Nome scientifico: prunus laurocerasus e prunus lusitanica (alloro del Portogallo). Il lauroceraso è la siepe più apprezzata. Si coltiva in piena terra o in contenitori su balconi e terrazzi. Sono molto resistenti alle potature anche ripetute, e spesso le piante vengono allevate in forme particolari. Si mette a dimora in ottobre o in primavera nei terreni umidi e compatti. Il prunus laurocerasus preferisce terreni profondi, freschi ma ben drenati e che non contengono calcare, mentre la prunus lusitanica può crescere anche in terreni meno profondi e calcarei.
Suggerimenti: concimare con sostanza organica all’impianto. In contenitore usare un terreno composto di torba e terra fertile in parti uguali. Poichè la rinvasatura non è facilmente esegubile è sufficiente rimuovere e integrare il terriccio nella superficie. Nei primi due anni di coltivazione in primavera estate ogni 20/30 giorni aggiungere all’acqua di irrigazione 30 grammi di concime complesso per decalitro. Si pota a fine inverno. Per le siepi si interviene di nuovo in agosto per mantenerle contenute e ordinate. Il lauroceraso si può piantare tanto in pieno sole quanto in ombra. E’ una pianta resistente ad alte e basse temperature. Sopporta molto bene freddi invernali e coperture nevose ma può venire colpito da gelate tardive di inizio primavera che danneggiano soprattutto gli apici delle giovani pianti o le estremità dei rami potati in autunno.
Innaffiature: sono necessarie solo per le piante giovani subito dopo la messa a dimora e nei periodi di siccità prolungata. Il lauroceraso si moltiplica facilmente per seme, anche se viene di solito utilizzata la talea, soprattutto per mantenere le caratteristiche delle varietà.
Malattie: il sole bianco oidio che si combatte facilmente con trattamenti a base di zolfo (Karathane o altri fungicidi)