Coltivare l’orchidea: consigli sulle orchidee

Le operazioni indispensabili per l’orchidea. Prima di cambiare la collocazione del vaso ha bisogno di alcune cure extra: molti esemplari necessitano di concimazioni durante il periodo di crescita. In tal caso dal mese di ottobre è necessario interrompere la somministrazione di fertilizzante sia liquido, sia granulare, e riprendere dal mese di marzo per continuare fino a settembre. Questa interruzione diventa indispensabile nei confronti delle specie che appartengono al genere paphiopedilum, che in questo periodo mettono getti.

La maggior parte delle orchidee sono piante epifite (posseggono radici aeree). Sono epifite quelle che appartengono al genere odontoglossum – cottley e il cymbidium . Altre specie sono terresti, cioè vivono con le radici affondate nel terreno come quelle diffuse nei climi temperati, ad esempio i generi paphiopedilum. Altre sono sotterranee e sono semi acquatiche.

Le più diffuse e di più facile conservazione sono:

  • vanda cattleya
  • dendrobium
  • cymbidium

Consigli mese per mese
Nel mese di aprile ricordarsi anche di concimare tutte le piante; nutrire ogni 15 giorni le orchidee; prelevare talee dalle succulente e trapiantarle Con l’arrivo della primavera anche queste piante si risvegliano e alla base della pianta cominciano a spuntare nuovi germogli. Aiutiamole con un concimo ricco di azoto. Fate passare ai cymbidium le notti al fresco per favorire la fioritura.

Nel mese di maggio/giugno le orchidee in vaso possono essere spostate all’esterno, prestando però attenzione all’esposizione. I primi ad essere spostati e portati all’aperto sono i vasi di cymbodium, poi con le temperature più miti si possono portare fuori anche la cattleya, oncidium, miltonia, cambria e anche la zygopetalum. Quando è più caldo si sposta la phalaenopsis. Queste meraviglie vanno poste in luoghi asciutti dove non ristagni acqua, e secondo le differenti esigenze di luce. Il cymbodium e la cattleya: vuole luce ma evitare il sole diretto, specialmente nelle ore centrali del giorno. Oncidium e cambria: metterle in ambienti luminosi evitando sempre il sole diretto. La phphiopedilum e la zygopetalum devono stare all’ombra. Irrigare correttamente una o due volte alla settimana, evitando gli eccessi idrici, con acqua a temperatura ambiente, non calcarea, senza cloro. Ottima è quella piovana. Se non disponibile usare quella demineralizzata. Per ottenere fioriture costanti è importante garantire alle piante un periodo di temperatura notturna sui 10 gradi. Le piante possono quindi rimanere all’esterno fino all’autunno.

Curare la phalaenopsis: sono le orchidee più amate per i bellissimi fiori a farfalla, eleganti e durevoli. Tenetele al caldo, davanti ad una finestra luminosa, con una buona umidità. Quando innaffiate, fate attenzione ai ristagni di acqua.

Luglio è il momento giusto per dividere un’orchidea. Approfittare del momento del rinvaso per dividere ed ottenere nuovi esemplari. Una volta ringiovanita, la pianta seguirà a produrre fiori. Rinvasarla quando le foglie si infittiscono senza che vi siano i fiori. In questo modo durerà di più e sarà possibile ottenere nuovi esemplari

Procedimento:

  1. estrarre la zolla (massa di radici) dal vaso e dividere la pianta in due o più sezioni, ciascuna con delle radici e con relativi steli
  2. eliminare la terra in eccesso
  3. collocare uno strato di argilla espansa sul fondo di un piccolo vaso per migliorare il drenaggio e aggiungere un po’ di substrato per piantare, separatamente, ciascuna sezione
  4. piantare ciascuna sezione e riempire con substrato speciale per orchidee, permeabile e ricco di corteccia
  5. compattare bene la terra e annaffiare dopo averla piantata.
  6. collocare in un luogo fresco e senza il sole diretto

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Consigli invernali per le orchidee
Durante il mese di ottobre, che rappresenta il passaggio tra l’autunno e l’inverno, è indispensabile dedicare un po’ di tempo alla cura delle proprie orchidee, per aiutarle a meglio adattarsi al cambio di stagione, di temperatura, di umidità ambientale. Molte orchidee floreali in questo periodo dell’anno non si rinvasano, e si interrompono le operazioni di moltiplicazione. Il periodo migliore è aprile/maggio.

Consiglio: difendere le orchidee dal caldo dei termosifoni. L’aria secca che c’è nelle nostre case, da quando abbiamo acceso ai termosifoni, non giova alla salute delle orchidee. La soluzione è semplice: basta disporre le orchidee in una bacinella riempita di argilla espansa, da tenere costantemente immersa nell’acqua, per evitare che attraverso il foro di scolo dei vasi il terriccio si inumidisca troppo, provocando marciumi.
Il consiglio: mettere un sottovaso capovolto sotto ogni contenitore. Tenerle quindi il più lontano possibile dai termo.

In estate chi possiede un giardino o uno spazio all’aperto dovrebbe – tra primavera ed estate – collocare le piante sotto i rami più bassi di un arbusto o di un albero. In questo modo le orchidee beneficeranno dell’umidità e dell’ombra della pianta.
Chi ha un balcone o un terrazzo deve sistemare le piante nell’angolo più ombreggiato. Le orchidee devono ricevere il sole solo nelle prime ore del mattino (dalle 8 alle 11) e al tramonto. Un’elevata irradiazione solare e scarsa umidità non favoriscono la ripresa della pianta. Se ci sono queste condizioni è meglio tenere le piante in casa, nebulizzandole quotidianamente.
L’ingiallimento delle foglie e la fuoriuscita delle radici dal vaso dipendono in genere da eccessiva innaffiatura, anche con acqua non a temperatura ambiente o ricca di cloro, o da eccessiva umidità ambientale. Perciò le orchidee sono sensibili a condizioni di luce, umidità e temperatura non favorevoli.

Commento (42)

  • ANTO R.| 07/11/2009

    HO ALCUNE PHALENOPHIS. SONO COLLOCATE SU DI UN MOBILE IN BAGNO VICINO ALLA FINESTRA. DI GIORNO VIVONO AD UNA TEMPERATURA DI 20°. LA NOTTE LA TEMPERATURA SCENDE ANCHE A 17°. LE INNAFFIO OGNI 10 GIORNI.
    ALCUNE DI ESSE HANNO LE FOGLIE MOLLI; ALTRE LE RADICI MARRONCINE.
    NON SONO MAI RIFIORITE. POTREI SAPERE DOVE SBAGLIO? GRAZIE
    CIAO ANTO R.

    • verdeblog| 26/11/2009

      @anto r
      Uno stesso stelo di questa orchidea può fiorire 2/3 volte. Si taglia dal terzo nodo o quarto nodo prima che finisca la fioritura.
      Le radici putride e molli: la causa è il substrato saturo d’acqua. Deve avere un buon drenaggio. Annaffiare con moderazione e il substrato deve essere quasi asciutto prima di ogni innaffiatura. Non bagnare mai il cuore della pianta. Bagnare ogni 5 giorni. Ogni 3 con temperatura intorno ai 25 gradi, ogni 10 giorni con temperature intorno ai 20 gradi. La temperatura ideal per l’orchidea è tra i 20 e i 22 durante il giorno, di più in estate, e non deve andare sotto ai 18 di notte.
      C’è solo un eccezione: in autunno / inverno non tenerla a circa 16 gradi per 4/6 settimane.
      La posizione ideale è vicino alla finestra.

  • diana| 27/12/2009

    x natale mi hanno regalato un orchidea dentro un vaso e le radici sono tute fuori… come e quanto la devo innaffiare, come devo prendermi cura di lei… non so niente come vivono orchidee

  • marta| 18/02/2010

    Salve, domenica 14 mi hanno regalato un’orchidea, con due steli e due fiori, il problema ora è che un fiore è bello teso mentre l’altro si è ammosciato e non so come recuperarlo. Mi può dare qualche consiglio? Grazie.

  • verdeblog| 24/02/2010

    @diana
    Non è difficile prendersi cura dell’orchidea come si pensa: bisogna scegliere una posizione molto luminosa, fare una bagnatura alla settimana (e data la carnosità delle foglie, per una volta si può saltare anche la sua bagnatura settimanale). Evitare nel modo più assoluto che l’acqua ristagni nell’interno del cono formato dalle foglie. Durante l’inverno bagnare meno frequentemente. Spruzzare il fogliame una o due volte al giorno se la temperatura sale oltre i 21 gradi centigradi.
    La temperatura non deve superare i 25 gradi. In estate la pianta all’aperto va in un punto ombroso e umido. In bocca al lupo

  • Grazia| 25/05/2010

    L’anno scorso a luglio mi hann oregalato una bellissima orchidea. La sua fioritura è durata mesi e, quando è termianta, ho tagliato gli steli tra due nodi come mi era stato detto. Si è formato un altro fiore, ma adesso invece, su uno dei due steli si stanno formando dei nuovi ciuffi di foglie bellissime. Cosa devo fare ora? Si possono trapiantare

  • Grazia| 25/05/2010

    Buongiorno, abito a Torino e l’anno scorso in luglio mi è stata donata una bellissima orchidea. La fioritura è durata mesi, poi, quando si è conclusa, ho tagliato gli steli tra i nodi e cambiato il vaso con uno più grande, come mi era stato detto. Quest’anno, dopo una seconda fioritura, per la verità molto più scarsa, la pianta ha iniziato a produrre lungo gli steli due bei ciuffi di foglie nuove, che ora sono abbastanza cresciute. Cosa devo fare adesso? E’ possibile piantare in qualche modo questi ciuffi di foglie in un nuovo vaso (non hanno radici) o è meglio lasciare che crescano attaccate alla pianta madre? In questo caso dovrei forse arricchire e ingrandire il vaso della “mamma”. Grazie davvero se potrete aiutarmi con qualche consiglio.

  • Dora| 30/05/2010

    Ho un’orchidea che dovrebbe essere della specie cimbydium. L’ho accanto alla porta finestra della cucina, in zona quindi molto illuminata, ma protetta dai raggi solari, le dò acqua una volta a settimana. E’ sempre viva e vegeta, ma (ce l’ho ormai da un anno e mezzo), quest’anno niente fiori. Come mai? Ha bisogno di cure particolari perché fiorisca?L’ho rinvasata da poco, proprio perché pensavo ad un impoverimento della terra del vaso, che si era fatto un po’ stretto

  • verdeblog| 17/06/2010

    @grazia
    non fai presente il nome della tua orchidea, leggo che hai fatto tutto bene. Quest’anno dopo una seconda fioritura un po’ scarsa, la pianta ha iniziato a produrre lungo gli steli due ciuffi di foglie nuove: posso dedurre che sia l’orchidea vanda. Queste orchidee producono germogli laterali che si possono staccare in primavera, invasandoli direttamente in una composta per orchidee, a base di corteccia, osmunda, sfango e altri componenti, ma vanno rinvasate il meno possibile, ovvero quando il substrato tende a perdere le caratteristiche (per esempio diminuisce la sua capacità di drenaggio va solo sostituito lo strato superiore). Nel periodo vegetativo si aggiunge all’acqua di irrigazione una volta ogni 15 giorni del fertilizzante liquido apposito per orchidee con alto contenuto di azoto nella dose di 10cc per decalitro. Se invece è la orchidea phalaenopsis, a scarpetta di venere, orchidee multifiori o il cibidium, scrivi di nuovo, in bocca al lupo

  • verdeblog| 30/06/2010

    @dora
    I cymbidium richiedono sempre la massima luce possibile, ma non il sole diretto. In casa si pongono davanti ad un’ampia finestra, meglio se esposta a sud, e va bene come fai. Queste piante hanno bisogno di poche cure molto mirate: il giusto grado di umidità e un nutrimento specifico. Garantiscono così un’ottima rifiorenza. Il nutrimento: a partire dal mese di luglio per stimolare la differenziazione degli pseudobulbi e favorire la salita a fiore ti consiglio di utilizzare un fertilizzante con un basso tenore di azoto ed uno più elevato in fosforo e potassio, del tipo N10/P30/P20. Si fertilizza così ogni 2 settimane seguendo le istruzioni. Il cymbidium non ama i rinvasi frequenti, non ama neppure i contenitori troppo stretti. Rinvasare quando la pianta inizia a forzare il vaso o il substrato si presenta in avanzato stadio di degrado (compresso, sfibrato, marcescente).

  • mary| 17/07/2011

    ciao! A pasqua mi hanno regalato 2 bellissime orchidee che ho in casa in posizione luminosa da un mese hanno perso tutti i fiori, il rametto dove c’erano i fiori sta’ marcendo……che cosa e’ successo? premetto che annaffio 1 volta ogni 10 giorni. Grazie

  • ele| 19/08/2011

    Salve, circa 1 anno fa ho ricevuto un’ orchidea phalenophis meravigliosa, nella seconda fioritura erano presenti 28 fiori nel momento in cui sono appassiti (ma nn del tutto si erano scoloriti) mi hanno consigliato di tagliarli. Da diversi mesi sono rimaste pochissime foglie e molto piccole, da alcuni rami, sono spuntati i famosi keiki, quindi ho pensato di rinvasarli, sembra che continua a vegetare ma le foglie sono sempre piccoline cosa devo fare?

  • verdeblog| 26/08/2011

    @mary
    Non dici come si chiamano le tue orchidee, ce ne sono varietà per tutti i gusti. Esistono varietà adatte alla coltivazione in casa e ve ne sono sempre di più, resistenti e durature e facili da coltivare in vaso. Scegliere bene la varietà e il luogo in cui ubicare il vaso è davvero l’unico modo per assicurare il successo.
    Vi sono due infallibili trucchi per stimolare la fioritura in interni: le orchidee hanno bisogno di una temperatura fresca e di un periodo di riposo di circa 4/6 settimane in autunno, dopo di che vanno riportate nella loro collocazione. Le orchidee amano la luce e l’umidità ambientale. La temperatura della casa è ideale ma se l’ambiente è asciutto nebulizziamo dell’acqua non calcarea sull’intero fogliame due volte la settimana per mantenere la pianta fresca e con un clima umido (Senza ristagno d’acqua). Annaffiare con moderazione: il substrato non deve mai seccarsi ma deve essere quasi secco prima di ogni annaffiatura. Non annaffiare mai il cuore oppure l’imbuto della pianta. Tagliare il fusto una volta sfiorito e lasciare che la pianta ne produca di nuovi. Concimare nel periodo primavera/autunno con fertilizzante appropriato, senza esagerare

  • verdeblog| 01/09/2011

    L’orchidea phaelanopsis ama la posizione in piena luce, vicino ad una finestra ma non con il sole diretto. Si annaffia abbondantemente durante il periodo vegetativo, lasciando però il substrato prima della somministrazione successiva. E’ anche molto importante l’umidità atmosferica. La temperatura notturna non deve scendere sotto i 16 gradi, la diurna è compresa tra i 23 e i 30 gradi. Forti oscillazini della temperatura provocano la caduta dei boccioli.
    Le phaelanopsis si rinvasano in primavera, quando il substrato comincia a decomporsi. Utilizzare lo stesso terriccio indicato in coltivazione (corteccia tagliata sottilmente, sfango, substrati specifici per orchidee). Sistemare sul fondo del vaso uno strato drenante o cumulo su cui si dispongono le radici e quindi riempire il contenitore di terriccio. Dopo la rinvasatura mantenere la pianta umida e in ombra. E’ consigliabile anche l’aggiunta di prodotti a base di vitamina B1. Una o due volte al mese somministrare un concime ternario liquido con l’acqua di irrigazione alla dose di 10cc per decalitro.

  • maria teresa del franco| 25/10/2012

    ho un vaso con tre orchidee cymbidium aquistate 3 anni fa rifiorite l’anno scorso ma non quest’anno le ho posizionate durante l’inverno in un patio chiuso a vetri temperatura 18 gradi di giorno e 7 di notte, durante la stagione piu’ calda sono sul prato che si annaffia 3 volte durante tutta la giornata garantendo acqua nebulizzata e non diretta, inoltre le foglie hanno assunto una colorazione piu’ chiara, cosa sbaglio? aggiungo che vivo in calabria

    • verdeblog| 10/11/2012

      Il cymbidium è originario dell’asia e dell’australia. In natura conosce due stagioni: quella delle pioggie, caratterizzata da temperature fredde (che noi definiamo fresche), e l’altra è la stagione con scarsità di precipitazioni. Sono queste le sue condizioni ideali. Richiede un’umidità dell’aria intorno al 50% non impossibile da raggiungere anche durante l’inverno nelle case riscaldate (basta avere l’accortezza di mantenere gli umidificatori provvisti di acqua sui termosifoni oppure si poggiano i vasi su uno strato di ghiaino da mantenere bagnato perchè come tutte le orchidee teme il ristagno idrico ed è necessario eliminare l’acqua che dopo le bagnature resta nei sottovasi). Una cosa è umidificare l’atmosfera, un’altra è provocare asfissia. Sempre la massima luce (ma non sole diretto). In primavera/estate la permanenza la temperatura ideale è tra i 15 e i 18 gradi. In autunno la temperatura ideale è di 10 gradi, o anche qualcosa in meno, che favorirà la rifiorenza. Il cymbidium ha bisogno tutti i giorni di acqua in estate, in autunno basta anche solo una volta a settimana (quando vi è il riscaldamento aumentare la frequenza in modo da mantenere il substrato umido). Bisogna evitare acqua calcarea e se si utilizza quella della rete urbana lasciarla riposare perchè evapori il cloro.
      L’ingiallimento può essere dovuto anche al nutrimento. Orchidee di così grande sviluppo devono essere ben nutrite. Si deve utilizzare un fertilizzante apposito per orchidee a forma bilanciata, con azoto fosforo e potassio in parti uguali ad ogni irrigazione nel periodo che va dalla primavera all’estate quando la pianta al termine della fioritura cresce con forza. A partire invece dal mese di luglio consiglio di utilizzare un altro fertilizzante a basso tenore di azoto.

  • Patrizia Giuliani| 24/09/2013

    Salve vorrei sapere se posso dividere un orchidea vanda fra la vecchia pianta e il nuovo germoglio .
    Saluti

    • verdeblog| 07/10/2013

      Questa orchidea va rinvasata il meno possibile: quando il substrato tende a perdere le sue caratteristiche (ad esempio diminuisce la sua capacità di drenaggio) va solo sostituito lo strato superiore. Talvolta le vanda tendono a perdere le foglie in basso: in questo caso si possono togliere gli steli al di sotto delle radici aeree e rinvasarli. Invece la propagazione di queste orchidee produce germogli laterali che si possono staccare in primavera, invasandoli direttamente in una composta per orchidee a base di corteccia osmunda sfango e altri componenti.

  • Rosa| 19/02/2016

    Grazie per gli utilissimi consigli!
    Per i piu’ curiosi, invito a vedere la fioritura di questi bellissimi fiori: http://www.fiori.tv/orchidee-che-sbocciano/
    Le orchidee sono senz’altro tra i piu’ bei fiori grazie alla molteplicita’ delle loro forme (nelle diverse varieta’) e colori :)

  • Teresa| 29/03/2016

    Salve,

    Ho un orchidea Pahalaenopsis da Febbraio. L’ho innaffiata ogni 10 giorni e insieme all’acqua ho mischiato del concime solubile. Adesso ho delle foglie che si stanno ingiallendo dalla base e alquni fiori stanno apassendo ma non credo sia dovuto alle troppe innaffiature. Mi potete dare, per favore, qualche consiglio?
    Grazie mille,

    Teresa

    • verdeblog| 15/04/2016

      Le orchidee possono essere attaccate dalla cocciniglia, un parassita che si attacca saldamente sotto la foglia e ne succhia la linfa. Ce ne possiamo accorgere perchè la foglia – nella parte superiore – presenta delle macchie gialle, risultato dell’azione del parassita, mentre nella parte inferiore ci sono delle macchioline bianche quasi polverose. Devi guardare molto bene. Questo parassita si può eliminare con un cotton fioc imbevuto di alcol, facendolo passare sulle macchie più volte nella parte inferiore delle foglie fino ad eliminare completamente ogni macchia. Per verificare se non ci sia stata data troppa acqua, guarda se le radici sono di un bel verde, così sono ok. Ma se sono gialle, può essere stato la troppa acqua o il troppo concime.

  • verdeblog| 07/02/2019

    @mary
    Non dici come si chiamano le tue orchidee, ce ne sono varietà per tutti i gusti. Esistono varietà adatte alla coltivazione in casa e ve ne sono sempre di più, resistenti e durature e facili da coltivare in vaso. Scegliere bene la varietà e il luogo in cui ubicare il vaso è davvero l’unico modo per assicurare il successo.
    Vi sono due infallibili trucchi per stimolare la fioritura in interni: le orchidee hanno bisogno di una temperatura fresca e di un periodo di riposo di circa 4/6 settimane in autunno, dopo di che vanno riportate nella loro collocazione. Le orchidee amano la luce e l’umidità ambientale. La temperatura della casa è ideale ma se l’ambiente è asciutto nebulizziamo dell’acqua non calcarea sull’intero fogliame due volte la settimana per mantenere la pianta fresca e con un clima umido (Senza ristagno d’acqua). Annaffiare con moderazione: il substrato non deve mai seccarsi ma deve essere quasi secco prima di ogni annaffiatura. Non annaffiare mai il cuore oppure l’imbuto della pianta. Tagliare il fusto una volta sfiorito e lasciare che la pianta ne produca di nuovi. Concimare nel periodo primavera/autunno con fertilizzante appropriato, senza esagerare

  • Rosa| 07/02/2019

    Grazie per gli utilissimi consigli!
    Per i piu’ curiosi, invito a vedere la fioritura di questi bellissimi fiori: http://www.fiori.tv/orchidee-che-sbocciano/
    Le orchidee sono senz’altro tra i piu’ bei fiori grazie alla molteplicita’ delle loro forme (nelle diverse varieta’) e colori :)

  • verdeblog| 07/02/2019

    @dora
    I cymbidium richiedono sempre la massima luce possibile, ma non il sole diretto. In casa si pongono davanti ad un’ampia finestra, meglio se esposta a sud, e va bene come fai. Queste piante hanno bisogno di poche cure molto mirate: il giusto grado di umidità e un nutrimento specifico. Garantiscono così un’ottima rifiorenza. Il nutrimento: a partire dal mese di luglio per stimolare la differenziazione degli pseudobulbi e favorire la salita a fiore ti consiglio di utilizzare un fertilizzante con un basso tenore di azoto ed uno più elevato in fosforo e potassio, del tipo N10/P30/P20. Si fertilizza così ogni 2 settimane seguendo le istruzioni. Il cymbidium non ama i rinvasi frequenti, non ama neppure i contenitori troppo stretti. Rinvasare quando la pianta inizia a forzare il vaso o il substrato si presenta in avanzato stadio di degrado (compresso, sfibrato, marcescente).

  • verdeblog| 07/02/2019

    L’orchidea phaelanopsis ama la posizione in piena luce, vicino ad una finestra ma non con il sole diretto. Si annaffia abbondantemente durante il periodo vegetativo, lasciando però il substrato prima della somministrazione successiva. E’ anche molto importante l’umidità atmosferica. La temperatura notturna non deve scendere sotto i 16 gradi, la diurna è compresa tra i 23 e i 30 gradi. Forti oscillazini della temperatura provocano la caduta dei boccioli.
    Le phaelanopsis si rinvasano in primavera, quando il substrato comincia a decomporsi. Utilizzare lo stesso terriccio indicato in coltivazione (corteccia tagliata sottilmente, sfango, substrati specifici per orchidee). Sistemare sul fondo del vaso uno strato drenante o cumulo su cui si dispongono le radici e quindi riempire il contenitore di terriccio. Dopo la rinvasatura mantenere la pianta umida e in ombra. E’ consigliabile anche l’aggiunta di prodotti a base di vitamina B1. Una o due volte al mese somministrare un concime ternario liquido con l’acqua di irrigazione alla dose di 10cc per decalitro.

  • Teresa| 07/02/2019

    Salve,

    Ho un orchidea Pahalaenopsis da Febbraio. L’ho innaffiata ogni 10 giorni e insieme all’acqua ho mischiato del concime solubile. Adesso ho delle foglie che si stanno ingiallendo dalla base e alquni fiori stanno apassendo ma non credo sia dovuto alle troppe innaffiature. Mi potete dare, per favore, qualche consiglio?
    Grazie mille,

    Teresa

    • verdeblog| 07/02/2019

      Le orchidee possono essere attaccate dalla cocciniglia, un parassita che si attacca saldamente sotto la foglia e ne succhia la linfa. Ce ne possiamo accorgere perchè la foglia – nella parte superiore – presenta delle macchie gialle, risultato dell’azione del parassita, mentre nella parte inferiore ci sono delle macchioline bianche quasi polverose. Devi guardare molto bene. Questo parassita si può eliminare con un cotton fioc imbevuto di alcol, facendolo passare sulle macchie più volte nella parte inferiore delle foglie fino ad eliminare completamente ogni macchia. Per verificare se non ci sia stata data troppa acqua, guarda se le radici sono di un bel verde, così sono ok. Ma se sono gialle, può essere stato la troppa acqua o il troppo concime.

  • maria teresa del franco| 07/02/2019

    ho un vaso con tre orchidee cymbidium aquistate 3 anni fa rifiorite l’anno scorso ma non quest’anno le ho posizionate durante l’inverno in un patio chiuso a vetri temperatura 18 gradi di giorno e 7 di notte, durante la stagione piu’ calda sono sul prato che si annaffia 3 volte durante tutta la giornata garantendo acqua nebulizzata e non diretta, inoltre le foglie hanno assunto una colorazione piu’ chiara, cosa sbaglio? aggiungo che vivo in calabria

    • verdeblog| 08/02/2019

      Il cymbidium è originario dell’asia e dell’australia. In natura conosce due stagioni: quella delle pioggie, caratterizzata da temperature fredde (che noi definiamo fresche), e l’altra è la stagione con scarsità di precipitazioni. Sono queste le sue condizioni ideali. Richiede un’umidità dell’aria intorno al 50% non impossibile da raggiungere anche durante l’inverno nelle case riscaldate (basta avere l’accortezza di mantenere gli umidificatori provvisti di acqua sui termosifoni oppure si poggiano i vasi su uno strato di ghiaino da mantenere bagnato perchè come tutte le orchidee teme il ristagno idrico ed è necessario eliminare l’acqua che dopo le bagnature resta nei sottovasi). Una cosa è umidificare l’atmosfera, un’altra è provocare asfissia. Sempre la massima luce (ma non sole diretto). In primavera/estate la permanenza la temperatura ideale è tra i 15 e i 18 gradi. In autunno la temperatura ideale è di 10 gradi, o anche qualcosa in meno, che favorirà la rifiorenza. Il cymbidium ha bisogno tutti i giorni di acqua in estate, in autunno basta anche solo una volta a settimana (quando vi è il riscaldamento aumentare la frequenza in modo da mantenere il substrato umido). Bisogna evitare acqua calcarea e se si utilizza quella della rete urbana lasciarla riposare perchè evapori il cloro.
      L’ingiallimento può essere dovuto anche al nutrimento. Orchidee di così grande sviluppo devono essere ben nutrite. Si deve utilizzare un fertilizzante apposito per orchidee a forma bilanciata, con azoto fosforo e potassio in parti uguali ad ogni irrigazione nel periodo che va dalla primavera all’estate quando la pianta al termine della fioritura cresce con forza. A partire invece dal mese di luglio consiglio di utilizzare un altro fertilizzante a basso tenore di azoto.

  • Patrizia Giuliani| 07/02/2019

    Salve vorrei sapere se posso dividere un orchidea vanda fra la vecchia pianta e il nuovo germoglio .
    Saluti

    • verdeblog| 08/02/2019

      Questa orchidea va rinvasata il meno possibile: quando il substrato tende a perdere le sue caratteristiche (ad esempio diminuisce la sua capacità di drenaggio) va solo sostituito lo strato superiore. Talvolta le vanda tendono a perdere le foglie in basso: in questo caso si possono togliere gli steli al di sotto delle radici aeree e rinvasarli. Invece la propagazione di queste orchidee produce germogli laterali che si possono staccare in primavera, invasandoli direttamente in una composta per orchidee a base di corteccia osmunda sfango e altri componenti.

  • mary| 08/02/2019

    ciao! A pasqua mi hanno regalato 2 bellissime orchidee che ho in casa in posizione luminosa da un mese hanno perso tutti i fiori, il rametto dove c’erano i fiori sta’ marcendo……che cosa e’ successo? premetto che annaffio 1 volta ogni 10 giorni. Grazie

  • Grazia| 08/02/2019

    Buongiorno, abito a Torino e l’anno scorso in luglio mi è stata donata una bellissima orchidea. La fioritura è durata mesi, poi, quando si è conclusa, ho tagliato gli steli tra i nodi e cambiato il vaso con uno più grande, come mi era stato detto. Quest’anno, dopo una seconda fioritura, per la verità molto più scarsa, la pianta ha iniziato a produrre lungo gli steli due bei ciuffi di foglie nuove, che ora sono abbastanza cresciute. Cosa devo fare adesso? E’ possibile piantare in qualche modo questi ciuffi di foglie in un nuovo vaso (non hanno radici) o è meglio lasciare che crescano attaccate alla pianta madre? In questo caso dovrei forse arricchire e ingrandire il vaso della “mamma”. Grazie davvero se potrete aiutarmi con qualche consiglio.

  • verdeblog| 08/02/2019

    @diana
    Non è difficile prendersi cura dell’orchidea come si pensa: bisogna scegliere una posizione molto luminosa, fare una bagnatura alla settimana (e data la carnosità delle foglie, per una volta si può saltare anche la sua bagnatura settimanale). Evitare nel modo più assoluto che l’acqua ristagni nell’interno del cono formato dalle foglie. Durante l’inverno bagnare meno frequentemente. Spruzzare il fogliame una o due volte al giorno se la temperatura sale oltre i 21 gradi centigradi.
    La temperatura non deve superare i 25 gradi. In estate la pianta all’aperto va in un punto ombroso e umido. In bocca al lupo

  • Grazia| 08/02/2019

    L’anno scorso a luglio mi hann oregalato una bellissima orchidea. La sua fioritura è durata mesi e, quando è termianta, ho tagliato gli steli tra due nodi come mi era stato detto. Si è formato un altro fiore, ma adesso invece, su uno dei due steli si stanno formando dei nuovi ciuffi di foglie bellissime. Cosa devo fare ora? Si possono trapiantare

  • ele| 08/02/2019

    Salve, circa 1 anno fa ho ricevuto un’ orchidea phalenophis meravigliosa, nella seconda fioritura erano presenti 28 fiori nel momento in cui sono appassiti (ma nn del tutto si erano scoloriti) mi hanno consigliato di tagliarli. Da diversi mesi sono rimaste pochissime foglie e molto piccole, da alcuni rami, sono spuntati i famosi keiki, quindi ho pensato di rinvasarli, sembra che continua a vegetare ma le foglie sono sempre piccoline cosa devo fare?

  • verdeblog| 08/02/2019

    @grazia
    non fai presente il nome della tua orchidea, leggo che hai fatto tutto bene. Quest’anno dopo una seconda fioritura un po’ scarsa, la pianta ha iniziato a produrre lungo gli steli due ciuffi di foglie nuove: posso dedurre che sia l’orchidea vanda. Queste orchidee producono germogli laterali che si possono staccare in primavera, invasandoli direttamente in una composta per orchidee, a base di corteccia, osmunda, sfango e altri componenti, ma vanno rinvasate il meno possibile, ovvero quando il substrato tende a perdere le caratteristiche (per esempio diminuisce la sua capacità di drenaggio va solo sostituito lo strato superiore). Nel periodo vegetativo si aggiunge all’acqua di irrigazione una volta ogni 15 giorni del fertilizzante liquido apposito per orchidee con alto contenuto di azoto nella dose di 10cc per decalitro. Se invece è la orchidea phalaenopsis, a scarpetta di venere, orchidee multifiori o il cibidium, scrivi di nuovo, in bocca al lupo

  • diana| 08/02/2019

    x natale mi hanno regalato un orchidea dentro un vaso e le radici sono tute fuori… come e quanto la devo innaffiare, come devo prendermi cura di lei… non so niente come vivono orchidee

  • ANTO R.| 08/02/2019

    HO ALCUNE PHALENOPHIS. SONO COLLOCATE SU DI UN MOBILE IN BAGNO VICINO ALLA FINESTRA. DI GIORNO VIVONO AD UNA TEMPERATURA DI 20°. LA NOTTE LA TEMPERATURA SCENDE ANCHE A 17°. LE INNAFFIO OGNI 10 GIORNI.
    ALCUNE DI ESSE HANNO LE FOGLIE MOLLI; ALTRE LE RADICI MARRONCINE.
    NON SONO MAI RIFIORITE. POTREI SAPERE DOVE SBAGLIO? GRAZIE
    CIAO ANTO R.

    • verdeblog| 08/02/2019

      @anto r
      Uno stesso stelo di questa orchidea può fiorire 2/3 volte. Si taglia dal terzo nodo o quarto nodo prima che finisca la fioritura.
      Le radici putride e molli: la causa è il substrato saturo d’acqua. Deve avere un buon drenaggio. Annaffiare con moderazione e il substrato deve essere quasi asciutto prima di ogni innaffiatura. Non bagnare mai il cuore della pianta. Bagnare ogni 5 giorni. Ogni 3 con temperatura intorno ai 25 gradi, ogni 10 giorni con temperature intorno ai 20 gradi. La temperatura ideal per l’orchidea è tra i 20 e i 22 durante il giorno, di più in estate, e non deve andare sotto ai 18 di notte.
      C’è solo un eccezione: in autunno / inverno non tenerla a circa 16 gradi per 4/6 settimane.
      La posizione ideale è vicino alla finestra.

  • marta| 08/02/2019

    Salve, domenica 14 mi hanno regalato un’orchidea, con due steli e due fiori, il problema ora è che un fiore è bello teso mentre l’altro si è ammosciato e non so come recuperarlo. Mi può dare qualche consiglio? Grazie.

  • Dora| 08/02/2019

    Ho un’orchidea che dovrebbe essere della specie cimbydium. L’ho accanto alla porta finestra della cucina, in zona quindi molto illuminata, ma protetta dai raggi solari, le dò acqua una volta a settimana. E’ sempre viva e vegeta, ma (ce l’ho ormai da un anno e mezzo), quest’anno niente fiori. Come mai? Ha bisogno di cure particolari perché fiorisca?L’ho rinvasata da poco, proprio perché pensavo ad un impoverimento della terra del vaso, che si era fatto un po’ stretto

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