Oenothera, ideale per bordure e giardini rocciosi

Di origine americana. Le diverse specie di oenothera si coltivano in esterno, in piena terra, per bordure e giardino roccioso. Per quest’ultimo sono adatte oenothera aculis e oenothera missurientis: hanno grande adattabilità nei riguardi del terreno, anche se preferiscono quello sabbio e di medio impasto. Crescono tuttavia meglio in terreno concimato con sostanza organica, ben matura; in terreni poveri è consigliabile ogni 15/20 giorni unire nell’acqua di irrigazione un concime complesso nella dose di 10 grammi per decalitro. Le piante si dispongono a 30 centimetri l’una dall’altra, mettendole a dimora nel mese di ottobre (nelle zone a clima freddo) o in marzo/aprile (nelle zone a clima mite).

oenothera Oenothera, ideale per bordure e giardini rocciosi

Preferiscono un’esposizione in pieno sole. Le specie descritte sono tutte resistenti, sia alle alte, sia alle basse temperature. Quella ottimale è di 16/20 gradi. Nei periodi caldi e di siccità si interviene con frequenti annaffiature.

Per la propagazione si semina in primavera, in cassette da semi, in un luogo protetto ma non riscaldato. Le piantine si trapiantano appena maneggevoli. Quando hanno attecchito si trasferiscono all’aperto. Si effettua a marzo la divisione dei cespi trapiantando le parti direttamente a dimora.
Le malattie: le oenothere sono soggette a macchie di ruggine sulle foglie, provocando diversi funghi. Possono essere controllate efficacemente con aficidi.

Nepeta, erba gattaia

L’erba gattaia si coltiva in piena terra, per bordure e giardino roccioso, o in vaso su balconi e terrazzi. Si mette a dimora in autunno o a fine inverno (nelle regioni a inverno freddo). La distanza tra pianta e pianta deve essere di 30/35 centimetri, in un terreno ben drenato, arricchito con torba e 30 grammi/m2 di concime complesso. In vaso invece utilizzare 2/3 di torba e 1/3 di terra fertile con 30 grammi di concime complesso per decalitro di terra, e in primavera estare aggiungere dell’acqua di irrigazione, 15 grammi di concime complesso per decalitro. Esposizione in pieno sole o parzialmente ombreggiata. Annaffiare regolarmente, senza ristagni d’acqua.

erba-gattaia Nepeta, erba gattaia

La rinvasatura si effettua a fine autunno o a inizio primavera utilizzando un vaso appena più grande. Eliminare le infiorescenze sfiorite e le parti danneggiate.
L’erba gattaia si riproduce in primavera con la semina in cassetta. Le piantine vanno acquistate preferibilmente in primavera scegliendole ben compatte. La malattia che colpisce questa pianta è il mal bianco (oidio), che va trattato con prodotti a base di zolfo o con antioidici.

Scilla (azzurre stelle)

Le scilla si coltivano in piena terra, interrando i bulbi riuniti in gruppetti, alla profondità di 4-8cm presso alberi o arbusti a foglie decidue che creano un microclima ideale per la vegetazione e la fioritura successiva. Si mettono a dimora i bulbi che si sviluppano spontaneamente senza più bisogno di cure, tra le erbe dei prati o l’inserimento in bordure e nel giardino roccioso. Più rara è la coltivazione in vaso in appartamento. La coltivazione è facile. Fioritura: fine inverno, inizio primavera e talvolta in autunno, sebbene le piante si adattino alla mezzombra ; è da preferire una posizione molto luminosa. Le piante sono molto resistenti, in particolare non temono i geli invernali e non si ricorre quasi mai all’innaffiatura.
Durante il periodo di riposo delle piante, in estate-autunno si tolgono i bulbi dal terreno, si staccano i bulbi laterali e si ripiantano immediamante: la fioritura avverrà dopo 1-2 anni. I bulbi posti in terreni eccessivamente umidi possono essere infestati da nematodi che li fanno marcire: in questo caso la pianta deperisce e muore.
I bulbi si trovano con facilità anche nei supermercati. Le piante già fiorite si acquistano presso i florovivaisti e nei garden center.

Sparaxis, una grande varietà di colori

Fa parte della famiglia delle iridacee. E’ originaria dell’africa meridionale. Comprende 6 specie di piante bulbose non molto resistenti, a foglie decidue. I fiori sono raccolti in spighe in numero di 3/6 e sbocciano a fine primavera / inizio estate.

La sparaxis bulbifera è una specie alta 50cm, con foglie nastriformi e fiori gialli o bianchi e gialli. Della specie sparaxis fragrans si coltiva soprattutto la sottospecie sparaxis grandiflora, che è alta 60 centimetri e i colori sono differenti: bianco, giallo, porpora. La sparaxis tricolor è alta 40/50 centimetri. Molte sono le sue varietà che vengono vendute anche in miscugli di colori.

sparaxis Sparaxis, una grande varietà di colori

Consigli: si coltivano in piena terra per bordura o per fiore reciso, oppure in vaso su balconi e terrazzi. Si mettono a dimora in autunno, in un terreno fertile e ben drenato, sciolto o di medio impasto, ma ben drenato, interrando i bulbo-tuberi a 10 centimetri. di profondità, a 10/15 centimetri tra di loro per bordura e in file (a 40/50 centimetri l’una dall’altra) per fiore reciso. In vaso, a fine estate, si piantano gruppetti di 5-6 bulbi in un subastro misto terra/torba e sabbia, con 30 grammi di fertilizzante ternario per decalitro di terra.

Dopo la fioritura, quando le foglie iniziano a ingiallire, togliere i bulbi dal terreno o dal vaso, farli asciugare e conservarli in un luogo asciutto fino al momento della messa a dimora, che può avvenire anche qualche anno dopo. Per avere steli robusti è necessaria un’esposizione in piena luce. Le temperature non devono scendere sotto i 7 gradi. La temperatura ottimale di crescita è tra i 15 e i 20 gradi.

Tutte le specie di sparaxis si devono innaffiare con regolarità dal momento dell’interramento dei bulbi fino a quando spuntano le prime foglioline. Poi per tutto il periodo vegetativo si deve intervenire solo quando il terreno è asciutto. Quando si acquistano i bulbi controllare che siano sani, senza muffa. Le piante devono essere compatte a inizio fioritura.

Malattie: marciumi radicali, dovuti a terreni molto umidi o mal drenati.

Iberis (Iberide)

Questa pianta conta circa 40 specie di piante erbacee e alberelli. Dalla base legnosa, è adatta per bordure e per muri a secco. E’ disponibile in diverse varietà quali la little gem, la piena snowflake E’ una pianta perenne di origine europea/sud italia. I fiori sono bianchi riuniti in racemi compatti, larghi circa 3/4 centimetri che compaiono in maggio/giugno. L’altezza è di 20/30 centimetri, e di 40/60 centimetri di estensione. Le foglie sono verdescuro, che formano dei bei ciuffi nei vasi dove vengono coltivati.

iberis Iberis (Iberide)

Consigli per la iberis
Il periodo di messa a dimora è tra settembre e marzo. Il terreno: indifferente, anche povero purchè ben drenato e in posizione soleggiata. Le malattie e i parassiti: l‘altisa, che provoca dei minuscoli fori nelle foglie. Si moltiplica per talea tra giugno e agosto, o per divisione dei cespi in settembre/ottobre. Potatura: togliere i fiori appassiti.

Da sapere: questa pianta si propaga e si moltiplica spontaneamente.