La manutenzione del giardino in ottobre

giardino in ottobre

Cosa piantare
Se vogliamo piantare nuove piante ora è il momento adatto per preparare il terreno: facendo questa operazione con 2 o 3 settimane di anticipo permettiamo al terreno di ossigenarsi, facilitando quei processi chimici che sono alla base della fertilità.  Se desideriamo piantare nuove piante da frutto la fine dell’estate rappresenta il momento migliore. Si preparano le buche per il trapianto di rosai. Si dividono i cespi per moltiplicare le piante aromatiche e officinali, come il dragoncello e la lavanda, la maggiorana, il rosmarino, il timo, l’origano, la salvia. Si seminano le biennali in coltura protetta e le annuali da fiori che verranno piantate a fine inverno, come la viola, la violaciocca, la viola del pensiero. Verso la metà del mese si provvede alla piantagione delle ortensie, delle rose e degli arbusti a radice nuda. Si fanno talee, margotte e propaggini di sempreverdi, anche di arbusti da fiore come la forsizia. Nei climi miti si impianta, si trasemina (che consente di mantenerlo verde anche in inverno) e si rappezza il tappeto erboso. Si interrano i bulbi e rizomi a fioritura precoce primaverile, come il giacinto, l’iris, il crocus, e si estirpano quelli estivi, da asciugare e ripulire, riponendoli in un luogo asciutto e fresco e al buio. Nei climi miti si pianta all’aperto il ravanello. Si preparano le talee di arbusti sempreverdi, spirea e rosa operando su queste ultime quando il colore dei rami vira dal verde al bruno. Moltiplichiamo i sempreverdi per talea: in queste settimane si possono fare talee dai sempreverdi come il ligustro, l’acuba, il caprifoglio, ma anche della forsizia e del lillà. Le talee ottenute prelevando dei pezzetti finali di un ramo dell’anno vanno messe in acqua per una notte e poi in un terriccio sabbioso e umido. Tenere le talee in un luogo riparato ma ben illuminato e assicuriamogli una costante umidità del terreno nebulizzando acqua non calcarea. Piantiamo nuove rose, mettiamo a dimora la vite del canadà, una pianta robusta che si adatta bene a qualsiasi terreno ed esposizione, il terreno però deve essere ben lavorato, vangandolo in profondità per almeno 40cm e ripulendolo da tracce di radici, sassi, mescolandolo con letame pellettato per arricchirlo di sostanze nutrienti (per stimolare la crescita della pianta è bene tagliare i rami a 15 centimetri dal suolo). Se non si desidera seminare subito, si lascia aperto il terreno in zolle fino a primavera: le piogge e il gelo provvederanno a frantumarlo e sbriciolarlo in modo naturale. Diversamente, andrà sminuzzato con la vanga e livellato con il rastrello in modo da accogliere le semine.

Cosa raccogliere
Si raccolgono i semi delle piante che hanno terminato la fioritura, si fanno asciugare in un luogo fresco e all’ombra e si conservano in buste di carta. Bisogna aspettare per raccogliere gli agrumi: questi hanno appena iniziato la maturazione e se sono in vaso , nei climi rigidi, vanno portati al riparo.

Manutenzione generale
Si procede ai trattamenti rameici del frutteto ma solo dopo che le piante hanno perso almeno la metà delle foglie. Si incomincia a predisporre i tunnel protettivi. Si preparano le buche per l’impianto, si piantano all’aperto i fiori biennali. Si taglia il prato per l’ultima volta nell’anno. Dopo la caduta delle ultime foglie facciamo l’ultima distribuzione di poltiglia bordolese (mix di solfato di rame e calce). Puliamo le siepi, eliminiamo le foglie secche, i ramoscelli e la sporcizia: possono essere sede di parassiti. Pulire anche la base della siepe e lavare anche con la canna dell’acqua le foglie. Le piante d’appartamento che alla fine della primavera avevamo messo all’esterno possono ora – prima che le temperature si abbassino troppo – essere rimesse al loro posto. Se avete salvato la stella di Natale dello scorso anno bisogna rinvasarla dandole un vaso appena più grande (di almeno 2cm di diametro in più). Attenzione agli afidi. Le aiuole dell’orto vanno vangate e ripulite: estirpiamo le vecchie piante e vanghiamo in profondità unendo anche del concime.

 

La guida completa di ottobre per le nostre piante

Arriva l’autunno, ricordiamoci di fare queste operazioni per le piante di casa e del nostro giardino

In casa, rallentiamo le annaffiature alle piante ornamentali e togliere eventuali reti di ombreggiamento. A metà mese, se sono fuori, riportare in casa. Non annaffiare più gli amarillis che devono andare in riposo. Metterli in una cantina fredda ed asciutta con tutto il vaso. Lasciare ancora in un luogo freddo e buio caraffe e ciotole con bulbi. In terrazzo sospendere le annaffiature alle begonie tuberose e toglierle di terra entro il fine mese. Seminare piselli odorosi in terriccio arricchito con letame ben macerato. Riparare dalla pioggia i gerani in attesa di ricoverarli in casa o in cantina. In giardino fare le ultime piantagioni dei bulbi a fioritura primaverile, a profondità doppia della loro grandezza. Togliere di terra i bulbi di cladioli, farli asciugare e ripulirli della terra, dei bulbetti e degli steli. Lavorare il terreno destinato alla semina del prato in primavera. Stendere sui crisantemi dei teli di plastica per ripararli dalla pioggia, ed assicurarli ai sostegni.

Ripristinare fossati e scoli per agevolare lo smaltimento dell’acqua nella stagione piovosa. Si predispongono i tunnel protettivi per l’orto, per la produzione anche in inverno di alcuni ortaggi da foglie, e per le piante ornamentali più delicate.

Si fanno margotte di sempreverdi e di arbusti da fiore come le rose, per le quali è meglio attendere che il colore dei rami passi dal verde al bruno. Togliere i germogli più deboli dai crisantemi in vaso e portarli al riparo per l’ingrossamento dei boccioli. Ridurre la frequenza dei tagli del prato e della annaffiature. Nel frutteto, termina la raccolta della frutta (in particolare mele e pere), anche se non del tutto matura: si farà maturare in fruttaia. Verso la metà di ottobre, nei climi più freddi, cominciare a ricoverare gli agrumi coltivati in conche e mastelli. Anche nel frutteto dopo aver raccolto l’ultima una e le nespole, si procedere alla lavorazione del terreno effettuando la concimazione e distribuendo la pacciamatura. Impiantare tunnel protettivi per l’orto, in particolare per la produzione di ortaggi da foglia. Verso la fine di ottobre si comincia la raccolta delle castagne. Anche per le olive è il momento della raccolta, prima che siano del tutto mature.

Si mettono a dimora all’aperto le biennali da fiore, i rosai, le ortensie, gli arbusti, i bulbi a fioritura precoce e primaverile. Si estirpano i bulbi a fioritura estiva e una volta asciutti e puliti dalla terra si ripongono in cassette al fresco e al buio. Si moltiplicano per talea i sempreverdi e gli arbusti di rosa. Verso la metà del mese preparare le buche per i nuovi impianti di rosai, avendo cura di correggere il terreno se necessario con l’aggiunta di letame. Trasferire gli agrumi in vasi negli ambienti riparati dove trascorreranno la stagione fredda.

Termina ora il periodo di taglio del prato che prima del freddo andrà ripulito dalle foglie secche. Verso la fine del mese quando le piante da frutto hanno perso le foglie per almeno i 2/3 si può procedere con un primo trattamento a base di rame.

Autunno, consigli per ciclamini, peonie e rose

Novembre, è il momento giusto per acquistare i ciclamini da mettere in vaso sul vostro balcone. Per capire se gli esemplari che state comprando sono sani spostate le foglie centrali e controllate che vicino al bulbo ci siano nuovi fiori, perchè la loro presenza è garanzia di una fioritura molto lungo. Suggerimenti: è preferibile che i ciclamini stiano all’aperto, meglio se esposti al nord, ma al riparo dalla pioggia e dalla neve, che rovinano i fiori. Fate in modo che la terra sia sempre umida (innaffiate una volta alla settimana) e concimate ogni 15/20 giorni. Via via che i fiori appassiscono, eliminate i fiori in modo da evitare che diventino seme e indeboliscano la pianta. Se li volete tenere in casa, scegliete una stanza fresca (temperatura intorno ai 10 gradi), lontano dai termosifoni. Ricordatevi che il ciclamino non sopporta nè l’esposizione in pieno sole, nè il ristagno d’acqua nel sottovaso.

E’ anche il momento di mettere a dimora le peonie: da adesso fino a gennaio le peonie sono in riposo vegetativo e perciò è il momento più adatto per metterle a dimora in terra o in vaso. Che le piantiate in giardino o in vaso, fate in modo che il terriccio sia neutro/alcalino e ben drenato. Bagnateli bene subito dopo la messa a dimora. L’esposizione adatta è al sole o a mezzombra. E’ una pianta resistente, in commercio se ne trovano decine di varietà. Per la coltivazione in vaso le più adatte sono le arbustive, che crescono  più lentamente. Amano i climi continentali, cioè con estati calde e inverni rigidi, come quelli dell’Italia centro-settentrionale. Acquistiamo ora una peonia a radice nuda per avere bei fiori primaverili. Le peonie non sono piante difficili da coltivare e non fioriscono dopo anni dall’impianto. Dipende molto dalla scelta della pianta: questa deve essere sana, vigorosa, e l’origine/nome della varietà devono essere note, specialmente se si tratta di una peonia erbacea. Nella scelta delle peonie arbustive bisogna tenere conto del buon sviluppo sia dell’apparato radicale, sia dei rami, sia della presenza di gemme turgide e sane e della solidità dell’innesto. Il periodo migliore per piantare le peonie va da settembre agli ultimi giorni di novembre, sia a radice nuda che in vaso. E’ possibile piantare in inverno purchè il suolo non sia gelato durante il giorno. Dopo il mese di marzo si possono mettere a dimora le piante di peonia purchè queste siano coltivate in vaso. Il terreno deve essere argilloso, ricco di humus, profondo, permeabile e ben drenato. Si deve cercare di evitare il più possibile il ristagno idrico. Le peonie si piantano in luoghi ben soleggiati oppure in mezza ombra, a seconda delle regioni. Hanno bisogno di spazio e non devono essere troppo vicine alle radici delle altre piante. Sia le arbustive che le erbacee si coltivano spesso come piante isolate.

Le rose sono le piante da fiore più diffuse, per la bellezza, il profumo e sopratutto la loro resistenza. Non richiedono molte cure, però è importante piantarle nel momento giusto. La messa a dimora è preferibilmente in ottobre/novembre, oppure nella prima quindicina di dicembre. Una volta che si decide di piantare la rosa, è necessario preparare la buca almeno 10/15 giorni prima della piantagione, effettuando uno scavo delle dimensioni di 40x40x40cm. In questo periodo dell’anno è possibile mettere a dimora tutti i tipi di rosai, anche quelli “a radice nuda”. Distanze ottimali per collocare le rose:

  • rose a cespuglio: circa 40 cm l’una dall’altra
  • rosai rampicanti: 100/150cm circa l’una dall’altra
  • rosai ad alberello: 100/150 cm circa l’uno dall’altro
  • rosai a radice nuda: anche a 100/150 cm

Non richiedono terreni particolari, l’importante è che non ristagni l’acqua e godano di molto sole.

Le piante in vaso in ottobre: rinvasare, spostare e riparare

Il rinvaso è un’operazione da fare ogni 3/5 anni, a seconda della specie, e le piante a fioritura primaverile dovrebbero esse rinvasate in autunno o in primavera. Il rinvaso è indispensabile per garantire all’apparato radicale – che si espande con il tempo – di crescere nello spazio necessario. Come esempio il ficus benjamin in questo periodo potrebbe soffrire per l’umidità, quindi è utile trasferirlo in un altro vaso, più grande:

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Potature di ottobre: cipresso, lavanda, salvia

Questo è il periodo adatto per la potature del cipresso leylandi e del cipresso di Lawson (chamaecyparis). Queste siepe sono particolarmente impegnative per quanto riguarda la manutenzione: devono essere potate regolarmente per dare loro un aspetto ordinato. La potatura deve essere eseguita due volte l’anno, una a primavera e una alla fine dell’estate. La potatura effettuata in questo periodo dell’anno ha l’obiettivo di pareggiare la vegetazione per renderla più compatta e di stimolare la produzione di foglie alla base delle piante. Leggi tutto