Fine inverno: quali piante potare e cosa seminare

Dalla fine del mese di febbraio si possono seminare in un luogo riparato alcune piante da fiore come la bocca di leone, la portulaca, l’impatiens. Sarebbe bene utilizzare un semenzaio riscaldato oppure una serra o una zona riparata del giardino, con teli di tessuto non tessuto, l’importante è che la temperatura si mantenga di alcuni gradi sopra lo zero. Preparare una miscela di terriccio universale alleggerito con sabbia e stenderla nel semenzaio pressando il terreno. Spargere i semi sopra al terreno un po’ umido, ricoprire con un sottile strato di terriccio, coprire il semenzaio e mantenere  umido con vaporizzazioni. La germinazione avviene dopo circa un mese. Quando el piante hanno raggiunto un’altezza di 10 centimetri devono essere cimate staccando con le dita il germoglio apicale. Questa operazione serve per dare alla pianta un comportamento compatto. Quando le piante raggiungono i 15 cm si rinvasano in vasi di piccole dimensioni e si annaffiano regolarmente. Le piante vanno messe a dimora solo quando saranno ben sviluppate. Le bocche di leone sono piante che amano il sole.

Potare senza sbagliare

La fine dell’inverno è il periodo migliore per potare gli arbusti da fiore e gli alberi da frutto del giardino. Sono escluse solo le specie a fioritura precoce che è conveniente potare dopo la fioritura. Ricordo che la prima regola da rispettare è la moderazione. Tutte le piante, nessuna esclusa, vivono tranquillamente anche senza nessuna potatura: risulta evidente che la potatura va fatta solo quando vogliamo raggiungere precisi scopi. Per impostare la forma, per mantenere compatti cespugli, per eliminare i rami secchi o lesionati dal maltempo o dalle malattie, per ringiovanire la pianta e per contenere le dimensioni.

Il mese di febbraio e l’inizio del mese di marzo sono i più indicati per la potatura della maggior parte delle specie del nostro giardino, però ci sono delle eccezioni che riguardano le piante ornamentali che fanno i fiori sui rami vecchi e non su quelli di nuova formazione. Consigli specifici per la potatura di ogni pianta: Leggi tutto

Autunno, consigli per ciclamini, peonie e rose

Novembre, è il momento giusto per acquistare i ciclamini da mettere in vaso sul vostro balcone. Per capire se gli esemplari che state comprando sono sani spostate le foglie centrali e controllate che vicino al bulbo ci siano nuovi fiori, perchè la loro presenza è garanzia di una fioritura molto lungo. Suggerimenti: è preferibile che i ciclamini stiano all’aperto, meglio se esposti al nord, ma al riparo dalla pioggia e dalla neve, che rovinano i fiori. Fate in modo che la terra sia sempre umida (innaffiate una volta alla settimana) e concimate ogni 15/20 giorni. Via via che i fiori appassiscono, eliminate i fiori in modo da evitare che diventino seme e indeboliscano la pianta. Se li volete tenere in casa, scegliete una stanza fresca (temperatura intorno ai 10 gradi), lontano dai termosifoni. Ricordatevi che il ciclamino non sopporta nè l’esposizione in pieno sole, nè il ristagno d’acqua nel sottovaso.

E’ anche il momento di mettere a dimora le peonie: da adesso fino a gennaio le peonie sono in riposo vegetativo e perciò è il momento più adatto per metterle a dimora in terra o in vaso. Che le piantiate in giardino o in vaso, fate in modo che il terriccio sia neutro/alcalino e ben drenato. Bagnateli bene subito dopo la messa a dimora. L’esposizione adatta è al sole o a mezzombra. E’ una pianta resistente, in commercio se ne trovano decine di varietà. Per la coltivazione in vaso le più adatte sono le arbustive, che crescono  più lentamente. Amano i climi continentali, cioè con estati calde e inverni rigidi, come quelli dell’Italia centro-settentrionale. Acquistiamo ora una peonia a radice nuda per avere bei fiori primaverili. Le peonie non sono piante difficili da coltivare e non fioriscono dopo anni dall’impianto. Dipende molto dalla scelta della pianta: questa deve essere sana, vigorosa, e l’origine/nome della varietà devono essere note, specialmente se si tratta di una peonia erbacea. Nella scelta delle peonie arbustive bisogna tenere conto del buon sviluppo sia dell’apparato radicale, sia dei rami, sia della presenza di gemme turgide e sane e della solidità dell’innesto. Il periodo migliore per piantare le peonie va da settembre agli ultimi giorni di novembre, sia a radice nuda che in vaso. E’ possibile piantare in inverno purchè il suolo non sia gelato durante il giorno. Dopo il mese di marzo si possono mettere a dimora le piante di peonia purchè queste siano coltivate in vaso. Il terreno deve essere argilloso, ricco di humus, profondo, permeabile e ben drenato. Si deve cercare di evitare il più possibile il ristagno idrico. Le peonie si piantano in luoghi ben soleggiati oppure in mezza ombra, a seconda delle regioni. Hanno bisogno di spazio e non devono essere troppo vicine alle radici delle altre piante. Sia le arbustive che le erbacee si coltivano spesso come piante isolate.

Le rose sono le piante da fiore più diffuse, per la bellezza, il profumo e sopratutto la loro resistenza. Non richiedono molte cure, però è importante piantarle nel momento giusto. La messa a dimora è preferibilmente in ottobre/novembre, oppure nella prima quindicina di dicembre. Una volta che si decide di piantare la rosa, è necessario preparare la buca almeno 10/15 giorni prima della piantagione, effettuando uno scavo delle dimensioni di 40x40x40cm. In questo periodo dell’anno è possibile mettere a dimora tutti i tipi di rosai, anche quelli “a radice nuda”. Distanze ottimali per collocare le rose:

  • rose a cespuglio: circa 40 cm l’una dall’altra
  • rosai rampicanti: 100/150cm circa l’una dall’altra
  • rosai ad alberello: 100/150 cm circa l’uno dall’altro
  • rosai a radice nuda: anche a 100/150 cm

Non richiedono terreni particolari, l’importante è che non ristagni l’acqua e godano di molto sole.

La grevillea banksii

Pianta sempre verde, di cui la varietà Robin Gordon è la più coltivata: raggiunge un’altezza di 2 metri e un diametro di 3 metri, prendendo la forma di un piccolo alberello se non viene potata. Le foglie sono di colore verde scuro, nella pagina inferiore sono bianche e setose. I fiori sono di colore rosa/rosso, talvolta bianchi: sono duraturi, e nell’insieme formano una pannocchia lunga (vedi foto).

Esposizione: porla sotto la chioma di un albero, in modo da essere riparata in parte dalla luce. Teme i grandi caldi estivi. Si coltiva all’aperto solo dove le temperature non scendono sotto i 7 gradi. La temperatura ottimale è intorno ai 20 gradi.

Cura della grevillea: il terreno deve essere leggero e non calcareo, un pochino acido, ottenuto mescolando terriccio per piante da fiore, torba e sabbia. Annaffiature: in primavera e in estate, se all’aperto, bagnare con abbondanza. In inverno bagnare quel tanto che basta per non lasciar seccare il terriccio. Dare il fertilizzante due volte alla settimana in primavera e in estate.

Potature: i rami arcuati si accorciano in primavera quando la pianta dà i primi segni di ripresa vegetativa. La riproduzione per seme raramente riesce, meglio farla per talea.

La catambra, pianta antizanzare

Pianta efficace contro le zanzare, in commercio si trovano esemplari sia in vaso per interni (da poche decine di centimetri fino ad esemplari già adulti), sia da far crescere come alberi in giardino. La catambra, con chioma folta e sana di una pianta alta 4/5 metri, può tenere alla larga gli insetti più fastidiosi per un raggio di circa 6 metri, senza alcun effetto collaterale. L’azione repellente verso le zanzare è dovuta alla naturale presenza delle foglie : maggiore è la dimensione della pianta, più estesa risulta l’azione di allontanamento delle zanzare. E’ una pianta a foglie caduche, con chioma tondeggiante, a foglie grandi, larghe fino a 20 centimetri, di colore verde intenso e priva di particolare odore percettibile all’uomo. In giardino può essere piantata come esemplare singolo ed isolato, oppure in gruppo o in filari che vanno a costituire una valida barriera protettiva. Può crescere in contenitore da posizionare sul terrazzo, purchè questo sia profondo almeno 60/70 centimetri in modo da consentire il corretto sviluppo delle radici.

Condizioni e clima: è una pianta rustica e facile da mantenere, cresce molto bene sia nel pieno sole, sia all’ombra. Resiste alle basse temperature, ai venti freddi anche al gelo invernale, si adatta bene a diversi terreni anche se predilige quelli mediamente fertili, ben drenati, in grado di far sviluppare molto velocemente la parte aerea. Sopporta bene anche una moderata siccità.

Cure e manutenzione: scarse sono le esigenze di fertilizzazione: è sufficiente al momento della messa a dimora, autunnale o primaverile, nella buca d’impianto. Utilizzare fertilizzante organico ben maturo (stallatico, letame bovino). Non necessita di particolari potature, se non quelle necessarie per mantenere ordinata la chioma ed eliminare i rami eventualmente secchi.

Il ciliegio ornamentale, albero ideale per piccoli giardini

Il nome scientifico è prunus serrulata amanogawa: è un albero ideale per giardini di piccole dimensioni in quanto ha una crescita di tipo colonnare, con rami che crescono in senso verticale a partire dall’attaccatura del tronco. Fiorisce nella tarda primavera con mazzi di fiori bianchi e sfumature rosa. Il profumo delicato assomiglia a quello della fresia.

Il ciliegio gradisce suoli umidi e fertili, ma ben drenati. Iin posizione soleggiata la fioritura è più abbondante e anche duratura, specialmente se la posizione è poco ventosa.

Controllare periodicamente lo stato di salute di questa pianta che è soggetta all’attacco di parassiti e funghi. I prunus richiedono un terreno fresco, calcareo, profondo e di buona fertilità. I prunus da fiore resistono bene al freddo e a temperature più rigide del limite inferiore di -10 gradi non danneggia le piante in buono stato di salute.