Consigli di marzo per le piante e per la plumeria (frangipani)

In generale è tempo di togliere protezioni invernali, perlomeno nelle zone in cui il pericolo di gelate tardive è oramai passato.

Per le piante in vaso: lavorate il terriccio in superficie, per riempire la a crosta formatasi duranta l’inverno. Aggiungetene di nuovo dove occorre rabboccare il livello, e incorporate una manciata di concime organico oppure un concime a lenta cessazione. Potete iniziare a seminare calendule, bocche di leone, tagete, zinnie, lobelie.
Nei climi freddi collocate le seminiere al riparo, finchè l’aria non diventa più calda. In quelli caldi potete invece collocarle già all’aperto.

Per quanto riguarda i fiori annuali: per le erbaceee perenni dividere i cespi di quelle che hanno ormai riempito il contenitore per moltiplilcarle e rinnovarle (se invecchiate).

Consigli per la plumeria

La plumeria, nota anche come frangipani, è una pianta tropicale dai bellissimi fiori profumati che cresce in maniera copiosa in Sicilia e nel sud Italia. Molte specie di questo arbusto possono essere coltivate anche al nord, purchè in vaso. La pianta ha bisogno di molto sole e di un luogo caldo dove svernare, perchè non sopporta il gelo.

In marzo possiamo moltiplicarla per talea. Apriamo le miniserre: approfittiamo delle giornate più assolate e calde per cominciare ad aprire le miniserre, in modo da evitare la formazione di condensa al loro interno, da cui potrebbero derivare malattie fungine. Faremo prendere un po’ d’aria alle piante e così le abitueremo poco alla volta alla temperatura esterna. Inizialmente apriamole solo qualche ora poi via via aumentiamo la durata dell’apertura fino alla fine del mese. Controllare comunque l’umidità del terreno presente nei vasi. Sempre nelle ore più calde potremo bagnare, meglio se per immersione, tutte le piante conservate.

I lavori in giardino ad inizio primavera. Ricordiamoci di…

Promemoria veloce per: prato, ortensie, gerani, piante aromatiche e rinvaso/spostamente di piante in vaso.

In marzo ultimare gli interventi di potatura su alberi, arbusti a foglia caduca e rosai. L’ortensia va potata, tagliando i getti che hanno portato i fiori dell’anno precedente, a 2/3 coppie di gemme dalla base. Nel frutteto terminare le potature di produzione e di allevamento su actinidia (kiwi). Distribuire la pacciamatura per le fragole, che impedirà la crescita delle erbacee e manterrà fresche le radici. E’ il momento dei trattamenti protettivi nel frutteto, evitando le piante già in fiore. Si pulisce il sottochioma e si rinnova la pacciamatura. Rinvasare le piante da interni che ne hanno la necessità. E’ ora di fare la trasemina del prato già esistente ma danneggiato seminando a spaglio qualche manciata di semente, mista a sabbia e terriccio poroso. Moltiplicare le aromatiche per divisione del cespo: maggiorana, melissa, menta, dragoncello, erba cipollina. Con il favore del clima mite in giardino si può piantare di tutto.

In questo periodo è possibile rinvasare con successo le piante d’appartamento. L’operazione è da farsi per le piante che hanno radici che fuoriescono dal foro di scolo e quelle in cui le radici hanno riempito tutto il contenitore. Il rinvaso di solito viene eseguito ogni due anni. Dopo questo periodo il terriccio presente nei vasi perde le sue caratteristiche strutturali: le annaffiature dilavano il terreno degli elementi nutritivi. Al momento del rinvaso è necessario avere a disposizione del substrato fresco, che può essere terriccio universale già pronto, oppure miscuglio miscelato tra terriccio universale, sabbia e torba. Rimuovere se possibile il vecchio terriccio e asportare le parti dell’apparato radicale secche o malate. Inserire la pianta alla stessa profondità cui era posta in precedenza e, con una leggera pressione, far penetrare il terreno negli spazi tra le radici. Dopo aver riempito il vaso, scuotetelo un paio di volte per permettere a eventuali sacche di aria di colmarsi di terra. Dopo il rinvaso non fertilizzare per almeno 5/6 mesi.
Quando il pericolo delle gelate è definitivamente cessato, potete portare le piante all’aperto. E’ comunque consigliabile un certo periodo di acclimazione prima di esporle definitivamente fuori casa: i danni dal gelo, anche tardivo, possono compromettere la successiva fioritura delle piante.

In primavera il geranio riprende a vegetare vigorosamente e una corretta nutrizione in questa delicata fase è fondamentale per favorire uno sviluppo rigoglioso della pianta e prolungare la produzione dei fiori. Dalla ripresa vegetativa e per tutta la stagione fertilizzare con una soluzione di un concime completo ricco di potassio e fosforo. In primavera effettuare la concimazione ogni 15/20 giorni per ripristinare la fertilità ottimale del terreno e stimolare una nuova stagione di crescita rigogliosa. In estate, durante la piena fioritura, quando il pelargone è sottoposta al massimo sforzo, effettuare una concimazione settimanale per rispondere all’aumentata richiesta di elementi nutritivi della pianta. La frequenza delle concimazioni si riduce nel periodo autunno/inverno a 1-2 interventi al mese.

Consigli di marzo: lavori in giardino e quali fiori piantare

Preparare il terreno e piantare erbacee, annuali, perenni e bulbose estive. In marzo le attività in giardino riprendono dopo il riposo invernale: possiamo dedicarci alle aiuole e alle bordure piantando annuali e perenni da fiore, ma anche le bulbose.

Vediamo le operazioni da fare e un elenco di fiori da mettere a dimora in questo periodo, con consigli specifici per gladioli, rosmarino, petunie, forsizia, calle e camelie.

Preparare il terreno

E’ importante lavorare bene il terreno vangando in profondità (almeno 20 centimetri), e liberandolo da vecchie radici e sassi. Vanno ripetuti i lavori d frantumazione della crosta superficiale, mediante zappatura, per favorire l’ingresso di maggiori quantità di acqua ed ossigeno nel terreno. Per rendere più  permeabile la terra mescolare della sabbia e della torba, e se non lo abbiamo già fatto ad ottobre, arricchire il terreno con del fertilizzante minerale in grani o a lenta cessione. Delimitiamo poi le aiuole con sassi di fiume, legni o con i bordi in plastica facilmente reperibili nei garden center. Pacciamatura: è importante controllare la consistenza del materiale e lo spessore dello strato. Fare pulizia del secco: i veri e propri interventi di potatura dovrebbero essere già stati effettuati nel mese precedente. In marzo tuttavia può risultare necessario esportare rami che si sono rotti oppure deperiti. Fare le prime irrigazioni, specialmente se ci sono stati periodi di siccità prolungati: è opportuno bagnare regolarmente il terreno al fine di favorire il germogliare delle gemme. Concimazione: sopratutto per le rose a cespuglio e per quelle rampicanti molto vigorose distribuire concimi solidi in granuli specifici per rose. Cominciare a munirsi di prodotti a base di rame (solfato di rame, ossicloruro di rame, poltiglia bordolese) per la lotta ai parassiti fungini. Iniziate ad aprire le protezioni alle piante in vaso da portare all’aperto e cominciate i nuovi sfalci al prato.

Cosa piantare

Seminate all’aperto: campanelle, zinnie, salvia splendens, petunie, bocche di leone. Fate talee di rose, fucsie ed altri arbusti.  

Si possono anche creare delle aiuole o delle bordure con delle bulbose a fioritura estiva. I lilium vanno piantati in terra dalla seconda decade del mese fino a metà aprile.

Piantare i gladioli: i bulbi in vendita offrono una vasta gamma di fioritura,  dal bianco all’arancione, dal giallo al rosso. Alcuni ibridi di gladiolo – quelli che raggiungono i 120 centimetri di altezza – possono essere coltivati in giardino per poi raccoglierne il fiore reciso, oppure si possono piantare a ridosso di un muro creando una bella macchia di colore. Quelli invece che raggiungono i 60 centimetri circa di altezza possono essere coltivati sul terrazzo o in vaso. Vanno messi a dimora in pieno sole. Il terreno deve essere vangato una settimana prima della messa a dimora. Per i gladioli il consiglio è di piantarli ogni 15 giorni da marzo fino alla fine di giugno: questo permetterà di avere fioriture che si susseguiranno fino a settembre. Annaffiare quanto basta per bagnare il terreno e annaffiamo ancora quando vedremo spuntare i primi germogli dal terreno. Una volta che è emerso il germoglio dal terreno annaffiare con regolarità durante tutto il periodo vegetativo. Durante il periodo della fioritura concimare una volta ogni 15 giorni, utilizzando concime liquido per piante fiorite diluito nell’acqua dell’annaffiatura.

La forsizia, il fiore giallo, annuncia l’arrivo della primavera. Coltivata in vaso o in piena terra è la prima a  fiorire appena le temperature si rialzano. I suoi fiori gialli appaiono ancora prima delle foglie. E’ tra le prime specie a rallegrare sia il giardino, sia il terrazzo in abbinamento con altre piante. E’ una pianta che dà il meglio di sè in pieno sole o con un’elevata luminosità. E’ una pianta rustica, poco esigente, in grado di sopportare temperature molto rigide. Normalmente viene coltivata a cespuglio, ma si può coltivare anche ad alberello oppure come siepe. In questo caso bisogna disporre di molto spazio perchè la pianta di forsizia, crescendo, raggiunge i 3/4 metri di diametro. Se acquistata in questo periodo bisogna metterla subito in terra o in vaso, con tutta la zolla (pane di terra). Scavare una buca larga e profonda il doppio del pane di terra e, sia in piena terra sia in vaso, mescolare al terriccio di riporto del fertilizzante granulare a lenta cessione. Riguardo il terriccio, va bene anche quello universale, purchè leggero e fertile.

Le calle sono un simbolo di bellezza e fioriscono in estate: se vogliamo vederle fiorite, bisogna piantarle ora. Al momento dell’acquisto controllate che i rizomi da cui nascerà la pianta non presentino marciumi. Mettetele nella terra con la punta di vegetazione a circa 4/5 centimetri sotto il livello del terreno. Il vaso deve essere del diametro di 20 centimetri, c’è posto per un unico rizoma. Bagnate e tenete il vaso all’aperto, in posizione mezzombra. Nel giro di un paio di settimane spunterà una piantina. Una volta al mese annaffiare aggiungendo un concime liquido per piante fiorite. Tra giugno e luglio la pianta sarà in fiore. Oltre alle calle classiche, ci sono varietà che danno corolle verdi, gialle, arancio, rosse, rosa, viola, porpora e persino nere.

Verso la fine del mese (inizio primavera) è il momento giusto per potare il rosmarino. Si devono tagliare di 3 centimetri le punte dei rami principali. E’ importante eseguire tutti gli anni questa operazione perchè la pianta ringiovanisca, evitando di spogliarsi alla base (anche perchè la pianta non sopporta potature drastiche). E’ importante in questi giorni anche rinvasare la pianta in un contenitore più grande, preferibilmente di terracotta rispetto a quelli di plastica, perchè lasciano evaporare l’umidità in eccesso. Usare un terriccio sciolto, povero, sassoso e calcareo. In fondo al vaso mettere un po’ di ghiaia e sassi: i rosmarini non sopportano ristagni di acqua, e amano i climi caldi (ma sopportano bene anche il freddo, fino a temperature ben sotto lo zero). L’esposizione ideale è in pieno sole. 

Sistemare le camelie in fiore in modo che siano esposte a nord. La camelia è una pianta che cresce bene sopratutto in località dal clima fresco. La loro collocazione ideale è su un balcone oppure su un terrazzo esposto a nord, cioè poco soleggiato, e possibilmente al riparo dalla pioggia. Se ne avete di già fiorite non dimenticate di bagnarle con regolarità, facendo in modo che il terriccio sia sempre un po’ umido. Possibilmente però evitare l’acqua del rubinetto: se molto calcarea preferire quella piovana oppure quella demineralizzata, che si usa per il ferro da stiro. Via via che i fiori appassiscono tagliateli, e se abitate in città pulire di tanto in tanto le foglie con un panno umido, così da liberarle dalla patina di inquinamento e di polveri sottili che vi si deposita sopra, impedendo alle piante di respirare bene. Terminata la fioritura – attorno a fine aprile, rinvasare la pianta in un contenitore poco più grande di diametro. Il terriccio da usare per questa operazione dovrà essere specifico per acidofile. L’autunno prossimo concimate con un prodotto  specifico per piante acidofile. Tra i pregi della camelia, oltre a quello di non perdere le foglie, ci sono anche la sua longevità, la resistenza alle malattie e la capacità di sopportare bene le potature.

Se volete cascate di fiori in maggio, ora è il momento di seminare le petunie, comunissime piantine che formano cascate di fiori colorati, da maggio alla fine dell’estate.

Consigli di primavera per il ficus beniamino

Il ficus benjamin è certamente tra le piante più diffuse in appartamento, ed anche tra le più eleganti. Arriva spesso però alla fine dell’inverno con poche foglie e un aspetto un po’ sofferente. Ecco come rimetterlo in forma. Riepiloghiamo le sue condizioni ideali: una temperatura sempre superiore ai 10/15 gradi, e un’umidità relativa elevata. Ama la luce ma non il sole diretto. Gli esemplari più grandi crescono davanti ad una finestra ben esposta alla luce. La temperatura invernale della casa è generalmente ideale, quello che di solito scarseggia in casa è l’umidità, che dovrebbe essere mantenuta sempre alta.

Durante l’inverno, a causa dello stress dovuto al riscaldamento, alla secchezza dell’aria, alla minore luminosità, il ficus beniamino può perdere molte foglie. Non ci dobbiamo preoccupare più di tanto perchè il vigore di questa pianta è tale da ripristinare velocemente il fogliame appena le condizioni migliorano. Intanto si può migliorare il suo stato mettendo alla base delle altre piante più piccole, e nebulizzando dell’acqua sulle foglie.

La potatura non è indispensabile ma può servire per contenere la pianta nel suo sviluppo e dargli una forma più armoniosa. Se poi dobbiamo tagliare un ramo grosso per limitare l’altezza e aumentare l’estensione della pianta, è bene che lo tagliamo subito, prima del risveglio vegetativo vero e proprio. Per i rami piccoli invece si procede ad una cimatura destinata a indurre una maggiore ramificazione. A partire da marzo diamo ogni due settimane del fertilizzante per piante verdi, insieme all’acqua delle annaffiature, ed appena la temperatura lo consente, presumibilmente a maggio, la pianta può essere portata in esterno, al riparo dal sole e dai venti freddi, ma in posizione luminosa. Con queste cure il ficus, per quanto stentato possa apparire ora, tornerà al suo originale splendore.

Primavera, consigli per la ripresa vegetativa delle piante

E’ il momento della ripresa vegetativa e quindi dobbiamo fare un check up della situazione del nostro giardino e delle nostre piante di casa. Verifichiamo che le piante non abbiano sofferto eccessivamente durante l’inverno e teniamole pulite dalle foglie ingiallite (non strappandole con le mani ma usando le forbici). Con l’allungamento delle giornate le piante riprendono a vegetare con maggiore forza e anche le annaffiature e le concimazioni devono essere un po’ più frequenti. Dalla fine del mese possiamo togliere le protezioni di plastica e di tessuto non tessuto alle piante sensibili alle gelate, come i limoni e le gardenie. In questo periodo le gardenie possono essere colpite da clorosi. Essa si manifesta con l’ingiallimento delle foglie ed è causato dal mancato assorbimento del ferro. Un fertilizzante mirato, ricco di questa sostanza, risolve il problema in un paio di settimane.

Piantiamo le annuali e le perenni: se il  clima appare stabilizzato verso una temperatura più primaverile e, sopratutto, le gelate sono oramai alle spalle, possiamo mettere a dimora le piante annuali e perenni rustiche, come il convolvolo, la calendula, la malva, le petunie e le zinnie. Per questo bisogna preparare con cura il terreno, zappettandolo con qualche giorno di anticipo, mescolandoci del concime o della composta matura.

Marzo è il mese migliore per seminare la campanella rampicante. Questa pianta annuale si sviluppa molto velocemente ed è in grado di fornire fiori coloratissimi per molti mesi. Può essere anche abbinata ad un sempreverde con successo, oppure piantata da sola purchè abbia un adeguato supporto su cui arrampicarsi.

Nelle prossime settimane l’attività sul terrazzo dovrà riprendere con vigore. Prima di allora bisogna controllare gli attrezzi a nostra disposizione: eventualmente regaliamoci gli strumenti per affrontare nel migliore dei modi i trapianti, le potature, il fissaggio delle piante.

Verso la fine del mese togliamo dalle serrette le fucsie che abbiamo messo al riparo per l’inverno e trapiantiamole utilizzando terriccio di qualità. Iniziamo ad annaffiarle e dalla ripresa vegetativa forniamo loro del fertilizzante per piante fiorite ogni due settimane.