Kentia forsteriana, palma da interni

La kentia è resistente, raffinata, si adatta bene in ogni appartamento, ha bisogno di poche cure. Ha portamento slanciato ed elegante, si adatta facilmente alle condizioni tipiche delle case, necessita di poca manutenzione. Il fogliame e il portamento sono la sua forza. La pianta ha uno sviluppo cespuglioso arbustivo. E’ la palma più tollerante e duratura, ma ha bisogno di spazio. In casa ciascun ventaglio di foglie può raggiungere anche i 30 centimetri di larghezza. Se si desidera spendere per una pianta non vi sono dubbi: la kentia è la giusta scelta, è la cosiddetta palma che arreda.

Condizioni ideali: cresce bene in ambiente ben illuminati ma non tollera il contatto diretto col sole. Deve essere collocata in un luogo da luminoso a semiombroso. Può anche resistere in condizioni di luce scarsa ma in questo caso la sua crescita sarà molto rallentata. Se si ha a disposizione solo un angolo accanto alla finestra filtrare la luce con una tenda. La temperatura ideale oscilla tra 20 e 24 gradi. Soffre con temperature al di sotto dei 13/15 gradi.

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Annaffiare con moderazione (innaffiare ogni 15 giorni). Lasciare che la terra si secchi quasi del tutto. La cosa più importante è evitare i ristagni di acqua. Inoltre non c’è nulla che questa pianta apprezzi di più di un bel bagno sotto una leggera pioggia primaverile. La kentia adulta deve essere messa all’esterno durante il mese di maggio, all’ombra e protetta dal vento. Tollera ambienti molto secchi, ma è consigliabile vaporizzarla molto spesso, soprattutto in inverno. La vaporizzazione del fogliame andrebbe effettuata durante il periodo di accensione dei del riscaldamento in casa, quindi in presenza di aria secca.

Non è particolarmente esigente in fatto di concime: è sufficiente intervenire due volte in primavera e una volta all’inizio dell’autunno con prodotti liquidi particolarmente ricchi di azoto. Durante la bella stagione, si può concimare usando un fertilizzante adeguato per piante da interni da applicare ogni 15/20 giorni, diluito nell’acqua di annaffiatura (esempio: algoflax), da marzo a settembre in piccole dosi.

La kentia può essere attaccata da afidi, tripidi e cocciniglie.