La manutenzione del giardino in estate: a luglio ricordiamoci di..

Guida alle principali operazioni da fare nel mese di luglio per mantenere sane le nostre piante: attenzione all’irrigazione e alle potature

In giardino irrighiamo e concimiamo (con moderazione), potiamo a verde gli arbusti, leghiamo i rampicanti e tagliamo i fiori appassiti alle rose. Cimiamo le erbacee: ricordiamoci di togliere i fiori appena sfioriscono perchè questo prolunga la fioritura. Quando i fiori sono ormai appassiti cimiamo le piante per indurre un immediato sviluppo vegetativo.

Asportare i germogli secondari della dalia. La dalia in questo periodo si riempie di boccioli: se si desidera mantenere sana la pianta bisogna togliere i boccioli in sovrannumero, tagliandoli con le forbici e lasciandone due o tre per ogni ramo. Questo eviterà alla pianta di esaurirsi con una produzione eccessiva di fiori, e permetterà di ottenere fiori più grandi.

Raccogliamo la lavanda, tagliamo i rametti di lavanda al mattino presto prima che i fiori siano completamente dischiusi e riuniamoli in mazzetti da sospendere capovolti per qualche giorno in un locale asciutto e arieggiato finchè non saranno completamente essiccati. A questo punto si possono staccare i fiori e – raccolti in sacchetti di stoffa – metterli a profumare gli armadi.

Concimiamo le rose, laviamo le siepi. Dopo una giornata di vento la siepe potrebbe apparire particolarmente impolverata: questo avviene generalmente anche nelle siepi di città, che separano il giardino dalla strada. Laviamola con l’acqua, ma scegliamo ore serali in modo che il sole non bruci le foglie.

Si cimano le erbacee perenni e annuali da fiore sfiorite, e i rosai sfioriti: in questo modo potranno rifiorire. Si potano anche i rosai rampicanti non rifiorenti, lasciando i rami accorciati con uno o due foglie. Regolare le siepi, i cespugli e le arbustive da fiore. Intervenire su alberi e arbusti che hanno terminato la fioritura tardo-primaverile.
Le piante di casa, con il caldo, gradiscono essere collocate all’esterno, in una posizione ombreggiata evitando il sole diretto che le può far disidratare.

E un momento delicato per il prato, che per restare bello deve essere irrigato la sera lentamente ed a pioggia. Si inizia a preparare il terreno per la futura semina del prato. Spargere pacciamatura sulle aiuole delle bulbose a fioritura estiva e dei fiori stagionali, per evitare di annaffiare ogni sera. Si può fare anche per ortensie, fucsie e azalee. Nell’orto si cimano anguria, cetriolo, melone, zucca per favorire l’ingrossamento del frutto.

Il ciliegio e gli altri alberi da frutta: le cure dopo il raccolto e la potatura

Il ciliegio: le cure dopo il raccolto

Dopo che l’albero di ciliegie è stato generoso di frutti non dimentichiamo che ora (giugno) è il momento giusto per nutrirlo, potarlo, pulirlo e prevenirne le malattie. Entro la fine dell’estate bisogna fare due operazioni essenziali: annaffiare bene e diradare il verde.

Dopo il raccolto, il ciliegio affronta la stagione estiva vera e propria, e la pianta per poter fruttificare con forza l’anno prossimo – senza andare incontro al fenomeno dell’alternanza degli anni – dovrà essere aiutata con una buona irrigazione anche se i frutti non sono presenti. Lasciamo correre l’acqua nel terreno con un tubo, facendone assorbire una buona dose.

Diradare il verde: permette di risparmiare acqua e consente un maggior accumulo di sostanze nutritive nei tessuti. Eliminiamo i rami con un diametro massimo alla base di 2 centimetri, riduciamo la perdita di acqua per evaporazione delle foglie e consentiamo così alle foglie rimaste di poter disporre di più acqua e di una maggiore esposizione ai raggi solari e in prospettiva di poter svolgere l’organicazione della linfa (la sostanza che contiene i nutrienti che contribuiranno ad alimentare le gemme). La potatura di riforma, o tagli a carico di rammi più grandi, non deve essere effettuata in questo periodo ma rimandata a prima della ripresa vegetativa in primavera

Giugno: potare gli albero da frutto

In questo periodo dell’anno fino alla fine di agosto si effettua la potatura estiva di alcuni alberi da frutto. E’ il momento di intervenire con le cesoie sulla chioma per esporre al sole i frutticini presenti e aiutare così la piena maturazione.
Gli interventi di taglio su un frutteto sono necessari per ottenere alberi di forma equilibrata e sopratutto per migliorare la qualità e la quantità dei frutti. Gli interventi più importanti di potatura devono essere effettuati durante l’inverno. In questo periodo di riposo vegetativo le potature servono ad impostare (potatura di formazione) o ridurre o modificare le dimensioni delle piante (potatura di contenimento).
Il taglio verde ha l’obiettivo di eliminare i succhioni e la vegetazione in eccesso che ombreggia i frutti in maturazione. In questo modo i frutti saranno più esposti al sole e matureranno più facilmente e anche in maniera più uniforme.

I tagli non si devono mai fare su rami con circonferenza superiore a 2/3 centimetri. Attenzione però ai succhioni, che vanno tolti in ogni caso. Questi sono rami che non fruttificano ma tolgono energia alla pianta. Devono pertanto essere eliminati anche se sono grossi. A fine maggio si possono diradare i frutti di albicocco, pesco e susino. Intervenire se si nota che le piante sono troppo cariche e rischiano la rottura. Da giugno la potatura verde di uva spina, kiwi, ribes bianco e pesco. Nel pieno dell’estate si procede con la potatura di quelle piante che hanno già fruttificato, come albicocco, ciliegio, lampone e ribes.

Piante e giardino in giugno: cosa piantare, cosa potare, come fare la manutenzione

Sarchiare le aiuole da fiore per ripulirle dalle infestanti particolarmente rigogliose in questo periodo. I gerani renderanno al meglio se esposti verso sud. Controlliamo le acidofile: le continue annaffiature di azalee, rododendri,, ortensie, camelie finiscono anche con l’annullare l’acidità del terreno. Ce ne accorgiamo perchè ingialliscono le foglie oppure per un imbrunimento dei margini fogliari. Bisogna aggiungere allora un po’ di torba al terriccio, e cercare di annaffiare con acqua piovana. Ricordiamoci che il prato va concimato e irrigato al tramonto o al mattino (come concimare correttamente e prodotti

Piantare e trapiantare

Si piantano all’aperto: garofano, primula, campanula, digitale, violaciocca, geranio. Si seminano all’aperto: basilico, cavolfiore, carota, fagiolo, fagiolino, zucchino, rapa, prezzemolo. Si diradano e si trapiantano le rizomatose sfiorite come gli iris. Si semina all’aperto: cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolo rapa e cavolo verza, cavolini di Bruxelles, radicchio di Chioggia, sedano, porro. Si trapiantano in piena terra erbacee annuali e perenni a fioritura autunnale. Si riproducono per talea il rosmarino e la salvia. Si eseguono talee, margotte e propaggini di piante semi legnose e legnose. Trapiantare il geranio e le erbacee annuali e perenni a fioritura autunnale in piena terra. Mettere a dimora le piante acquatiche. In questo mese possiamo moltiplicare per talea numerose piante. Seminiamo ora l’elleboro (pianta erbacea perenne che fiorisce tra dicembre e marzo). 

Potare, tagliare e diradare

Si finisce di potare alberi e arbusti e rampicanti che hanno terminato di fiorire nei mesi precedenti, compresi i rosai.
Cimare crisantemi, potare alberi e arbusti che hanno fiorito in precedenza per favorire l’emissione di nuovi rametti che porteranno fiori per l’anno prossimo.
Annaffiare e falciare regolarmente il prato, ad un’altezza di 2/3 cm. E’ il momento per il trapianto del tappeto erboso in rotoli. Se fa caldo è necessario alzare l’altezza del taglio per proteggere la base dell’erba dal calore.
Nell’orto si diradano i grappoli sulla vite e si asportano i succhioni presenti alla base. Si procede alla potatura verde delle drupacee, olivo e vite, asportando i rami malformati.
Si accorciano i rami delle rose rifiorenti per favorire l’emissione di nuovi boccioli e si fa il trattamento contro l’oidio. Si effettua la potatura verde di drupacee, si diradano i grappoli d’uva troppo numerosi e si asportano i succhioni alla base del fusto. 
Potare le aromatiche cespugliose e usare i rami ottenuti per realizzare talee. Dividere i rizomi degli iris sfioriti e subito trapiantati. 
Laviamo la siepe: se la siepe confina con una strada polverosa oppure trafficata è bene di tanto in tanto annaffiarla per togliere la polvere e le sostanze inquinanti disperse dalle automobili. Oltre che per un fatto estetico, la siepe ne trarrà giovamento perchè le foglie potranno respirare 

Raccogliere

Si raccolgono le erbe aromatiche da essiccare: andranno esposte in un luogo ombreggiato girandole spesso, e poi conservate in sacchetti. Verso la fine del mese estirpare i bulbi sfioriti – una volta che tutta la vegetazione si è seccata – riponendoli in cantina, al buio, dopo averli puliti con un panno. Molte bulbose terminano la fioritura in questo periodo: continuiamo ad annaffiare finchè non ingialliscono. Allora possiamo attendere che le foglie secchino per estrarre dal terreno i bulbi, pulirli e riporli nella sabbia in un luogo fresco e asciutto.  Potremo rimetterli in terra fra qualche mese per le nuove fioriture. Si raccolgono bulbi, tuberi, tutte le verdure e la frutta da conservare. Diradare i grappoli sulle viti, eliminare i polloni dei castagni e procedere alla potatura verde delle drupacee e l’olivo.

Consigli per piante in vaso e in giardino a fine maggio

gerani rossi in vaso

Spostare le piante in vaso

E’ ora di portare all’aperto le specie d’appartamento: in questo periodo molte piante da interni iniziano a manifestare sintomi di sofferenza: per rimediare l’ideale è postare le piante fuori. Dentro casa per buona parte dell’anno le piante sono sottoposte a condizioni di temperatura, luce ed umidità non ottimali. Due sono i fattori che determinano situazioni da stress vegetativo: per prima cosa la secchezza dell’aria degli ambienti interni durante il periodo di riscaldamento, e poi l’esposizione a temperature basse anche per brevi durate (ad esempio per correnti d’aria fredda che entrano in caso quando apriamo le finestre d’inverno).

La cura delle piante in vaso in giardino

All’aperto le piante da interni però non devono essere trascurate, bensì sottoposte a regolari cure in grado di favorire una crescita costante ed impedire che possano subire l’attacco di parassiti più numerosi ed agguerriti di quelli che possono svilupparsi negli ambienti domestici. Il rischio maggiore per le piante mantenute all’aperto durante il periodo estivo è rappresentato da i danni da eccesso di temperatura. Queste piante, abituate per molti mesi a temperature domestiche, possono subire lesioni se lasciate esposte a valori termici estremi. Ricordarsi quindi di posizionarle sotto alberi che gli facciano ombra, oppure predisporre strutture ombreggianti (reti, graticci, cannucciati, tendoni) e in generale di proteggerle dal sole diretto.

Le bulbose fiorite

In questo periodo dell’anno le bulbose che sono fiorite a primavera stanno entrando in riposo vegetativo: è il momento di estrarle dal terreno e conservarle nel modo giusto oppure lasciarle nel terreno a seconda della specie. Anemoni, bucaneve e muscari si possono lasciare nel terreno riducendo le irrigazioni, mentre tulipani, giacinti e narcisi hanno la necessità di essere estratti e conservati in luoghi freschi, al buio, in completa siccità, per evitare che si ammuffiscano, anche perchè dopo averli estratti è possibile utilizzarli per suddividere i bulbini e moltiplicare le piante. L’estrazione delle bulbose sfiorite è un’operazione delicata che va effettuata al momento giusto. E’ necessario aspettare che le foglie siano completamente ingiallite perchè il bulbo deve raccogliere attraverso la fotosintesi fogliare tutte le sostanze nutritive per accrescersi e quindi per poter trascorrere l’inverno in stato vegetativo per rifiorire dopo.

Consigli di maggio per la gardenia e per la dalia

Curare la gardenia

La gardenia in maggio ama l’umidità (senza esagerare con le annaffiature). La vostra gardenia non fa i fiori? Se la tenete in casa potrebbe dipendere dall’aria troppo secca. In questo caso si deve spruzzare tutti i giorni sulle foglie dell’acqua possibilmente non calcarea. E’ una pianta che ha bisogno infatti di un alto tasso di umidità supratutto in primavera ed in estate.
Se non potete teneral all’aperto, come è consigliabile nella bella stagione, si può disporre il vaso su un sottovaso contenente ciottoli quasi coperti di acqua, facendo però in modo che la base del vaso non rimanga sommersa, poichè le radici rischierebbero di marcire.
Se invece la gardenia ha la chioma afflosciata e i boccioli cadono, questo è segno che viene annaffiata troppo, oppure viene tenuta al freddo. Nel primo caso bisogna fare asciugare la superficie del terriccio prima di bagnare di nuovo. Se invece è il freddo, bisogna spostare la pianta in un posto più caldo. Le gardenie crescono bene dove la temperatura si aggira tra i 18 e i 21 gradi. Se c’è molta umidità, d’estate tollera anche i 24 gradi.

Piantare la dalia

Maggio è il momento giusto per piantare le dalie. Ce ne sono di tante varietà, ma per il vaso si consiglia quello di taglia piccola o media (basta un contenitore largo tra i 26 e i 28 centimetri), terriccio possibilmente quello per agrumi con una manciata di stallatico pellettato e una cenere di legna.
Il tubero della dalia va piantato in modo che il colletto sia quasi a livello della superficie del suolo, appena coperto. Bagnare bene e dopo inserire fino in fondo al vaso 3 canne di bambù lunghe circa 15 centimetri legandoli attorno ad un paio di cordicelle: questi saranno i tutori cui legare gli steli a mano a mano che la pianta crescerà, e impedirà al vento e alla pioggia di piegarli.
Bagnare ogni giorno. Da giugno in poi, concimare una volta alla settimana con un fertilizzante liquido da sciogliere nell’acqua delle innaffiature.