E’ la specie più diffusa, sono circa 400 specie di alberi, arbusti e rampicanti, sia sempreverdi, sia decidue. Il clerodendrum trichotomum è un arbusto o piccolo albero, con altezza di 1,5/4 metri, a crescita lenta e a portamento espanso. I fiori bianco rosati a forma di stella sbocciano in agosto/settembre e successivamente si formano bacche blu/turchese.
Esposizione: sole o mezzombra, ma al riparo di venti. Tutte le specie durante l’inverno devono essere mantenute a una temperatura intorno ai 13 gradi.
Terreno: non ha particolari esigenze di terreno, anche se lo preferisce fertile, ricco di sostanza organica, ben drenato. Prendo spunto da una domanda che mi avete fatto:
Da circa 2 anni ho piantato un clerodendrum trichotomum di circa 4 metri di altezza. Ma non pare avere avuto una buona riuscita: le foglie crescono rade e ci sono molti rami spogli, i pochi fiori cadono in fretta e le caratteristiche bacche autunnalli a stella non le ho mai viste. Vorrei avere qualche consiglio per rinvigorire quest’albero. Mi trovo in una zona marina del centro sud (Abruzzo – Vasto -Ch). Il giardiniere ha posizionato l’albero in una zona soleggiata, ha usato terreno sabbioso, infine periodicamente concimo e innaffio. Ma non l’ho mai potato.
Dopo questa brutta esperienza ho aspettato a prendere altri alberi prima di avere un consiglio di esperti, anche perchè mi avevano detto che il clerodendrum era a crescita rapida e molto decorativo per il mio giardino, invece da più di 2 anni non vedo alcun riscontro
Giuseppe
Spero all’impianto sia stato fatto quanto spiegato sopra. La potatura non è generalmente necessaria. Eliminare i rami secchi disordinati.
Questa pianta, nelle zone fredde, va coltivata in posizioni riparate e con una buona pacciatura di foglie e paglia. In primavera/estate per le specie coltivate all’aperto annaffiare solo in caso di siccità.
Commento (14)
Alessandro| 03/11/2010
Buonasera, volevo delle informazioni riguardo la coltivazione di Trichotomum da seme. I semi presumo siano dentro le bacche, è corretto? Se così fosse
– qual è il periodo migliore per raccogliere le bacche in modo che i semi siano fertili?
– in primavera basta seminare tutta la bacca o bisogna aprirla? Ho provato ad aprirne alcune, ma mi pare un lavoro un pò troppo certosino (nel senso: se i semi fossero nelle bacche niente in natura li toglie, eppure nuove piante crescono lo stesso)
Grazie mille!
verdeblog| 29/11/2010
Per la propagazione del clerodendrum trichotomum: per le specie resistenti si ricorre in autunno o in primavera alla divisione dei palloni radicati che si formano alla base della pianta, o si prelevano fine estate talee semilegnose (rametto dell’anno più una porzione del ramo portante) lunghe 12/15 cm; si piantano in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali, in luoghi protetti ma non riscaldati. Le talee radicate si trapiantano in vivaio nella primavera successiva e si coltivano per 1-2 anni prima di metterli a dimora definitivamente.
Anche per le specie delicate vengono moltiplicate per talee semilegnose, lunghe una decina di cm. prelevati da i germogli laterali da aprile a giugno, utilizzando lo stesso substrato e mantenendo una temperatura intorno ai 20 gradi. DOpo la radicazione si trasferiscono in vasi di 8-10 cm, riempiti con la composta da vasi john innes n.1 e successivamente si invasano.
Bacche e semi è come dici tu, un lavoro un po’ troppo certosino, in bocca al lupo.
Alessandro| 02/12/2010
Grazie delle informazioni!
Giorgio| 25/12/2012
Ad integrazione delle informazioni sul clerodendro: la pianta resiste alla salsedine e abbastanza bene al vento di mare, a differenza della Bignonia.
Avevo dei dubbi su quali piante sistemare nel mio giardino al mare, quasi sulla spiaggia, e dopo vari tentativi (ancora in corso) la pianta, dopo un periodo di crisi dovuto alla troppa concimazione chimica e organica (crescevano le foglie gialle), ha superato l’estate ed ora é a riposo.
E’ cresciuto di ben 80 cm. ed ha perfino fiorito per la prima volta (5 grappolini), anche se non sono evoluti in bacche.
Ai prossimi contatti e grazie per le informazioni che resnde disponibili a tutti.
Giorgio B.
lella| 01/03/2013
il mio cloredenro fiorisce ma non fa le bacche cosa posso fare?
Miranda| 03/04/2017
Ho appena piantato la nuova piantina di clerodendro nata da sola sotto la pianta madre. Ha quattro rami molto bassi che vorrei eliminare. Posso fare adesso?La pianta è alta cca 1.3 m Grazie, Miranda
verdeblog| 22/04/2017
Per il clorodendrum non è richiesta potatura regolare: in marzo/aprile si devono tagliare gli apici dei rami delle specie rustiche danneggiati dal gelo. Gli esemplari troppo grandi, coltivati all’aperto, possono essere potati a fondo, tagliando i rami a 30 cm dalla base, in aprile. Questo è il periodo giusto. La pianta è giovane, prima taglia i primi due rami e poi vedi come ti piace.
verdeblog| 07/02/2019
Per la propagazione del clerodendrum trichotomum: per le specie resistenti si ricorre in autunno o in primavera alla divisione dei palloni radicati che si formano alla base della pianta, o si prelevano fine estate talee semilegnose (rametto dell’anno più una porzione del ramo portante) lunghe 12/15 cm; si piantano in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali, in luoghi protetti ma non riscaldati. Le talee radicate si trapiantano in vivaio nella primavera successiva e si coltivano per 1-2 anni prima di metterli a dimora definitivamente.
Anche per le specie delicate vengono moltiplicate per talee semilegnose, lunghe una decina di cm. prelevati da i germogli laterali da aprile a giugno, utilizzando lo stesso substrato e mantenendo una temperatura intorno ai 20 gradi. DOpo la radicazione si trasferiscono in vasi di 8-10 cm, riempiti con la composta da vasi john innes n.1 e successivamente si invasano.
Bacche e semi è come dici tu, un lavoro un po’ troppo certosino, in bocca al lupo.
Giorgio| 07/02/2019
Ad integrazione delle informazioni sul clerodendro: la pianta resiste alla salsedine e abbastanza bene al vento di mare, a differenza della Bignonia.
Avevo dei dubbi su quali piante sistemare nel mio giardino al mare, quasi sulla spiaggia, e dopo vari tentativi (ancora in corso) la pianta, dopo un periodo di crisi dovuto alla troppa concimazione chimica e organica (crescevano le foglie gialle), ha superato l’estate ed ora é a riposo.
E’ cresciuto di ben 80 cm. ed ha perfino fiorito per la prima volta (5 grappolini), anche se non sono evoluti in bacche.
Ai prossimi contatti e grazie per le informazioni che resnde disponibili a tutti.
Giorgio B.
Miranda| 07/02/2019
Ho appena piantato la nuova piantina di clerodendro nata da sola sotto la pianta madre. Ha quattro rami molto bassi che vorrei eliminare. Posso fare adesso?La pianta è alta cca 1.3 m Grazie, Miranda
verdeblog| 08/02/2019
Per il clorodendrum non è richiesta potatura regolare: in marzo/aprile si devono tagliare gli apici dei rami delle specie rustiche danneggiati dal gelo. Gli esemplari troppo grandi, coltivati all’aperto, possono essere potati a fondo, tagliando i rami a 30 cm dalla base, in aprile. Questo è il periodo giusto. La pianta è giovane, prima taglia i primi due rami e poi vedi come ti piace.
Alessandro| 07/02/2019
Buonasera, volevo delle informazioni riguardo la coltivazione di Trichotomum da seme. I semi presumo siano dentro le bacche, è corretto? Se così fosse
– qual è il periodo migliore per raccogliere le bacche in modo che i semi siano fertili?
– in primavera basta seminare tutta la bacca o bisogna aprirla? Ho provato ad aprirne alcune, ma mi pare un lavoro un pò troppo certosino (nel senso: se i semi fossero nelle bacche niente in natura li toglie, eppure nuove piante crescono lo stesso)
Grazie mille!
lella| 07/02/2019
il mio cloredenro fiorisce ma non fa le bacche cosa posso fare?
Alessandro| 07/02/2019
Grazie delle informazioni!