Consigli per piante in vaso e in giardino a fine maggio

gerani rossi in vaso

Spostare le piante in vaso

E’ ora di portare all’aperto le specie d’appartamento: in questo periodo molte piante da interni iniziano a manifestare sintomi di sofferenza: per rimediare l’ideale è postare le piante fuori. Dentro casa per buona parte dell’anno le piante sono sottoposte a condizioni di temperatura, luce ed umidità non ottimali. Due sono i fattori che determinano situazioni da stress vegetativo: per prima cosa la secchezza dell’aria degli ambienti interni durante il periodo di riscaldamento, e poi l’esposizione a temperature basse anche per brevi durate (ad esempio per correnti d’aria fredda che entrano in caso quando apriamo le finestre d’inverno).

La cura delle piante in vaso in giardino

All’aperto le piante da interni però non devono essere trascurate, bensì sottoposte a regolari cure in grado di favorire una crescita costante ed impedire che possano subire l’attacco di parassiti più numerosi ed agguerriti di quelli che possono svilupparsi negli ambienti domestici. Il rischio maggiore per le piante mantenute all’aperto durante il periodo estivo è rappresentato da i danni da eccesso di temperatura. Queste piante, abituate per molti mesi a temperature domestiche, possono subire lesioni se lasciate esposte a valori termici estremi. Ricordarsi quindi di posizionarle sotto alberi che gli facciano ombra, oppure predisporre strutture ombreggianti (reti, graticci, cannucciati, tendoni) e in generale di proteggerle dal sole diretto.

Le bulbose fiorite

In questo periodo dell’anno le bulbose che sono fiorite a primavera stanno entrando in riposo vegetativo: è il momento di estrarle dal terreno e conservarle nel modo giusto oppure lasciarle nel terreno a seconda della specie. Anemoni, bucaneve e muscari si possono lasciare nel terreno riducendo le irrigazioni, mentre tulipani, giacinti e narcisi hanno la necessità di essere estratti e conservati in luoghi freschi, al buio, in completa siccità, per evitare che si ammuffiscano, anche perchè dopo averli estratti è possibile utilizzarli per suddividere i bulbini e moltiplicare le piante. L’estrazione delle bulbose sfiorite è un’operazione delicata che va effettuata al momento giusto. E’ necessario aspettare che le foglie siano completamente ingiallite perchè il bulbo deve raccogliere attraverso la fotosintesi fogliare tutte le sostanze nutritive per accrescersi e quindi per poter trascorrere l’inverno in stato vegetativo per rifiorire dopo.

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