E’ conosciuto come calicanto d’inverno. E’ un arbusto che appartiene alla famiglia delle calicantacee. E’ particolarmente apprezzato durante i mesi freddi perchè è uno dei pochi arbusti che fiorisce durante l’inverno. Puo’ essere coltivato in grosse fioriere o in mastelli, in terrazzo o im balcone oppure nei piccoli giardini in piena terra.
I fiori sono molto profumati e compaiono in pieno inverno. Il calicanto ha bisogno di poche cure e si adatta ai climi più diversi: dà il meglio di sè in questa stagione quando si spoglia delle foglie per riempirsi di profumati fiori gialli a forma di coppette. Essendo un arbusto a foglia caduca non arreda in modo particolare il giardino durante i mesi invernali, se non a dicembre o in gennaio, e quindi è preferibile collocarlo come esemplare isolato, in posizione piuttosto defilata. Oppure collocarlo insieme ad arbusti sempreverdi. Cresce bene a ridosso di un muro soleggiato, orientato verso ovest oppure sud. I rami possono essere potati per poi essere sistemati in vasi in appartamento, dove rimangono freschi anche per 7/8 giorni.
Consiglio: se sono molto legnosi fate un’incisione a croce sulla parte tagliata e scortecciatela per un centimetro. In questo modo l’acqua verrà assorbita così la fioritura durerà più a lungo. Annaffiare abbondantemente: se l’inverno si mantiene siccitoso annaffiare una volta ogni 20 giorni, e dalla primavera all’estate inoltrata una volta alla settimana. Una volta all’anno a primavera distruibuire concime minerale alla base della pianta. Se la pianta è in terra preferisce terreni poveri, leggeri e argillosi. Quando è in vaso utilizzare una miscela formata da 4 parti di terra da giardino, 2 di terriccio universale e 1 di torba. Non richiede potature regolari
Commento (12)
Nuccia| 25/02/2012
Non ho trovato notizie riguardo la modalità di riproduzione di nuove piantine di calycanthus praecox: per talea, per seme? vi sarei grata della informazione
verdeblog| 05/03/2012
La tecnica di propagazione più semplice è il distacco dei palloni in primavera e in autunno, ripantandoli direttamente a dimora. Un’altra tecnica molto semplice è la propaggine in settembre: si scelgono dei rami molto lunghi, li si incide sul lato inferiore e li si interra. Le nuove piante si possono staccare dalla pianta madre dopo 2 anni. Si può anche seminare in autunno, in una composta da semi contenente torba e sabbia in parti uguali, in un luogo riparato ma non riscaldato. Appena le piantine sono maneggevoli, si invasano singolarmente. La messa a dimora definitiva avviene dopo 3 o 4 anni.
francesco ROSSATO| 04/05/2017
SE VOLESSI RIPRODURRE IL CALICANTUS PER SEME;CHIEDO SE DEVO SEMINARE L’INTERO BACELLO,OPPURE SE DEVO TOLIERE I SEMI AL SUO INTERNO. GRAZIE
verdeblog| 15/05/2017
I semi delle piante ornamentali sono assai diversi epr forma e dimensioni. Talvolta i tegumenti cuoiosi, duri o carnosi, possono ostacolare l’inizio della germinazione. Nei vivai, in questi casi, si ricorre ad una serie di interventi che vanno dalla stratificazione in ambiente umido e fresco all’immersione in liquidi bollenti per pochi secondi, o in soluzioni acide per diversi minuti, o interventi meccanici per vincere l’impermeabilità del tegumento. La stratificazione ha lo scopo di provocare il disfacimento della polpa del frutto o di ridurre l’impermeabilità dei tegumenti dei semi: si dispongono i frutti o i semi a strati, alternandoli con sabbia o torba umida, all’aperto o sotto una tettoia, al riparo da roditori e dagli uccelli. La durata della stratificazione può oscillare fra i 6 e gli 8 mesi, secondo le caratteristiche dei semi. Nel caso dei semi con tegumento duro, impermeabile all’acqua, può essere utile inciderlo o romperlo prima della semina, in modo da rendere più rapido e agevole il rigonfiamento del seme stesso: si interviene con una lima o con un piccolo coltello affilato, facendo attenzione ad incidere solo gli strati più estesi dei tegumenti. Tra le diverse composte adatte per la semina, una delle più note è la composta da semi John Innes.
Laura| 12/07/2017
la mia pianta era bellissima ma da due anni si seccano alcuni rami, che poi devo tagliare, ci sono rimedi? grazie , la pianta madre ha ormai 40 anni.
verdeblog| 28/07/2017
Dopo la fioritura si accorciano i rami delle piante coltivate in zone ristrette. Se la chioma è eccessivamente folta si asportano completamente un certo numero di rami.
I calicanto si piantano in ottobre o in marzo, in tutti i terreni da giardino fertili e in posizioni soleggiate, al riparo da venti freddi. Gli arbusti necessitano di una potatura leggera, per sfoltire i rami, dopo la fioritura. Le piante coltivate contro i muri si potano in marzo, tagliando tutti i rami che hanno prodotto fiori, a 5/10 cm dalla base.
Dici che la pianta era bellissima, e da alcuni anni si seccano alcuni rami, che poi devi tagliare. La pianta madre ha 40 anni, ti consiglio di rinnovarla un po’.
francesco ROSSATO| 07/02/2019
SE VOLESSI RIPRODURRE IL CALICANTUS PER SEME;CHIEDO SE DEVO SEMINARE L’INTERO BACELLO,OPPURE SE DEVO TOLIERE I SEMI AL SUO INTERNO. GRAZIE
verdeblog| 07/02/2019
I semi delle piante ornamentali sono assai diversi epr forma e dimensioni. Talvolta i tegumenti cuoiosi, duri o carnosi, possono ostacolare l’inizio della germinazione. Nei vivai, in questi casi, si ricorre ad una serie di interventi che vanno dalla stratificazione in ambiente umido e fresco all’immersione in liquidi bollenti per pochi secondi, o in soluzioni acide per diversi minuti, o interventi meccanici per vincere l’impermeabilità del tegumento. La stratificazione ha lo scopo di provocare il disfacimento della polpa del frutto o di ridurre l’impermeabilità dei tegumenti dei semi: si dispongono i frutti o i semi a strati, alternandoli con sabbia o torba umida, all’aperto o sotto una tettoia, al riparo da roditori e dagli uccelli. La durata della stratificazione può oscillare fra i 6 e gli 8 mesi, secondo le caratteristiche dei semi. Nel caso dei semi con tegumento duro, impermeabile all’acqua, può essere utile inciderlo o romperlo prima della semina, in modo da rendere più rapido e agevole il rigonfiamento del seme stesso: si interviene con una lima o con un piccolo coltello affilato, facendo attenzione ad incidere solo gli strati più estesi dei tegumenti. Tra le diverse composte adatte per la semina, una delle più note è la composta da semi John Innes.
Nuccia| 07/02/2019
Non ho trovato notizie riguardo la modalità di riproduzione di nuove piantine di calycanthus praecox: per talea, per seme? vi sarei grata della informazione
verdeblog| 09/02/2019
La tecnica di propagazione più semplice è il distacco dei palloni in primavera e in autunno, ripantandoli direttamente a dimora. Un’altra tecnica molto semplice è la propaggine in settembre: si scelgono dei rami molto lunghi, li si incide sul lato inferiore e li si interra. Le nuove piante si possono staccare dalla pianta madre dopo 2 anni. Si può anche seminare in autunno, in una composta da semi contenente torba e sabbia in parti uguali, in un luogo riparato ma non riscaldato. Appena le piantine sono maneggevoli, si invasano singolarmente. La messa a dimora definitiva avviene dopo 3 o 4 anni.
Laura| 07/02/2019
la mia pianta era bellissima ma da due anni si seccano alcuni rami, che poi devo tagliare, ci sono rimedi? grazie , la pianta madre ha ormai 40 anni.
verdeblog| 09/02/2019
Dopo la fioritura si accorciano i rami delle piante coltivate in zone ristrette. Se la chioma è eccessivamente folta si asportano completamente un certo numero di rami.
I calicanto si piantano in ottobre o in marzo, in tutti i terreni da giardino fertili e in posizioni soleggiate, al riparo da venti freddi. Gli arbusti necessitano di una potatura leggera, per sfoltire i rami, dopo la fioritura. Le piante coltivate contro i muri si potano in marzo, tagliando tutti i rami che hanno prodotto fiori, a 5/10 cm dalla base.
Dici che la pianta era bellissima, e da alcuni anni si seccano alcuni rami, che poi devi tagliare. La pianta madre ha 40 anni, ti consiglio di rinnovarla un po’.