Palma delle Canarie

In realtà la Phoenix canariensis può essere utilizzata come pianta da interni solo quando è giovane. Cresce talmente tanto sia in bellezza sia in larghezza che è indispensabile spostarla poi all’esterno, anche se ha bisogno di temperature stabili.

In casa, a causa del riscaldamento, esige molte cure. Ha bisogno di molta umidità ambientale. Deve essere collocata in prossimità della finestra, sempre che non sia esposta a nord. Tollera bene il sole e il caldo. E’ molto esigente in termini di somministrazione di acqua, dal momento che gli esemplari da interni nonostante le loro grandi dimensioni sono piante giovani, che devono attecchire. Vaporizzare di frequente, collocare lontano dalle zone di passaggio perchè ha foglie dure e appuntite.

Questo tipo di palma produce datteri. Concimarla a piccole dosi da aprile fino ad agosto.

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Commento (12)

  • giuseppe| 25/03/2010

    posso asportare il cuore della palma (palma delle canarie) intendendo le foglie all’interno gialle, per intreccirle, (per la festa delle palme) creo danno alla palma o no ???

    grazie in anticipo per la risposta

  • claudio| 30/06/2010

    e vero che esiste un tipo di palma che cresce 80 cm al giorno?

  • Votta Omero| 01/11/2010

    Si può piantare una Palma vicino ad una casa…le radici possono in futuro creare probblemi alla struttura ????

  • salvo| 25/08/2011

    salve vorrei sapere cortesemente a chè distanza si deve piantare una palma,per non creare danni alla struttura delle case?grazie salvo.’

  • Clara Randone| 16/04/2012

    Buongiorno abbiamo un grande giardino sulla collina di San Remo.
    Abbiamo spostato una palma di Washingtonia alta circa 10 metri, un’altra palma di Chamaerops e un ulivo.
    Quali sono gli accorgimenti per far si che non patiscano il trasferimento?
    Esiste un concime o qualche prodotto in grado di aiutarli ?
    Grazie in anticipo per la Vs pronta risposta.

    • verdeblog| 10/05/2012

      Il trapianto è un’operazione delicata che risulta traumatica per la pianta, in particolare per le radici, soprattutto se si opera con arbusti di 5/6 anni di età. Se fatta correttamente, le radici torneranno a sviluppare in modo naturale e si otterrà un nuovo impianto sano.
      Mai concimare dopo un trapianto. L’acqua non deve mai mancare alle piante trapiantate: l’ideale sarebbe un’irrigazione del tipo a goccia, che mantiene costante l’umidità del terreno. Non si deve però esagerare per non creare ristagni che favoriscono fenomeni di marcescenza, maggiori in soggetti con apparati radicali non integri.

  • giuseppe| 08/02/2019

    posso asportare il cuore della palma (palma delle canarie) intendendo le foglie all’interno gialle, per intreccirle, (per la festa delle palme) creo danno alla palma o no ???

    grazie in anticipo per la risposta

  • claudio| 08/02/2019

    e vero che esiste un tipo di palma che cresce 80 cm al giorno?

  • salvo| 08/02/2019

    salve vorrei sapere cortesemente a chè distanza si deve piantare una palma,per non creare danni alla struttura delle case?grazie salvo.’

  • Votta Omero| 08/02/2019

    Si può piantare una Palma vicino ad una casa…le radici possono in futuro creare probblemi alla struttura ????

  • Clara Randone| 08/02/2019

    Buongiorno abbiamo un grande giardino sulla collina di San Remo.
    Abbiamo spostato una palma di Washingtonia alta circa 10 metri, un’altra palma di Chamaerops e un ulivo.
    Quali sono gli accorgimenti per far si che non patiscano il trasferimento?
    Esiste un concime o qualche prodotto in grado di aiutarli ?
    Grazie in anticipo per la Vs pronta risposta.

    • verdeblog| 08/02/2019

      Il trapianto è un’operazione delicata che risulta traumatica per la pianta, in particolare per le radici, soprattutto se si opera con arbusti di 5/6 anni di età. Se fatta correttamente, le radici torneranno a sviluppare in modo naturale e si otterrà un nuovo impianto sano.
      Mai concimare dopo un trapianto. L’acqua non deve mai mancare alle piante trapiantate: l’ideale sarebbe un’irrigazione del tipo a goccia, che mantiene costante l’umidità del terreno. Non si deve però esagerare per non creare ristagni che favoriscono fenomeni di marcescenza, maggiori in soggetti con apparati radicali non integri.

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