Febbraio: cura di piante e arbusti, calendario lavori e semine

Cosa piantare e seminare
In semenzaio caldo si seminano le annuali da fiore: bocche di leone, begonie, petunie, garofano, portulache, salvia ornamentale. All’aperto si seminano i rampicanti annuali e nell’orto prezzemolo, ravanello, rucola. Si impiantano lagestroemia, ibisco, lillà, melograno, oleandro, spirea, viburno, glicine, rosaio, spinello odoroso, clematide. Verso la fine del mese si seminano a dimora rampicanti annuali, proteggendole con pacciamatura. Si piantano alberi e arbusti vari nel giardino, in particolare rampicanti, clematidi, rose e forsizie. Si riproducono per talea le piante a fusto tenero. Si dividono i cespi delle piante vivaci. In casa, spostare la stella di Natale già potata in un locale buio e fresco: si rinvaserà a maggio. Questo è il mese adatto per la semina di uno dei fiori più diffusi per la coltivazione: il tagete, noto anche come garofano indiano. I semi si possono prelevare a conclusione del loro ciclo, oppure si acquistano in busta. Non bisogna esagerare con il quantitativo di semi perchè la germinazione elevata può causare un sovraffollamento di esemplari in fiore. Il semenzaio va tenuto costantemente umido, e deve essere coperto con una pellicola di cellophane fino al momento della germinazione. A questo punto si toglie la plastica e si sposta la cassetta su un ripiano assolato fino a.l momento in cui i nuovi esemplari non sfoggeranno più di quattro paia di foglie. Giungerà allora il momento giusto per trapiantare i tagete in un substrato con un alto potere drenante che favorisca l’umidità del vaso senza provocare ristagni idrici: i vasi con le nuove piante andranno poi messi in posizione soleggiata.

La fine dell’inverno: il momento più importante per la potatura
Prima della fine dell’inverno occupiamoci degli arbusti: un corretto taglio, oltre a mantenerli nella forma più appropriata, rinforza e permette fioriture più abbondanti. Il momento giusto per effettuare la potatura degli arbusti è alla fine dell’inverno, tra la fine di gennaio e la fine di febbraio, secondo la regione ed il clima. Tagliando prima della ripresa vegetativa, la pianta sarà indotta, al risveglio, a produrre nuovi getti che fioriranno a primavera o in estate. Le piante che fioriscono invece sui rami dell’anno precedente (come la forsizia) vanno potate dopo la fioritura, in modo da tagliare i rami che hanno già prodotto fiori ed indurre la pianta a fare nuovi rami che poi fioriranno l’anno successivo. Consiglio importante: utilizzare forbici da giardino, cesoie robuste, taglienti e pulite, adatte al taglio di rami fino a 15/18 mm di spessore, con impugnatura che offra una buona presa. In generale, gli attrezzi devono essere in ordine (vedi foto Alan Titchmarsh). Ecco una panoramica delle piante da tagliare in questo periodo: verso la metà del mese è l’ultimo momento buono per la potatura di alberi e arbusti a foglia caduca, le rose, le clematidi. Non si toccano gli arbusti che fioriscono in primavera, si potano gli arbusti che hanno fiorito a dicembre e gennaio. Verso la fine del mese nel frutteto è ora di potare albicocchi, cotogno, melo, pero, pesco, susino, castagno, vite e mandorlo. Il ciliegio va potato solo ogni 2/3 anni come il noce. L’ulivo va potato solo tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo.
Si potano e sic imano le siepi per ridisegnare le geometrie, le specie a foglia caduca, gli arbusti fioriti in novembre e dicembre, e quelle piante che hanno perso le bacche. Si potano le rose con un taglio indirizzato verso l’esterno appena al di sopra delle gemme, per favorire lo sviluppo di una chioma ordinata e ben areata, per evitare gli afidi. Si opera sulla Stella di Natale oramai priva di foglie, tagliando i rami a 8/10 centimetri da terra e collocandola in un ambiente fresco e luminoso, senza bagnarla troppo. Si potano le ortensie: recidere solo i rami che hanno già fiorito nella stagione precedente.

Cura e prevenzione malattie
Avviare trattamenti preventivi contro il ragnetto rosso e le cocciniglie del melo e del pero, e sul pesco contro le malattie fungine. Se il clima è relativamente mite (come l’inverno 2016) e il prato non risulta inzuppato a causa delle precipitazioni, è utile rastrellarlo incorporando il materiale raccolto nel compost. Nell’orto è il momento di tagliare e bruciare tutti gli steli residui per eliminare le malattie fungine e le uova degli afidi annidati sulla vegetazione morta. In presenza di brina o di ghiaccio (o neve) evitare di calpestare il prato per non rompere gli steli e non soffocare l’erba. Verso la fine del mese ripulire il tronco degli alberi da frutto con una spazzola di ferro. Eliminare i rami ammalati, frutti mummificati, e se il clima è mite, irrorare con prodotti specifici per prevenire le malattie fungine. Si può iniziare a trapiantare in aiuola e nei vasi le viole del pensiero e le pratoline.

Commento (8)

  • sara| 07/02/2019

    Salve io son pronta a ricominciare a prendermi cura delle mie piante e del mio piccolo orto dopo il riposo invernale..nche quest anno ricomincio a prendermi cura delle mie piante con un prodotto naturale davvero eccezzionale..
    Vi voglio consogliare a tutti i prodotti LARN (www.larn.eu), prodotti naturali, a buon prezzo e di grande qualità.

  • sara| 18/02/2016

    Salve io son pronta a ricominciare a prendermi cura delle mie piante e del mio piccolo orto dopo il riposo invernale..nche quest anno ricomincio a prendermi cura delle mie piante con un prodotto naturale davvero eccezzionale..
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  • Solo Piante| 07/02/2019

    Ogni momento dell’anno è importante per tenere al meglio il giardino però febbraio forse è il mese principale per una ripartenza al massimo della forma per le piante.

  • Solo Piante| 09/03/2016

    Ogni momento dell’anno è importante per tenere al meglio il giardino però febbraio forse è il mese principale per una ripartenza al massimo della forma per le piante.

  • Giulia| 07/02/2019

    Ciao a tutti vorrei chiedervi un consiglio riguardo una piantina che ho da più di 4 anni e ne ha vissute di tutti i colori, ma è sempre riuscita a riprendersi. Si tratta di una campanella viola che si era appena ripresa, da una settimana o poco più ha messo i boccioli ed è lì lì per farli sbocciare. Ora però le foglie stanno diventando molto pallide e su alcune sono comparse delle specie di venature bianche che sembrano tendere al trasparente. Non vorrei si trattasse di un parassita o del modo sbagliato di darle acqua o di tenerla. Non le ho dato fertilizzanti. Se qualcuno ha qualche consiglio da darmi gli sarei molto riconoscente, questa piantina ha anche un significato importante per me e vorrei tanto farla riprendere del tutto.
    La piantina in questione è quella che ho messo come immagine del commento.
    Grazie mille per l’attenzione.
    Giulia.

  • Giulia| 07/02/2019

    Posto un’altra foto perché nel commento precedente si nota poco il problema. Ps:spero di aver scritto nella sezione giusta, in caso contrario chiedo scusa.

  • Giulia| 11/04/2016

    Ciao a tutti vorrei chiedervi un consiglio riguardo una piantina che ho da più di 4 anni e ne ha vissute di tutti i colori, ma è sempre riuscita a riprendersi. Si tratta di una campanella viola che si era appena ripresa, da una settimana o poco più ha messo i boccioli ed è lì lì per farli sbocciare. Ora però le foglie stanno diventando molto pallide e su alcune sono comparse delle specie di venature bianche che sembrano tendere al trasparente. Non vorrei si trattasse di un parassita o del modo sbagliato di darle acqua o di tenerla. Non le ho dato fertilizzanti. Se qualcuno ha qualche consiglio da darmi gli sarei molto riconoscente, questa piantina ha anche un significato importante per me e vorrei tanto farla riprendere del tutto.
    La piantina in questione è quella che ho messo come immagine del commento.
    Grazie mille per l’attenzione.
    Giulia.

  • Giulia| 11/04/2016

    Posto un’altra foto perché nel commento precedente si nota poco il problema. Ps:spero di aver scritto nella sezione giusta, in caso contrario chiedo scusa.

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