I mesi di luglioe agosto sono i mesi migliori per effettuare il rinvaso di phalenopsis, gattleva e paphiopedilum.
La scelta del terriccio da utilizzare è fondamentale per ottenere piante sane in grado di fiorire abbondantemente: un buon composto, oltrea ad offrire alla pianta un valido sostegno, deve permettere il passaggio dell’aria alle radici e il drenaggio dell’acqua.
Usare 3 parti di corteccia di conifera, una di carbone a pezzetti, una di sabbia grossolana di fiume e una di torba fibrosa.
Esistono in vendita in sacchetti pronti, chiamati “corteccia di conifera” (grande per il gymbodium e gatteva; media per la phalenopsis / sacchetti per le orchidee). Il vaso va pulito o cambiato completamente una/due volte al mese. Somministrare un concime ternario, diluendo con l’acqua di irrigazione alla dose di 10 cc. per decalitro. Dopo la rinvasatura mantenere la pianta umida e in ombra in modo da favorire la crescita delle radici. E’ consigliabile anche l’aggiunta di prodotti a base di vitamina B1. In alternativa, se non si vuole fare un trattamento completo, provare un trattamento da epifite, con fango e radici di felce, e trattare la pianta con anticoccidici (si si nota la presenza di eventuali cocciniglie), oppure eliminarle con un panno o un batuffolo di cotone imbevuto di alcool. Nella stagione estiva si possono portare all’aperto, per esempio sul davanzale di un balcone, stando però attenti che l’esposizione non sia troppo soleggiata. E’ fondamentale non bagnare troppo la phalanopsis, e quando le corolle appassiscono bisogna tagliarle a 15 centimetri dalla base. In questo modo si stimolerà una nuova fioritura.