Sanseveria, pianta grassa per appartamento

Ottima pianta d’appartamento. Adora gli ambienti pieni di luce poco ombreggiati. In appartamento deve essere collocata nei punti di massima luminosità. Se la collocate vicino ad una finestra le assicurerete una vita lunga. In zona semiombra o piena ombra la pianta ingiallisce, la crescita rallenta, i tessuti tendono a rammollire. La sanseveria è facile da coltivare grazie alle poche cure che richiede. Questa pianta grassa ha foglie spesse, semisucculente, e tollera lunghi periodi di siccità. Troppa umidità fa male. Il substrato deve essere poroso e ben drenate, per evitare particolari ristagni di acqua, condizioni ideali per lo sviluppo di pericolosi funghi che possano attaccare le radici e il colletto. 

Questa pianta ama il vaso piccolo perciò è preferibile cambiare il contenitore solo ogni 2/3 anni e usare un vaso di terracotta, più pesante di quello di plastica, che darà alla pianta più stabilità. Come sapete le piante grasse vivono in terricci poveri di elementi nutritivi: anche la coltivazione domestica della sanseveria ha ridotte esigenze, e vanno rispettate, ma tuttavia nelle fasi giovanili (i primi 5/7 anni) è consigliabile una concimazione all’anno (a fine primavera con fertilizzante specifico per piante grasse, ricco di azoto e fosforo).

Cura della sanseveria

Irrigazione: non molta acqua, ma un poco ne vuole: ogni 10/15 giorni circa nella fase attiva (primavera/estate) irrigare dopo che il terriccio si è quasi asciugato. Sospendere durante l’inverno. Non deve essere bagnata troppo: l’umidità fa male. Innaffiare la sanseveria ogni 10/15 giorni circa, nella fase di crescita (primavera/estate, sospendere durante l’inverno), specialmente se fa freddo, per evitare pericolosi ristagni di acqua, che sono condizioni ideali per lo sviluppo di funghi che possono attaccare le radici e il colletto: i funghi sono pericolosi più dei parassiti. Distribuire insetticida liquido specifico anche per malattie e macchie fogliari (trattare con Gesal e anticrittogamici in polvere).

Parassiti: i nemici più diffusi e dannosi della sanseveria sono le cocciniglie, che si presentano sotto forma di ammassi biancastri, e causano deperimento vegetativo. Poi vi sono anche gli afidi, che pungono le parti verdi per sottrarre la linfa causando ingiallimenti, arrotolamenti delle foglie più giovani e possono trasmettere pericolosi virus. Distribuire ai primi attacchi insetticidi liquidi specifici. Poi vi sono i funghi, che sono davvero spietati in quanto provocano marciumi radicali del colletto. Sono causati da eccesso di acqua nel substrato. La pianta prima ingiallisce, poi marcisce e si affloscia a terra o subisce ripiegamenti verso il basso. Pericolose anche le macchie fogliari: si vedono striature o chiazze, brune o chiare. Le zone verdi ingialliscono e possono subire rammollimenti. Si fa una lotta preventiva con anticrittogamici a base di rame. Evitare i ristagni di acqua nel substrato, mantenere in ambiente costantemente caldo e molto luminoso.

La corretta concimazione: in natura le piante grasse vivono in terreni poveri di elementi nutrivi, anche nel caso di coltivazione domestica le condizioni di questa pianta vanno rispettate, specialmente nella fase giovanile (primi 5/7 anni). Effettuare almeno una concimazione all’anno nella tarda primavera, con fertilizzanti liquidi per piante grasse, a base di azoto e fosforo.

Si moltiplica per talea di foglia, e per divisione delle vecchie piante: rinvasare un anno sì e uno no, comunque rinnovare ad ogni primavera la terra in superficie (terriccio universale, sabbia di fiume e argilla espansa).