Malattie delle piante: come combattere la cocciniglia

Se le nostre piante, prima rigogliose, ora appaiono improvvisamente sofferenti e notiamo sui fusti dele placchette significa che siamo in presenza di un parassita che si chiama cocciniglia, che succhia la linfa e indebolisce velocemente la pianta. Il danno che produce è visibile proprio notando un indebolimento della pianta, con la presenza di una sostanza zuccherina (la mielata) che sporca di nero le foglie e il fusto.

>Si può combattere facilmente purchè si intervenga in breve tempo. Eliminare appena possibile la cocciniglia perchè succhia la linfa della pianta e la indebolisce. I rimedi sono relativamente pochi:

  • utilizzare un cotton fioc, imbevuto di alcool. Con questo accorgimento risulta facile staccare le cocciniglie ed eliminarle
  • se l’infestazione appare estesa si deve ricorrere a insetticidi specifici da utilizzare anche a più riprese, a distanza di 15/20 giorni. Usare insetticida sistemico pronto all’uso (esempio: Bayer Cropscience), efficace anche contro afidi. Oppure usare insetticida in polvere, diluito nell’acqua, e spruzzare sulle piante per l’eliminazione sistematica della cocciniglia (prodotti Ital Agro)

 

Lotta ai parassiti: come combattere ragnetto rosso, cocciniglia, afidi

Primavera, in questi mesi anche i parassiti si svegliano e cominciano a proliferare: terrazzi e giardini devono essere tenuti sotto controllo.

I più comuni sono gli afidi, che formani ampie colonie sulle foglie, sui getti più giovani. Sono perfettamente visibili, benchè il loro colore verde tenda a confondersi con quello della pianta ospite.

Il ragnetto rosso è più insidioso perchè non si vede. Se ne capisce la presenza per delle sottili ragnatele tra i rami e per un rapido accartocciarsi e poi cadere delle foglie. Contro il ragnetto rosso si può agire solo con un buon insetticida. Nome scientifico: Panonychus ulmi. E’ un parassita delle piante. E’ difficile da individuare e per questo si rischia di agire quando i danni maggiori sono già stati fatti. Le foglie iniziano ad ingiallire e seccare, e la pianta deperisce velocemente nel giro di due settimane. I fusti verdi sono l’unica cosa che ci dicono che la pianta è ancora viva, mentre una sottile ragnatela si forma tra le foglie avvizzite. Il ragnetto rosso può facilmente diffondersi nelle altre piante, bisogna perciò combatterlo senza indugio. Semplici rimedi per combattere il ragnetto rosso. Possiamo combatterlo:

  1. semplicemente spruzzando sulle foglie dell’acqua in cui sia stato sciolto del sapone di marsiglia, oppure
  2. utilizzando un preparato specifico come per esempio un insetticida acaricida semplice da usare e di rapida azione. usare insetticida Bayer Cropscience, che combina due principi attivi per combattere insetti ed acari di piante ornamentali e floreali. Il ragnetto rosso ama l’ambiente secco (infatti i suoi attacchi si concentrano in estate) e odia l’acqua, per cui spruzzare la pianta (o lavarla manualmente) aiuta a combatterlo.

La cocciniglia infine è un parassita che ha la forma di un piccolo scudetto, è piatta e aderente al fusto o alla foglia. Per debellarla basta però prendere un cotton fioc imbevuto di alcool per staccarla facilmente. Se sono poche si può agire così, altrimenti si deve ricorrere a un’insetticida specifico. E’ possibile anche prevenire questi parassiti utilizzando un’insetticida sistemico, a base di pirito e di vegetali, da utilizzare per il trattamento (come per esempio l’insetticida Spruzit PPO), efficace per controllare i seguenti parassiti: afidi, ragnetto rosso, tripidi, cocciniglie varie.

La protezione invernale dai parassiti: anche se le piante in questo periodo entrano in una fase vegetativa, il periodo invernale viene spesso sfruttato da molte specie di parassiti per dar modo alle uova di schiudersi o alle larve.

Operazioni di manutenzione da fare: oltre alla spazzolatura dei tronchi, interveniamo con prodotti chimici ad azione preveniva che hanno il compito di distruggere le uova dei parassiti, evitando che si formino colonie dannose. In particolare bisogna prevenire gli afidi, la mosca della frutta, gli acari, le cocciniglie, ma anche le malattie crittogamiche specifiche a cui vanno soggette la vite, il nespolo, l’olivo o il pesco.

Pachira, elegante pianta dal fusto intrecciato

Cura e consigli per la pachira

La pachira è una pianta da interni, sempre verde, non particolarmente delicata, da collocare in casa durante la stagione fredda, in posizione molto luminosa ma schermata (infatti non deve ricevere i raggi diretti del sole, che possono determinare scottature sulle foglie). La specie più conosciuta è la pachira acquatica (bombax glabra o castagna della Guyana). Ha foglie grandi, lucide, con fiori bianco-cremisi che fioriscono in estate. Ma la sua caratteristica più distintiva è il tronco intrecciato.

Condizioni ideali. Durante l’estate è bene portarla all’aperto, in posizione di mezz’ombra. Nei luoghi di origine del centro america e del Brasile può sopportare – per brevi periodi – temperature basse (circa 7(10 gradi), perdendo molte foglie. In appartamento non si deve scendere al di sotto dei 14/16 gradi al fine di evitare la caduta anche consistente delle foglie.
Per un rigoglioso sviluppo la temperatura deve essere mantenuta sempre tra i 20 e i 22 gradi. La pachira richiede irrigazione costante, anche se non abbondante. Nei mesi più caldi il terriccio deve essere mantenuto umido nei primi 4/5 cm. Eliminare sempre l’acqua che ristagna nel sottovaso perchè causa marciumi radicali. In autunno e inverno le irrigazioni vanno ridotte di circa il 50%. In casa, spruzzare acqua sulle foglie sia in estate, sia durante il periodo in cui funziona il riscaldamento. Il terriccio deve essere moderatamente fertile, ben drenato, con un PH leggermente acido.

La pianta ogni 4/5 anni – se sviluppa in modo rigoglioso – richiede un nuovo rinvaso, da farsi in primavera, utilizzando un vaso capiente, più fondo che largo.

Concimazione. Somministrare fertilizzante specifico per piante verdi da interno, a base di azoto, 2/3 volte da inizio primavera a metà estate. Nel caso di un ingiallimento fogliare, è consigliato somministrare (meglio in primavera) un nutrimento a base di aminoacidi e solfato di ferro. Non concimare mai in inverno e durante i periodi più caldi dell’anno.

L’accorciamento dei ciuffi terminali è necessario se la pianta raggiunge uno sviluppo non più compatibile con le dimensioni dell’ambiente. Questa va eseguita in tarda primavera o inizio estate: nei punti di taglio si sviluppano nuovi germogli che, dopo alcuni anni, andranno cimati.

Malattie e problemi. Se sulla parte inferiore delle foglie compaiono delle macchie può significare che la pianta è stata attaccata dalla cocciniglia farinosa. Per identificarle potete provare ad utilizzare una lente di ingrandimento. Vengono via anche a mano, ma ovviamente è meglio dare un prodotto insetticida specifico. Se invece siamo in presenza di foglie che cominciano ad ingiallire o che si accartocciano allora potrebbe trattarsi di un attacco da parte del ragnetto rosso: controllare la presenza di micro ragnatele. Anche in questo caso si combatte con un prodotto specifico acaricida.

Giardinaggio in aprile: piantare, rinvasare, curare le nostre piante

Le operazioni principali in questo mese: diamo aria alle piante in casa, annaffiamo e concimiamo, sostituiamo la terra nei vasi, piantiamo nuove piante, potiamo, combattiamo il sorgere delle malattie.

Piantare e rinvasare

In questo periodo piantare le bulbose che fioriranno in estate e in autunno, come i gladioli, i gigli, i ciclamini. Piantare anche i tuberi di begonia. Mettere a dimora piante di olivo e vite all’aperto. Si può seminare di tutto, se il clima è mite. Distribuire sul terreno una pacciamatura di foglie, tessuto non tessuto. Le piante di casa devono essere sfoltite di chioma e radici e rinvasate in contenitore pulito, con terriccio fresco. Si potano le siepi sempre verdi: per infoltire alla base si taglia la nuova vegetazione nella parte alta. Ringiovaniamo le erbacee di casa, cambiamo la terra ai vasi più grandi, rinvasiamo le piante più piccole. Verso la fine del mese trapiantare all’esterno gli ortaggi e le piante da fiore. Si seminano le specie annuali come amaranto, aster, margherita e zinnia. Verso la fine del mese si procede alla produzione di talee delle piante da fiore, in particolare crisantemi e dalie. Rinvasare i bonsai: in aprile vanno rinvasati i bonsai le cui radici riempiono il vecchio contenitore. Di solito è un’operazione che si effettua ogni 2/3 anni oppure su piante appena acquistate che richiedono un vaso più grande. 

Manutenzione e lotta ai parassiti

Iniziamo a concimare ed irrigare con regolarità le piante per sostenerle nel loro sviluppo.
Controllare che con il caldo non si siano risvegliati afidi e pidocchi. Prevenire i parassiti, che appunto in aprile si risvegliano e proliferano. Il terrazzo deve essere tenuto sotto controllo per evitare l’invasione degli afidi e di conseguenza delle formiche. Procuriamo per tempo gli antiparassitari giusti (esempio Confidor o altro equivalente insetticida sistemico pronto all’uso) contro gli afidi, cocciniglie, mosca bianca e metcalfa. Grazie all’azione sistemica la pianta resta protetta dall’attacco dei parassiti per molto tempo. Per le formiche predisporre per tempo delle barriere naturali, fatte ad esempio con caffè, cenere (vedi guida lotta ai parassiti in primavera)

Potatura e moltiplicazione

In questo periodo si possono moltiplicare alcune piante d’appartamento, con diversi metodi che cambiano a seconda della specie. Se le piante durante l’inverno hanno sofferto per via di alte temperature (in casa) o bassa umidità (causata dai termosifoni) o se sono cresciute troppo allora una bella potata può alleggerire l’apparato aereo, rinforzando la pianta. Se questi scarti della potatura sono sani, allora possono essere usati per la riproduzione. Tutte le felci si possono moltiplicare facilmente attraverso la divisione dei cespi, da effettuare ogni 3/4 anni. Dopo aver estratto la pianta, dividere il pane di terra in due o più parti (secondo la grandezza). Ogni porzione deve essere provvista di radici e apparato aereo, e rinvasare con terriccio per piante acidofile.
Altri metodi di moltiplicazione: la talea in acqua, è più facile il metodo di riproduzione vegetativo che permette di ottenere piante identiche alla madre in poco tempo. Le più indicate sono il cissus, il potus, la tradescantia (zebrina), il philodendron scandens. Si procede tagliando una porzione di stelo lungo 4/5 centimetri, mettendola in un vasetto di vetro pieno di acqua, facendo attenzione che le foglie rimangano alla superficie dell’acqua. Rinvasare in terriccio universale dopo la radicazione.

 

Maggio: quali piante spostare, e ricordiamoci di…

Consigli per la primavera inoltrata: quali piante portare fuori, cosa seminare e alcune operazioni di manutenzione da fare nel mese di maggio

Seminare aspargina, begonia, calceolaria. E’ un buon mese per coltivare talee, se la pianta non è in fiore. Approfittare per dividere la sanseveria o la clivia. Potare le piante spoglie oppure danneggiate (aspidistra, felce, falangio) e quelle che iniziano a crescere troppo, come il ficus beniamino.  Leggi tutto