Consigli di inizio maggio e lavori in giardino

E’ finalmente arrivato il momento di prenderci cura del nostro giardino, soprattutto in questo periodo di quarantena forzata. Si spuntano le rose e si sfoltiscono gli arbusti in vaso, regolando l’altezza delle siepi sempre verdi (alloro, lauceraso, bosso) per conservarne la geometria. Si effettua la semina del prato nelle regioni a clima più rigido scegliendo un miscuglio di festuca, loietto e poa, facile da mantenere. Si tagliano le parti aeree e le radici dei gerani prima di rinvasarli e portarli all’aperto. Si rinvasano anche le piante da interno e si portano all’esterno in una zona riparata. Fine aprile / inizio maggio è un buon momento per falciare il prato perchè l’erba tagliata asciuga più in fretta e si evitano attacchi di muffa.
Nel frutteto si rimuovono i polloni di lampone, castagno e nocciolo. Si conservano in frigorifero ed in sacchetti di plastica le marze (gemme isolate) per l’innesto estivo di melo e pero. Si innestano le ultime drupacee, melocotogno, vite, e si termina la potatura dell’ulivo. Verso la fine del mese rinvasare il geranio con terriccio fresco, dopo aver potato sia le radici, sia la chioma.
E’ il momento di mettere a dimora le giovani piante di ulivo e vite. Si interrano i bulbi a fioritura estiva autunnale. Trapiantare all’esterno gli ortaggi e le piante da fiore, coltivate da seme nei mesi scorsi o in serra. Si piantano bulbi e tuberi a fioritura estiva ed autunnale, annuali e rustiche. Mettere in semenzaio amaranthus, astro, zimmia e la campanella.
Verso la fine del mese si potano le siepi sempreverdi. Per infoltire alla base si taglia la nuova vegetazione nella parte alta. Si piantano olivo e vite, e le talee dei germoglibasali delle vecchie piante di crisantemo.
Verso il 5/6 aggio si seminano all’aperto basilico, cardo, cetriolo, melone, pomodoro, fagiolo, fagiolino, ravanello, zucca e zucchine. Si seminano all’aperto digitale, iberi, fiordaliso, nontiscordardime, primula, violaciocca, campanula.
Verso il 20/21 del mese di maggio si portano all’aperto nelle regioni centro settentrionali i gerani e le altre piante in vaso. Si tosa periodicamente il prato e si ripete la concimazione primaverile se necessario, ma solo quando il colore dell’erba non è di un verde brillante.

Consigli di marzo per le piante e per la plumeria (frangipani)

In generale è tempo di togliere protezioni invernali, perlomeno nelle zone in cui il pericolo di gelate tardive è oramai passato.

Per le piante in vaso: lavorate il terriccio in superficie, per riempire la a crosta formatasi duranta l’inverno. Aggiungetene di nuovo dove occorre rabboccare il livello, e incorporate una manciata di concime organico oppure un concime a lenta cessazione. Potete iniziare a seminare calendule, bocche di leone, tagete, zinnie, lobelie.
Nei climi freddi collocate le seminiere al riparo, finchè l’aria non diventa più calda. In quelli caldi potete invece collocarle già all’aperto.

Per quanto riguarda i fiori annuali: per le erbaceee perenni dividere i cespi di quelle che hanno ormai riempito il contenitore per moltiplilcarle e rinnovarle (se invecchiate).

Consigli per la plumeria

La plumeria, nota anche come frangipani, è una pianta tropicale dai bellissimi fiori profumati che cresce in maniera copiosa in Sicilia e nel sud Italia. Molte specie di questo arbusto possono essere coltivate anche al nord, purchè in vaso. La pianta ha bisogno di molto sole e di un luogo caldo dove svernare, perchè non sopporta il gelo.

In marzo possiamo moltiplicarla per talea. Apriamo le miniserre: approfittiamo delle giornate più assolate e calde per cominciare ad aprire le miniserre, in modo da evitare la formazione di condensa al loro interno, da cui potrebbero derivare malattie fungine. Faremo prendere un po’ d’aria alle piante e così le abitueremo poco alla volta alla temperatura esterna. Inizialmente apriamole solo qualche ora poi via via aumentiamo la durata dell’apertura fino alla fine del mese. Controllare comunque l’umidità del terreno presente nei vasi. Sempre nelle ore più calde potremo bagnare, meglio se per immersione, tutte le piante conservate.

Ipomoea, una campanella rampicante

La Ipomoea lobata è una specie perenne, abbastanza resistente, rampicante, alta fino a 3 metri, con foglie trilobate e spighe di fiori cremisi che virano al giallo, fino al bianco. Fiorisce per tutto il corso dell’estate. Le varietà più diffuse hanno fiori semplici o doppi, bianchi, purpurei, blu, azzurrino, scarlatti.

La coltivazione è facile. L’esposizione in pieno sole o in una posizione molto luminosa. Resiste alle alte temperature. Annaffiature: frequenti in primavera e in estate. Effettuare la tolleratura: asportare le parti danneggiate e i fiori appassiti.

Le ipomoee sono piante da esterno utilizzate come rampicanti o come ricadenti, da vasi o ciotole, e poichè non sopportano il gelo anche le perenni si coltivano generalmente come annuali. Nelle zone a clima mite le perenni possono essere coltivate in piena terra come rampicanti. In giardino preferiscono un terreno leggero, sciolto ed arricchito con concime organico. Le piante in vaso si coltivano in un substrato preparato con torba, terra e sabbia in uguali dosi.

Concimazione: in primavera/estate – ogni 15 giorni – unire all’acqua di irrigazione un concime complesso nella dose di 15 grammi per decalitro.

Guida di giardinaggio per il mese di settembre

Cosa piantare

E’ il momento giusto per comprare delle piante da interni: ora non risentiranno dello spostamento, avranno bisogno di poche cure e si adatteranno senza problemi alla nuova collocazione.
Piantare le viole del pensiero e i crisantemi in vasi grandi e in un luogo fresco. Piantare anche le calle, preparare delle casette per conservare i bulbi che non sopportano il freddo all’esterno. Verso la fine del mese cominciare a piantare nei vasi le bulbose a fioritura primaverile, come la fritillaria, il tulipano, l’anemone, il crocus, il giacinto.
Seminare per tutto il mese: calendula, violaciocca, pisello odoroso.
Verso la fine di settembre si riportano in casa le orchidee e le piante d’appartamento tropicali che hanno passato l’estate all’aperto. In fase crescente, si preparano talee di rose e dalle altre piante ornamentali sul terrazzo si raccolgono le erbe aromatiche da essiccare.

Operazioni di manutenzione

Potare i fiori rovinati, come ad esempio le azalee, la stella di Natale. Potare le siepi e tutto ciò che si desidera in modo che abbia una forma compatta.
Concimare, rigenerare lo strato superficiale eliminando e aggiungendo substrato nuovo. Apportando un leggero strato di concime ricco di microelementi la pianta rafforzerà il colore verde.
Diminuire un po’ le annaffiature, e fare più attenzione in terrazza che non in giardino dal momento che le piante in contenitore hanno meno risorse nel substrato.
E’ il momento giusto per pulire le zone del giardino occupate dalle piante primaverili ed estive che cominciano a rimanere libere. Quelle che ancora si mantengono hanno perso la forma, ora sono fitte e aggrovigliate. Le bordure del prato, non uniformi, il terreno coperto di erbacce o residui secchi: queste sono le attività per mantenere in ordine il giardino.

Consigli di settembre per la murraya, le rose e la stella di Natale

rose rampicanti 1

E’ il periodo giusto per concimare la pianta di Murraya, se vogliamo che il prossimo autunno fiorisca riccamente. Somministrare ogni 20 giorni, fino ad ottobre, un concime ricco di fosforo e di potassio. La murraya, detta anche “gelsomino arancio”, si adatta bene alla coltivazione in vaso. Folta e compatta, ha foglie sempreverdi che sbocciano due volte, a primavera ed in autunno. Ha bisogno di una esposizione soleggiata e bagnature regolari, facendo in modo che il terriccio non rimanga mai completamente secco.

In questo periodo, le rose rifiorenti (quelle che fioriscono più di una volta l’anno) hanno bisogno di essere potate. Basta accorciare ogni stelo sopra la terza coppia di foglie. Dare un bel taglio netto, ma inclinato, in modo da facilitare lo scorrimento dell’acqua piovana. Vanno eliminati i rami vecchi, quelli deboli o malformati, come pure i polloni che nascono sotto il punto di innesto e sono riconosciuti per il fusto vagamente rosato e le foglioline piccole e molto dentellate. Dopo la potatura sistematela in un angolo tranquillo e innaffiate pochissimo. Dopo una settimana fertilizzate con un prodotto specifico.

Rinvasiamo la stella di Natale. Se abbiamo salvato la stella di Natale, nelle prime settimane di settembre bisogna rinvasarla dandole un vaso di una misura in più (circa 2 centimetri di diametro possono bastare). Utilizziamo un terriccio universale fertile. Se vogliamo che fiorisca bisogna assicurarle 15 ore di buio al giorno, fino alla fine di ottobre. Quindi, dalle 17 circa fino al mattino alle 8, teniamo la pianta in un locale non riscaldato e buio. Questo oscuramento obbligato è indispensabile perchè tornando ai ritmi di luce normali a novembre la pianta inizierà a produrre le sue bellissime brattee.