Carie del legno

Si incontra in numerose piante arboree, soprattutto in quelle di una certa età. Sembrano alberi in salute, invece la malattia li corrode lentamente. I responsabili sono parassiti e funghi che si insediano nella pianta. Tra le cause:

  • l’errato taglio nella potatura
  • lesioni meccaniche alle radice, al colletto e al tronco
  • rotture prodotte da avversità atmosferiche (la vità di città fa male)

La corteccia può essere considerata come una pelle che lesiondosi provoca l’entrata dei funghi e dell’acqua, che fa sviluppare rapidamente la malattia. Gli alberi ornamentali sono soggetti agli attacchi di carie. Tra gli alberi più colpiti:

  • platano
  • quercia
  • leccio
  • tiglio
  • pioppo
  • faggio
  • abete
  • cipresso

Curare la carie del legno è molto diffacile, meglio prestare attenzione prima quando potiamo o utilizziamo decespugliatori o falciatrici!

Commento (12)

  • anna cannavo' (giulia)| 19/07/2009

    il tuo sito è bellissimo e utile. ora ti chiedo un consiglio: ho un kaki giovanissimo che nelle screpolature della corteccia presenta polvere a granelli di legno. Pensi che sia la carie?
    A sentirci presto

  • Vito| 08/01/2011

    Ho un leccio di 9 anni che sta perdendo le foglie e presenta lesioni alla base del tronco con rigonfiamento della corteccia.Le foglie residue appaiono di un verde meno intenso. Di che patologia puo’ trattarsi e v’è un rimedio? Grazie

  • verdeblog| 21/01/2011

    Il leccio è in genere una pianta notevolmente resistente a malattie e parassiti. Macchie fogliari e foglie gialli possono essere provocate da un agente patogeno specifico di questa pianta, il fungo “elsinoe quercus ilex”. Raramente però gli attacchi sono talmente gravi da richiedere trattamenti. Invece tra i parassiti animali, gli acari (eriofidi) o la cecidonia (un piccolo dittero) possono causare la comparsa di rigonfiamenti fogliari. Anche piccole macchie necrotiche sempre sulle foglie: causate dalla fillossera. A riguardo il rigonfiamento della corteccia non saprei dirti. Se come dici è alla base del tronco bisogna guardare bene, chiedendo ad un vivaista speciallizzato. Questa pòianta ha una forma naturale particolarmente bella, che non necessita di nessun intervento di potatura. In bocca al lupo

  • Francesco| 12/05/2014

    Buongiorno

    Ho un problema con un leccio alto 15 metri e si trova ad Anzio vicino al mare.
    Ogni giorno trovo , ai piedi dell’albero , molta segatura dovuta a qualche insetto o piu’ di uno che mangia internamente il legno.
    Ho provato a chiedere a un vivaista il quale mi ha dato un prodotto da spruzzare internamente ai vari buchi sul tronco ma non ho ottenuto nessun risultato.
    Poichè ho paura che possa col tempo cadere e fare dei danni chiedevo a voi
    se c’era un prodotto efficace da debellare il parassita o una ditta specializzata(vicino a Roma) che possa curare la pianta definitivamente.

    Grazie

  • rosanna bonifazi| 28/07/2014

    Ho il leccio che ha venticinque anni, da un po’ di tempo è comparso sul suo tronco una screpolatura, uno spacco nella corteccia, ho rimosso un pezzo e sotto ho trovato il legno marcio che è viene via come segatura, di colore rossiccio. Sono preoccupata !!!!!Suggeritemi cosa potrebbe essere. Grazie Mille!!!!!!

  • Vito| 08/02/2019

    Ho un leccio di 9 anni che sta perdendo le foglie e presenta lesioni alla base del tronco con rigonfiamento della corteccia.Le foglie residue appaiono di un verde meno intenso. Di che patologia puo’ trattarsi e v’è un rimedio? Grazie

  • rosanna bonifazi| 08/02/2019

    Ho il leccio che ha venticinque anni, da un po’ di tempo è comparso sul suo tronco una screpolatura, uno spacco nella corteccia, ho rimosso un pezzo e sotto ho trovato il legno marcio che è viene via come segatura, di colore rossiccio. Sono preoccupata !!!!!Suggeritemi cosa potrebbe essere. Grazie Mille!!!!!!

  • anna cannavo' (giulia)| 08/02/2019

    il tuo sito è bellissimo e utile. ora ti chiedo un consiglio: ho un kaki giovanissimo che nelle screpolature della corteccia presenta polvere a granelli di legno. Pensi che sia la carie?
    A sentirci presto

  • Francesco| 08/02/2019

    Buongiorno

    Ho un problema con un leccio alto 15 metri e si trova ad Anzio vicino al mare.
    Ogni giorno trovo , ai piedi dell’albero , molta segatura dovuta a qualche insetto o piu’ di uno che mangia internamente il legno.
    Ho provato a chiedere a un vivaista il quale mi ha dato un prodotto da spruzzare internamente ai vari buchi sul tronco ma non ho ottenuto nessun risultato.
    Poichè ho paura che possa col tempo cadere e fare dei danni chiedevo a voi
    se c’era un prodotto efficace da debellare il parassita o una ditta specializzata(vicino a Roma) che possa curare la pianta definitivamente.

    Grazie

  • verdeblog| 08/02/2019

    Il leccio è in genere una pianta notevolmente resistente a malattie e parassiti. Macchie fogliari e foglie gialli possono essere provocate da un agente patogeno specifico di questa pianta, il fungo “elsinoe quercus ilex”. Raramente però gli attacchi sono talmente gravi da richiedere trattamenti. Invece tra i parassiti animali, gli acari (eriofidi) o la cecidonia (un piccolo dittero) possono causare la comparsa di rigonfiamenti fogliari. Anche piccole macchie necrotiche sempre sulle foglie: causate dalla fillossera. A riguardo il rigonfiamento della corteccia non saprei dirti. Se come dici è alla base del tronco bisogna guardare bene, chiedendo ad un vivaista speciallizzato. Questa pòianta ha una forma naturale particolarmente bella, che non necessita di nessun intervento di potatura. In bocca al lupo

  • maela FIORESI| 09/02/2021

    Buongiorno. Ho appena acquistato casa e nel giardino c’e’ un pioppo nero di una 50 di anni. Qualche giorno fa mi sono accorta che alla base del tronco c’e una apertura da cui fuoriesce della materia spugnosa e rossa . allego foto.
    Non vorrei abbatterlo se possibile . Di cosa potrebbe trattarsi?
    Grazie

    • verdeblog| 05/04/2021

      Non è sempre facile riconoscere i sintomi della vecchiaia di un albero perchè spesso si confondono con altri di diverse malattie, soprattutto per le piante di una certa età. Il disfacimento dei tessuti della corteccia alla base è determinato quasi sempre da traumi (urti con mezzi di trasporto) o errati interventi culturali subiti in età giovanile. Questi traumi, anche se apparentemente vengono superati, tendono ad amplificarsi nel corso degli anni fino a formare estese cavità che possono rappresentare un pericolo per la stabilità dell’albero privo di adeguato sostegno basale. Le specie più soggette a questo effetto dell’invecchiamento sono: quercia, faggio, olivo, acero, leccio. Rimedi: se la cavità è stabilizzata, se non vi è ulteriore tessuto legnoso in via di disfacimento non serve intervenire con mastici cicatrizzanti. E’ comunque importante controllare spesso l’assetto dell’albero. Per prevenire cedimenti strutturali possono essere utili potature della chioma per alleggerire il carico gravante sul tronco.

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