Il noce – Consigli sul noce

Juglans regia

Dal tronco forte, con portamento maestoso e con altezze che possono superare i 25 metri, il noce è un bell’albero coltivato sia per la bellezza, sia per l’utilità (frutti, legname, produzione di liquore nocino, ecc.).  Le foglie del noce Juglans regia sono caduche.

Condizioni ideali: il noce è adatto per le zone non molto umide, in cui non si verificano frequentemente gelate primaverili, che danneggiano i fiori. Cresce bene anche in montagna fino ad 800 metri, e non sopporta molto bene le alte temperature. Il terreno deve essere fertile, fresco, profondo, leggero e senza ristagni.

Come quando piantare il noce: si pianta in inverno, utilizzando esemplari  di 1/3 anni. Il noce però non sopporta molto bene questa operazione in quanto presenta radici a fittoni: per avere maggiori probabilità che le piante attecchiscano, occorre utilizzare esemplari giovani ed effettuare il trapianto con le radici avvolte dal pane di terra. Una volta messa a dimora e tutorata, la giovane pianta deve essere bagnata nell’area occupata dalle radici. Si bagnano le giovani piante in fase di attecchimento e allevamento. L’apparato radicale profondo consente ai noci di superare senza problemi la penuria estiva. Il periodo per piantare il noce in terra varia secondo il clima: per il sud e per il centro si può scegliere fra inizio primavera e metà autunno; al nord o dove il clima è più freddo meglio aspettare che a primavera sia terminato il rischio di gelate.

Il noce se viene moltiplicato per seme, comincia a produrre frutti dopo un numero molto elevato di anni, per cui alla semina si ricorre soltanto per ottenere piantine da innestare. Si semina in primavera, all’aperto, in vivaio o direttamente a dimora. Si innestano piante di uno o più anni, a spacco o a corona.

Il noce si alleva a forma naturale o a vaso, con un tronco piuttosto lungo (4/6 metri o anche più), per utilizzarlo in seguito come legname da costruzione. La potatura di produzione si riduce all’eliminazione dei rami secchi e a un leggero diradamento: infatti il noce non sopporta i tagli.

Le noci si raccolgono in autunno, scrollando i rami o battendoli: con questo metodo però si possono provocare dei danni. Si portano i frutti in un locale asciutto, si stendono sul pavimento, muovendoli ogni giorni fino a quando il mallo (mesocarpo) non si stacca. Successivamente si puliscono con cura. Il noce comincia a produrre frutti dopo 8/10 anni: la produzione continua a crescere fino al 40/50° anno di eta. Una pianta adulta, isolata, in buone condizioni, può produrre anche un quintale di noci all’anno.

Malattie del noce: l’antracnosi del noce si manifesta con la formazione di macchie bruno/nerastre sulle foglie: dapprima queste sono piccole, successivamente si estendono provocando il disseccamento di tutte le foglie. Sui rami si formano piccoli tumori, che fanno seccare la parte superiore dei germogli. I frutti restano piccoli e presentano macchie brune.