Consigli per fiori in terrazza – 2

Avere piante fiorite tutto l’anno è il desiderio di molti. E per garantirsi i colori tutto l’anno vale la pena dare un tocco speciale alla terrazza. Nel caso non si abbia il giardino il segreto è nel combinare foglie e bacche, e fiori che richiedono poco lavoro. Basta scegliere specie arbustive e arboree che fioriscono successivamente le une alle altre. Piante da terrazza possibilmente da esporre verso sud:

  • La stella dell’inverno è l’erica gracili: fiorirà fino ad aprile.
  • E’ assai duraturo anche il cavolo ornamentale.
  • Inoltre vi è anche la primula acanilisi. Questi sono i primi fiori e si manteranno a lungo.
  • la pernettia (per balconi e terrazze piccole), una pianta perenne con bacche decorative
  • la piracanta, per dare colore ad un angolo tutto l’anno (fiorisce tra maggio e giugno)
  • il bosso (una pianta da foglia, perenne, facile da potare, e particolarmente resistente alle gelate)
  • il brugo vulgaris, che fiorisce dalla fine dell’estate fino a dicembre. E’ un arbusto nano ideale per balcone e piccole terrazze. Si può collocare sospeso in una cesta pensile o fissato alla ringhiera del balcone. Sopporta anche il vento.
  • la schimia japonica: i fiori di colore bianco crema compaiono in giugno/luglio, e durano fino a dicembre (a dicembre fanno posto alle bacche ornamentali di colore rosso vivo)
  • la lantana sempreverde, con fiori bianchi, gialli, arancioni
  • l’abelia floribunda, sempre verde, con fiori rossi
  • il viburnum: sempreverde, con fiori bianchi, presenti in autunno e in primavera
  • inerium oleander, sempreverde con fiori di vario colore (da maggio a settembre)
  • la myrtus sempreverde, con fiori bianchi estivi
  • olea flagrans, sempre verde con fiori gialli molto profumati. Fiorisce in settembre/ottobre
  • la hibisens sempreverde, con fiori rossi o gialli. Fiorisce da giugno a settembre
  • il pitosforum: sempreverde, con fiori bianchi profumati. Fiorisce in maggio/giugno.

Altre piante da terrazza:

  • la kerria japonica, arbusto deciduo. I fiori sbocciano in aprile/maggio
  • la sforsizia, a fiori gialli, che fioriscono in febbraio/marzo
  • la spirea japonica, a fiori bianchi in aprile/maggio
  • la camelia sassancqua, sempreverde, con fiori di colore bianco, rosa e rosso, da novembre a dicembre
  • la camelia japonica, sempreverde, con fiori da marzo ad aprile
  • l’azalea japonica, un sempreverde con fiori di vari colori da marzo a maggio, a seconda delle varietà
  • il rododendro, un sempreverde con fiori di colore vario. Fiorisce in aprile/maggio

La camelia: collocazione, consigli e cure delle camelie

La regina del mese: la camelia. Ad eccezione di alcune specie e varietà, le camelie possono essere coltivate all”aperto in quasi tutta Italia. Preferisce climi temperati sufficientemente umidi, fiorisce alla fine dell’inverno o all’inizio della primavera. Viene danneggiata da venti sia freddi, sia caldi, perciò deve essere collocata in posizione riparata. Le varietà resistono bene alle basse temperature, mentre sono sensibili alla siccità. Le posizioni migliori sono quelle semi-ombreggiate. Le camelie preferiscono l’ombra rispetto al sole in quanto le foglie si bruciano facilmente, e i boccioli non sono capaci di fiorire. I fiori possono essere danneggiati dalle gelate, soprattutto quando le piante sono colpite direttamente dai raggi del sole del mattino. Verificate le condizioni, è consigliabile aggiungere al terreno del terriccio di foglia sotto le piante. Ogni anno si effettua un’abbondante pacciamatura con foglie di torba e letame ben maturo: in questo modo si evita lo sviluppo di erbe infestanti e si mantiene il terreno in buone condizioni di umidità.

Se le camelie vengono coltivate all’esterno in vaso moderate le innaffiature: in inverno appena quanto basta affinchè le radici non si gelano e vaporizzare le foglie di tanto in tanto; in estate annaffiare la sera o nelle prime ore del mattino. Consiglio: se l’acqua del vostro acquedotto è calcarea, riempire l’annaffiatoio alla sera aggiungendo mezzo cucchiaio di aceto e lasciare riposare per una notte: al mattino usarla per bagnare. Questo trucco vale per tutte le piante acidofile.

Le piante coltivate in terreno calcareo presentano spesso macchie di colore marrone scuro sulle foglie. Concimare dopo la fioritura in primavera o inizio estate con fertilizzante specifico. Una buona media è ogni due settimane, tra aprile e luglio. La potatura si effettua in maggio, o comunque dopo la fioritura: si eliminano i rami secchi. In questo periodo si esportano anche i rami cresciuti irregolarmente, e si effettua qualche cimatura per rendere più regolare la chioma delle piante. Prima della fioritura, se i boccioli sono troppo abbondanti, è consigliabile eliminarne un certo numero: in questo modo si otterranno fiori più belli. Le camelie non amano cambiamenti continui da un luogo all’altro: prima di collocarla studiare bene dove metterla. Si raccomanda alta umidità, terriccio acido e poroso (tipo torba.

Malattie: parassiti  come la cocciniglia, che si forma a causa della secchezza della terra o dei ristagni di acqua.

Consigli: riparare le piante dal freddo

Proprio ora che le temperature hanno cominciato a scendere, è il momento giusto per riparare le piante che teniamo sul balcone o in terrazza. L’ideale sarebbe collocarle in una piccola serra oppure accostarle in un angolo riparato o in un locale luminoso ma non riscaldato. In alternativa avvolgere le piante con il tessuto-non-tessuto che trovate nei garden oppure anche in ferramenta. Se i vasi da proteggere sono tanti è meglio radunarli sotto il davanzale di una finestra e stendervi sopra un telo di plastica trasparente fissato in alto sul muro da un lato, e infilato sotto i vasi dall’altro. Questo riguarda anche gli agrumi se abitate in zone dal clima rigido (la sistemazione come sopra). Se invece abitate in luoghi dove la temperatura scende sotto lo zero potete limitarvi a trasferirvi in un angolo riparato del balcone esposto a sud (perchè teme il vento). Evitare assolutamente di metterli dentro casa: l’aria secca farebbe cadere tutte le foglie. E’ bene somministrare l’ultima concimazione dell’anno per dargli energia utile al mantenimento di foglie e frutti durante il lungo inverno che ci attende.

Adesso bisogna riparare le piante dal freddo, ovvero quelle di piccole dimensioni che teniamo sul balcone. Si possono utilizzare degli scatoloni di cartone nelle situazioni in cui la temperatura scende solo di poco sotto allo zero (per esempio terrazzi ben esposti).

Gli scatoloni offrono un riparo sufficiente come per gerani, gardenie, fucsie e agapanthi. Per i sempreverdi che non entrano in totale riposo durante l’inverno sostituire un lato dello scatolone con un telo di plastica trasparente forando in più punti, attaccandolo con un nastro adesivo. Dove fa molto freddo, prima di riparare le piante negli scatoloni, conviene coprire i vasi con una pacciatura di trucioli, o con carta di giornale.

Per proteggere dal freddo le piante poco rustiche di dimensioni medio-piccole potete usare gli scatoloni di cartone, quelli comuni che si trovano facilmente. Dove la temperatura invernale non scende che di pochi gradi sottozero è un riparo sufficiente per geranio, gardenia, fucsia, agapanto oltre che per talee o piantine da poco riprodotte, e per stare più tranquilli dove fa più freddo si può coprire anche il vaso con una pacciatura di carta di giornali appallattolati, tessuto-non-tessuto o aghi di pino o druccioli.

Le piante che necessitano di maggiore protezione invernale: ecco un elenco delle piante più delicate che avrebbero bisogno del ricovero in serra durante la stagione invernale:

  • Bouganvillea spectabilis
  • Camelia japonica
  • Citrus (tutte le specie)
  • Dracena indivisa
  • Lantana camara
  • Plumbago capensis
  • Gelsomino azzurro
  • Hibiscus rosa
  • Allamanda cathartica
  • Grandiflora
  • Oleandro
  • Gardenia
  • Leptospermum
  • Achillea

Se avete una di queste belle piante ricordatevi di proteggerle durante la stagione fredda.

Anche le piante più rustiche temono il gelo, specialmente se sono poste in vaso, per questo in terrazza possiamo spostare i vasi in una posizione migliore, e far affrontare il freddo invernale senza eccessivi traumi. Scegliere una posizione riparata dal vento, mettere i vasi lungo una parete della casa in modo che possano risentire un poco del calore domestico che da muri si disperde. Un riparo dal freddo è necessario se l’ultimo anno avete piantato nuove piante da frutto: è bene proteggere il tronco dal freddo intenso. Fasciare il tronco fino alle prime branche con della paglia, e un telo come una benda.

Le piante più sensibili al freddo, come il limone ma anche i pelargoni, le fucsie, le gerbere, vanno messe al riparo dal gelo prima che la temperatura notturna scenda vicino allo zero. Se si ha un locale luminoso non riscaldato possiamo usarlo per ricoverare le piante. Si può usare una veranda, un balcone chiuso oppure montare per l’occasione una serra. In quest’ultimo caso la si mette a ridosso di una parete dell’abitazione: il calore che si disperderà sarà sufficiente a mantenere al caldo le piante.

Le piante coltivate in vaso, soprattutto se giovani, patiscono maggiormente il freddo, rispetto a quelle in piena terra, avere poca terra intorno alle radici le espone di più al rischio di gelate.
Se si abita in una zona dal clima rigido e si ha per esempio una camelia si può mettere in un contenitore o in un vaso più grande (con paglia sul fondo, druccioli o materiali con cui riempiere anche l’intercapedine tra i due vasi).

Uno spray contro il gelo
Alcune specie di sempreverdi, in particolare l’alloro, il ligustro, possono avere bisogno di essere riparate da eventuali venti freddi che danneggiano la vegetazione durante le prime fasi di sviluppo.
Se la siepe non è molto lunga si possono utilizzare come ripari gli appositi teli antibrina, ma per siepi di notevoli dimensioni è preferibile l’impiego di spray antiparassitari da spruzzare sulle foglie subito dopo la piantagione per proteggerle dal gelo.

Camelia Japonica – Consigli, domande e risposte su come coltivare la camelia japonica

La camelia japonica è una pianta esigente, con crescita lenta, difficile da curare. Ha un portamento arbustivo. Delle numerose varietà  esistenti, la camelia japonica è la più resistente al gelo, anche se rimane un soggetto non adatto per le coltivazioni nei giardini più esposti al freddo.

In alternativa si può collocare in una fioriera per abbellire un porticato riparato o in una serra fredda. I fiori sono rossi e dai petali semidoppi, sbocciano durante la stagione primaverile, e prosperano rigogliosi per molte settimane. Questa varietà  deve essere protetta dalla luce diretta e dalle correnti fredde e dal sole intenso.

Innaffiatura: le piante coltivate in vaso possono essere portate all’interno in autunno. Durante la fioritura tenere il terriccio sempre umido: limitare le bagnature a quelle situate all’esterno (durante il periodo invernale) per evitare che le radici gelino. Usare acqua priva di calcare. Quando l’esemplare è coltivato all’esterno, il tasso di umidità  non riveste grande importanza; quando il tempo è secco è utile annaffiare ogni tanto per mantenere l’umidità  e togliere lo sporco. Le piante coltivate all’interno vanno poste su un sottovaso con granuli di argilla espansa.

Concimare dopo la fioritura in primavera con un fertilizzante per camelia. Coltivare con terriccio a base di argilla e torba fibrosa, in parti uguali. Rinvasare durante la stagione primaverile. Se si sostituisce il terriccio solo in superficie fare attenzione alle radici. Per avere una crescita rigogliosa piantare la camelia ad una profondità  non superiore ai 2,5 centimetri.

Problemi e soluzioni: la caduta dei boccioli può essere dovuta alla mancanza d’acqua. I parassiti si concentrano all’apice dei germogli: eliminarli con un insetticida idoneo.