La pianta di vetro

piantadivetro.miniatura La pianta di vetroSi può chiamare anche la nuova guinea. Mostra fiori di tutti i colori, grandi, raggiungono i 4-5 centrimetri di larghezza. E’ il risultato di incroci caratterizzati di altri fiori. Le foglie possono essere rosse, bronzo o multicolori sul bordeaux o sul viola. I fiori appiattiti possono essere bianchi, rosso-arancione e rosso porpora.
La coltivazione: questo fiore di inverno non si mantiene, a meno che non stia ad una temperatura di almeno 15 gradi. In estate è assolutamente consigliato tenere questa pianta all’ombra, perchè oltre i 21 gradi comincia a soffrire. La nuova guinea cresce meglio in posizione illuminata, ricordandosi però di evitare la luce diretta del sole in quanto il colore delle foglie sbiadirebbe o addirittura le foglie brucierebbero.

Semina: i semi necessitano di circa un mese per mostrare la pianta. I semi non vanno piantati in profondità  ma vanno sparsi sul terreno in quanto hanno bisogno di luce per lavorare. Innaffiatura: i semi vanno bagnati tanto, ma prima della successiva innaffatura bisogna attendere che il terriccio si sia completamente asciugato. Le piante adulte vanno annaffiate tanto. Anche in questo caso è bene innaffiare sotto le foglie: bagnare direttamente le foglie può provocare l’apparizione di macchie. La pianta di vetro va innaffiata tutti i giorni.

Per avere un bel volume di fiori bisogna concimare minimo ogni 15 giorni, e usare un buon fertilizzante. Il momento per invasare (mettere vaso) le piantine è la primavera. Il terriccio ideale è a base di torba e terra grassa. Riproduzione: si ottengono facilmente le nuove piantine a tarda primavera sia tramite semina, sia tramite talee in un vaso di vetro pieno d’acqua. La pianta madre si può tagliare a circa 10 centimetri dalla base, e re-invasare. E’ preferibile il coccio di plastica perchè mantiene un elevato tasso di umidità .

Malattie: i rischi per questa pianta sono il ragnetto rosso e la mosca bianca (colonne di insetti che sciamano attorno alla pianta) . Bisogna trattare con insetticida. [tags]fiori, piante[/tags]

Geranio: consigli per gerani perfetti

Il geranio fiorisce tutta estate, da aprile fino a settembre c’è sempre la fioritura. Ci sono i gerani zonali, ad edera e parigini.

Lo zonale è facile da coltivare, ha dei bei fiori arancio, bordeaux, rosa (e ha una foglia un po’ più pelosa). C’è il geranio doppio. L’innaffiatura d’estate va fatta tutti i giorni, preferibilmente di mattina presto o di sera tardi. Si dice che il geranio va al sole, ma in realtà  se sta a mezza ombra (tipo sotto una tettoia o sotto un albero) i gerani sono più belli, soprattutto nei giorni più caldi. Stesso discorso per i gerani ad edera e i parigini. L’innaffiatura va fatta sotto le foglie: bagnare le foglie dei gerani puo’  far venire i pidocchi.

I parigini e quelli ad edera vanno molto sui balconi, fanno delle belle cascate di fiori. La foglia del parigino sembra un triangolino tagliuzzato, e i parigini sono più forti e fioriscono di più (fino a settembre).

Quando si allungano troppo si possono tagliare e far riprodurre. Per riprodurre un geranio si taglia la talea (o si spezza facilmente con le mani), si tolgono le prime foglie dal di sotto e poi si pianta nella torba. Il periodo ideale per piantarli è fine agosto / inizio di settembre. Il geranio che è stato così potato cresce meglio e fa un cespuglio di fiori più grande.

Il geranio ha paura del gelo e d’inverno, a seconda della zona, va messo al riparo (nel sud Italia generalmente non serve) o nelle cantine, sotto serra oppure viene addirittura tolto dal vaso e viene appeso a testa in giù, e si ripianta verso al fine di marzo / inizio aprile.

La terra ideale è quella specifica per gerani. In alternativa va bene anche quella universale a patto di seguire i consigli di cui sopra.

I gerani sono piante molto esigenti per quanto riguarda il terriccio, che deve essere di ottima qualità, molto fertile e ben drenante. Vanno posizionati i una zona pienamente soleggiata e non tollerano luoghi ombrosi. Per nutrire al meglio i gerani occorre dar loro gli elementi nutritivi essenziali per uno sviluppo ottimale. L’eliminazione costante delle foglie e dei fiori secchi garantiscono il successo della coltivazione. Nonostante siano piante molto semplici da mantenere, se collocati in ambiente non idoneo o se la coltivazione inizia da piante di scarsa qualità allora possono subire danni per avversità non parassitarie.

I problemi del geranio: fusti deboli, foglie dalla colorazione arrossata, radici deboli e poco sviluppate, produzione di pochi fiori sono tutte caratteristiche che indicano carenza di ferro. Per rimediare bisogna distribuire concimi specifici per gerani, ricchi di fosforo. Se sulle foglie del geranio compaiono pustole circolari di colore rossastro o aranciato, e le foglie colpite seccano e la pianta si indebolisce allora bisogna eliminare le foglie più colpite e ridurre le irrigazioni. Se possibile trasferire le piante in un luogo più soleggiato. Attenzione anche alle malattie fungine: le condizioni che favoriscono gli attacchi fungini sono: eccesso di acqua nel terriccio, ristagno di acqua nei sottovasi, carenza di luce, utilizzo di substrato di scarsa qualità e poco drenante, eccesso ci concimazione con fertilizzanti ricchi di azoto, scarsa concimazione con fosforo e potassio, contatto con piante malate, eccessiva … d’impianto nei contenitori (cassette da terrazzo o fioriere). Tra le malattie fungine più diffuse vi è la ruggine, la muffa griga, il mal bianco (maculature fogliari e marciume del colletto delle radici). Per rimediare ridurre le irrigazioni, non bagnare il fogliame. Per gli attacchi più gravi, distribuire fungicidi rameici.