottovaso?
    grazie per la risposta.
    cordialità

  • Massimo Lo Bianco| 23/07/2015

    salve possiedo diversi cuscini di suocera, ormai cimeli di famiglia tramandati da diverse generazini. sono in vasi da circa 65 cm di diametro e durante l’ultimo trvaso mi sono accorto che uno di loro ha adesso due diverse circonferenze una che è quella della sua tipica forma a sfera ed un altra sottostante che sembra anche di colore diverso (più scura). Domanda se questa seconda parte la sotterro riprende la sua forma a sfera???

  • lorenzo| 29/05/2017

    Buonasera, io cambio casa e mi dispiace buttar via il mio vecchio Echinocactus grusonii di circa 70 cm di diametro. E’ cresciuto talmente lentamente ( e mi son punto tangente ogni volta che l’ho rinvasato)! Si può vendere?
    lorenzo

    • verdeblog| 05/06/2017

      L’echinocactus grussonii: si tratta di cacatacee globose o cilindriche, a crescita molto lenta, che allo stato spontaneo possono raggiungere il diametro di 90cm. Queste cacatacee producono belle spine solo se nell’appartamento sono coltivate in posizioni ben illuminate. La specie echinocactus horizont halonius, molto rara, fiorisce facilmente. Per la vendita penso di sì, sui vari portali si vende di tutto.

    • Nina| 07/06/2017

      messaggio per Lorenzo a me può interessare un grusoni non si può buttare!!

  • Massimo Lo Bianco| 07/02/2019

    salve possiedo diversi cuscini di suocera, ormai cimeli di famiglia tramandati da diverse generazini. sono in vasi da circa 65 cm di diametro e durante l’ultimo trvaso mi sono accorto che uno di loro ha adesso due diverse circonferenze una che è quella della sua tipica forma a sfera ed un altra sottostante che sembra anche di colore diverso (più scura). Domanda se questa seconda parte la sotterro riprende la sua forma a sfera???

  • Facocero72| 07/02/2019

    Ciao; ho un bellissimo”cuscino della suocera”, comprato già grande qualche anno fa. da sempre, è appena più piccolo del vaso (ciotola di plastica) che lo contiene. Non so come fare ad innaffiarlo correttamente, nè (soprattutto) come fare a capire che l’ho bagnato a sufficienza. Spesso l’acqua tracima dalla ciotola, ma non so quanta in realtà raggiunga le radici. Se devo rinvasarlo, puoi dirmi in che tipo di terreno, con quali cautele e che diametro deve avere il vaso in rapp. alla pianta?? Ciao, grazie dell’aiuto.

    • Facocero72| 07/02/2019

      ops… ho appena letto le info sul travaso…rimane valida la domanda sull’innaffiatura…

      • verdeblog| 07/02/2019

        Le piante grasse, provenendo da paesi aridi, sono molto tolleranti alle alte temperature e alla mancanza di acqua. Quindi innanzitutto va ricordato che un eccesso di acqua può farle marcire. Dare poca acqua. La pianta “cuscino della suocera” cresce lentamente. Se devi rinvasarla il nuovo vaso deve essere di una o due misure più largo del precedente. Riempirlo per 1/3 della sua altezza con terriccio specifico per cactus, ricco di sabbia e povero di torba, in fondo al quale si mette uno strato di drenaggio (argilla espansa). Si svasa la pianta rompendo il vecchio vaso (con l’aiuto di un martello e di un bastoncino di legno), così si ha modo di estrarre il pane di terra intatto. Trasferire la pianta nel nuovo vaso, riempire gli spazi vuoti con altro terriccio, premere e innaffiare. E per rinvasare senza pungersi le mani, usare dei guanti da giardinaggio, fasciando la base della pianta con un panno spesso, fermandolo con un giro di spago. Di solito si rinvasa ogni 3 anni a primavera. Quando farai il lavoro cerca di farti aiutare da qualcuno . E’ una pianta molto bella, e per avere esemplari di 30 cm servono 15-20 anni. In bocca al lupo

  • SERENA| 07/02/2019

    BUONGIORNO!
    HO COMPRATO UN CUSCINO DELLA SUOCERA CIRCA UN MESETTO FA… L’HO INNAFFIATO UNA SOLA VOLTA, NEMMENO UNA TAZZINA DA CAFFE’ DI ACQUA E ORA PRESENTA UN COLORE VERDE OLIVASTRO ALLA BASE E HO L’IMPRESSIONE CHE SI SIA AFFLOSCIATO DALLA PARTE DOVE HA CAMBIATO COLORE, MI DA L’IMPRESSIONE CHE CI SIA COME DELLE BOLLICINE DI ACQUA SOTTO LA PELLE, SIMILI ALLE BOLLE CHE VENGONO A NOI QUANDO CI SCOTTIAMO AL SOLE… NON SONO RIUSCITA AD AVVICINARMI PER VEDERE SE è MARCIO DATE LE MIGLIAIA DI SPINE… SECONDO LEI CHE COSA HA IL MIO CUSCINO DI SUOCERA???  COSA POSSO FARE PER SALVARLO???

  • Eleonora| 07/02/2019

    Ciao a tutti!!sono Eleonora e ho da poco scoperto la passione per le piante grasse..ho comprato un mese fa il famoso cuscino della suocera,è bellissimo e ha all’incirca 30anni!!la mia domanda è: come posso travasarlo in un altro vaso senza rompere radici nè spine?peserà almeno13 kg e solo a sfiorarlo ti tagli!!ci sn dei metodi senza far del male alla pianta nè alle mie mani?! ha sicuramente bisogno di esser travasato perchè ha le radici che escono fuori dal vaso di plastica e vorrei usare ora un bel vaso di ceramica. e poi è davvero necessario utilizzare il lapillo vulcanico sulla superficie del terriccio? grazie!! :D

    • verdeblog| 07/02/2019

      @Eleonora
      Questa pianta detta anche “il sedile della suocera” cresce lentamente. Per avere esemplari di 30 centimetri servono ben 15-20 anni, e costa molto proprio per questo motivo. Rinvasare senza pungersi le mani, è un cactus dotato di spine. Innanzitutto usa guanti robusti da giardinaggio, poi lasciando la base della pianta con un panno spesso, fermandolo con un giro di spago, preparare il vaso nuovo, di una o due misure più largo del precedente. Riempirlo per un terzo della sua altezza con terriccio specifico per cactus, ricco di sabbia e povero di torba, in fondo al quale avete messo uno strato di drenaggio (argilla espansa). Svasare la pianta, rompendo il vecchio vaso con l’aiuto di un martello e di un assicella di legno. Trasferire la pianta nel nuovo vaso, riempire gli spazi vuoti con altro terriccio, premere e innaffiare. Di solito si rinvassa ogni 3 anni a primavera. Se non riesci da sola fatti aiutare da un esperto :-)

  • Luigi| 07/02/2019

    Buongiorno,
    Sto rinvasando alcune piante grasse del genere ECHINOCACTUS , a suo tempo già invasate con terriccio specifico per piante grasse.
    Mi accorgo che le radici non si sono espanse nel nuovo terriccio, ma sono rimaste nel terriccio originario.
    Devo correggere il pH del terriccio ?
    Altro suggerimento ??

  • Roberta0564| 07/02/2019

    Buongiorno

    cercando sulla rete un modo per risolvere il mio problema relativo ad un Echinocactus grusonii che temo abbia una grave patologia, mi sono imbattutta in questo forum e ho letto di un vostro precedente intervento su questa pianta, dal quale ho percepito una profonda conoscenza della stessa.

    Vi chiedo pertanto un consiglio su come agire per cercare di risolvere il problema della mia pianta (sperando che effettivamente il problema sia risolvibile).

    Ho questa pianta da circa 9 anni e ho sempre seguito lo stesso metodo per annaffiarla: poche annaffiature durante la stagione invernale (durante la quale tengo la pianta in appartamento) e annaffiature più frequenti durante la stagione estiva (durante la quale tengo la pianta in un terrazzo ombreggiato).
    Vivo a Legnano (MI).
    Da un pò di tempo ho notato che sulla parte sommitale della pianta compariva una macchia di colore marrone chiaro (sulla parte morbida centrale) mentre alcune spine assumevano un colore più scuro.
    Ora, nello spostare la pianta all’esterno, ho scoperto che nella parte alta si sono formate delle macchie più ampie. In un punto la pianta si è aperta e all’interno si vede un materiale verdognolo, quasi marcio, che tra l’altro emana un cattivo odore.
    Ho sentito il mio fiorista, che in passato mi aveva sconsigliato di rinvasare la pianta (per cui in 9 anni non l’ho mai rinvasata) che mi ha detto che probabilmente non c’è nulla da fare e che l’unico tentativo da effettuare sarebbe quello di recidere l’intera parte di tessuto molle / marcio, sperando che la pianta sopravviva prima che il marciume si estenda a tutto il resto. Prima di provvedere ad una profonda amputazione vorrei essere sicura di ciò che faccio.
    Se lo ritenete opportuno potrei anche inviarvi alcune foto della pianta.
    Sono molto affezionata a questa pianta (l’ho regalata a mia figlia in occasione della sua prima comunione) e mi spiacerebbe molto perderla.
    Vi sono grata sin d’ora per qualsiasi aiuto o suggerimento potrete darmi.
    Grazie.
    Roberta G.

  • Roberta| 07/02/2019

    Buongiorno

    cercando sulla rete un modo per risolvere il mio problema relativo ad un Echinocactus grusonii che temo abbia una grave patologia, mi sono imbattutta in questo forum e ho letto di un vostro precedente intervento su questa pianta, dal quale ho percepito una profonda conoscenza della stessa.

    Vi chiedo pertanto un consiglio su come agire per cercare di risolvere il problema della mia pianta (sperando che effettivamente il problema sia risolvibile).

    Ho questa pianta da circa 9 anni e ho sempre seguito lo stesso metodo per annaffiarla: poche annaffiature durante la stagione invernale (durante la quale tengo la pianta in appartamento) e annaffiature più frequenti durante la stagione estiva (durante la quale tengo la pianta in un terrazzo ombreggiato).
    Vivo a Legnano (MI).
    Da un pò di tempo ho notato che sulla parte sommitale della pianta compariva una macchia di colore marrone chiaro (sulla parte morbida centrale) mentre alcune spine assumevano un colore più scuro.
    Ora, nello spostare la pianta all’esterno, ho scoperto che nella parte alta si sono formate delle macchie più ampie. In un punto la pianta si è aperta e all’interno si vede un materiale verdognolo, quasi marcio, che tra l’altro emana un cattivo odore.
    Ho sentito il mio fiorista, che in passato mi aveva sconsigliato di rinvasare la pianta (per cui in 9 anni non l’ho mai rinvasata) che mi ha detto che probabilmente non c’è nulla da fare e che l’unico tentativo da effettuare sarebbe quello di recidere l’intera parte di tessuto molle / marcio, sperando che la pianta sopravviva prima che il marciume si estenda a tutto il resto. Prima di provvedere ad una profonda amputazione vorrei essere sicura di ciò che faccio.
    Se lo ritenete opportuno potrei anche inviarvi alcune foto della pianta.
    Sono molto affezionata a questa pianta (l’ho regalata a mia figlia in occasione della sua prima comunione) e mi spiacerebbe molto perderla.
    Vi sono grata sin d’ora per qualsiasi aiuto o suggerimento potrete darmi.
    Grazie.
    Roberta G.

  • Daniele| 07/02/2019

    Come annaffiare correttamente? Mi hanno regalato una echinocactus grusonii, molto bella e grande 25 cm. di diametro. purtroppo rimarrà in ufficio e quindi non potrò esporla al sole diretto. ho letto tutti consigli presenti nel vs. sito ma una domanda che mi faccio a cui non ho trovato risposta è questa: le innaffiature le devo fare dall’alto con un sottovaso sotto oppure mettere l’acqua direttamente nel sottovaso?
    grazie per la risposta.
    cordialità

  • mimmo| 07/02/2019

    salve, vorrei sapere come si contano gli anni ad cuscino di suocera.spero che qualcuno lo sappia.grazie

    • verdeblog| 07/02/2019

      Questa pianta conosciuta con l’ironico nome di “sedile per la suocera” (Vero nome echinocactus grussonii) ha una crescita molto lenta. Impiega mediamente 6 anni per raggiungere un diametro di 15cm. Il fusto globoso è ricoperto dalle spine che rappresentano il motivo di maggiore bellezza della pianta. Il fusto adulto è diviso in 20/25 costolature. I fusti dopo molti anni possono raggiungere la larghezza di 90cm. I fiori poco più di 5cm sbocciano in maggio/giugno sulla sommità del fusto, ma soltanto nelle piante adulte. La fioritura infatti avviene oltre i 20 anni di vita della pianta.

  • lorenzo| 07/02/2019

    Buonasera, io cambio casa e mi dispiace buttar via il mio vecchio Echinocactus grusonii di circa 70 cm di diametro. E’ cresciuto talmente lentamente ( e mi son punto tangente ogni volta che l’ho rinvasato)! Si può vendere?
    lorenzo

    • Nina| 07/02/2019

      messaggio per Lorenzo a me può interessare un grusoni non si può buttare!!

    • verdeblog| 07/02/2019

      L’echinocactus grussonii: si tratta di cacatacee globose o cilindriche, a crescita molto lenta, che allo stato spontaneo possono raggiungere il diametro di 90cm. Queste cacatacee producono belle spine solo se nell’appartamento sono coltivate in posizioni ben illuminate. La specie echinocactus horizont halonius, molto rara, fiorisce facilmente. Per la vendita penso di sì, sui vari portali si vende di tutto.

  • PINO| 07/02/2019

    HO UN CUSCINO DELLA SUOCERA E CRESCE IL ALTEZZA PIUTTOSTO CHE IN LARGHEZZA,COSA DEVO FARE?

    • verdeblog| 07/02/2019

      @pino
      l’echinocactus grusonii, comunemente chiamato “sedile della suocera”, è una pianta che cresce lentamente e per avere un esemplare di 30cm servono almeno 15/20 anni. La tua pianta è cresciuta più in altezza che in larghezza: il motivo potrebbe essere la mancanza di luce, ed è stato annaffiato nel periodo del riposo invernale, e quindi ha vegetato. E’ inutile e dannoso annaffiare le piante grasse durante il periodo di riposo. Naturalmente i tempi possono variare a seconda del clima e del posto dove coltiviamo le nostre piante. Quasi tutte le piante grasse hanno due periodi di riposo all’anno: quello invernale, che di solito va da fine ottobre ai primi di marzo, e quello estivo, che generalmente è il mese di agosto. Non saprei di più, prova a chiedere ad un vivaista.

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