Erica d’inverno

Oltre alle specie rustiche esistono alcune varietà delicate di erica a fioritura invernale, che vengono usate per procurare una nota di colore a Natale, in un periodo in cui poche piante sono in fiore. L’erica d’inverno ha pochi fiori campulati di rosa, ai quali fa contrasto il verde delle foglie agriformi. Compaiono da novembre a gennaio, e durano piuttosto a lungo. Questa erica preferisce temperature invernali, più fredde di quelle che si riscontrano nelle case (minimo 8 gradi, massimo 15).

Collocare in un luogo soleggiato ma lontano dal sole diretto. Nel caso stenti a sopravvivere alle condizioni ambientali delle abitazioni, l’erica va portata all’esterno: l’ideale è un luogo lumino e umido in giardino. Sistemare il vaso nella terra fino ai bordi, riportandolo però al coperto in caso di gelate. Bagnare due / tre volte alla settimana. Quando vengono comprate sono già ben sviluppate, e hanno bisogno di molta acqua affinchè possano restistere a temperature più alte di quelle consigliate in precedenza. In inverno non occorre concimare. In estate, durante il periodo vegetativo, provvedere ogni 13/14 giorni con un fertilizzante per piante da interni. Sebbene queste piante possano essere trattate come annuali, da scartare dopo una stagione, il rinvaso di esemplari sani va effettuato in primavera: usare terriccio a base di torba e privo di calcare. In primavera cimare i nuovi apici; tenere sotto controllo la cocciniglia usando un’insetticida per piante da interni: se le fogliè cadono è marciume radicale, e la causa può essere il ristagno di acqua. L’erica, benchè ami un terreno leggermente acido, si adatta bene su qualsiasi terreno, e anche con altre piante. Se vogliamo creare una nota di colore in casa uniamola insieme ad una pianta verde (anche una semplice edera): la vicinanza di altre piante un microclima favorevole allo sviluppo di tutta la vegetazione.

Il Solanum, pianta perenne colorata in inverno

Il solanum capsicastrum è una pianta molto comune, indicata per rallegrare la casa nella stagione invernale. Questa è una delle due specie di solanum, che si trovano normalmente in commercio. Il solanum pseudocaspicum è invece più robusto, ma tutte e due richiedono le stesse condizioni di crescita e hanno un aspetto simile, salvo il frutto, di forma più ovale di quello del solanum classico. Fra le specie coltivate disponibili alcune hanno un aspetto più compatto di altre, ma in ogni caso le bacche sono velenose. Sono piante perenni, e vengono normalmente riprodotte ogni anno dai semi. Le foglie sono di un verde scuro e mettono in risalto i colori brillanti dei frutti che vanno dal giallo, all’arancione, al rosso. Se la pianta non viene tenuta eccessivamente riscaldato dura a lungo. Di solito si acquista durante l’inverno quando è carica di bacche rosse, e viene scartata quando queste ultime cadono, ma è possibile lasciare crescere la pianta durante l’estate in modo che produca i piccoli fiori bianchi a stella che diventano in seguito bacche nel corso dell’inverno successivo.

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Già dalla fine di luglio si possono moltiplicare per talee i solanum rampicanti, il solanum crispum a fiore azzurro/porpora, il solanum jasminoides, a fiore bianco: si prendono i germogli laterali dai rami principali e si mettono in un terriccio composto da torba e sabbia, posizionando le talee in un luogo luminoso ma non esposto al sole diretto, e si attende che emettano le radici. In poco tempo si possono piantare lungo i muri del balcone oppure del terrazzo. Queste piante sono originarie del sud america e si coltivano in terreni senza ristagni, in posizioni riparate, e già al momento dell’impianto vanno sostenute con graticci o altri supporti. Al nord vanno protetti in inverno.

Crisantemo, fiore d’autunno – Consigli

I crisantemi sono i migliori fiori dell’autunno da mettere sul balcone o sul terrazzo. La pianta è originaria della zona Giappone/Cina/Corea. In questi paesi è coltivato come qualsiasi fiore da taglio. In Italia è spesso associato alla commemorazione dei defunti, poichè fioriscono durante il periodo dei morti. La fioritura è particolarmente lunga: fioriscono ininterrottamente da ottobre a dicembre. Al momento dell’acquisto è consigliabile rinvasare perchè spesso sono commercializzate in vasi piccoli e contengono quantità insufficienti di terriccio. Leggi tutto

Nandina domestica, bacche colorate in autunno

La nandina è una bella pianta resistente, dal fogliame variegato, che in autunno offre il massimo. E’ originaria della Cina, dove sono state create oltre 60 varietà di cultura. E’ un arbusto sempreverde, e raggiunge un’altezza di due metri. Assomiglia in qualche modo a un bambù nano. La ragione per scegliere una nandina domestica è nelle caratteristiche del fogliame e per le bacche colorate che ha durante i mesi invernali.  In autunno le foglie più esterne dell’arbusto cambiano di colore: da verde chiaro a rosso arancio prima, per poi diventare rosso vivo. Questa colorazione rimane fino a tarda primavera. Nei giardini di piccole dimensioni coltivare la pianta in vaso che deve un diametro di almeno 50 centimetri. Preferire contenitori di terracotta. Nei giardini più grandi coltivare la pianta in piena terra. Nelle regioni del nord Italia proteggere la pianta durante l’inverno. La nandina domestica può essere messa a dimora anche sotto gli alberi ad alto fusto. Queste piante possono essere anche utilizzate per formare bordure (oppure macchie di arbusti in posizione soleggiata per avere un fogliame più colorato).

In piena terra annaffiare moderatamente, in vaso fare attenzione ai ristagni di acqua. La pianta è più sensibile all’eccesso di umidità che di siccità. Usare terreno ben drenato, di matrice organica. Per la bordura scegliere la nandina domestica atropurpurea nana: ha foglie di colore rosso porpora tutto l’anno. In vaso scegliere la nandina domestica okame, che raggiunge i 90 centimetri, e in autuno ha una colorazione molto accesa. Queste piante sono molto resistenti ma possono essere attaccate da afidi e da marciumi radicali causati da ristagni del terreno.