Primavera: cura, potature e pulizie per le piante in casa e in giardino

Le giornata più lunghe hanno indotto le piante di casa a risvegliarsi e a mettere nuovi germogli. Approfittiamone per dare loro un nuovo vaso o annaffiamole con un po’ di concime per sostenerne lo sviluppo. Con il risveglio vegetativo la pianta assorbe una quantità di acqua via via crescente.  Se durante l’inverno la maggior parte dell’acqua delle nostre annaffiature se ne andava in evaporazione dalla superficie del terreno o attraverso il vaso di coccio, con la primavera le cose cambiano radicalmente. Spegnendo i termosifoni e lasciando aperte le finestre più a lungo l’evaporazione diminuisce, mentre il risveglio vegetativo fa si che le radici assorbano più acqua dalla parte centrale del vaso. E se durante l’inverno un modesta umidità nel vaso poteva essere sufficiente alla conservazione della pianta, ora più che mai si impone un’annaffiatura consistente, che faccia giungere l’acqua anche al centro del vaso. Le piante, oltre che bere, si devono nutrire: il loro nutrimento sono i sali minerali che trovano nel terreno e che attraverso l’acqua possono essere veicolati all’interno della pianta. Ci sono tre elementi fondamentali per la vita e lo sviluppo della pianta: l’azoto, il fosforo e il potassio.

In questo periodo si effettua la pulizia e la potatura di riordino di molte piante d’appartamento. Tutto questo consiste nell’eliminare tutte le parti secche, malate, e i rami che non rientrano nella forma voluta. Il materiale ricavato può essere usato per la moltiplicazione se si è tagliato correttamente. Il taglio deve essere pulito, è possibile ricavare talee per ottenere nuove piante:  è un metodo di propagazione molto utilizzato che offre notevoli vantaggi, la possibilità di ottenere innumerevoli talee da una singola parte di pianta, ottenendo piante identiche alla pianta madre. Le talee erbacee radicano facilmente: al momento della preparazione prelevare una porzione apicale di ramo, oppure un piccolo rametto, cercando di conservare un piede, ovvero una parte del ramo a cui la talea era attaccata. E’ sufficiente mettere le porzioni delle piante in vasetti pieni d’acqua (vasetti di vetro), facendo in modo che le foglie rimangano sopra l’acqua. Una volta radicate mettiamo ogni singola piantina ottenuta dalla pianta madre in una buca (vaso) e aggiungiamo terriccio di qualità morbido e fertile.

E’ dal mese di marzo che si possono moltiplicare tramite margotta le magnolie a foglia caduca. Ultimata la potatura della vite prima che i tagli la facciano “piangere” continuare i lavori di potatura nel frutteto. A lavoro ultimato, con la ramaglia predisporre tutori per i piselli. Dedicatevi alla cura delle rose: ripulite il terreno, interrate un po’ di concime, sarchiate, ultimate la messa a dimora di nuovi esemplari, seminate il pisello odoroso, moltiplicate per talea il ficus elastica e coprite il vaso con plastica trasparente.

Seminate fiori annuali: anche in terrazzo, in vaso, incominciate a mettere a dimora i gladioli, distanziando i corni di 20 centimetri. Curate il prato, sopratutto quello seminato di recente: rifinite i bordi, se necessario rieffettuare la trasemina.

Commento (4)

  • nicol| 10/03/2017

    buongiorno , vorrei un consiglio per un ficus benjamin che ha 25 anni e che ho tenuto troppo all’esterno (deve essere gelato). Ora ha perso tutte le foglie ma il tronco sotto è verde. L’ho potato. E’ meglio rimetterlo sul balcone al sole o tenerlo ancora in casa ?

    • verdeblog| 18/03/2017

      Il benjamin può essere mantenuto all’aperto a mezzombra, avendo però l’accortezza di evitare lo sbalzo di temperatura tra ambiente esterno fresco e luogo interno riscaldato da termosifoni, situazione che causa problemi di adattamento, con caduta massiccia e rapida delle foglie. Necessita inoltre di buona luminosità purchè non si tratti di insolazione diretta, e di una temperatura media tra circa 18 e 25 gradi. Soffre quindi gli sbalzi improvvisi di temperatura e sopratutto le correnti di aria fredda. Il periodo di potatura: va eseguita tra marzo e settembre, quindi posizionarla in un posto adeguato a tutto questo. Non so se sei al nord o al sud, l’ideale è ora rispettare queste condizioni e vedere se si riprende. Altre info sul ficus benjamin qui:
      Per rimetterlo in forma:
      http://www.verdeblog.com/consigli-primavera-ficus-beniamino-201603/
      Consigli in generale sul ficus benjamin:
      http://www.verdeblog.com/ficus-beniamino-200707/

  • nicol| 07/02/2019

    buongiorno , vorrei un consiglio per un ficus benjamin che ha 25 anni e che ho tenuto troppo all’esterno (deve essere gelato). Ora ha perso tutte le foglie ma il tronco sotto è verde. L’ho potato. E’ meglio rimetterlo sul balcone al sole o tenerlo ancora in casa ?

    • verdeblog| 07/02/2019

      Il benjamin può essere mantenuto all’aperto a mezzombra, avendo però l’accortezza di evitare lo sbalzo di temperatura tra ambiente esterno fresco e luogo interno riscaldato da termosifoni, situazione che causa problemi di adattamento, con caduta massiccia e rapida delle foglie. Necessita inoltre di buona luminosità purchè non si tratti di insolazione diretta, e di una temperatura media tra circa 18 e 25 gradi. Soffre quindi gli sbalzi improvvisi di temperatura e sopratutto le correnti di aria fredda. Il periodo di potatura: va eseguita tra marzo e settembre, quindi posizionarla in un posto adeguato a tutto questo. Non so se sei al nord o al sud, l’ideale è ora rispettare queste condizioni e vedere se si riprende. Altre info sul ficus benjamin qui:
      Per rimetterlo in forma:
      http://www.verdeblog.com/consigli-primavera-ficus-beniamino-201603/
      Consigli in generale sul ficus benjamin:
      http://www.verdeblog.com/ficus-beniamino-200707/

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