Il ciclamino, fiore che ama il freddo

Tra i fiori dell’inverno il ciclamino è tra i più amati: con le sue colorate corolle è una pianta che allieta le grigie giornate invernali. Ma attenzione: non ama gli ambienti troppo caldi, il sole diretto e le eccessive innaffiature. I ciclamini possono stare anche all’aperto ma sempre in posizione riparata dal gelo e dal vento.

Il segreto più importante è la temperatura dell’ambiente in cui viene collocata. Durante la fase di crescita dei fiori non dovrebbero superare i 15 gradi. Un accorgimento importante è quello di eliminare rapidamente le foglie e i fiori appassiti, senza lasciare “mozziconi” che potrebbero marcire, contagiando altre parti della pianta, staccandoli nel punti in cui si innestano al tubero. Leggi tutto

Euforbia, fiori rossi per colorare l’inverno – Consigli

Disponibile tutto l’anno come piccola pianta da vaso, si affianca bene ad altri soggetti di diverso colore. Le piante si acquistano di taglia piccola, con una ricca vegetazione. In natura raggiunge l’altezza di 2 metri. Porre la pianta in piena luce, ma non al sole diretto. Terreno ben drenato con sostanza organica proveniente dal terriccio di foglie.

Come coltivare l’euforbia

Acqua e innaffiature: mantenere il terriccio sempre fresco senza inzuppare. Teme i forti sbalzi di temperatura e le esposizioni che possono causare la perdita delle foglie. La temperatura non deve scendere mai sotto i 10 gradi.

Concimazione: trattandosi di una pianta succulenta bisogna impiegare un fertilizzante per piante grasse o cacatacee da somministrare a intervalli regolari una volta al mese. Le piante in condizioni ottimali fioriscono tutto l’anno.

La riproduzione: si fanno le talee in primavera. Tagliare un apice di 10cm e bagnare le estremità in acqua fredda per interrompere la fuoriuscita del lattice. Lasciare asciugare per 1 giorno e mettere in un mix di torba e sabbia a 18 gradi.

Kalanchoe Pumila, pianta classica con fiori insoliti

Le kalanchoe sono fra le piante ornamentali più resistenti. Si adattano a vivere all’esterno per buona parte dell’anno. La pumila è ideale per i cesti appesi perchè gli steli sono esili e ricadenti, elegantemente arcuati. Le foglie sono lucide, carnose, piacevoli al tatto e hanno forma ovale/ellittica con margine lavorato, colore grigio violetto. I fiori compaiono dall’inverno fino alla primavera: sono di colore rosato con venature. I quattro petali sono portati all’indietro. Leggi tutto

Consigli per surfinie (petunie) belle tutta l’estate. Problemi e rimedi

La surfinia, con il pelargone (geranio), è la pià classica pianta per balconi e terrazzi, che fiorisce in primavera/estate. E’ facilmente riconoscibile per l’abbondante e continua fioritura. Le surfinie hanno bisogno di poche cure e garantiscono fioriture generose in una vasta gamma di colori: bianco, rosa, rosso, porpora, blu, viola. Tuttavia se collocate in ambiente non idone, le surfinie possono subire danni per carenza nutrizionale oppure essere colpite da alcune malattie.

Problemi e soluzioni:
Assenza di ferro: se manca il ferro la pianta soffre di clorosi ferrica. E’ un danno assai frequente in substrati poco fertili, con persistenti ristagni idrici o se la pianta cresce in un contenitore con terriccio vecchio. Si manifesta con l’ingiallimento del tessuto fogliare compreso tra le nervature, che rimangono verdi. Rimedi: distribuire nel terreno prodotti ricchi in ferro in polvere o liquidi (solfato di ferro, ferro chelato). Non eccedere con l’irrigazione.

Se le foglie sono pallide significa che manca l’azoto al terreno. Le foglie crescono lentamente sono meno spesse e non raggiungono la regolare dimensione. Il danno si manifesta soprattutt: in piante mantenute in contenitori troppo piccoli e in quelle messe a dimora in substrato povero di nutrimenti. Rimedi: distribuire concimi liquidi o in granuli, ricchi di azoto.

Malattie causate da funghi: le condizioni che le favoriscono sono la molta acqua nel terriccio e il ristagno nei sottovasi, la carenza di luce, l’elevato tasso di umidità sulle parti verdi e fiorite. Errori: troppa concimazione con prodotti in azoto, scarsa concimazione con fosforo e potassio.

In conclusione, per una fioritura che duri più a lungo, dimezzare i rami della dipladenia per prolungarne la fioritura. Se in questo periodo le surfinie sono un po’ sofferenti, per farle rifiorire generosamente provare a dimezzare la lunghezza dei rami, bagnarle e concimarle. Quando si annaffiano – poichè queste piante sono grandi bevitrici – bisogna stare attenti a non bagnare foglie e fiori, ma solamente il terriccio. Inoltre bisogna ricordarsi che le surfinie amano un’esposizione in pieno sole, e appena si vede un fiore appassito bisogna eliminarlo, così la fioritura durerà più a lungo. La regola di eliminare la pianta dai fiori appassiti vale non solo per la surfinia bensì per tutte le piante.

Chionodoxa, piccole stelle invernali

Sono circa 6 specie di piccole piante bulbose perenni, resistenti, che fioriscono d’inverno, ideali per giardini rocciosi.

Sono circa 6 specie di piccole piante bulbose, resistenti, che fioriscono in inverno. Si coltivano in piena terra per bordure ma anche nel giardino roccioso, in fioriere e in vasi. Condizioni e cure colturali:

Le chionodoxa richiedono un’esposizione in pieno sole. Sono resistenti alle alte e basse temperature.

Terreno ideale: sono da preferire i terreni sciolti e concimati. Si piantano in autunno, in gruppetti di bulbi distanziati di 3/6cm alla profondità di 5cm. In vaso si usa un substrato preparato con terra 50% e torba di terreno di foglie di faggio, mischiato a sabbia in parti uguali. Per le piante in vaso inoltre è possibile anticipare la fioritura di un paio di settimane, portando i vasi in un ambiente luminoso a una temperatura minima di 10/12 gradi. Se non si tagliano gli steli fiorati appassiti si formano numerosi semi nelle capsule, da raccogliere quando sono ancora chiuse, da fine maggio/inizio giugno in poi.

Le annaffiature devono essere abbondanti fino al termine della fioritura. Quando i fiori appassiscono si riducono le annaffiature, da interrompere quando le foglie cominciano ad ingiallire, da giugno in poi. La rinvasatura si effettua in autunno, quando il vaso non è più sufficientemente grande per contenere il bulbo.

La tolleratura: se non si raccolgono i semi, asportare lo stelo fiorale dopo la fioritura. Ciò favorirà l’ingrossamento del bulbo. Eliminare inoltre le foglie ingiallite. Propagazione: seminare in piena terra o in contenitore. La messa a dimora definitiva si fa l’anno successivo in autunno, con i bulbi ottenuti.

 

  • La cretica chionodoxa è alta 15cm, con fiori blu o bianchi che sbocciano in febbraio/marzo.
  • La chionodoxa forbesii è una specie alta 10/30 cm, di colore blu scuro intenso e bianco al centro. Fiorisce in febbraio/marzo.
  • La chionodoxa grandiflora è alta 20cm, di colore azzurro violetto chiaro, con gola bianca, fiori riuniti in racemi che fioriscono da febbraio ad aprile. E’ molto simile alla chionodoxa luciliae, che ha fiori dello stesso colore ma è più bassa (15cm).
  • Quest’ultima è la specie più coltivata e fiorisce in febbraio marzo. Le sue varietà producono anche fiori bianchi e rosa.
  • La chionodoxa sardensis è una specie di piccole dimensioni (10/15 cm di altezza) con fiori penduli blu, gola bianca. Fiorisce in marzo/aprile.

La coltivazione è in piena terra per bordure ma anche nel giardino roccioso e in fioriere e vasi sul balcone e terrazze. Sono da preferire terreni sciolti, concimati di sostanza organica. Si piantano in autunno in gruppetti di bulbi distanziati di 3/6 cm alla profondità di 5 cm. Fiorisce già a partire da febbraio e non ha bisogno di nessuna cura. Quando le piante sono troppo fitte si attende che le foglie siano completamente seccate. Si estraggono i bulbi e si dividono per ripiantarli subito.