Come conservare l’albero di Natale

Come garantire lunga vita al vostro abete di Natale? Se lo tenete in vaso, sul balcone, assicurategli un terreno umido ma senza ristagni d’acqua (se possibile evitare il sottovaso). L’esposizione deve essere non soleggiata. Concimare a primavera e in estate. Ogni 3/4 anni sostituire il vaso vecchio con uno nuovo del diametro più grande di 3 centimetri.

albero-di-natale-293x300 Come conservare l'albero di Natale

Se invece avete la possibilità di piantarlo in giardino fare un buco profondo metteteci dentro uno strato di terra mista a letame, infilateci la pianta e innaffiate abbondantemente e attecchirà. Ma siccome potrebbe diventare molto alta, collocatela a una decina di metri da casa o da altri alberi. Ricordatevi di portare in terrazzo l’abete: in qualunque caso sopravviverà ma rimane sofferente.

La coltivazione in vaso non gli si addice.

Commento (12)

  • Stefania| 04/11/2011

    Buongiorno,
    sono un’amante delle piante ma non posseggo un giardino.
    Ho un terrazzo esposto continuamente al sole ed uno dove l’ irraggiamento è scarso.In quest’ultimo ho un abete di Natale in vaso da sei anni, reinvasato una volta. E’ sempre stato bene, ha messo le pigne e i germogli, resina e polline, insomma tutto il processo della pianta in crescita è andato avanti ogni anno. Agli inizi di ottobre c.a. i suoi aghi hanno iniziato ad imbrunirsi e a cadere, specie toccandoli. Ha colpito maggiormente i piccoli germogli, che si staccano con estrema facilità e alcuni stralci di rami più grossi. All’inizio ho tagliato queste parti. Ma la malattia si sta allargando e non so come intervenire. Ci tengo molto anche perchè è un regalo che fu fatto a mia figlia. Il suo primo albero di Natale vero.
    La sua posizione nel terrazzo è all’ombra, anche in estate. Vivo in Puglia per cui subisce il caldo umido di questa regione. Ma annaffiandolo dovutamente e non essendo esposto al sole, ci ha continuato ad allietare con la sua presenza e il suo bel colore.
    Dallo scorso mese lo vedo imbrunirsi sempre più e non so come intervenire. Se mi potete aiutare, consigliandomi un prodotto appropriato per la sua guarigione, vi sarei molto grata.
    Distinti saluti, Stefania

    • verdeblog| 22/11/2011

      L’abete (Picea Exelsa o albero di Natale) probabilmente è stato colpito dalla monaca o bobice monaco, che è una farfalla defogliatrice le cui larve rodono gli aghi dei giovani getti lasciandoli nudi. La monaca compie una generazione all’anno e snerva all’interno dell’uovo allo stato di larva. Queste fuoriescono a partire da aprile e si nutrono degli aghi solo di notte; durante il giorno si ammassano alla base del tronco o tra i muschi nelle sue immediate vicinanze.
      La vita larvale si compie di solito in due mesi o poco più in funzione delle condizioni ambientali. Se è questo parassita si deve intervenire solo sulle larve tra aprile e luglio con Bacillus Thuringiensis al tramonto bgnando soprattutto le parti basali delle piante e il terreno intorno. Il prodotto è innocuo per l’uomo e gli animali domestici.
      Se invece ci sono dei funghi si combatte con dei fungicidi a base di rame.

  • Vito| 05/06/2013

    Buongiorno ho aquistato un abete a Natale scorso però è crescuto è il suo vaso mi sembra molto piccolo è vorrei travasarlo ma vivendo a Taranto in Puglia ho paura che per il caldo specialmente in Giugno l’abete possa subire un trauma che lo porterebbe quasi sicuramente alla morte come mi è già successo in precedenza .Io amo molto le piante anche se non posseggo un giardino ma solo un balcone esposto ai forti venti marini e al sole che da mezzogiorno fino alla sera batte molto fotre tanto che in estate la temperatura vi può raggiungere e superare di gran lunga i 40 gradi . Quindi vorrei sapere qual’è il miglior periodo dell’ anno per cambiare il vaso (travasare)al mio bel abete , visto che sono un principiante vorrei anche sapere come si trapianta l’abete.Perfavore rispondetemi al più presto ho cercato su ogni sito ma non ho trovato nulla.

  • Umberto Pasca| 07/03/2014

    Egregi Signori,
    ho un abete in vaso, acquistato circa 36 anni fa.

    Periodicamente ho effettuato i dovuti rinvasi.
    Oggi, è alto circa 4,5 metri ed è in un vaso largo circa 70 cm.

    La pianta, in linea di massima sta abbastanza bene.
    Ovviamente, in alcuni punti è piuttosto sofferente.
    Cosa mi consigliate?
    Proseguo, rinvasando ogni 3 anni, o tagliandolo ed ELIMINARLO?

    Io abito a Roma in un attico posto al 4° piano.

    Gradirei un Vostro consiglio

    Grazie

    Umberto Pasca

    • verdeblog| 26/03/2014

      Complimenti se da così tanto tempo hai l’albero di Natale in vaso. Di solito al termine del periodo natalizio l’abete va portato al più presto all’aperto o comunque in ambiente luminoso e non riscaldato, a temperature anche di pochi gradi sopra lo zero. In gennaio e febbraio, anche se l’abete è ormai fuori casa, non vanno trascurate le irrigazioni necessarie. In marzo/aprile l’abete potrà essere collocato in piena terra, dopo aver eliminato eventuali rami secchi. Se il vaso è grande, è possibile interrare l’albero con il suo contenitore, in attesa poi di toglierlo nuovamente da terra il Natale successivo. In alternativa, lo si svasa e lo si mette a dimora in ambiente soleggiato, possibilmente ben distante da altri alberi, dl momento che con il tempo è comunque destinato a diventare una pianta di grandi dimensioni. A radicazione avvenuta è possibile distribuire attorno alla sua base un’adeguata dose di concime in granuli, a fine di favorire una più veloce ripresa vegetativa. Se ho ben capito non ha possibilità di metterlo in giardino: se il vaso è piccolo si può continuare a rinvasare: lo si fa in primavera, con terreno leggermente acido. La potatura di solito non è necessaria, se non per eliminare le biforcazioni all’apice degli esemplari giovani. Assolutamente da evitare è la cimatura negli esemplari adulti (non tagliare la punta, mai).

  • DINO TURCHIARULO| 26/02/2017

    BUONGIORNO, IL MIO PROBLEMA E STRETTAMENTE LEGATO A RIUSCIRE A MANTENERE L’ALBERO DI NATALE IN VASO, SUL MIO TERRAZZO DA DOVE NON VIENE MAI SPOSTATO.(ANCHE ADDOBBATO)
    FINO A POCHI GIORNI Fà L’ALBERO ERA IN PERFETTE CONDIZIONI, MA DA QUALCHE GIORNO A PERSO UN PO DELLA SUA LUCENTEZZA VERDE, E PERDE QUALCHE AGO. PREMETTO CHE IN TUTTO QUESTO PERIODO E STATO ANNAFFIATO PERIODICAMENTE. POTETE DARMI QUALCHE CONSIGLIO. GRAZIE

  • Umberto Pasca| 07/02/2019

    Egregi Signori,
    ho un abete in vaso, acquistato circa 36 anni fa.

    Periodicamente ho effettuato i dovuti rinvasi.
    Oggi, è alto circa 4,5 metri ed è in un vaso largo circa 70 cm.

    La pianta, in linea di massima sta abbastanza bene.
    Ovviamente, in alcuni punti è piuttosto sofferente.
    Cosa mi consigliate?
    Proseguo, rinvasando ogni 3 anni, o tagliandolo ed ELIMINARLO?

    Io abito a Roma in un attico posto al 4° piano.

    Gradirei un Vostro consiglio

    Grazie

    Umberto Pasca

    • verdeblog| 07/02/2019

      Complimenti se da così tanto tempo hai l’albero di Natale in vaso. Di solito al termine del periodo natalizio l’abete va portato al più presto all’aperto o comunque in ambiente luminoso e non riscaldato, a temperature anche di pochi gradi sopra lo zero. In gennaio e febbraio, anche se l’abete è ormai fuori casa, non vanno trascurate le irrigazioni necessarie. In marzo/aprile l’abete potrà essere collocato in piena terra, dopo aver eliminato eventuali rami secchi. Se il vaso è grande, è possibile interrare l’albero con il suo contenitore, in attesa poi di toglierlo nuovamente da terra il Natale successivo. In alternativa, lo si svasa e lo si mette a dimora in ambiente soleggiato, possibilmente ben distante da altri alberi, dl momento che con il tempo è comunque destinato a diventare una pianta di grandi dimensioni. A radicazione avvenuta è possibile distribuire attorno alla sua base un’adeguata dose di concime in granuli, a fine di favorire una più veloce ripresa vegetativa. Se ho ben capito non ha possibilità di metterlo in giardino: se il vaso è piccolo si può continuare a rinvasare: lo si fa in primavera, con terreno leggermente acido. La potatura di solito non è necessaria, se non per eliminare le biforcazioni all’apice degli esemplari giovani. Assolutamente da evitare è la cimatura negli esemplari adulti (non tagliare la punta, mai).

  • Vito| 07/02/2019

    Buongiorno ho aquistato un abete a Natale scorso però è crescuto è il suo vaso mi sembra molto piccolo è vorrei travasarlo ma vivendo a Taranto in Puglia ho paura che per il caldo specialmente in Giugno l’abete possa subire un trauma che lo porterebbe quasi sicuramente alla morte come mi è già successo in precedenza .Io amo molto le piante anche se non posseggo un giardino ma solo un balcone esposto ai forti venti marini e al sole che da mezzogiorno fino alla sera batte molto fotre tanto che in estate la temperatura vi può raggiungere e superare di gran lunga i 40 gradi . Quindi vorrei sapere qual’è il miglior periodo dell’ anno per cambiare il vaso (travasare)al mio bel abete , visto che sono un principiante vorrei anche sapere come si trapianta l’abete.Perfavore rispondetemi al più presto ho cercato su ogni sito ma non ho trovato nulla.

  • Stefania| 07/02/2019

    Buongiorno,
    sono un’amante delle piante ma non posseggo un giardino.
    Ho un terrazzo esposto continuamente al sole ed uno dove l’ irraggiamento è scarso.In quest’ultimo ho un abete di Natale in vaso da sei anni, reinvasato una volta. E’ sempre stato bene, ha messo le pigne e i germogli, resina e polline, insomma tutto il processo della pianta in crescita è andato avanti ogni anno. Agli inizi di ottobre c.a. i suoi aghi hanno iniziato ad imbrunirsi e a cadere, specie toccandoli. Ha colpito maggiormente i piccoli germogli, che si staccano con estrema facilità e alcuni stralci di rami più grossi. All’inizio ho tagliato queste parti. Ma la malattia si sta allargando e non so come intervenire. Ci tengo molto anche perchè è un regalo che fu fatto a mia figlia. Il suo primo albero di Natale vero.
    La sua posizione nel terrazzo è all’ombra, anche in estate. Vivo in Puglia per cui subisce il caldo umido di questa regione. Ma annaffiandolo dovutamente e non essendo esposto al sole, ci ha continuato ad allietare con la sua presenza e il suo bel colore.
    Dallo scorso mese lo vedo imbrunirsi sempre più e non so come intervenire. Se mi potete aiutare, consigliandomi un prodotto appropriato per la sua guarigione, vi sarei molto grata.
    Distinti saluti, Stefania

    • verdeblog| 08/02/2019

      L’abete (Picea Exelsa o albero di Natale) probabilmente è stato colpito dalla monaca o bobice monaco, che è una farfalla defogliatrice le cui larve rodono gli aghi dei giovani getti lasciandoli nudi. La monaca compie una generazione all’anno e snerva all’interno dell’uovo allo stato di larva. Queste fuoriescono a partire da aprile e si nutrono degli aghi solo di notte; durante il giorno si ammassano alla base del tronco o tra i muschi nelle sue immediate vicinanze.
      La vita larvale si compie di solito in due mesi o poco più in funzione delle condizioni ambientali. Se è questo parassita si deve intervenire solo sulle larve tra aprile e luglio con Bacillus Thuringiensis al tramonto bgnando soprattutto le parti basali delle piante e il terreno intorno. Il prodotto è innocuo per l’uomo e gli animali domestici.
      Se invece ci sono dei funghi si combatte con dei fungicidi a base di rame.

  • DINO TURCHIARULO| 07/02/2019

    BUONGIORNO, IL MIO PROBLEMA E STRETTAMENTE LEGATO A RIUSCIRE A MANTENERE L’ALBERO DI NATALE IN VASO, SUL MIO TERRAZZO DA DOVE NON VIENE MAI SPOSTATO.(ANCHE ADDOBBATO)
    FINO A POCHI GIORNI Fà L’ALBERO ERA IN PERFETTE CONDIZIONI, MA DA QUALCHE GIORNO A PERSO UN PO DELLA SUA LUCENTEZZA VERDE, E PERDE QUALCHE AGO. PREMETTO CHE IN TUTTO QUESTO PERIODO E STATO ANNAFFIATO PERIODICAMENTE. POTETE DARMI QUALCHE CONSIGLIO. GRAZIE

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