Lotta ai parassiti: come combattere ragnetto rosso, cocciniglia, afidi

Primavera, in questi mesi anche i parassiti si svegliano e cominciano a proliferare: terrazzi e giardini devono essere tenuti sotto controllo.

I più comuni sono gli afidi, che formani ampie colonie sulle foglie, sui getti più giovani. Sono perfettamente visibili, benchè il loro colore verde tenda a confondersi con quello della pianta ospite.

Il ragnetto rosso è più insidioso perchè non si vede. Se ne capisce la presenza per delle sottili ragnatele tra i rami e per un rapido accartocciarsi e poi cadere delle foglie. Contro il ragnetto rosso si può agire solo con un buon insetticida. Nome scientifico: Panonychus ulmi. E’ un parassita delle piante. E’ difficile da individuare e per questo si rischia di agire quando i danni maggiori sono già stati fatti. Le foglie iniziano ad ingiallire e seccare, e la pianta deperisce velocemente nel giro di due settimane. I fusti verdi sono l’unica cosa che ci dicono che la pianta è ancora viva, mentre una sottile ragnatela si forma tra le foglie avvizzite. Il ragnetto rosso può facilmente diffondersi nelle altre piante, bisogna perciò combatterlo senza indugio. Semplici rimedi per combattere il ragnetto rosso. Possiamo combatterlo:

  1. semplicemente spruzzando sulle foglie dell’acqua in cui sia stato sciolto del sapone di marsiglia, oppure
  2. utilizzando un preparato specifico come per esempio un insetticida acaricida semplice da usare e di rapida azione. usare insetticida Bayer Cropscience, che combina due principi attivi per combattere insetti ed acari di piante ornamentali e floreali. Il ragnetto rosso ama l’ambiente secco (infatti i suoi attacchi si concentrano in estate) e odia l’acqua, per cui spruzzare la pianta (o lavarla manualmente) aiuta a combatterlo.

La cocciniglia infine è un parassita che ha la forma di un piccolo scudetto, è piatta e aderente al fusto o alla foglia. Per debellarla basta però prendere un cotton fioc imbevuto di alcool per staccarla facilmente. Se sono poche si può agire così, altrimenti si deve ricorrere a un’insetticida specifico. E’ possibile anche prevenire questi parassiti utilizzando un’insetticida sistemico, a base di pirito e di vegetali, da utilizzare per il trattamento (come per esempio l’insetticida Spruzit PPO), efficace per controllare i seguenti parassiti: afidi, ragnetto rosso, tripidi, cocciniglie varie.

La protezione invernale dai parassiti: anche se le piante in questo periodo entrano in una fase vegetativa, il periodo invernale viene spesso sfruttato da molte specie di parassiti per dar modo alle uova di schiudersi o alle larve.

Operazioni di manutenzione da fare: oltre alla spazzolatura dei tronchi, interveniamo con prodotti chimici ad azione preveniva che hanno il compito di distruggere le uova dei parassiti, evitando che si formino colonie dannose. In particolare bisogna prevenire gli afidi, la mosca della frutta, gli acari, le cocciniglie, ma anche le malattie crittogamiche specifiche a cui vanno soggette la vite, il nespolo, l’olivo o il pesco.

Pachira, elegante pianta dal fusto intrecciato

Cura e consigli per la pachira

La pachira è una pianta da interni, sempre verde, non particolarmente delicata, da collocare in casa durante la stagione fredda, in posizione molto luminosa ma schermata (infatti non deve ricevere i raggi diretti del sole, che possono determinare scottature sulle foglie). La specie più conosciuta è la pachira acquatica (bombax glabra o castagna della Guyana). Ha foglie grandi, lucide, con fiori bianco-cremisi che fioriscono in estate. Ma la sua caratteristica più distintiva è il tronco intrecciato.

Condizioni ideali. Durante l’estate è bene portarla all’aperto, in posizione di mezz’ombra. Nei luoghi di origine del centro america e del Brasile può sopportare – per brevi periodi – temperature basse (circa 7(10 gradi), perdendo molte foglie. In appartamento non si deve scendere al di sotto dei 14/16 gradi al fine di evitare la caduta anche consistente delle foglie.
Per un rigoglioso sviluppo la temperatura deve essere mantenuta sempre tra i 20 e i 22 gradi. La pachira richiede irrigazione costante, anche se non abbondante. Nei mesi più caldi il terriccio deve essere mantenuto umido nei primi 4/5 cm. Eliminare sempre l’acqua che ristagna nel sottovaso perchè causa marciumi radicali. In autunno e inverno le irrigazioni vanno ridotte di circa il 50%. In casa, spruzzare acqua sulle foglie sia in estate, sia durante il periodo in cui funziona il riscaldamento. Il terriccio deve essere moderatamente fertile, ben drenato, con un PH leggermente acido.

La pianta ogni 4/5 anni – se sviluppa in modo rigoglioso – richiede un nuovo rinvaso, da farsi in primavera, utilizzando un vaso capiente, più fondo che largo.

Concimazione. Somministrare fertilizzante specifico per piante verdi da interno, a base di azoto, 2/3 volte da inizio primavera a metà estate. Nel caso di un ingiallimento fogliare, è consigliato somministrare (meglio in primavera) un nutrimento a base di aminoacidi e solfato di ferro. Non concimare mai in inverno e durante i periodi più caldi dell’anno.

L’accorciamento dei ciuffi terminali è necessario se la pianta raggiunge uno sviluppo non più compatibile con le dimensioni dell’ambiente. Questa va eseguita in tarda primavera o inizio estate: nei punti di taglio si sviluppano nuovi germogli che, dopo alcuni anni, andranno cimati.

Malattie e problemi. Se sulla parte inferiore delle foglie compaiono delle macchie può significare che la pianta è stata attaccata dalla cocciniglia farinosa. Per identificarle potete provare ad utilizzare una lente di ingrandimento. Vengono via anche a mano, ma ovviamente è meglio dare un prodotto insetticida specifico. Se invece siamo in presenza di foglie che cominciano ad ingiallire o che si accartocciano allora potrebbe trattarsi di un attacco da parte del ragnetto rosso: controllare la presenza di micro ragnatele. Anche in questo caso si combatte con un prodotto specifico acaricida.

Febbraio: cura di piante e arbusti, calendario lavori e semine

Cosa piantare e seminare
In semenzaio caldo si seminano le annuali da fiore: bocche di leone, begonie, petunie, garofano, portulache, salvia ornamentale. All’aperto si seminano i rampicanti annuali e nell’orto prezzemolo, ravanello, rucola. Si impiantano lagestroemia, ibisco, lillà, melograno, oleandro, spirea, viburno, glicine, rosaio, spinello odoroso, clematide. Verso la fine del mese si seminano a dimora rampicanti annuali, proteggendole con pacciamatura. Si piantano alberi e arbusti vari nel giardino, in particolare rampicanti, clematidi, rose e forsizie. Si riproducono per talea le piante a fusto tenero. Si dividono i cespi delle piante vivaci. In casa, spostare la stella di Natale già potata in un locale buio e fresco: si rinvaserà a maggio. Questo è il mese adatto per la semina di uno dei fiori più diffusi per la coltivazione: il tagete, noto anche come garofano indiano. I semi si possono prelevare a conclusione del loro ciclo, oppure si acquistano in busta. Non bisogna esagerare con il quantitativo di semi perchè la germinazione elevata può causare un sovraffollamento di esemplari in fiore. Il semenzaio va tenuto costantemente umido, e deve essere coperto con una pellicola di cellophane fino al momento della germinazione. A questo punto si toglie la plastica e si sposta la cassetta su un ripiano assolato fino a.l momento in cui i nuovi esemplari non sfoggeranno più di quattro paia di foglie. Giungerà allora il momento giusto per trapiantare i tagete in un substrato con un alto potere drenante che favorisca l’umidità del vaso senza provocare ristagni idrici: i vasi con le nuove piante andranno poi messi in posizione soleggiata.

La fine dell’inverno: il momento più importante per la potatura
Prima della fine dell’inverno occupiamoci degli arbusti: un corretto taglio, oltre a mantenerli nella forma più appropriata, rinforza e permette fioriture più abbondanti. Il momento giusto per effettuare la potatura degli arbusti è alla fine dell’inverno, tra la fine di gennaio e la fine di febbraio, secondo la regione ed il clima. Tagliando prima della ripresa vegetativa, la pianta sarà indotta, al risveglio, a produrre nuovi getti che fioriranno a primavera o in estate. Le piante che fioriscono invece sui rami dell’anno precedente (come la forsizia) vanno potate dopo la fioritura, in modo da tagliare i rami che hanno già prodotto fiori ed indurre la pianta a fare nuovi rami che poi fioriranno l’anno successivo. Consiglio importante: utilizzare forbici da giardino, cesoie robuste, taglienti e pulite, adatte al taglio di rami fino a 15/18 mm di spessore, con impugnatura che offra una buona presa. In generale, gli attrezzi devono essere in ordine (vedi foto Alan Titchmarsh). Ecco una panoramica delle piante da tagliare in questo periodo: verso la metà del mese è l’ultimo momento buono per la potatura di alberi e arbusti a foglia caduca, le rose, le clematidi. Non si toccano gli arbusti che fioriscono in primavera, si potano gli arbusti che hanno fiorito a dicembre e gennaio. Verso la fine del mese nel frutteto è ora di potare albicocchi, cotogno, melo, pero, pesco, susino, castagno, vite e mandorlo. Il ciliegio va potato solo ogni 2/3 anni come il noce. L’ulivo va potato solo tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo.
Si potano e sic imano le siepi per ridisegnare le geometrie, le specie a foglia caduca, gli arbusti fioriti in novembre e dicembre, e quelle piante che hanno perso le bacche. Si potano le rose con un taglio indirizzato verso l’esterno appena al di sopra delle gemme, per favorire lo sviluppo di una chioma ordinata e ben areata, per evitare gli afidi. Si opera sulla Stella di Natale oramai priva di foglie, tagliando i rami a 8/10 centimetri da terra e collocandola in un ambiente fresco e luminoso, senza bagnarla troppo. Si potano le ortensie: recidere solo i rami che hanno già fiorito nella stagione precedente.

Cura e prevenzione malattie
Avviare trattamenti preventivi contro il ragnetto rosso e le cocciniglie del melo e del pero, e sul pesco contro le malattie fungine. Se il clima è relativamente mite (come l’inverno 2016) e il prato non risulta inzuppato a causa delle precipitazioni, è utile rastrellarlo incorporando il materiale raccolto nel compost. Nell’orto è il momento di tagliare e bruciare tutti gli steli residui per eliminare le malattie fungine e le uova degli afidi annidati sulla vegetazione morta. In presenza di brina o di ghiaccio (o neve) evitare di calpestare il prato per non rompere gli steli e non soffocare l’erba. Verso la fine del mese ripulire il tronco degli alberi da frutto con una spazzola di ferro. Eliminare i rami ammalati, frutti mummificati, e se il clima è mite, irrorare con prodotti specifici per prevenire le malattie fungine. Si può iniziare a trapiantare in aiuola e nei vasi le viole del pensiero e le pratoline.

Coltivare la surfinia o petunia pendula

La pendula è una variante di surfinia, dai fiori coloratissimi, che spesso sviluppa delle vere e proprie cascate di fiori che abbelliscono i nostri terrazzi. Le cure necessarie: questa pianta cresce molto bene, ha bisogno di essere bagnata spesso, in estate, meglio se a giorni alterni. Durante il periodo estivo l’apporto di acqua deve sempre seguire l’andamento climatico: in periodi nuvolosi le annaffiature devono essere moderate. Bisogna evitare i ristagni di acqua perchè la pianta viene facilmente attaccata da parassiti fungini. Leggi tutto

Estate, le cure per salvaguardare le piante e il giardino

Arriva il caldo estivo forte, per salvare le nostre piante in casa e in giardino ricordiamoci di rispettare alcune semplici ma importanti regole.

In giardino abbiamo da fare quasi tutti i giorni, tra regolare le siepi, tagliare il prato, togliere i fiori appassiti e piantare nuove erbacee da fiore per l’autunno. Togliamo quindi i fiori appassiti da rose, rododendri, azalee. E’ importante che la pianta non si indebolisca nel tentativo di andare a seme. Nelle rose, se si taglia sotto la seconda foglia, si ottiene un nuovo ramo fiorifero. Nel rododendro la pianta produrrà nuovi getti che fioriranno l’anno prossimo. La siepe va tagliata non solo perchè tenga la forma estetica più valida ma anche per contenere lo sviluppo. Possiamo tagliarla un po’ più bassa del solito per prevenire la crescita o tagliare qualche ramo interno per indurre una maggiore crescita dal basso.

Cosa piantare in questo periodo: se desideriamo avere fiori anche dopo l’estate dobbiamo preoccuparci fin da ora di piantare delle erbacee a fioritura autunnale, come gli astri, i crisantemi o l’erica. Estirpiamo i bulbi e mettiamo all’asciutto per la prossima stagione. Leggi tutto