Gladiolo

gladiolo GladioloIl gladiolo è una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle iridaceae. Le specie sono circa 300, e sono spesso coltivate per la lunga durata dei fiori sulla pianta. Sono anche fiori recisi. I bulbi fioriscono a partire dalla primavera inoltrata fino all’estate. Con fiori grandi riuniti a fusto eretto e rigido: poò avere altezza da 30 centimetri a 1 metro, a seconda delle specie. Esistono numerose varietà con vari colori: giallo, rosa, bianco, rosso, violetto, scarlatto. L’ideale per coltivarli e piantare i bulbi in gruppo da creare una macchia di colore o una bordura mista. Esiste anche varietà in miniatura, da coltivare in vaso o per terrazzi. Il gladiolo è una pianta di facile coltivazione: cresce bene in terreni ben drenati, in posizione soleggiata. Si pianta dalla metà di marzo a tutto aprile: nei terreni pesanti alla profondità di 10 centimetri, e in quelli leggi alla profondità di 15 centimetri, assicurando che la parte inferiore di ogni bulbo sia ben aderente al terreno.

Per ottenere una fioritura continua per tutta l’estate si piantano gladioli della stessa varietà a intervalli di 15 giorni. Per la produzione di fiori da recidere si piantano in file singole, distanziate di 30/40 centimetri l’una dall’altra in solchi profondi. Nelle bordure miste si piantano in gruppi di 10/15 cm gli uni dagli altri. Non si deve zappare o distribuire concime fino alla comparizione dei germogli: si effettua una leggere concimazione in copertura con un fertilizzante povero di azoto intorno ai germogli. Non si innaffia fino a 5/6 settimane dopo la messa a dimora. In seguito soprattutto durante la stagione calda si innaffia abbondantemente. Non è necessario porre sostegni tranne per gli ibridi a fiori grandi o se sono coltivati in luoghi ventosi. Comunque è consigliabile tenderli lungo un filo lungo per un sostegno sufficiente. Dopo la fioritura in autunno è bene riparare il terreno con foglie secche, oppure dissotterrare i bulbi e conservare in una cantina asciutta, raccogliere anche i bulbini per la riproduzione delle piante.
E’ comunque possibile lasciare i bulbi nel terreno, a condizione di rispettare il loro riposo vegetativo, cioè riducendo l’irrigazione dopo che le piante hanno perso le foglie.

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