Agerato / Ageratum, pianta dai fiori blu

Gli ageratum si coltivano in esterno come annuali, per bordure o fiori recisi. Le piante si mettono a dimora in maggio, interrando alla distanza di 20/30 centimetri. Il terreno deve essere di medio impasto e tendente allo sciolto, ben lavorato e concimato con stallatico maturo mischiato con fertilizzanti complessi nella dose di 30/40 grammi per metro quadro in estate ogni 30/40 giorni. Unire all’acqua di irrigazione con concime complesso nella dose di 1,5 grammi per decalitro.
L’agerato è una pianta anche per vaso: fiorisce alla fine della primavera e si prolunga fino a settembre/ottobre. Può misurare dai 15 ai 50 centimetri. Leggi tutto

Lobularia: nuvole di fiorellini

La lobularia marittima è una pianta alta 15/20 centimetri. Cespugliosa, abbastanza resistente, perenne, ma coltivata come annuale nelle zone a inverno freddo. Ha steli talvolta prostrati, foglie lineari grigioverdi, fiori bianchi e più raramente di altri colori profumati e tondeggiandi. Nei garden center spesso si trovano di taglie basse, anche di colore lilla / porpora /rosa. Il periodo di fioritura è il periodo estivo, da giugno a settembre.

 

La lobularia si coltiva in piena terra, per bordura, in aiuola e nel giardino roccioso. Non è una pianta esigente. Si adatta a terreni calcarei con scarsa umidità. Si mette a dimora a gruppetti distanziandoli di 15/20 centimetri. Nel giardino roccioso e nelle bordure miste l’esposizione è in pieno sole. E’ resistente anche alle temperature alte, mentre il freddo intenso la può danneggiare.

La concimazione gradita è quella organica. Solo nel caso di terreno poco fertile, aggiungere nell’acqua di irrigazione 20 grammi per dacalitro di concime complesso, cominciando in primavera e poi ogni 40/50 giorni. Le innaffiature sono necessarie solo nei periodi di siccità prolungata. Effettuare una pulizia delle piante eliminando parti sfiorite o danneggiate. Tra gli insetti che possono essere dannosi ci sono le larve lepidotteri, che si nutrono delle piante facendole morire. Si combattono con appositi insetticidi.

Tagete

I generi sono di tante specie: erbacee, annuali e perenni, che si coltivano nelle bordure e nelle aiuole. Alcune specie di ibridi si coltivano esclusivamente a fiori doppi fino a 15 centimetri di diametro, che nella forma somigliano al garofano, mentre il fiore semplice è un capolino simile a una margherita.

Il colore dei fiori varia dal giallo limone al rosso bianco, all’arancio, al mogano. Dalle corolle semplici, doppie e stradoppie. Le foglie sono generalmente di colore verde scuro, lucide e profondamente divise. Si coltivano prevalentemente le varietà annuali partendo dai semi o acquistando piantine. Il tagete può essere coltivato in vasi, ciotole, cassette e fioriere sul balcone, o anche in giardino. Da sole o insieme ad altre piante. Per riempire di colore il balcone è consigliabile usare un vaso largo e profondo 40 centimetri, abbinando le dalie borboras rosso acceso alle tageti maughy marietta a fiori semplici giallo e rosso (ve ne sono numerosissime varietà, diverse per altezza, dai 15 ai 60cm di altezza).

La coltivazione è facile: l’esposizione in pieno sole (con la bassa luminosità le piante filano, si allungano, fioriscono meno e i colori dei fiori sono poco brillanti); le innaffiature devono essere moderate anche nei periodi caldi. Si consiglia di bagnare le piante il mattino presto con acqua non molto fredda. Riguardo alla temperatura la tageta non ha problemi con il calore: resiste anche alla calura estiva. I fiori a volte marciscono: questo avviene nei mesi estivi, bisogna controllare le innaffiature oppure trattare con appositi antibotritici

Petunia: consigli

La petunia ha i colori dell’arcobaleno. E’ una pianta erbacea, e la maggior parte delle petunie attualmente coltivate sono ibridi e vengono utilizzate come piante annuali da bordura, aiuole, e per decorare balconi e terrazzi. I colori vanno dal bianco al crema e giallo, diverse tonalità di blu, violetto, rosa, rosso e salmone. Si piantano in due gruppi principali: gli ibridi multiflora, con fiori che raggiungono il diametro di circa 5 centimetri (sono molto rifiorenti e resistenti alle condizioni ambientali sfavorevoli, in particolare alla pioggia); gli ibridi grandiflora, con fiori del diametro di 10 centimetri: questi sono meno resistenti alla pioggia e anche minor capacità di rifiorenza. La coltivazione è facile: predilige l’esposizione pieno sole. Se le piante sono collocate all’ombra tendono a sviluppare molto le foglie e poco i fiori. In genere la petunia non ama le temperature troppo alte. Le petunie sono delle solanoceae perenni che esposte al sole formano cespugli rigogliosi con fusti alti d 25 a 50 centimetri, e anche altre specie che ricadono ricoperte di fiori. Di provenienza sudamericana, sono piante perenni, amano i climi caldi, per questo sono di facile coltivazione durante la bella stagione, ma in Italia le si coltiva come annuali perchè non sopportano i climi freddi che quasi sempre ne causano la morte.

La posizione per garantire una copiosa fioritura è il pieno sole, al riparo dai venti e dalle correnti d’aria. Sono estremamente delicate. Il substrato deve essere ricco di nutrienti, non deve essere calcareo ma miscelato a una parte di materiale drenante come sabbia e corteccia sminuzzata. I vasi vanno bagnati con acqua non fredda, tutti i giorni durante la bella stagione, in modo che i fiori non appassiscano. Accompagnare la fioritura con un fertilizzante per piante fiorite ogni due settimane circa, con l’acqua delle annaffiature.

L’annaffiatura dovrà essere regolare senza eccedere, soprattutto durante il periodo della fioritura. Eliminare le corolle sfiorite per evitare di favorire eventuali malattie funginee. Non è possibile coltivare le petunie in interni, per questo motivo appena si acquista un vasetto o un contenitore si trapiantano. E’ importante evitare di danneggiare le radici, che sono molto delicate. Sono perfette per la coltivazione in vasi a forma di cassetta, da appendere alla ringhiera. Fate in modo che il vaso sia un po’ più piccolo rispetto alla pianta per evitare uno sviluppo eccessivo delle radici, che va a scapito dei fiori.

Una concimazione ogni due settimane, con fertilizzanti liquidi, con una percentuale più alta di potassio renderà la fioritura più bella e il colore dei fiori e delle foglie più intenso. La petunia si semina in febbraio, in ambiente protetto. Possono essere moltiplicate anche per talea in qualsiasi periodo dell’anno, ma preferibilmente in primavera. Si utilizza un subastro molto sabbioso, e la temperatura ambiente tra i 15 e i 20 gradi. Attenzione agli afidi che attaccano le petunie nel periodo primaverile. Si possono curare con appositi fungicidi.

Carolina Impatiens Nuova Guinea

impatiens Carolina Impatiens Nuova GuineaQueste piante, originarie della Nuova Guinea, generalmente vengono chiamate canne di vetro o fiori di vetro o begli uomini! Possono essere collocate in casa (nelle vicinanze delle finestre), sui balconi o piantate direttamente nelle aiuole in giardino. Vengono utilizzate anche per vasi da appendere: in questo caso si mettono più piante (3/5 per vaso o per ciotola) per ottenere macchie colorate. Preferiscono un terreno soffice e leggero, che lasci drenare l’acqua. Questa pianta sopravvive anche in ambienti poco illuminati. Solo in presenza di molta luce i fiori sono numerosi e hanno colori brillanti, e la pianta non cresce eccessivamente in altezza.

Nel periodo estivo sopporta temperature elevate ma è sensibile al vento. L’impatiens è molto sensibile agli eccessi d’acqua nel terriccio. Nei periodi caldi occorre annaffiare moderatamente e spesso. La rinvasatura nelle abitazioni va effettuata in primavera, in un vaso poco più grande del precedente, e in un terriccio soffice. Sul balcone e sulle aiuole può essere trapiantata fino alla fine dell’estate, a una distanza di 30/40 cm da pianta a pianta. La piantina va interrata sino al colletto, o leggermente più alta rispetto al livello del terreno. Normalmente le piante si comprano in primavera, ma sono disponibili presso fioristi e garden center anche in autunno. Controllare che non presentino parassiti come i cripidi che sono molto difficili da combattere, anche con insetticida adeguati. Per evitare questi problemi il terreno non deve essere molto bagnato.