Maggio: Consigli per il giardino

Cosa piantare in maggio

Maggio è un mese bellissimo perchè permette di colorare il giardino con ogni tipo di fiore, da piantare nelle aiuole, nelle bordure e nei vasi sospesi. E’ il momento di piantare le canne da fiore o canne d’india: sono piante vigorose, caratterizzate da una fioritura prolungata e da una crescita veloce. Piantiamole in pieno sole: la fioritura proseguirà dall’inizio dell’estate fino ad ottobre. In giardino piantiamo arbusti annuali, bulbi estivi, potiamo le piante sfiorite. Piantare la pervinca, per creare una bordura, come pura una bordura di pratoline. Piantare anche le bulbose estive, come la dalia, il gladiolo, il giglio, la begonia e l’amarillide. Possono essere messe in terra in queste settimane: fare attenzione che i bulbi siano sodi e senza tracce di marciumi. Le temperature in rialzo consentono di seminare e trapiantare senza problemi. Nell’orto si può seminare senza problemi in piena terra e trapiantare le piantine appena acquistate o coltivate in semenzaio.

Lavori del mese di maggio

Ad inizio mese ricordiamo di potare le forsizie, che oramai sono sfiorite. Bisogna tagliare fin dalla base non solo i rami deboli e danneggiati ma anche quelli fitti, che si incrociano all’interno della chioma. Lo scopo è quello di arieggiare la pianta. Inoltre vanno tagliate sempre alla base i rami più vecchi, in modo che i nuovi fiori possano svilupparsi più vigorosi. Le forsizie sono rustiche, crescono bene sia al sole che a mezz’ombra, in qualsiasi terreno.

Maggio è il mese che vanta il maggior numero di fioriture, ed è anche il mese in cui si concentrano i lavori, nel giardino e nell’orto. Bisogna zappettare, irrigare, pacciamare. Si provvede alla pulizia delle piante, all’indirizzamento dei rampicanti, si tagliano le prime rose, si rifilano le siepi.

Controllare che non vi siano parassiti sulle piante, ed eventualmente intervenire subito prima che si diffondano. Difendiamo le colture (sopratutto nell’orto) dalle lumache e dalle limacce. Proteggiamo anche le piante da frutto dai parassiti e dalle malattie fungine tipiche di questo periodo.

Portiamo all’aperto le piante di casa, ripuliamole dalle foglie gialle e cambiamo il vaso. La luce del sole e del fertilizzante gli faranno bene.

Tagliare regolarmente il prato e annaffiamolo.

Nel frutteto diamo riparo alle ciliegie con delle reti: gli uccelli ne sono attratti proprio ora che vanno in maturazione. Questo è il mese ideale anche per la potatura del ribes (rosso o nero) e dell’uva spina. Accorciare di 20 centimetri i rami più vigorosi, indurremo una maggiore ramificazione e predisponiamo la pianta alla fioritura prima, e alla fruttificazione poi l’anno prossimo.

Giardinaggio in aprile: piantare, rinvasare, curare le nostre piante

Le operazioni principali in questo mese: diamo aria alle piante in casa, annaffiamo e concimiamo, sostituiamo la terra nei vasi, piantiamo nuove piante, potiamo, combattiamo il sorgere delle malattie.

Piantare e rinvasare

In questo periodo piantare le bulbose che fioriranno in estate e in autunno, come i gladioli, i gigli, i ciclamini. Piantare anche i tuberi di begonia. Mettere a dimora piante di olivo e vite all’aperto. Si può seminare di tutto, se il clima è mite. Distribuire sul terreno una pacciamatura di foglie, tessuto non tessuto. Le piante di casa devono essere sfoltite di chioma e radici e rinvasate in contenitore pulito, con terriccio fresco. Si potano le siepi sempre verdi: per infoltire alla base si taglia la nuova vegetazione nella parte alta. Ringiovaniamo le erbacee di casa, cambiamo la terra ai vasi più grandi, rinvasiamo le piante più piccole. Verso la fine del mese trapiantare all’esterno gli ortaggi e le piante da fiore. Si seminano le specie annuali come amaranto, aster, margherita e zinnia. Verso la fine del mese si procede alla produzione di talee delle piante da fiore, in particolare crisantemi e dalie. Rinvasare i bonsai: in aprile vanno rinvasati i bonsai le cui radici riempiono il vecchio contenitore. Di solito è un’operazione che si effettua ogni 2/3 anni oppure su piante appena acquistate che richiedono un vaso più grande. 

Manutenzione e lotta ai parassiti

Iniziamo a concimare ed irrigare con regolarità le piante per sostenerle nel loro sviluppo.
Controllare che con il caldo non si siano risvegliati afidi e pidocchi. Prevenire i parassiti, che appunto in aprile si risvegliano e proliferano. Il terrazzo deve essere tenuto sotto controllo per evitare l’invasione degli afidi e di conseguenza delle formiche. Procuriamo per tempo gli antiparassitari giusti (esempio Confidor o altro equivalente insetticida sistemico pronto all’uso) contro gli afidi, cocciniglie, mosca bianca e metcalfa. Grazie all’azione sistemica la pianta resta protetta dall’attacco dei parassiti per molto tempo. Per le formiche predisporre per tempo delle barriere naturali, fatte ad esempio con caffè, cenere (vedi guida lotta ai parassiti in primavera)

Potatura e moltiplicazione

In questo periodo si possono moltiplicare alcune piante d’appartamento, con diversi metodi che cambiano a seconda della specie. Se le piante durante l’inverno hanno sofferto per via di alte temperature (in casa) o bassa umidità (causata dai termosifoni) o se sono cresciute troppo allora una bella potata può alleggerire l’apparato aereo, rinforzando la pianta. Se questi scarti della potatura sono sani, allora possono essere usati per la riproduzione. Tutte le felci si possono moltiplicare facilmente attraverso la divisione dei cespi, da effettuare ogni 3/4 anni. Dopo aver estratto la pianta, dividere il pane di terra in due o più parti (secondo la grandezza). Ogni porzione deve essere provvista di radici e apparato aereo, e rinvasare con terriccio per piante acidofile.
Altri metodi di moltiplicazione: la talea in acqua, è più facile il metodo di riproduzione vegetativo che permette di ottenere piante identiche alla madre in poco tempo. Le più indicate sono il cissus, il potus, la tradescantia (zebrina), il philodendron scandens. Si procede tagliando una porzione di stelo lungo 4/5 centimetri, mettendola in un vasetto di vetro pieno di acqua, facendo attenzione che le foglie rimangano alla superficie dell’acqua. Rinvasare in terriccio universale dopo la radicazione.

 

I lavori in giardino ad inizio primavera. Ricordiamoci di…

Promemoria veloce per: prato, ortensie, gerani, piante aromatiche e rinvaso/spostamente di piante in vaso.

In marzo ultimare gli interventi di potatura su alberi, arbusti a foglia caduca e rosai. L’ortensia va potata, tagliando i getti che hanno portato i fiori dell’anno precedente, a 2/3 coppie di gemme dalla base. Nel frutteto terminare le potature di produzione e di allevamento su actinidia (kiwi). Distribuire la pacciamatura per le fragole, che impedirà la crescita delle erbacee e manterrà fresche le radici. E’ il momento dei trattamenti protettivi nel frutteto, evitando le piante già in fiore. Si pulisce il sottochioma e si rinnova la pacciamatura. Rinvasare le piante da interni che ne hanno la necessità. E’ ora di fare la trasemina del prato già esistente ma danneggiato seminando a spaglio qualche manciata di semente, mista a sabbia e terriccio poroso. Moltiplicare le aromatiche per divisione del cespo: maggiorana, melissa, menta, dragoncello, erba cipollina. Con il favore del clima mite in giardino si può piantare di tutto.

In questo periodo è possibile rinvasare con successo le piante d’appartamento. L’operazione è da farsi per le piante che hanno radici che fuoriescono dal foro di scolo e quelle in cui le radici hanno riempito tutto il contenitore. Il rinvaso di solito viene eseguito ogni due anni. Dopo questo periodo il terriccio presente nei vasi perde le sue caratteristiche strutturali: le annaffiature dilavano il terreno degli elementi nutritivi. Al momento del rinvaso è necessario avere a disposizione del substrato fresco, che può essere terriccio universale già pronto, oppure miscuglio miscelato tra terriccio universale, sabbia e torba. Rimuovere se possibile il vecchio terriccio e asportare le parti dell’apparato radicale secche o malate. Inserire la pianta alla stessa profondità cui era posta in precedenza e, con una leggera pressione, far penetrare il terreno negli spazi tra le radici. Dopo aver riempito il vaso, scuotetelo un paio di volte per permettere a eventuali sacche di aria di colmarsi di terra. Dopo il rinvaso non fertilizzare per almeno 5/6 mesi.
Quando il pericolo delle gelate è definitivamente cessato, potete portare le piante all’aperto. E’ comunque consigliabile un certo periodo di acclimazione prima di esporle definitivamente fuori casa: i danni dal gelo, anche tardivo, possono compromettere la successiva fioritura delle piante.

In primavera il geranio riprende a vegetare vigorosamente e una corretta nutrizione in questa delicata fase è fondamentale per favorire uno sviluppo rigoglioso della pianta e prolungare la produzione dei fiori. Dalla ripresa vegetativa e per tutta la stagione fertilizzare con una soluzione di un concime completo ricco di potassio e fosforo. In primavera effettuare la concimazione ogni 15/20 giorni per ripristinare la fertilità ottimale del terreno e stimolare una nuova stagione di crescita rigogliosa. In estate, durante la piena fioritura, quando il pelargone è sottoposta al massimo sforzo, effettuare una concimazione settimanale per rispondere all’aumentata richiesta di elementi nutritivi della pianta. La frequenza delle concimazioni si riduce nel periodo autunno/inverno a 1-2 interventi al mese.

Consigli di marzo: lavori in giardino e quali fiori piantare

Preparare il terreno e piantare erbacee, annuali, perenni e bulbose estive. In marzo le attività in giardino riprendono dopo il riposo invernale: possiamo dedicarci alle aiuole e alle bordure piantando annuali e perenni da fiore, ma anche le bulbose.

Vediamo le operazioni da fare e un elenco di fiori da mettere a dimora in questo periodo, con consigli specifici per gladioli, rosmarino, petunie, forsizia, calle e camelie.

Preparare il terreno

E’ importante lavorare bene il terreno vangando in profondità (almeno 20 centimetri), e liberandolo da vecchie radici e sassi. Vanno ripetuti i lavori d frantumazione della crosta superficiale, mediante zappatura, per favorire l’ingresso di maggiori quantità di acqua ed ossigeno nel terreno. Per rendere più  permeabile la terra mescolare della sabbia e della torba, e se non lo abbiamo già fatto ad ottobre, arricchire il terreno con del fertilizzante minerale in grani o a lenta cessione. Delimitiamo poi le aiuole con sassi di fiume, legni o con i bordi in plastica facilmente reperibili nei garden center. Pacciamatura: è importante controllare la consistenza del materiale e lo spessore dello strato. Fare pulizia del secco: i veri e propri interventi di potatura dovrebbero essere già stati effettuati nel mese precedente. In marzo tuttavia può risultare necessario esportare rami che si sono rotti oppure deperiti. Fare le prime irrigazioni, specialmente se ci sono stati periodi di siccità prolungati: è opportuno bagnare regolarmente il terreno al fine di favorire il germogliare delle gemme. Concimazione: sopratutto per le rose a cespuglio e per quelle rampicanti molto vigorose distribuire concimi solidi in granuli specifici per rose. Cominciare a munirsi di prodotti a base di rame (solfato di rame, ossicloruro di rame, poltiglia bordolese) per la lotta ai parassiti fungini. Iniziate ad aprire le protezioni alle piante in vaso da portare all’aperto e cominciate i nuovi sfalci al prato.

Cosa piantare

Seminate all’aperto: campanelle, zinnie, salvia splendens, petunie, bocche di leone. Fate talee di rose, fucsie ed altri arbusti.  

Si possono anche creare delle aiuole o delle bordure con delle bulbose a fioritura estiva. I lilium vanno piantati in terra dalla seconda decade del mese fino a metà aprile.

Piantare i gladioli: i bulbi in vendita offrono una vasta gamma di fioritura,  dal bianco all’arancione, dal giallo al rosso. Alcuni ibridi di gladiolo – quelli che raggiungono i 120 centimetri di altezza – possono essere coltivati in giardino per poi raccoglierne il fiore reciso, oppure si possono piantare a ridosso di un muro creando una bella macchia di colore. Quelli invece che raggiungono i 60 centimetri circa di altezza possono essere coltivati sul terrazzo o in vaso. Vanno messi a dimora in pieno sole. Il terreno deve essere vangato una settimana prima della messa a dimora. Per i gladioli il consiglio è di piantarli ogni 15 giorni da marzo fino alla fine di giugno: questo permetterà di avere fioriture che si susseguiranno fino a settembre. Annaffiare quanto basta per bagnare il terreno e annaffiamo ancora quando vedremo spuntare i primi germogli dal terreno. Una volta che è emerso il germoglio dal terreno annaffiare con regolarità durante tutto il periodo vegetativo. Durante il periodo della fioritura concimare una volta ogni 15 giorni, utilizzando concime liquido per piante fiorite diluito nell’acqua dell’annaffiatura.

La forsizia, il fiore giallo, annuncia l’arrivo della primavera. Coltivata in vaso o in piena terra è la prima a  fiorire appena le temperature si rialzano. I suoi fiori gialli appaiono ancora prima delle foglie. E’ tra le prime specie a rallegrare sia il giardino, sia il terrazzo in abbinamento con altre piante. E’ una pianta che dà il meglio di sè in pieno sole o con un’elevata luminosità. E’ una pianta rustica, poco esigente, in grado di sopportare temperature molto rigide. Normalmente viene coltivata a cespuglio, ma si può coltivare anche ad alberello oppure come siepe. In questo caso bisogna disporre di molto spazio perchè la pianta di forsizia, crescendo, raggiunge i 3/4 metri di diametro. Se acquistata in questo periodo bisogna metterla subito in terra o in vaso, con tutta la zolla (pane di terra). Scavare una buca larga e profonda il doppio del pane di terra e, sia in piena terra sia in vaso, mescolare al terriccio di riporto del fertilizzante granulare a lenta cessione. Riguardo il terriccio, va bene anche quello universale, purchè leggero e fertile.

Le calle sono un simbolo di bellezza e fioriscono in estate: se vogliamo vederle fiorite, bisogna piantarle ora. Al momento dell’acquisto controllate che i rizomi da cui nascerà la pianta non presentino marciumi. Mettetele nella terra con la punta di vegetazione a circa 4/5 centimetri sotto il livello del terreno. Il vaso deve essere del diametro di 20 centimetri, c’è posto per un unico rizoma. Bagnate e tenete il vaso all’aperto, in posizione mezzombra. Nel giro di un paio di settimane spunterà una piantina. Una volta al mese annaffiare aggiungendo un concime liquido per piante fiorite. Tra giugno e luglio la pianta sarà in fiore. Oltre alle calle classiche, ci sono varietà che danno corolle verdi, gialle, arancio, rosse, rosa, viola, porpora e persino nere.

Verso la fine del mese (inizio primavera) è il momento giusto per potare il rosmarino. Si devono tagliare di 3 centimetri le punte dei rami principali. E’ importante eseguire tutti gli anni questa operazione perchè la pianta ringiovanisca, evitando di spogliarsi alla base (anche perchè la pianta non sopporta potature drastiche). E’ importante in questi giorni anche rinvasare la pianta in un contenitore più grande, preferibilmente di terracotta rispetto a quelli di plastica, perchè lasciano evaporare l’umidità in eccesso. Usare un terriccio sciolto, povero, sassoso e calcareo. In fondo al vaso mettere un po’ di ghiaia e sassi: i rosmarini non sopportano ristagni di acqua, e amano i climi caldi (ma sopportano bene anche il freddo, fino a temperature ben sotto lo zero). L’esposizione ideale è in pieno sole. 

Sistemare le camelie in fiore in modo che siano esposte a nord. La camelia è una pianta che cresce bene sopratutto in località dal clima fresco. La loro collocazione ideale è su un balcone oppure su un terrazzo esposto a nord, cioè poco soleggiato, e possibilmente al riparo dalla pioggia. Se ne avete di già fiorite non dimenticate di bagnarle con regolarità, facendo in modo che il terriccio sia sempre un po’ umido. Possibilmente però evitare l’acqua del rubinetto: se molto calcarea preferire quella piovana oppure quella demineralizzata, che si usa per il ferro da stiro. Via via che i fiori appassiscono tagliateli, e se abitate in città pulire di tanto in tanto le foglie con un panno umido, così da liberarle dalla patina di inquinamento e di polveri sottili che vi si deposita sopra, impedendo alle piante di respirare bene. Terminata la fioritura – attorno a fine aprile, rinvasare la pianta in un contenitore poco più grande di diametro. Il terriccio da usare per questa operazione dovrà essere specifico per acidofile. L’autunno prossimo concimate con un prodotto  specifico per piante acidofile. Tra i pregi della camelia, oltre a quello di non perdere le foglie, ci sono anche la sua longevità, la resistenza alle malattie e la capacità di sopportare bene le potature.

Se volete cascate di fiori in maggio, ora è il momento di seminare le petunie, comunissime piantine che formano cascate di fiori colorati, da maggio alla fine dell’estate.

Fine di febbraio: rinvasare le piante in vaso, concimare, piantare

Rinvasare e piantare

Verso la fine del mese rinvasiamo le piante dando loro un contenitore un poco più grande, utilizzando una buona terra, setacciata e ricca, e poi annaffiamo abbondantemente la pianta dopo il rinvaso. Prima provvediamo ad un’adeguata pulizia dei vasi prima di utilizzarli, lavandoli, spazzandoli e disinfettandoli.

In questo periodo bisogna cambiare il vaso all’anthurium: ogni 2 anni (massimo 3) bisogna cambiare il vaso alla pianta (di origine tropicale) e questo è il periodo ideale. Per farlo anzitutto estraete la pianta dal vaso: capovolgete il suo contenitore e tirate fuori la pianta delicatamente dalla base delle foglie, con tutta la zolla. A questo punto eliminate quanto più terriccio vecchio possibile, per poi disporre la pianta in un nuovo vaso, che deve essere di una misura più grande rispetto a quella precedente, e deve contenere terriccio nuovo e di buona qualità. Bagnare bene, e collocare la pianta in una stanza luminosa, ma al riparo dai raggi diretti del sole.

Appena notiamo il risveglio vegetativo dell’ibisco si può rinvasarlo dandogli un contenitore un poco più grande e nuova terra.
La stella di Natale ha oramai perso le sue brattee colorate a causa del clima caldo e secco della casa. Tagliamola di 1/3 e mettiamola a riposo in un ambiente fresco, annaffiandola poco alla volta fino a primavera. Con la bella stagione andrà messa all’aperto, all’ombra di una pianta perché si sviluppi e giunga in piena forma al prossimo Natale.
Anche le cacatacee richiedono di essere rinvasate mediamente ogni 2/3 anni. Usiamo dei guanti per questa operazione, scegliamo un vaso appena più grande riempito con terriccio adatto per cacatacee.

L’anthurium ama gli ambienti costantemente caldi e umidi. Mal sopporta gli spifferi d’aria e gli sbalzi di temperatura. Le foglie vanno pulite con uno straccio morbido bagnato d’acqua. A questa pianta può essere utile anche sorreggere i suoi fiori con tutori, evitando così che il loro peso non pieghi e non indebolisca lo stelo.

Cosa piantare in febbraio

Verso la fine del mese, quando il freddo intenso è oramai alle spalle, possiamo mettere a dimora alcuni rampicanti come il pisello odoroso, il convolvolo, la clematide, ma anche arbusti quali la forsizia. Piantiamo nuovi arbusti e piante, e prepariamo le nuove aiuole. In un punto riparato del balcone seminiamo i piselli odorosi in più vasi in cui manterremo il terreno umido. A marzo, quando le piantine saranno ben sviluppate, si trapianteranno nella posizione desiderata, al sole

Verso la fine di febbraio potete seminare i gerani: basta riempire un contenitore alto 6/7cm con un miscuglio di torba e sabbia. Spargetevi sopra i semi, coprite il terreno e tenetelo umido, ma non all’aperto bensì in un luogo riparato e caldo. Le piantine dovranno essere trapiantate quando avranno 3 o 4 foglie. Le piantine di geranio devono essere trapiantate una seconda volta, nel vaso definitivo, ad aprile.

Nelle regioni del centro/sud Italia, a clima più mite, o nelle zone costiere, verso la fine del mese si può già provvedere alla potatura dei cespugli a fioritura autunnale, ma è importante – prima di intervenire – aspettare che sia terminato il periodo delle gelate notturne, perché una potatura anticipata potrebbe creare seri danni all’arbusto. Gli arbusti da potare in questo periodo sono quelli che fioriscono sul legno dell’anno corrente. Questi arbusti , se non potati, crescono irregolarmente e producono fioriture scadenti. Se potati in febbraio/marzo, invece produrranno in primavera abbondanti fioriture. Ricordarsi che gli arbusti che fioriscono in primavera (siringa, forsytia, kenzia japonica, berberis e wigelia) devono essere potati dopo la fioritura primaverile. Tutte queste piante portano le gemme a fiore sui rami dell’anno precedente e quindi una potatura in questo periodo ridurrebbe la quantità dei fiori.

Potiamo la clematide: tutti i germogli di questa pianta devono essere potati prima della primavera, a circa 30 cm dal suolo, per ridurre il ringiovanimento e consentire una migliore ramificazione. Potiamo le vecchie piante, zappettiamo il terreno. Potiamo le rose: la potatura a fine inverno è fondamentale per lo sviluppo corretto delle piante e per ottenere un’abbondante fioritura. Tagliamo tutti i rami secchi o danneggiati dai parassiti, e limitiamo la lunghezza dei rami più lunghi in modo da consentire alla pianta di svilupparsi in larghezza.
Rastrelliamo il prato con cura, prepariamo il nuovo prato, e combattiamo il muschio e le infestanti.