La magnolia: cure e consigli

La magnolia, a seconda di come viene coltivata, può assumere un aspetto cespuglioso più o meno compatto oppure diventare albero, a seconda del tipo di potatura.

Condizioni ideali. Dobbiamo piantarla in un terreno profondo che trattenga umidità, evitare terreni dove ci siano lunghi ristagni di acqua che possano provocare marciumi. Questa pianta preferisce terreno tipo quello di bosco, un po’ acido, come quello delle azalee e dei rododendri.

Quando piantarla. Il periodo migliore per piantarla va da ottobre a febbraio, evitando le settimane più fredde.

E’ una pianta rustica, che non ha bisogno di particolari cure: solo nei primi 2/3 anni dopo il trapianto dobbiamo tenere ben annaffiato il terreno. Se l’estate è calda e secca anche per le piante adulte è consigliabile un’abbondante annaffiatura almeno una volta alla settimana. Sempre durante i primi anni, una concimazione sul finire del mese di marzo darà alla pianta tutte le sostanze necessarie per una bella fioritura, utilizzando un fertilizzante naturale come il letame maturo o il prodotto del compostaggio e un concime organico tipo Compo, arricchito con farina di osso e cornunghia.

Se si ammala. La primavera e l’estate sono calde e secche, e la magnolia può essere colpita da alcuni parassiti: sono terribili le cocciniglie, piccoli insetti a forma di scudetto che si localizzano sulla pagina inferiore delle foglie e possono formare vaste colonie che succhiano la linfa e indeboliscono velocemente il ramo. Bisogna intervenire il più rapidamente possibile con un prodotto specifico spruzzando sulle zone colpite e ripetendo il trattamento dopo 10 giorni per essere sicuri del risultato. Se invece la stagione si presenta umida sono molto frequenti invece gli attacchi di oidio. Questa malattia si manifesta con delle macchie polverose bianche (mal bianco), soprattutto sulle foglie più giovani. L’utilizzo di un anticrittogamico è fondamentale per preservare la pianta dal proliferare di questa malattia fungina.

Il Ligustrum, arbusto sempreverde per formare siepi

Guida per la coltivazione del ligustrum. Si tratta di circa 45 specie di arbusti e piccoli alberi, sempreverdi e a foglie decidue, adatti per formare siepi.

Il ligustrum japonicum (vedi foto) è un arbusto sempreverde, folto, con foglie ovate, lucide, verde scuro e fiori tubolosi, bianchi, riuniti in pannocchie che sbocciano in giugno.
Il ligustrum lucidum ha foglie ovate, lucide, verde scuro, con fiori bianco/crema che sbocciano in agosto/settembre. Si coltiva in zone riparate.
La varietà ovalifolium, anch’essa sempreverde, si coltiva nelle zone a clima mite. Il semi sempreverde si coltiva anche nelle zone più fredede, e ha fiori color crema, tubolosi, con 4 petali disposti a croce, che sbocciano in giugno ed emanano un colore intenso. Successivamente si formano bacche nere.
La varietà aureo marginatum ha foglie ovate, lucide, con margini giallo chiaro o bianco/crema. Si piantano in tutti i terreni fertili, sia al sole, sia in posizioni ombreggiate.

Per formare siepi si mettono a dimora piante alte 30/90 centimetri, distanziandole di 30/45 centimetri l’una dall’altra. Si piantano tra ottobre e marzo. Potature: a fine marzo si tagliano tutti i rami a metà o a un terzo della loro lunghezza. Per stimolare la ramificazione alla base, ogni anno, in settembre, si tagliano tutti i rami nuovi e metà della lunghezza, fino a quando le piante hanno raggiunto l’altezza desiderata.

In ottobre si pianta il ligustro. La varietà ovalifolium è molto apprezzata per il suo fogliame coriaceo che in giovane età ha sfumature rossastre, con la crescita che vira al verde scuro, sulla pagina superiore e opaca su quella inferiore. Si mette a dimora come esemplare isolato oppure insieme ad altri per la creazione di siepi. La stagione migliore è l’autunno: il periodo di riposo vegetativo darà il tempo alla pianta di radicare.

La posizione adatta: luminosa, soleggiata, oppure semiombreggiata, dove possa ricevere luce diretta del sole per alcune ore. In fatto di terreno non è esigente. Se si intendere realizzare una siepe, è importante distanziare di almeno 30 cm, meglio 60. Se invece lo vogliamo sfruttare come pianta ornamentale, mettere a dimora ad una distanza di almeno 1 metro le une dall’altra.

L’Eufhorbia

Sono circa 200 le specie di piante erbacee e suffruticose, annuali e biennali, perenni ed arbustive, sempreverdi e a foglia decidua, molte delle quali sono succulente. Le specie erbacee e suffruticose sono generalmente rustiche. Quelle cespugliose e succulente si coltivano all’aperto nelle regioni più calde dell’italia meridionale, mentre nelle altre zone devono essere coltivate in ambiente riparato. Leggi tutto

Caryopteris: fiori blu per il balcone

E’ una pianta poco conosciuta, ma è adatta moltissimo sui terrazzi perchè sono di modeste dimensioni. E’ un arbusto a foglie caduche, con portamento eretto. E’ molto apprezzata per le sue foglie profumate e i fiori di colore blu azzurro molto abbondanti. Raggiunge circa un metro di altezza. Le foglie sono di colore verde grigiastro, profumano quando si strofinano.

Posizione: in pieno sole, e riparata in inverno nelle zone più fredde. Piantare in vasi di media dimensione utilizzando un terriccio fertile e ben drenato, in quanto non si richiede abbondante innaffiatura.

Potatura: la fioritura avviene sul ramo dell’anno, e per questo ad ogni primavera si deve effettuare un’intensa potatura, allo scopo di contenere le dimensioni dell’arbusto, e nel contempo si garantisce alla pianta un’abbondante e bella fioritura fino alla fine dell’estate.

Durante il periodo vegetativo, in primavera, si deve concimare ogni 15/20 giorni ricco in azoto aggiungendolo all’acqua di irrigazione in modo da favorire lo sviluppo dell’apparato radicale e delle giovani piante (potete usare concime per piante fiorite).

Annaffiature: è una pianta che resiste a brevi periodi di siccità. Annaffiare moderatamente, aumentandone l’umidità nei mesi estivi. Ma attenzione: teme i marciumi radicali.

Si moltiplica per seme, a fine inverno: mettere i semi in un semenzaio, protetto, e le nuove piante germineranno in circa 2 settimane.

Arbusti: l’Ericaceae Andrachne

andrachne ericaceae

Sono circa 20 specie di grandi arbusti/alberi, sempreverdi, rustici e semirustici. Sono coltivati per il loro bel fogliame. I fiori sono rossi. Alcune specie hanno corteccia molto ornamentale. Quasi tutte le specie fioriscono quando sono ancora giovani. La ericaceae andrachne raggiunge un’altezza  di 4/9 metri, e un diametro di 2,5/4 metri.

Questo albero è delicato quando giovane, ma rustico quando diventa adulto. La corteccia è liscia, con ritidoma di colore rosso cannella. Le foglie sono coriacee, verde scuro. Nella parte superiore è verde, chiaro nella pagina inferiore. I fiori sono bianchi, e sbocciano in marzo aprile, riuniti in pannocchie lunghe 5/8 centimetri. I frutti in superficie sono rosso/arancio. Leggi tutto