I lavori in giardino ad inizio primavera. Ricordiamoci di…

Promemoria veloce per: prato, ortensie, gerani, piante aromatiche e rinvaso/spostamente di piante in vaso.

In marzo ultimare gli interventi di potatura su alberi, arbusti a foglia caduca e rosai. L’ortensia va potata, tagliando i getti che hanno portato i fiori dell’anno precedente, a 2/3 coppie di gemme dalla base. Nel frutteto terminare le potature di produzione e di allevamento su actinidia (kiwi). Distribuire la pacciamatura per le fragole, che impedirà la crescita delle erbacee e manterrà fresche le radici. E’ il momento dei trattamenti protettivi nel frutteto, evitando le piante già in fiore. Si pulisce il sottochioma e si rinnova la pacciamatura. Rinvasare le piante da interni che ne hanno la necessità. E’ ora di fare la trasemina del prato già esistente ma danneggiato seminando a spaglio qualche manciata di semente, mista a sabbia e terriccio poroso. Moltiplicare le aromatiche per divisione del cespo: maggiorana, melissa, menta, dragoncello, erba cipollina. Con il favore del clima mite in giardino si può piantare di tutto.

In questo periodo è possibile rinvasare con successo le piante d’appartamento. L’operazione è da farsi per le piante che hanno radici che fuoriescono dal foro di scolo e quelle in cui le radici hanno riempito tutto il contenitore. Il rinvaso di solito viene eseguito ogni due anni. Dopo questo periodo il terriccio presente nei vasi perde le sue caratteristiche strutturali: le annaffiature dilavano il terreno degli elementi nutritivi. Al momento del rinvaso è necessario avere a disposizione del substrato fresco, che può essere terriccio universale già pronto, oppure miscuglio miscelato tra terriccio universale, sabbia e torba. Rimuovere se possibile il vecchio terriccio e asportare le parti dell’apparato radicale secche o malate. Inserire la pianta alla stessa profondità cui era posta in precedenza e, con una leggera pressione, far penetrare il terreno negli spazi tra le radici. Dopo aver riempito il vaso, scuotetelo un paio di volte per permettere a eventuali sacche di aria di colmarsi di terra. Dopo il rinvaso non fertilizzare per almeno 5/6 mesi.
Quando il pericolo delle gelate è definitivamente cessato, potete portare le piante all’aperto. E’ comunque consigliabile un certo periodo di acclimazione prima di esporle definitivamente fuori casa: i danni dal gelo, anche tardivo, possono compromettere la successiva fioritura delle piante.

In primavera il geranio riprende a vegetare vigorosamente e una corretta nutrizione in questa delicata fase è fondamentale per favorire uno sviluppo rigoglioso della pianta e prolungare la produzione dei fiori. Dalla ripresa vegetativa e per tutta la stagione fertilizzare con una soluzione di un concime completo ricco di potassio e fosforo. In primavera effettuare la concimazione ogni 15/20 giorni per ripristinare la fertilità ottimale del terreno e stimolare una nuova stagione di crescita rigogliosa. In estate, durante la piena fioritura, quando il pelargone è sottoposta al massimo sforzo, effettuare una concimazione settimanale per rispondere all’aumentata richiesta di elementi nutritivi della pianta. La frequenza delle concimazioni si riduce nel periodo autunno/inverno a 1-2 interventi al mese.

La manutenzione del giardino in ottobre

giardino in ottobre

Cosa piantare
Se vogliamo piantare nuove piante ora è il momento adatto per preparare il terreno: facendo questa operazione con 2 o 3 settimane di anticipo permettiamo al terreno di ossigenarsi, facilitando quei processi chimici che sono alla base della fertilità.  Se desideriamo piantare nuove piante da frutto la fine dell’estate rappresenta il momento migliore. Si preparano le buche per il trapianto di rosai. Si dividono i cespi per moltiplicare le piante aromatiche e officinali, come il dragoncello e la lavanda, la maggiorana, il rosmarino, il timo, l’origano, la salvia. Si seminano le biennali in coltura protetta e le annuali da fiori che verranno piantate a fine inverno, come la viola, la violaciocca, la viola del pensiero. Verso la metà del mese si provvede alla piantagione delle ortensie, delle rose e degli arbusti a radice nuda. Si fanno talee, margotte e propaggini di sempreverdi, anche di arbusti da fiore come la forsizia. Nei climi miti si impianta, si trasemina (che consente di mantenerlo verde anche in inverno) e si rappezza il tappeto erboso. Si interrano i bulbi e rizomi a fioritura precoce primaverile, come il giacinto, l’iris, il crocus, e si estirpano quelli estivi, da asciugare e ripulire, riponendoli in un luogo asciutto e fresco e al buio. Nei climi miti si pianta all’aperto il ravanello. Si preparano le talee di arbusti sempreverdi, spirea e rosa operando su queste ultime quando il colore dei rami vira dal verde al bruno. Moltiplichiamo i sempreverdi per talea: in queste settimane si possono fare talee dai sempreverdi come il ligustro, l’acuba, il caprifoglio, ma anche della forsizia e del lillà. Le talee ottenute prelevando dei pezzetti finali di un ramo dell’anno vanno messe in acqua per una notte e poi in un terriccio sabbioso e umido. Tenere le talee in un luogo riparato ma ben illuminato e assicuriamogli una costante umidità del terreno nebulizzando acqua non calcarea. Piantiamo nuove rose, mettiamo a dimora la vite del canadà, una pianta robusta che si adatta bene a qualsiasi terreno ed esposizione, il terreno però deve essere ben lavorato, vangandolo in profondità per almeno 40cm e ripulendolo da tracce di radici, sassi, mescolandolo con letame pellettato per arricchirlo di sostanze nutrienti (per stimolare la crescita della pianta è bene tagliare i rami a 15 centimetri dal suolo). Se non si desidera seminare subito, si lascia aperto il terreno in zolle fino a primavera: le piogge e il gelo provvederanno a frantumarlo e sbriciolarlo in modo naturale. Diversamente, andrà sminuzzato con la vanga e livellato con il rastrello in modo da accogliere le semine.

Cosa raccogliere
Si raccolgono i semi delle piante che hanno terminato la fioritura, si fanno asciugare in un luogo fresco e all’ombra e si conservano in buste di carta. Bisogna aspettare per raccogliere gli agrumi: questi hanno appena iniziato la maturazione e se sono in vaso , nei climi rigidi, vanno portati al riparo.

Manutenzione generale
Si procede ai trattamenti rameici del frutteto ma solo dopo che le piante hanno perso almeno la metà delle foglie. Si incomincia a predisporre i tunnel protettivi. Si preparano le buche per l’impianto, si piantano all’aperto i fiori biennali. Si taglia il prato per l’ultima volta nell’anno. Dopo la caduta delle ultime foglie facciamo l’ultima distribuzione di poltiglia bordolese (mix di solfato di rame e calce). Puliamo le siepi, eliminiamo le foglie secche, i ramoscelli e la sporcizia: possono essere sede di parassiti. Pulire anche la base della siepe e lavare anche con la canna dell’acqua le foglie. Le piante d’appartamento che alla fine della primavera avevamo messo all’esterno possono ora – prima che le temperature si abbassino troppo – essere rimesse al loro posto. Se avete salvato la stella di Natale dello scorso anno bisogna rinvasarla dandole un vaso appena più grande (di almeno 2cm di diametro in più). Attenzione agli afidi. Le aiuole dell’orto vanno vangate e ripulite: estirpiamo le vecchie piante e vanghiamo in profondità unendo anche del concime.

 

Piante pericolose per cani e gatti

Quali sono le piante da evitare se abbiamo degli amici a quattro zampe? L’ingestione di determinate piante possono provocare lievi disturbi, come secchezza delle fauci, apatia, nausea (a volte anche per l’uomo). In altri casi gli effetti possono essere più gravi, addirittura letali. Per sicurezza sarebbe meglio evitare di tenere in casa o in giardino le seguenti piante: Leggi tutto

Fine inverno: quali piante potare e cosa seminare

Dalla fine del mese di febbraio si possono seminare in un luogo riparato alcune piante da fiore come la bocca di leone, la portulaca, l’impatiens. Sarebbe bene utilizzare un semenzaio riscaldato oppure una serra o una zona riparata del giardino, con teli di tessuto non tessuto, l’importante è che la temperatura si mantenga di alcuni gradi sopra lo zero. Preparare una miscela di terriccio universale alleggerito con sabbia e stenderla nel semenzaio pressando il terreno. Spargere i semi sopra al terreno un po’ umido, ricoprire con un sottile strato di terriccio, coprire il semenzaio e mantenere  umido con vaporizzazioni. La germinazione avviene dopo circa un mese. Quando el piante hanno raggiunto un’altezza di 10 centimetri devono essere cimate staccando con le dita il germoglio apicale. Questa operazione serve per dare alla pianta un comportamento compatto. Quando le piante raggiungono i 15 cm si rinvasano in vasi di piccole dimensioni e si annaffiano regolarmente. Le piante vanno messe a dimora solo quando saranno ben sviluppate. Le bocche di leone sono piante che amano il sole.

Potare senza sbagliare

La fine dell’inverno è il periodo migliore per potare gli arbusti da fiore e gli alberi da frutto del giardino. Sono escluse solo le specie a fioritura precoce che è conveniente potare dopo la fioritura. Ricordo che la prima regola da rispettare è la moderazione. Tutte le piante, nessuna esclusa, vivono tranquillamente anche senza nessuna potatura: risulta evidente che la potatura va fatta solo quando vogliamo raggiungere precisi scopi. Per impostare la forma, per mantenere compatti cespugli, per eliminare i rami secchi o lesionati dal maltempo o dalle malattie, per ringiovanire la pianta e per contenere le dimensioni.

Il mese di febbraio e l’inizio del mese di marzo sono i più indicati per la potatura della maggior parte delle specie del nostro giardino, però ci sono delle eccezioni che riguardano le piante ornamentali che fanno i fiori sui rami vecchi e non su quelli di nuova formazione. Consigli specifici per la potatura di ogni pianta: Leggi tutto

Consigli di primavera per ortensie, rose, petunie e potatura alberi

La cura delle ortensie inizia a marzo. Si pota alla fine dell’inverno e in autunno, non solo per mantenerla in forma ma anche per indurla a ramificare e produrre molti fiori. Bisogna usare cesoie affilate, pulite e disinfettate.

Consigli per le rose. Concimiamo le rose: dopo il riparo invernale le rose hanno bisogno di una buona concimazione, facciamola dopo la potatura quando le prime gemme cominciano a gonfiarsi. Usiamo un concime specifico e annaffiamo prima e dopo la concimazione.
Le rose in piena terra a partire da aprile hanno bisogno di cure speciali che garantiscano una buona crescita. E’ fondamentale zappare il terreno, fertilizzare e potare. Proce3dere con una leggera zappatura, che ha lo scopo di arieggiare il terreno, controllare lo sviluppo delle infestanti, e interrare i fertilizzanti. In questo periodo dell’anno è opportuno ricorrere ai concimi organici, in particolare il letame o il terricciato di letame maturo. In mancanza di questo, utilizzare lo stallatico in pellet, facilmente reperibile in tutti i garden center, anche in confezioni di peso limitato (5/10kg), facile da dosare ed interrare (secondo le istruzioni riportate sulla confezione).
E’ importante individuare la collocazione in giardino: le rose sono fra i cespugli più resistenti ed anche adattabili ma devono essere poste in un luogo soleggiato e in un terreno ricco e drenato. La buca deve essere larga circa 30 cm e profonda 40cm. Nei primi 2 anni dall’impianto le rose devono essere bagnate con regolarità nei periodi più caldi.

Piantiamo le bulbose: nella terza decade del mese possiamo cominciare a piantare i bulbi di lilium e dei gladioli. Mentre per i lilium sarà necessario terminare la piantagione entro metà aprile, i gladioli possono essere piantati in momenti scalati, dalla fine di marzo alla fine di giugno, in modo da avere fioriture fino ai primi giorni di settembre.

A metà marzo/inizio aprile è il momento di preparare le cassette con le piantine di petunie, che fino all’autunno inoltrato produrranno cascate di fiori, da mettere sul davanzale delle nostre finestre, in tutte le regioni italiane. I fiori hanno la forma di un imbuto dalle molteplici sfumature che variano dal rosa al rosso, dal bianco al blu, al viola al lilla. Accompagnare la fioritura con un fertilizzante per piante fiorite ogni due settimane circa, con l’acqua delle annaffiature.

Potare l’acero giapponese (acer palmatum): se ci sono dei rami secchi si possono tagliare appena la pianta sviluppa le gemme e li rende evidenti. Tagliare per gradi, evitando di tagliare più del necessario perchè la pianta perderebbe molta linfa.

Potatura degli alberi da frutto: nel frutteto è ora di potare albicocchi, cotogni, meli, peri, peschi, susini, castagni e mandorli. Il ciliegio va potato solo ogni 2/3 anni, come il noce. L’olivo va potato solo tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo.