Pelargonium odorosi, in fioriera e in piena terra

Oltre al classico impiego come piante da balcone e terrazzo, da mettere a dimora in cassette o piccole fioriere, i pelargonium odorosi si prestano molto bene per aiuole fiorite e bordure in piena terra. Questi pelargoni costituiscono macchie molto decorative, oltre a profumare il giardino. In commercio si trovano varietà come:

  • Pelargonium crispum: profumati, con fiori rosa dai petali stretti
  • Pelargonium graveolens: profumati con fiori rosa e macchie porpora.

Vi sono molti ibridi o varietà derivati. Tra i più noti:

  • geranio clorinda: fiori rosa scuro e foglie con aroma di cedro
  • giant oak: fiori lilla e foglie con aroma di trementina
  • joy lucille: con fiori bianchi e foglie con aroma di menta
  • atlas of roses: fiori rosa e foglie con aroma di rosa.

Consigli sull’esposizione: pienamente soleggiata, non tollerano i luoghi ombrosi, soffrono le posizioni ventose molto più dei pelargoni ornamentali. Sono piante perenni che se conservate durante l’inverno in un luogo luminoso e non troppo freddo (minime non inferiori a 10-12 gradi centigradi) facilmente si mantengono negli anni.
Terreno. Sono piante esigenti per quanto riguarda il subastro, che deve essere di ottima qualità, soffice, molto fertile e ben drenante. Una miscela adatta è così composta: 30% terra da giardino fertile e ben setacciato; 30% torba bruna; 20% sabbia di fiume; 20% di argilla. Bagnarli poco ma con regolarità, senza mai eccedere , soprattutto durante la fase di fioritura, preferibilmente alla sera. Un regolare apporto di fertilizzanti, a partire dalla formazione dei primi fiori e poi ripetuto ogni 10/15 giorni. Bisogna però fare attenzione a non eccedere con i dosaggi.
Per le concimazioni sono adatti i prodotti liquidi, ricchi di fosforo, potassio e ferro, specifici per i gerani ornamentali.
I pelargonium odorosi si ammalano facilmente. In ogni caso è bene fare attenzione agli attacchi fungini e piccoli insetti. Trattamenti insetticidi a base di pireto (o più specifici).

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Commento (12)

  • Giuseppe| 27/06/2009

    Contrariamente a quanto scritto nell’articolo, i pelargoni in generale e i Pelargoni odorosi in particolare, sono sicuramente tra le piante più frugali e resistenti. Dopo tanti anni che li coltivo in giardino, in vaso e in piena terra, non hanno mai dato problemi e ogni anno sono bellissimi; non è per nulla vero che si ammalano facilmente anzi raramente sono colpiti da malattie o parassiti, inoltre crescono bene anche a mezz’ombra, anzi molte cultivar sembrano gradirla maggiormente rispetto al pieno sole.

  • rosetta| 12/07/2009

    I mei gerani parigini dopo una discreta fioritura ora non hanno quasi più fiori ma solo foglie..Mi spiega qual’è il motivo. Sono in posizione soleggiata e provvedo alla loro concimazione. Grazie

  • verdeblog| 09/08/2009

    @Giuseppe
    Riguardo ai pelargoni odorosi in fioriera e in piena terra: sei molto fortunato a crescerli belli e senza malattie, e me ne compiaccio. Ma anche il geranio aromatico, odoroso zonale e parigino, purtroppo vengono attaccati facilmente da funghi (eliminabili con appositi fungicidi), provocati da ristagni d’acqua o umidità troppo elevata, soprattutto in primavera, e gli effetti sono muffa grigia, ruggine e marciumi alle radici (sospendere temporaneamente le annaffiature).
    Tra i parassiti animali responsabili del passaggio del virus da una pianta all’altra si contano afidi e acari, che si possono combattere con antiparassitari specifici. Però non è detto che questa malattia o parassiti possano invadere i pelargonium. Queste piante sono le protagoniste della maggior parte dei nostri balconi, ma negli ultimi anni una farfallina ne ha minato la supremazia portando molti amanti del verde a cercare altre specie con cui decorare il nostro piccolo spazio di natura. A riguardo l’esposizione è vero che crescono molto bene anche a mezz’ombra. Io li ho quasi in ombra totale e sono meravigliosi.

  • giuseppe| 10/08/2009

    Penso che qualsiasi pianta coltivata in ambiente poco adatto diventi debole e si ammali di qualche cosa. Ricordo ancora quando andai a visitale i giardini di kew gardens e vidi in una serra espositiva la ricostruzione dell’ ambiente mediterraneo con alcune delle piante più rappresentative, tra le quali vidi una stentata erbetta tutta gialla e ammalata ma opportunamente cartellinata, il cartellino diceva: Cynodon dactylon, la comune gramigna! pianta tra le infestanti più vigorose! irriconoscibile, tanto era stentata e malaticcia! Non metto in dubbio quanto scritto da Verdeblog, ma secondo me è sbagliato generalizzare queste considerazioni in senso assoluto. Secondo me è più utile dare indicazioni sulle condizioni ambientali (terreno clima ecc) in cui ogni singola specie si riesce ad adattare e a prosperare discretamente, e di conseguenza scegliere di coltivare piante adatte al nostra situazione ambientale, evitando di coltivare piante non adatte che avranno sempre bisogno di essere “medicalizzate”. Spesso c’è la tendenza a usare il fungicida o il fertilizzante di turno a mo’ di pillolina magica che risolva tutti i problemi, senza badare al tipo di terriccio o all’eccesso di innaffiature, esposizione, al tipo di clima ecc. Inoltre c’è da considerare che tutti questi fitofarmaci non sono del tutto innocui sia per l’ambiente che per la nostra salute, quindi se se ne può fare a meno scegliendo piante più adatte e ugualmente belle, meglio cosi.
    Io coltivo alcune decine di tipi diversi di Pelargonium, quindi ho una discreta panoramica sul genere Pelargonium. Negli anni ho abbandonato le cultivar o le specie che non crescevano bene nel mio giardino (magari dopo un paio di tentativi). Non ho più coltivato molti Zonali suscettibili della ruggine o altre troppo suscettibili a verticillum e fusarium varie, o alcune cultivar Macranta più facilmente infestate da aleuroidi (farfalline bianche). Devo dire che sono state poche le cultivar i tipi e le specie che mi hanno dato problemi.
    Per quanto riguarda la Cacyreus marshalli la farfallina esotica che in questi ultimi ha causato cosi tanti problemi, posso dire che non attacca tutti i pelargoni con uguale intensità: i più colpiti sono gli zonali e gli edera (con diverse eccezioni!) i meno colpiti o addirittura del tutto immuni sono molti macranta, unique, e la quasi totalità degli odorosi e moltissime specie botaniche di pelargoni.

  • Lory| 28/09/2011

    Da alcuni mesi ho ricevuto in regalo un geranio odoroso che profuma intensamente d’incenso, non ho mai visto la fioritura e vorrei conoscere il nome scientifico per poterlo catalogare. ringrazio chi mi potrà aiutare. Lory

    • verdeblog| 25/10/2011

      Le varietà di pelargoni odorosi. In commercio si trovano le specie pure: pelargonium crispum profumati, con fiori rosa dai petali stretti. Pelargonium giravealens, profumati con fiori rosa e macchie porpora: pelargonium tomentosum, con foglie dal profumo di menta; pelargonium asperum, pelargonium grossularioides, pelargonium odoratissimum. Ci sono anche molti ibridi o varietà derivati per incroci. Tra i più noti: attar of roses, fiori rosa e foglie con aroma di rosa; sweet mimosa, fiori rosa chiaro e foglie con aroma di mela dolce; peter’s luck, fiori rosa chiaro e foglie con aroma di agrume forte; clorinda, fiori rosa scuro e foglie con aroma di cedro; welling, fiori rosa scuro e foglie con aroma pungente (resina, assenzio); joy lucille: fiori bianchi e foglie con aroma di menta; prince of orange, con aroma di mandarino arancio e fiori lilla; lady mary: aroma di agrumi e rosa, fiori lilla; royal oak, con aroma di resina e fiori lilla; giant oak, aroma di trementina e fiori lilla. Penso che la tua sia il plectranthus forsteri.

  • giuseppe| 07/02/2019

    Penso che qualsiasi pianta coltivata in ambiente poco adatto diventi debole e si ammali di qualche cosa. Ricordo ancora quando andai a visitale i giardini di kew gardens e vidi in una serra espositiva la ricostruzione dell’ ambiente mediterraneo con alcune delle piante più rappresentative, tra le quali vidi una stentata erbetta tutta gialla e ammalata ma opportunamente cartellinata, il cartellino diceva: Cynodon dactylon, la comune gramigna! pianta tra le infestanti più vigorose! irriconoscibile, tanto era stentata e malaticcia! Non metto in dubbio quanto scritto da Verdeblog, ma secondo me è sbagliato generalizzare queste considerazioni in senso assoluto. Secondo me è più utile dare indicazioni sulle condizioni ambientali (terreno clima ecc) in cui ogni singola specie si riesce ad adattare e a prosperare discretamente, e di conseguenza scegliere di coltivare piante adatte al nostra situazione ambientale, evitando di coltivare piante non adatte che avranno sempre bisogno di essere “medicalizzate”. Spesso c’è la tendenza a usare il fungicida o il fertilizzante di turno a mo’ di pillolina magica che risolva tutti i problemi, senza badare al tipo di terriccio o all’eccesso di innaffiature, esposizione, al tipo di clima ecc. Inoltre c’è da considerare che tutti questi fitofarmaci non sono del tutto innocui sia per l’ambiente che per la nostra salute, quindi se se ne può fare a meno scegliendo piante più adatte e ugualmente belle, meglio cosi.
    Io coltivo alcune decine di tipi diversi di Pelargonium, quindi ho una discreta panoramica sul genere Pelargonium. Negli anni ho abbandonato le cultivar o le specie che non crescevano bene nel mio giardino (magari dopo un paio di tentativi). Non ho più coltivato molti Zonali suscettibili della ruggine o altre troppo suscettibili a verticillum e fusarium varie, o alcune cultivar Macranta più facilmente infestate da aleuroidi (farfalline bianche). Devo dire che sono state poche le cultivar i tipi e le specie che mi hanno dato problemi.
    Per quanto riguarda la Cacyreus marshalli la farfallina esotica che in questi ultimi ha causato cosi tanti problemi, posso dire che non attacca tutti i pelargoni con uguale intensità: i più colpiti sono gli zonali e gli edera (con diverse eccezioni!) i meno colpiti o addirittura del tutto immuni sono molti macranta, unique, e la quasi totalità degli odorosi e moltissime specie botaniche di pelargoni.

  • verdeblog| 07/02/2019

    @Giuseppe
    Riguardo ai pelargoni odorosi in fioriera e in piena terra: sei molto fortunato a crescerli belli e senza malattie, e me ne compiaccio. Ma anche il geranio aromatico, odoroso zonale e parigino, purtroppo vengono attaccati facilmente da funghi (eliminabili con appositi fungicidi), provocati da ristagni d’acqua o umidità troppo elevata, soprattutto in primavera, e gli effetti sono muffa grigia, ruggine e marciumi alle radici (sospendere temporaneamente le annaffiature).
    Tra i parassiti animali responsabili del passaggio del virus da una pianta all’altra si contano afidi e acari, che si possono combattere con antiparassitari specifici. Però non è detto che questa malattia o parassiti possano invadere i pelargonium. Queste piante sono le protagoniste della maggior parte dei nostri balconi, ma negli ultimi anni una farfallina ne ha minato la supremazia portando molti amanti del verde a cercare altre specie con cui decorare il nostro piccolo spazio di natura. A riguardo l’esposizione è vero che crescono molto bene anche a mezz’ombra. Io li ho quasi in ombra totale e sono meravigliosi.

  • Lory| 07/02/2019

    Da alcuni mesi ho ricevuto in regalo un geranio odoroso che profuma intensamente d’incenso, non ho mai visto la fioritura e vorrei conoscere il nome scientifico per poterlo catalogare. ringrazio chi mi potrà aiutare. Lory

    • verdeblog| 07/02/2019

      Le varietà di pelargoni odorosi. In commercio si trovano le specie pure: pelargonium crispum profumati, con fiori rosa dai petali stretti. Pelargonium giravealens, profumati con fiori rosa e macchie porpora: pelargonium tomentosum, con foglie dal profumo di menta; pelargonium asperum, pelargonium grossularioides, pelargonium odoratissimum. Ci sono anche molti ibridi o varietà derivati per incroci. Tra i più noti: attar of roses, fiori rosa e foglie con aroma di rosa; sweet mimosa, fiori rosa chiaro e foglie con aroma di mela dolce; peter’s luck, fiori rosa chiaro e foglie con aroma di agrume forte; clorinda, fiori rosa scuro e foglie con aroma di cedro; welling, fiori rosa scuro e foglie con aroma pungente (resina, assenzio); joy lucille: fiori bianchi e foglie con aroma di menta; prince of orange, con aroma di mandarino arancio e fiori lilla; lady mary: aroma di agrumi e rosa, fiori lilla; royal oak, con aroma di resina e fiori lilla; giant oak, aroma di trementina e fiori lilla. Penso che la tua sia il plectranthus forsteri.

  • rosetta| 07/02/2019

    I mei gerani parigini dopo una discreta fioritura ora non hanno quasi più fiori ma solo foglie..Mi spiega qual’è il motivo. Sono in posizione soleggiata e provvedo alla loro concimazione. Grazie

  • Giuseppe| 07/02/2019

    Contrariamente a quanto scritto nell’articolo, i pelargoni in generale e i Pelargoni odorosi in particolare, sono sicuramente tra le piante più frugali e resistenti. Dopo tanti anni che li coltivo in giardino, in vaso e in piena terra, non hanno mai dato problemi e ogni anno sono bellissimi; non è per nulla vero che si ammalano facilmente anzi raramente sono colpiti da malattie o parassiti, inoltre crescono bene anche a mezz’ombra, anzi molte cultivar sembrano gradirla maggiormente rispetto al pieno sole.

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