Fine di febbraio: rinvasare le piante in vaso, concimare, piantare

Rinvasare e piantare

Verso la fine del mese rinvasiamo le piante dando loro un contenitore un poco più grande, utilizzando una buona terra, setacciata e ricca, e poi annaffiamo abbondantemente la pianta dopo il rinvaso. Prima provvediamo ad un’adeguata pulizia dei vasi prima di utilizzarli, lavandoli, spazzandoli e disinfettandoli.

In questo periodo bisogna cambiare il vaso all’anthurium: ogni 2 anni (massimo 3) bisogna cambiare il vaso alla pianta (di origine tropicale) e questo è il periodo ideale. Per farlo anzitutto estraete la pianta dal vaso: capovolgete il suo contenitore e tirate fuori la pianta delicatamente dalla base delle foglie, con tutta la zolla. A questo punto eliminate quanto più terriccio vecchio possibile, per poi disporre la pianta in un nuovo vaso, che deve essere di una misura più grande rispetto a quella precedente, e deve contenere terriccio nuovo e di buona qualità. Bagnare bene, e collocare la pianta in una stanza luminosa, ma al riparo dai raggi diretti del sole.

Appena notiamo il risveglio vegetativo dell’ibisco si può rinvasarlo dandogli un contenitore un poco più grande e nuova terra.
La stella di Natale ha oramai perso le sue brattee colorate a causa del clima caldo e secco della casa. Tagliamola di 1/3 e mettiamola a riposo in un ambiente fresco, annaffiandola poco alla volta fino a primavera. Con la bella stagione andrà messa all’aperto, all’ombra di una pianta perché si sviluppi e giunga in piena forma al prossimo Natale.
Anche le cacatacee richiedono di essere rinvasate mediamente ogni 2/3 anni. Usiamo dei guanti per questa operazione, scegliamo un vaso appena più grande riempito con terriccio adatto per cacatacee.

L’anthurium ama gli ambienti costantemente caldi e umidi. Mal sopporta gli spifferi d’aria e gli sbalzi di temperatura. Le foglie vanno pulite con uno straccio morbido bagnato d’acqua. A questa pianta può essere utile anche sorreggere i suoi fiori con tutori, evitando così che il loro peso non pieghi e non indebolisca lo stelo.

Cosa piantare in febbraio

Verso la fine del mese, quando il freddo intenso è oramai alle spalle, possiamo mettere a dimora alcuni rampicanti come il pisello odoroso, il convolvolo, la clematide, ma anche arbusti quali la forsizia. Piantiamo nuovi arbusti e piante, e prepariamo le nuove aiuole. In un punto riparato del balcone seminiamo i piselli odorosi in più vasi in cui manterremo il terreno umido. A marzo, quando le piantine saranno ben sviluppate, si trapianteranno nella posizione desiderata, al sole

Verso la fine di febbraio potete seminare i gerani: basta riempire un contenitore alto 6/7cm con un miscuglio di torba e sabbia. Spargetevi sopra i semi, coprite il terreno e tenetelo umido, ma non all’aperto bensì in un luogo riparato e caldo. Le piantine dovranno essere trapiantate quando avranno 3 o 4 foglie. Le piantine di geranio devono essere trapiantate una seconda volta, nel vaso definitivo, ad aprile.

Nelle regioni del centro/sud Italia, a clima più mite, o nelle zone costiere, verso la fine del mese si può già provvedere alla potatura dei cespugli a fioritura autunnale, ma è importante – prima di intervenire – aspettare che sia terminato il periodo delle gelate notturne, perché una potatura anticipata potrebbe creare seri danni all’arbusto. Gli arbusti da potare in questo periodo sono quelli che fioriscono sul legno dell’anno corrente. Questi arbusti , se non potati, crescono irregolarmente e producono fioriture scadenti. Se potati in febbraio/marzo, invece produrranno in primavera abbondanti fioriture. Ricordarsi che gli arbusti che fioriscono in primavera (siringa, forsytia, kenzia japonica, berberis e wigelia) devono essere potati dopo la fioritura primaverile. Tutte queste piante portano le gemme a fiore sui rami dell’anno precedente e quindi una potatura in questo periodo ridurrebbe la quantità dei fiori.

Potiamo la clematide: tutti i germogli di questa pianta devono essere potati prima della primavera, a circa 30 cm dal suolo, per ridurre il ringiovanimento e consentire una migliore ramificazione. Potiamo le vecchie piante, zappettiamo il terreno. Potiamo le rose: la potatura a fine inverno è fondamentale per lo sviluppo corretto delle piante e per ottenere un’abbondante fioritura. Tagliamo tutti i rami secchi o danneggiati dai parassiti, e limitiamo la lunghezza dei rami più lunghi in modo da consentire alla pianta di svilupparsi in larghezza.
Rastrelliamo il prato con cura, prepariamo il nuovo prato, e combattiamo il muschio e le infestanti.

Febbraio: quali piante potare (rosa, clematide, bouganville…)

Febbraio è il periodo giusto per potare le piante. Nelle regioni del centro/sud Italia, a clima più mite, o nelle zone costiere, verso la fine del mese si può già provvedere alla potatura dei cespugli a fioritura autunnale, ma è importante – prima di intervenire – aspettare che sia terminato il periodo delle gelate notturne, perché una potatura anticipata potrebbe creare seri danni all’arbusto. Gli arbusti da potare in questo periodo sono quelli che fioriscono sul legno dell’anno corrente. Questi arbusti , se non potati, crescono irregolarmente e producono fioriture scadenti. Se potati in febbraio/marzo, invece produrranno in primavera abbondanti fioriture. Ricordarsi che gli arbusti che fioriscono in primavera (siringa, forsytia, kenzia japonica, berberis e wigelia) devono essere potati dopo la fioritura primaverile. Tutte queste piante portano le gemme a fiore sui rami dell’anno precedente e quindi una potatura in questo periodo ridurrebbe la quantità dei fiori. Potiamo le vecchie piante, zappettiamo il terreno. Rastrelliamo il prato con cura, prepariamo il nuovo prato, e combattiamo il muschio e le infestanti.

Potiamo la clematide: tutti i germogli di questa pianta devono essere potati prima della primavera, a circa 30 cm dal suolo, per ridurre il ringiovanimento e consentire una migliore ramificazione.

Potiamo le rose: la potatura a fine inverno è fondamentale per lo sviluppo corretto delle piante e per ottenere un’abbondante fioritura. Tagliamo tutti i rami secchi o danneggiati dai parassiti, e limitiamo la lunghezza dei rami più lunghi in modo da consentire alla pianta di svilupparsi in larghezza. La potatura permette di rallentare l’invecchiamento della pianta di rose, ma essendocene molti tipi ognuno va trattato diversamente. In quelle muscose, damascene e galliche vanno ridotti i rami principali di un terzo della lunghezza. Nelle rose portland e moscate vanno tagliati i rami in maniera più drastica, togliendone la metà. Infine nelle floribunde e ibridi di tea vanno tagliati i tre quarti. Le rose inglesi invece si possono potare di metà o di un terzo della lunghezza dei rami. Ricordatevi sempre qaunto potate la rosa che il taglio deve essere sempre netto, perciò controllate che le cesoie siano ben affilate. I tagli irregolari oppure sfilacciati possono diventare veicolo di malattie.

E’ anche il momento giusto per potare la bouganvillea: fiorirà più generosamente la prossima estate. Bisogna tagliare i getti principali, eliminando un terzo della loro lunghezza totale, come pure diradare i rami malformati. Verso la fine dell’inverno vanno eliminati anche i rami secchi o spezzati.

Febbraio: cura di piante e arbusti, calendario lavori e semine

Cosa piantare e seminare
In semenzaio caldo si seminano le annuali da fiore: bocche di leone, begonie, petunie, garofano, portulache, salvia ornamentale. All’aperto si seminano i rampicanti annuali e nell’orto prezzemolo, ravanello, rucola. Si impiantano lagestroemia, ibisco, lillà, melograno, oleandro, spirea, viburno, glicine, rosaio, spinello odoroso, clematide. Verso la fine del mese si seminano a dimora rampicanti annuali, proteggendole con pacciamatura. Si piantano alberi e arbusti vari nel giardino, in particolare rampicanti, clematidi, rose e forsizie. Si riproducono per talea le piante a fusto tenero. Si dividono i cespi delle piante vivaci. In casa, spostare la stella di Natale già potata in un locale buio e fresco: si rinvaserà a maggio. Questo è il mese adatto per la semina di uno dei fiori più diffusi per la coltivazione: il tagete, noto anche come garofano indiano. I semi si possono prelevare a conclusione del loro ciclo, oppure si acquistano in busta. Non bisogna esagerare con il quantitativo di semi perchè la germinazione elevata può causare un sovraffollamento di esemplari in fiore. Il semenzaio va tenuto costantemente umido, e deve essere coperto con una pellicola di cellophane fino al momento della germinazione. A questo punto si toglie la plastica e si sposta la cassetta su un ripiano assolato fino a.l momento in cui i nuovi esemplari non sfoggeranno più di quattro paia di foglie. Giungerà allora il momento giusto per trapiantare i tagete in un substrato con un alto potere drenante che favorisca l’umidità del vaso senza provocare ristagni idrici: i vasi con le nuove piante andranno poi messi in posizione soleggiata.

La fine dell’inverno: il momento più importante per la potatura
Prima della fine dell’inverno occupiamoci degli arbusti: un corretto taglio, oltre a mantenerli nella forma più appropriata, rinforza e permette fioriture più abbondanti. Il momento giusto per effettuare la potatura degli arbusti è alla fine dell’inverno, tra la fine di gennaio e la fine di febbraio, secondo la regione ed il clima. Tagliando prima della ripresa vegetativa, la pianta sarà indotta, al risveglio, a produrre nuovi getti che fioriranno a primavera o in estate. Le piante che fioriscono invece sui rami dell’anno precedente (come la forsizia) vanno potate dopo la fioritura, in modo da tagliare i rami che hanno già prodotto fiori ed indurre la pianta a fare nuovi rami che poi fioriranno l’anno successivo. Consiglio importante: utilizzare forbici da giardino, cesoie robuste, taglienti e pulite, adatte al taglio di rami fino a 15/18 mm di spessore, con impugnatura che offra una buona presa. In generale, gli attrezzi devono essere in ordine (vedi foto Alan Titchmarsh). Ecco una panoramica delle piante da tagliare in questo periodo: verso la metà del mese è l’ultimo momento buono per la potatura di alberi e arbusti a foglia caduca, le rose, le clematidi. Non si toccano gli arbusti che fioriscono in primavera, si potano gli arbusti che hanno fiorito a dicembre e gennaio. Verso la fine del mese nel frutteto è ora di potare albicocchi, cotogno, melo, pero, pesco, susino, castagno, vite e mandorlo. Il ciliegio va potato solo ogni 2/3 anni come il noce. L’ulivo va potato solo tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo.
Si potano e sic imano le siepi per ridisegnare le geometrie, le specie a foglia caduca, gli arbusti fioriti in novembre e dicembre, e quelle piante che hanno perso le bacche. Si potano le rose con un taglio indirizzato verso l’esterno appena al di sopra delle gemme, per favorire lo sviluppo di una chioma ordinata e ben areata, per evitare gli afidi. Si opera sulla Stella di Natale oramai priva di foglie, tagliando i rami a 8/10 centimetri da terra e collocandola in un ambiente fresco e luminoso, senza bagnarla troppo. Si potano le ortensie: recidere solo i rami che hanno già fiorito nella stagione precedente.

Cura e prevenzione malattie
Avviare trattamenti preventivi contro il ragnetto rosso e le cocciniglie del melo e del pero, e sul pesco contro le malattie fungine. Se il clima è relativamente mite (come l’inverno 2016) e il prato non risulta inzuppato a causa delle precipitazioni, è utile rastrellarlo incorporando il materiale raccolto nel compost. Nell’orto è il momento di tagliare e bruciare tutti gli steli residui per eliminare le malattie fungine e le uova degli afidi annidati sulla vegetazione morta. In presenza di brina o di ghiaccio (o neve) evitare di calpestare il prato per non rompere gli steli e non soffocare l’erba. Verso la fine del mese ripulire il tronco degli alberi da frutto con una spazzola di ferro. Eliminare i rami ammalati, frutti mummificati, e se il clima è mite, irrorare con prodotti specifici per prevenire le malattie fungine. Si può iniziare a trapiantare in aiuola e nei vasi le viole del pensiero e le pratoline.

Fine inverno: quali piante potare e cosa seminare

Dalla fine del mese di febbraio si possono seminare in un luogo riparato alcune piante da fiore come la bocca di leone, la portulaca, l’impatiens. Sarebbe bene utilizzare un semenzaio riscaldato oppure una serra o una zona riparata del giardino, con teli di tessuto non tessuto, l’importante è che la temperatura si mantenga di alcuni gradi sopra lo zero. Preparare una miscela di terriccio universale alleggerito con sabbia e stenderla nel semenzaio pressando il terreno. Spargere i semi sopra al terreno un po’ umido, ricoprire con un sottile strato di terriccio, coprire il semenzaio e mantenere  umido con vaporizzazioni. La germinazione avviene dopo circa un mese. Quando el piante hanno raggiunto un’altezza di 10 centimetri devono essere cimate staccando con le dita il germoglio apicale. Questa operazione serve per dare alla pianta un comportamento compatto. Quando le piante raggiungono i 15 cm si rinvasano in vasi di piccole dimensioni e si annaffiano regolarmente. Le piante vanno messe a dimora solo quando saranno ben sviluppate. Le bocche di leone sono piante che amano il sole.

Potare senza sbagliare

La fine dell’inverno è il periodo migliore per potare gli arbusti da fiore e gli alberi da frutto del giardino. Sono escluse solo le specie a fioritura precoce che è conveniente potare dopo la fioritura. Ricordo che la prima regola da rispettare è la moderazione. Tutte le piante, nessuna esclusa, vivono tranquillamente anche senza nessuna potatura: risulta evidente che la potatura va fatta solo quando vogliamo raggiungere precisi scopi. Per impostare la forma, per mantenere compatti cespugli, per eliminare i rami secchi o lesionati dal maltempo o dalle malattie, per ringiovanire la pianta e per contenere le dimensioni.

Il mese di febbraio e l’inizio del mese di marzo sono i più indicati per la potatura della maggior parte delle specie del nostro giardino, però ci sono delle eccezioni che riguardano le piante ornamentali che fanno i fiori sui rami vecchi e non su quelli di nuova formazione. Consigli specifici per la potatura di ogni pianta: Leggi tutto

Consigli per il mese di febbraio per piante di casa

In casa iniziamo a godere delle prime fioriture che anticipano la primavera: primule, pratoline, bulbi da fiori. Tra i lavori da fare questo mese: piantare talee in acqua, come ad esempio il ficus benjamin, la dracena fragans, la maranta, l’edera helix. Potare le foglie danneggiate della kentia, eliminare i fiori secchi da azalee, rhododendron simsii e calancole.

Concimare soltanto le piante da interni utilizzando dosi dimezzate rispetto a quanto è consigliato sulle etichette dei prodotti. Aumentare le somministrazioni di acqua, soprattutto se è stato concimato. Evitare i ristagni di acqua.

In terrazza: questo è il momento migliore per i fiori invernali, per godere di una primavera spettacolare nulla è meglio di piante perenni per i vasi della terrazza. Proteggere ancora le piante durante la notte. In alcune zone le gelate non sono finite e potrebbero compromettere la salute.

Piantare piccoli alberi in vaso (melo, albero di giuda, ligustro, salice). Scegliere piante rustiche come il bosso, il lauro o la lavanda. Leggi tutto