Autunno, consigli per ciclamini, peonie e rose

Novembre, è il momento giusto per acquistare i ciclamini da mettere in vaso sul vostro balcone. Per capire se gli esemplari che state comprando sono sani spostate le foglie centrali e controllate che vicino al bulbo ci siano nuovi fiori, perchè la loro presenza è garanzia di una fioritura molto lungo. Suggerimenti: è preferibile che i ciclamini stiano all’aperto, meglio se esposti al nord, ma al riparo dalla pioggia e dalla neve, che rovinano i fiori. Fate in modo che la terra sia sempre umida (innaffiate una volta alla settimana) e concimate ogni 15/20 giorni. Via via che i fiori appassiscono, eliminate i fiori in modo da evitare che diventino seme e indeboliscano la pianta. Se li volete tenere in casa, scegliete una stanza fresca (temperatura intorno ai 10 gradi), lontano dai termosifoni. Ricordatevi che il ciclamino non sopporta nè l’esposizione in pieno sole, nè il ristagno d’acqua nel sottovaso.

E’ anche il momento di mettere a dimora le peonie: da adesso fino a gennaio le peonie sono in riposo vegetativo e perciò è il momento più adatto per metterle a dimora in terra o in vaso. Che le piantiate in giardino o in vaso, fate in modo che il terriccio sia neutro/alcalino e ben drenato. Bagnateli bene subito dopo la messa a dimora. L’esposizione adatta è al sole o a mezzombra. E’ una pianta resistente, in commercio se ne trovano decine di varietà. Per la coltivazione in vaso le più adatte sono le arbustive, che crescono  più lentamente. Amano i climi continentali, cioè con estati calde e inverni rigidi, come quelli dell’Italia centro-settentrionale. Acquistiamo ora una peonia a radice nuda per avere bei fiori primaverili. Le peonie non sono piante difficili da coltivare e non fioriscono dopo anni dall’impianto. Dipende molto dalla scelta della pianta: questa deve essere sana, vigorosa, e l’origine/nome della varietà devono essere note, specialmente se si tratta di una peonia erbacea. Nella scelta delle peonie arbustive bisogna tenere conto del buon sviluppo sia dell’apparato radicale, sia dei rami, sia della presenza di gemme turgide e sane e della solidità dell’innesto. Il periodo migliore per piantare le peonie va da settembre agli ultimi giorni di novembre, sia a radice nuda che in vaso. E’ possibile piantare in inverno purchè il suolo non sia gelato durante il giorno. Dopo il mese di marzo si possono mettere a dimora le piante di peonia purchè queste siano coltivate in vaso. Il terreno deve essere argilloso, ricco di humus, profondo, permeabile e ben drenato. Si deve cercare di evitare il più possibile il ristagno idrico. Le peonie si piantano in luoghi ben soleggiati oppure in mezza ombra, a seconda delle regioni. Hanno bisogno di spazio e non devono essere troppo vicine alle radici delle altre piante. Sia le arbustive che le erbacee si coltivano spesso come piante isolate.

Le rose sono le piante da fiore più diffuse, per la bellezza, il profumo e sopratutto la loro resistenza. Non richiedono molte cure, però è importante piantarle nel momento giusto. La messa a dimora è preferibilmente in ottobre/novembre, oppure nella prima quindicina di dicembre. Una volta che si decide di piantare la rosa, è necessario preparare la buca almeno 10/15 giorni prima della piantagione, effettuando uno scavo delle dimensioni di 40x40x40cm. In questo periodo dell’anno è possibile mettere a dimora tutti i tipi di rosai, anche quelli “a radice nuda”. Distanze ottimali per collocare le rose:

  • rose a cespuglio: circa 40 cm l’una dall’altra
  • rosai rampicanti: 100/150cm circa l’una dall’altra
  • rosai ad alberello: 100/150 cm circa l’uno dall’altro
  • rosai a radice nuda: anche a 100/150 cm

Non richiedono terreni particolari, l’importante è che non ristagni l’acqua e godano di molto sole.

Le piante in vaso in ottobre: rinvasare, spostare e riparare

Il rinvaso è un’operazione da fare ogni 3/5 anni, a seconda della specie, e le piante a fioritura primaverile dovrebbero esse rinvasate in autunno o in primavera. Il rinvaso è indispensabile per garantire all’apparato radicale – che si espande con il tempo – di crescere nello spazio necessario. Come esempio il ficus benjamin in questo periodo potrebbe soffrire per l’umidità, quindi è utile trasferirlo in un altro vaso, più grande:

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La grevillea banksii

Pianta sempre verde, di cui la varietà Robin Gordon è la più coltivata: raggiunge un’altezza di 2 metri e un diametro di 3 metri, prendendo la forma di un piccolo alberello se non viene potata. Le foglie sono di colore verde scuro, nella pagina inferiore sono bianche e setose. I fiori sono di colore rosa/rosso, talvolta bianchi: sono duraturi, e nell’insieme formano una pannocchia lunga (vedi foto).

Esposizione: porla sotto la chioma di un albero, in modo da essere riparata in parte dalla luce. Teme i grandi caldi estivi. Si coltiva all’aperto solo dove le temperature non scendono sotto i 7 gradi. La temperatura ottimale è intorno ai 20 gradi.

Cura della grevillea: il terreno deve essere leggero e non calcareo, un pochino acido, ottenuto mescolando terriccio per piante da fiore, torba e sabbia. Annaffiature: in primavera e in estate, se all’aperto, bagnare con abbondanza. In inverno bagnare quel tanto che basta per non lasciar seccare il terriccio. Dare il fertilizzante due volte alla settimana in primavera e in estate.

Potature: i rami arcuati si accorciano in primavera quando la pianta dà i primi segni di ripresa vegetativa. La riproduzione per seme raramente riesce, meglio farla per talea.

Coltivare la surfinia o petunia pendula

La pendula è una variante di surfinia, dai fiori coloratissimi, che spesso sviluppa delle vere e proprie cascate di fiori che abbelliscono i nostri terrazzi. Le cure necessarie: questa pianta cresce molto bene, ha bisogno di essere bagnata spesso, in estate, meglio se a giorni alterni. Durante il periodo estivo l’apporto di acqua deve sempre seguire l’andamento climatico: in periodi nuvolosi le annaffiature devono essere moderate. Bisogna evitare i ristagni di acqua perchè la pianta viene facilmente attaccata da parassiti fungini. Leggi tutto

Cactus a sfera (echinocactus grusonii)

Conosciuto anche come “cuscino della suocera” è una pianta grassa dalla crescita lenta, di forma sferica, costosa all’acquisto specie se si tratta di soggetti di taglia apprezzabile. Il genere echinocactus comprende 15 specie di cactus originari delle radure boschive degli Stati Uniti e del Messico: hanno forma globosa o colonnare. Il nome echinocactus deriva dal greco echinos, cioè porcospino. Il più noto e comune fra i cactus sferici e spinosi è il grusonii, citato in botanica anche come palla d’oro. Ha forma globosa e solo quando raggiunge il pieno sviluppo e invecchia tende ad allungarsi. In natura può raggiungere l’altezza di 100 centimetri. Gli esemplari coltivati devono essere considerati notevoli a partire dai 30 centimetri di diametro. E’ una pianta la cui forma sferica perfetta la rende irresistibile. Leggi tutto