Il ciclamino, fiore che ama il freddo


Tra i fiori dell’inverno il ciclamino è tra i più amati: con le sue colorate corolle è una pianta che allieta le grigie giornate invernali. Ma attenzione: non ama gli ambienti troppo caldi, il sole diretto e le eccessive innaffiature. I ciclamini possono stare anche all’aperto ma sempre in posizione riparata dal gelo e dal vento.

Il segreto più importante è la temperatura dell’ambiente in cui viene collocata. Durante la fase di crescita dei fiori non dovrebbero superare i 15 gradi. Un accorgimento importante è quello di eliminare rapidamente le foglie e i fiori appassiti, senza lasciare “mozziconi” che potrebbero marcire, contagiando altre parti della pianta, staccandoli nel punti in cui si innestano al tubero.

Durante l’autunno e l’inverno si annaffia il ciclamino in maniera tale che il terriccio resti umido ma non inzuppato. La cosa migliore è mettere l’acqua nel sottovaso, lasciando che la pianta la assorba da sè. E’ importante non bagnare la parte centrale della pianta altrimenti l’acqua può provocare lo sviluppo di muffa, facendo marcire il bulbo.

Non di rado però – una volta sfiorito – si tende a buttarlo via quando invece bastano solo pochi accorgimenti per farlo rifiorire l’anno dopo. Una volta completamente sfiorito si dovranno ridurre progressivamente le annaffiature finchè le foglie non ingialliscono del tutto, più o meno a giugno. In estate non avrà più bisogno di acqua, i vasi poi vanno collocati in un posto fresco fino all’autunno, per poi rinvasarli con un terriccio nuovo. A questo punto poi la pianta andrà esposta alla luce (però non al sole) e si riprenderà ad annaffiarlo. In poco tempo spunteranno le giovani foglie e a ottobre/novembre i boccioli.

Primavera: le cure per conservare i ciclamini. In aprile i ciclamini sono in fase di declino, con foglie che tendono ad ingiallirsi e a diradarsi, e i boccioli che non riescono ad aprirsi. Sono da spostare all’aperto terminata la fioritura dentro casa o sui davanzali. Devono essere spostati all’aperto, in una posizione fresca, luminosa e non in ombra, protetti però dall’azione del sole diretto, e con il terriccio che deve rimanere leggermente umido. Lo scopo è mantenere in vita le foglie il più a lungo possibile. Togliere il sottovaso è utile in casa per non disperdere l’acqua dal fondo, all’aperto è superfluo e pericoloso. Le piante devono essere bagnate al bordo del vaso, per non far marcire le foglie. Prima di ogni bagnatura il terreno deve essere tastato con le dita fino ad una profondità di circa 2 centimetri: così facendo si ha una valutazione dell’umidità. Quando poi la parte aerea si secca, i ciclamini devono essere spostati al riparo sotto la chioma di un albero. Le conifere sono le migliori perchè tendono a mantenere un’umidità elevata, simile a quella del sottobosco. I vasi devono essere bagnati quel tanto per aiutare i tuberi alla disidratazione estiva.