Gelsomino notturno, pianta dal forte profumo

Questa pianta appartiene alla famiglia delle solanacee, ed è nota come cestrum nocturnum. Si caratterizza per la forte intensità del profumo, simile a quello del gelsomino (che però appartiene ad un’altra famiglia botanica), che i suoi fiori emanano durante la loro apertura notturna.

Si presenta come un piccolo medio arbusto, con portamento semirampicante, di altezza di circa 150/170cm, leggermente ricadente verso l’esterno e rami spesso intrecciati tra di loro. Le foglie sono di colore verde brillante, leggermente appuntite. I fiori sono giallo/verdastri, che poi si trasformano in grappoli di bacche bianche.

gelsomino-notturno Gelsomino notturno, pianta dal forte profumo

Consigli per il gelsomino notturno. L’esposizione: deve essere messo a dimora in un luogo molto soleggiato, o semiombreggiato solo per poche ore al giorno. Sopporta temperature di pochi gradi sotto lo zero durante i mesi più freddi (nei quali è bene proteggere la zona del colletto con foglie secche, paglia o sacchi di juta, ed avvolgere la pianta con teli di tessuto non tessuto). Soffre le zone molto ventose, nelle quali vegeta male e produce pochissimi fiori. Cresce bene in un terreno molto fertile, leggero, ben drenato.

Se coltivato in contenitore si consiglia il rinvaso almeno ogni 2 anni, in modo da rinnovare il substrato ed eventualmente cambiare il vaso, che deve essere sempre molto più profondo che largo (perchè gli apparati radicali hanno sviluppo verticale).

Durante il periodo di vegetazione e di fioritura le annaffiature devono essere regolari e abbondanti. In autunno inverno è sufficiente fornire acqua una volta al mese. Le piante in vaso vogliono il doppio di acqua rispetto a quelle piantate per terra. La concimazione va effettuata almeno 2/3 volte nella tarda primavera, prima della formazione delle infiorescenze, che potranno svilupparsi in grande numero. Scegliere prodotti liquidi per piante fiorite da esterno, ricchi di potassio e di fosforo.

E’ una pianta pressochè indenne all’attacco di parassiti animali o patogeni fungini. Può essere colpita solo da afidi o cocciniglie cotonose, facilmente debellabili con instetticidi specifici.

La propagazione si esegue a inizio estate tramite talea di ramo, o mediante i germogli staccati dalla base di una pianta ben sviluppata che radicano subito facilmente.

10 viburnum facili da coltivare, per siepi colorate e profumate

Il viburnum è un arbusto che si sviluppa spesso come siepe, che fiorisce in inverno. Poche sono le specie arboree, alte anche sino a 6/7 metri. Prevalenti sono quelle arbustive alte non più di 2/3 metri. La grande variabilità del genere rende queste piante facilmente adattabili a varie soluzioni. Ecco 10 esemplari belli e facili da tenere in giardino:

  1. Viburnum opulus (o palla di neve): arbusto sempre verde, deciduo, alto fino a 4/5 metri. Foglie a 3 lobi, colore verde scuro, poi rosse in autunno, fiori bianchi in maggio, frutti rossi in autunno. Adatto come esemplare isolato o per formare piccoli gruppi o siepi.
  2. Viburnum farreri: arbusto deciduo, alto fino a 3 metri, foglie ovali, colore verde scuro poi rosa porpora in autunno. Fiori prima rosa, poi bianchi, profumati in dicembre/febbraio, frutti rossi in autunno: adatto come esemplare isolato o per piccoli gruppi
  3. Viburnum rhytidophylum: arbusto sempreverde, alto fino a 5 metri, foglie ovali allungate con superficie raggrinzita di colore verde brillante, fiori bianco giallastro in maggio/giugno. Adatto come esemplare isolato o per formare piccoli gruppi
  4. Viburnum lantana: arbusto deciduo alto fino a 4 metri, foglie verdi/grigio che diventano porpora in autunno. Fiori color crema in maggio, frutti prima gialli, quindi rossi, poi neri a maturità. Adatto come esemplare isolato, piccoli gruppi o siempi. Anche per la coltivazione in contenitore.
  5. Viburnum davidii: arbusto sempreverde di forma compatta, alto fino a 2 metri, foglie ovali di colore verde scuro lucido, fiori piccoli bianchi in aprile/maggio, frutti blu. Adatto per formare piccoli gruppi, anche come tappezzante e per coltivazione in contenitore.
  6. Viburnum cinnamonifolium: albero sempreverde imponenente, alto fino a circa 6 metri, foglie ellittiche di colore verde scuro e lucide. Fiori bianchi che sbocciano in maggio, adatto come esemplare isolato.
  7. Viburnum carfesii: arbusto deciduo dal portamento cespuglioso, alto fino a 2 metri, foglie di colore verde/grigio, rosse in autunno. Fiori bianchi o bianco rosati, profumatissimi. Frutti rossi che diventano blu scuro a maturità. Adatto come esemplare isolato o per siepi, anche per la coltivazione in contenitore
  8. Viburnum plicatum: arbusto deciduo a forma espansa, alto sino a 2 metri, foglie ovali o ellittiche, fiori bianchi o rosa, molto numerosi in aprile/maggio. Adatto come esemplare isolato o per piccoli gruppi
  9. Viburnum tinus: arbusto o albero sempreverde, alto fino a 4 metri, foglie verde scuro, fiori rosa, frutti blu persisenti sui rami dall’autunno alla primavera. La varietà “lucidum” presenta foglie foglie molto lucide e più grandi. Adatto come esemplare isolato, piccoli gruppi o siepi e per la coltivazioni in contenitore
  10. Viburnum acerifolium: arbusto deciduo, alto fino a 2 metri, foglie a 3 lobi, simili a quelle dell’acero, di colore verde opaco, giallo/rosso e marrone in autunno, fiori di colore bianco puro che si aprono in aprile/maggio, frutti inizialmente rossi, po porpora/nero a maturità. Adatto come esemplare isolato o per piccoli gruppi.

Quando piantare il viburno: le specie decidue si possono piantare sia in autunno, sia in primavera. Per le specie sempreverdi è consigliabile attendere il termine del periodo invernale. Cresce bene nelle posizioni soleggiate.

Galleria fotografica Viburnum:
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Griselinia, arbusto per formare siepi in zone marittime

Genere di 6 specie di alberi e arbusti sempreverdi, piuttosto delicati. Le specie descritte sono particolarmente adatte per formare siepi nelle zone marittime a clima mite.

  • Griselinia littoralis: altezza 6/7 metri, diametro 3/4,5 metri. Specie a crescita lenta, che non sopporta i freddi intensi ed è completamente rustica solo nelle zone a clima mite. Le foglie sono cuiose, lucide, verde/giallo. I fiori inusuali, verdi, si formano su piante diverse in aprile/maggio. Non hanno alcun valore ornamentale.
  • La varietà griselinia variegata è una forma meno rustica con fogloie variegate di bianco.
  • Griselinia lucida: dalla Nuova Zelanda, questa specie delicata ha dimensioni simili a quelle della griselinia littoralis, ma ha foglie più grandi e lucide. Si coltiva solo nelle zone a clima mite.

Le gresilinie si piantano in ottobre o in marzo/aprile. Crescono in tutti i terreni, al sole o all’ombra. Sopportano gli spruzzi d’acqua salata e i venti marini violenti. Tranne che nelle zone a clima particolarmente mite le piante giovani devono essere protette durante l’inverno, fino a quando sono bene sviluppate.

Per formare siepi basse le piante si mettono a dimora alla distanza di 45cm l’una dall’altra. Per formare barriere frangivento si piantano alla distanza di 60/90cm. Si cimano i rami per favorire l’infoltimento. Non è necessaria una potatura regolare ma si possono accorciare i rami irregolari in aprile o in agosto. Le siepi si tosano ogni anno, in giugno/luglio.

Berberis, arbusti facili da coltivare

berberis-thunbergii Berberis, arbusti facili da coltivareCreare facilmente una siepe con il berberi. Sono circa 400/450 specie di arbusti sempreverdi e a foglia caduca. Sono apprezzati per i colori che mutano nel corso dell”anno. In primavera si ricopre di fiori giallo/arancio, in autunno fino all’inizio dell’inverno le foglie diventano porpora e le piante si ricoprono di bacche. Il periodo migliore per effettuare la messa a dimora delle piante destinate a formare siepi è quello che va da ottobre ad aprile.

Le specie spoglianti:

  • Berberis vulgaris, chiamato anche crespino, raggiunge l’altezza di 2,5/3 metri. Fiorisce in mazggio. I fiori sono seguiti da frutti commestibili di colore rosso vivo.
  • Berberis aggregato, cespuglio compatto che non supera 1,5 metri di altezza. I fiori gialli compaiono in giugno e sono seguiti da bacche rosse corallo
  • Berberis ottawensis auricoma, la cui altezza massima è di 1,5 metri e il diametro di 1 metro. Le foglie sono di colore porpora bluastro. L’arbusto è spinoso, adatto a formare siepi medie da potare, oppure libere.
  • Berberis thumbergii, raggiunge un’altezza massima di 1,5 metri ed il diametro di 0,70metri. Ha un portamento molto compatto, le foglie sono piccole di colore rosso porpora. E’ molto spinoso, particolarmente adatto per la formazione di siepi anche libere

Le specie sempreverdi

  • Berberis julianae, altezza 2 metri, diametro 1,5 metri. Ha forma eretta e le foglie sono simili a quelle dell’agrifoglio. Fiorisce abbondantemente ad aprile/maggio, poi produce bacche viola. I fusti sono provvisti di numerose spine che lo rendono adatto a formare siepi difensive.
  • Berberis x stenophyilla, cresce fino all’altezza di 150cm per lo stesso diametro. Ha forma arcuata, con foglie minute dal colore verde intenso brillante. Ad aprile sbocciano i fiori di colore giallo dorato, seguiti da pochi frutti neri
  • berberis verrucosa. Il crespino verrucoso raggiunge lentamente l’altezza di 150cm. Si distingue dalle altre specie per via delle escrescenze brune che ricoprono i rami. Le foglie sono piccole e i fiori di colore giallo. I frutti nero/blu. Adatto alla coltivazione in montagna, questa specie tollera l’ombra e la siccità.

Consigli: se coltivati a siepe, i berberi vanno potati una volta l’anno. Le siepi spoglianti vanno potate in febbraio marzo. Quelle sempreverdi dopo la fioritura in giugno. Annaffiare regolarmente una volta ogni 10 giorni per tutto il primo anno, soprattutto in estate. Concimazione: non sono necessarie se sono state collocate in terreni ricchi di sostanza organica. Se la crescita è stentata, dosare 30/60 grammi di concime complesso per ogni pianta.

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Consigli: piante e siepi da potare in inverno, prima dell’arrivo della primavera

potatura-300x224 Consigli: piante e siepi da potare in inverno, prima dell'arrivo della primaveraA fine gennaio/febbraio tutti i germogli della clematide devono essere potati prima della primavera a circa 30 cm dal suolo per il ringiovanimento della pianta e consentire una migliore ramificazione.

Si potano le ortensie, i glicini, le azalee e in generale si eliminano i rami morti, spezzati, inclinati, disinfettando con appositi mastici la superficie di taglio.

Quando le gelate tipiche invernali sono passate possiamo potare le rose e le siepi. E’ necessario intervenire sui rami in eccesso e anche su quelli mal disposti, accorciando quelli che si allungano verso l’alto in modo da privilegiare lo sviluppo in basso. La potatura delle rose a fine inverno è fondamentale per avere uno sviluppo corretto e una fioritura abbondante. Si tagliano i rami secchi e quelli danneggiati dai parassiti, limitando la lunghezza dei rami più lunghi in modo da consentire alla pianta di svilupparsi in larghezza, privilegiando sempre i getti esterni.

Attenzione: attraverso i tagli di rami e corteccia possono entrare funghi e batteri, che provocano danni al legno e malattie. Dopo la potatura bisogna proteggere la parte tagliata con un mastiche (come Protect) che favorisce la cicatrizzazione, evitando così l’insorgenza di pericolosi agenti patogeni. Oltre che favorire la cicatrizzazione delle ferite delle piante è ideale anche per gli innesti.

come_tagliare_le_rose Consigli: piante e siepi da potare in inverno, prima dell'arrivo della primavera

Come potare le rose - Credit: Wilson Bros