Akebia quinata, un veloce rampicante

akebia Akebia quinata, un veloce rampicanteE’ un rampicante semi-sempreverde, a fusti sottili, flessibili, di colore verde/marrone, con crescita rapida e vigorosa. I fusti si possono far sviluppare su muri, graticci oppure lasciare a terra, utilizzando la pianta come tappezzante. Particolaremente adatta per essere coltiata in vaso. Raggiunge un’altezza di 5/7 cm, mentre il suo apparato radicale rimane contenuto. La pianta in primavera produce numerosi fiori di colore porpora, che spuntano a mazzetti restando nascosti tra le foglie che sono di colore verde/scuro.

In  i fiori fanno frutti: piccoli bacelli che contengono una polpa morbida con piccoli semi. Le piante devono essere messe a dimora in vasi di 40/45 cm di diametro, dato che si sviluppa molto in verticale. Se dovete ricoprire un muro: i rami più bassi si piegano orizzontalmente, per rinfoltirne bene la parte inferiore. Potare regolarmente per non farla diventare infestante. Questa pianta per avere una bella fioritura va collocata in pieno sole, ma sopporta senza problemi la mezz’ombra, perchè in ombra completa produrrebbe pochi fiori. Le piante giovani devono essere annaffiate regolarmente, almeno per i primi due/tre mesi dopo averli piantati. In seguito soltanto saltuariamente sopporta periodo di siccità.

Concimare da febbraio ad aprile ogni 10/15 giorni, sciogliendo nell’acqua concime per piante fiorite. Usare terreno ricco e profondo molto ben drenato. Se la pianta è stata messa a dimora in un contenitore cambiare la terra nel vaso ogni due/tre anni utilizzando una miscela 3 parti di terriccio universale e 1 parte di torba. Le piante si moltiplicano per talea o per semi in primavera inoltrata.

Nasturzio, rampicante ideale per dislivelli

Il nasturzio tropaeolum è una pianta perenne, semplice da coltivare, che in zone ad inverni rigidi è coltivata come annuale. Ha un portamento rampicante, non possiede viticci ma ha la capacità di avvolgersi attorno a supporti. I nasturzi possono essere utilizzati per le bordure in prossimità di dislivelli, gradinate, muretti oppure in cesti pensili. Esistono varietà di 25 cm adatte a coltivazioni in vaso chiamate tomthumb. I colori variano nei toni dell’arancione. I nasturzi fioriscono dalla primavera a fine estate, producendo numerosi fiori profumati.

Consigli: staccare i fiori appassiti per prolungare la fioritura. Dopo aver fiorito, i nasturzi formano gruppi di 3 semi: appena diventano verdi si possono raccogliere e farli asciugare in una busta di carta, per conservarli e seminarli successivamente. La pianta predilige terriccio sciolto, drenato e non troppo ricco di sostanze organiche. Un’eccessiva quantità di humus produce foglie molto grandi e pochi fiori. Un terriccio troppo secco e sabbioso rende la pianta spoglia alla base. Evitare pieno sole, specie dove l’estate è calda. In questo caso tagliare le piante anche rasoterra: spunterà nuovo fogliame in autunno, accompagnato da ulteriore fioritura (anche se meno abbondante di quella primaverile).

L’irrigazione è necessaria solo nei climi caldi, dalla primavera inoltrata in poi. Il nasturzio in vaso va irrigato con una maggiore frequenza. Concimare utilizzando un concime liquido per piante fiorite, sciolto nell’acqua delle innaffiature. Nel caso si verifico un calo del numero e delle dimensioni delle foglie somministrare concime organico con azoto una volta ogni 30 giorni.

Seminare i nasturzi. Se vogliamo che già dal mese di giugno fioriscano le piantine di nasturzio, pensiamo a seminarli fin dal mese di febbraio. Suggerimenti:

  • Scegliamo delle varietà nane, adatte ai nostri vasi, e con un buon terriccio da semina.
  • Mettiamo i vasi in posizione riparata e luminosa, all’aperto, proteggendoli con un foglio di plastica trasparente.
  • Quando le piantine saranno in grado di poter essere maneggiate, sistemiamole nei vasi defintivi, come base di piante più grandi o da soli, in cassette per creare una bordura

nasturzi Nasturzio, rampicante ideale per dislivelli

Bathyrus odoratus (pisello odoroso)

Il bathyrus odoratus, conosciuto come pisello odoroso, appartiene alla famiglia delle papillionacee. E’ una pianta a portamento rampicante, che si aggrappa a sostegni attraverso cirri fogliari (organi trasformati). E’ molto veloce nella crescita, con una ricca fioritura da aprile a giugno. La pianta essendo annuale conclude il ciclo vegetativo nel corso dell’anno. Verso la fine di settembre si raccolgono i semi, e si seminano tra gennaio e febbraio per avere le nuove piante l’anno successivo.

L’esposizione è preferibile a mezzombra. Mantenere il terriccio costantemente umido durante tutto il ciclo vegetativo. Concimare dal mese di maggio ogni 15 giorni utilizzando un buon concime liquido per piante fiorite sciolto nell’acqua delle innaffiature.

In inverno è il momento di seminare le piante di piselli odorosi. I semi di questi rampicanti che fioriscono da aprile ad agosto hanno un rivestimento esterno duro, che bisogna ammorbidire mettendoli a bagno in acqua tiepida per 12 ore, poi si mettono in una seminiera interrati a mezzo centimetro di profondità. Innaffiare e collocarla in un luogo caldo e luminoso: le piantine vanno poi trapiantate nel vaso definitivo appena spuntate e prima che il seme attaccato alla radice si stacchi. In un vaso lungo 20 centimetri ce ne staranno 3. Quando le piantine saranno alte 10 centimetri si può portare all’aperto, in un luogo riparato. I piselli odorosi amano essere coltivati in clima freddi o temperati.

Plumbago, arbusto dai fiori azzurri

E’ un arbusto rampicante dall’aspetto un po’ disordinato, con fusti lunghi fino a 3-4 metri. Ha i fiori di colore azzurro, con portamento rampicante dalla crescita rapida che però tende ad afflosciarsi se non è sostenuto da un supporto. Se non ben coltivata, questa varietà azzurra di plumbago è una delle più belle piante decorative. Fiorisce dalla fine della primavera all’inizio dell’inverno. Leggi tutto

Gelsomino del Cile

gelsominodelcile.thumbnail Gelsomino del CileIl gelsomino del Cile è delicato, con una crescita moderata, difficile da curare. Originario del Brasile (!) è un bellissimo rampicante, dal gambo legnoso, che cresce bene solo quando ha uno spazio radicale abbondante. Non è una pianta per vasi piccoli, anche se fiorisce meglio quando è giovane. Il gelsomino è un parente della pervinca, estremamente generosa di fiori, con un bel cespuglio, e lucide foglie sempreverdi. Questa pianta genera dei fiori a cinque petali, e i boccioli sono arrotolati, ben stretti, come un ombrello chiuso.

Consigli: il gelsomino predilige le macchie d’ombra, in alternativa va callocato in un luogo dove non ci sia la luce del sole di mezzogiorno. Annaffiare a fondo, quindi lasciare asciugare il terriccio prima della bagnatura successiva. Le piante adulte hanno bisogno di molta acqua durante il periodo di crescita estiva. In inverno gli esemplari necessitano di annaffiature solo quando le foglie iniziano a languire. Irrorare durante i periodi caldi. In inverno aumentare l’umidità  con un vaporizzatore; non irrorare direttamente la pianta a riposo. Il fertilizzante va dato ogni 15/16 giorni, in primavera e in estate. Usare concime contenente fosforo, interrompendo ad agosto. Rinvasare a marzo con terriccio a base di terra grassa. Non invasare troppo in profondità . Questo gelsomino va tenuto controllato cimando i germogli per evitare che si espanda troppo. Potare dopo la fioritura per avere una buona produzione floreale l’anno successivo. I problemi sono la mosca bianca, il ragnetto rosso, cocciniglie e cocciniglia catanosa. Usare insetticida sistemico a partire dall’inizio del periodo di crescita.